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Capitolo 30. Perdonami

30. Perdonami
Jude's pov (Capitolo speciale)

Il mio cuore batte ancora all'impazzata mentre con la sua mano intrecciata alla mia saliamo le scale che portano alla sua stanza da caposcuola. Dominique mi ha detto che si è innamorata di me. Di me. Di fronte all'intera scuola. Ha tentato di superare la sua paura a tutti i costi, per me.

Ho avuto così tanta paura, quando ha parlato del molliccio. Mi sono sentita in colpa, un sentimento che ancora risiede nel mio cuore. Non volevo costringerla, non volevo che lei si sentisse obbligata, da me, ad ammettere che è bisessuale. Non ho mai voluto nulla di tutto ciò. Ho sempre voluto che lei lo facesse totalmente certa.

Pensavo che non avesse accettato del tutto il suo orientamento, e ho avuto la conferma quando ha parlato del molliccio.
Non potevo costringerla. Eppure lei l'ha fatto, per me, di fronte a tutta la scuola. E vorrei odiare il mio cuore impazzito e la voglia di dirle che ricambio il suo sentimento, soprattutto perchè non ne sono certa.

Dominique apre la sua porta e mi lascia la mano. Mi lamento e la guardo fintamente offesa. Mi sorride e si allunga per darmi un bacio leggero. "Vado in bagno. Posso? O vuoi seguirmi?" Chiede divertita. Non mi lascia rispondere e si toglie le scarpe "Mettiti comoda Nott" Ed entra in bagno. Chiude la porta dietro di se.

Il suo tono mi è parso strano. Faccio finta di nulla mentre mi tolgo la cravatta e la lascio sullo schienale della poltrona blu, faccio lo stesso per le calze, dopo essermi tolta gli stivali.

Guardo la porta del bagno, qualcosa non mi torna, ma forse sono solo paranoica. L'iperattenzione alle cose è un problema che mi fanno notare tutti, tento sempre di controllare tutto, di notare ogni singolo dettaglio per controllare ciò che ho attorno. Afferro il pacchetto di sigarette e scuoto la testa per scacciare quella sensazione, apro la finestra a qualche metro dal camino e appoggio la spalla al muro. Accendo la sigaretta con uno schiocco di dita e me la porto alle labbra, tento di calmare il mio cuore e le mie sensazioni.

Il mio sguardo scivola ancora sulla porta del bagno. Il suo tono era teso, era strano quando mi ha parlato. Aveva qualcosa che non va.

Spengo la sigaretta velocemente e la appoggio sulla scrivania accanto alla finestra. Mi avvicino a piedi nudi al bagno e tento di ascoltare ciò che succede al suo interno. Sento lo scosciare dell'acqua della doccia e i miei sospetti si ampiano. "Dom?" Chiedo, uso un tono divertito. "Se volevi fare il bagno potevi dirmelo, avrei potuto darti una mano" dico a voce alta.

L'acqua cessa di cadere ma non c'è alcuna risposta. Il mio cuore batte piu forte, non per l'eccitazione ma per la paura.

"Weasley?" Chiedo con un tono allarmato "Stai bene?"

"Sto bene" sento la sua voce. È controllata e pare normale, ma io la conosco abbastanza per dire che non lo è affatto.

Apro la porta di colpo. Ciò che trovo al suo interno è così sorprendente che faccio un respiro tremante. Lei alza gli occhi su di me, occhi azzurri colmi di lacrime che continuano a scendere imperterrite. Il suo corpo è scosso da singhiozzi, il suo petto si alza e si abbassa a ritmo irregolare e lei ha in mano della carta igienica, mentre si pulisce gli occhi e mi guarda terrorizzata. Mi si spezza il cuore.

"Oh, Dom" mormoro piano. Mi inginocchio di fronte a lei e le prendo il viso tra le mani.

"Scusa" mormora mentre le mie mani vengono bagnate da lacrime salate di puro terrore. "Scusami, scusa. Perdonami, non volevo, io... ti amo, lo giuro" mormora singhiozzando. Appoggia la fronte sulla mia spalla e continua a piangere. "Ma ho paura, ho cosi tanta paura. Credevo di poterla vincere. Mi sentivo cosi bene con te prima. Poi... non lo so" la stringo a me con forza, le accarezzo i capelli. "Scusami tanto" mormora ancora, lo ripete all'infinito.

"Smettila di scusarti" le ordino. La stacco da me e le prendo il viso tra le mani, ancora, per costringerla a guardarmi. Mi sembra una bambina indifesa che ha appena ammesso un crimine. Mi sembra cosi terrorizzata.

Mi si spezza ancora il cuore. È colpa mia, avrei dovuto proteggerla, allontanarla con parole piu cattive, fino a quando non sarebbe stata in grado di affrontare se stessa e le sue paure. Ho fallito. L'ho fatta soffrire.

"Va tutto bene, lo capisco. Ho pianto come una bambina quando ho detto alla mia famiglia che sono pan" le dico, tentando di farla ridere. Mi guarda attenta ma le lacrime non smettono di scendere. "Ho pianto anche quando l'ho detto al mio fratellino, prima dei miei. Sai che mi ha detto?" Mi ascolta. Le asciugo le lacrime con i pollici. Lei scuote la testa. "Mi ha detto: Che bello! Anche io voglio essere come te" sorrido "Anche se gli dicessi che sono una pluromicida mi direbbe la testa cosa" Lei sorride e le sue lacrime smettono di percorrerle il viso. I singhiozzi non cessano. "Non credo di avertene mai parlato, di mio fratello intendo"

Scuote la testa leggermente "È pic-colo?" Mi chiede, un singhiozzo interrompe la frase.

"Ha otto anni, una zazzera di capelli neri e degli insopportabili occhi verdi, come quelli di mamma. Lo odio" le dico con un sorriso.

"Parlami di lui" dice piano. So che vuole smettere di pensare a tutto.

Annuisco leggermente e mi alzo in piedi. "Ci sdraiamo sul letto? Non giudico la comodità di un tappeto in un bagno lungo due metri e largo uno, però..." le sorrido ironica. Le tendo le mani. Lei fa una piccola risata e si fa aiutare ad alzarsi.

Guarda i fazzolettini per terra "Li raccolgo domani" mormora mentre mi segue fuori dal bagno, le sue mani strette nelle mie ed io che cammino all'indietro.

Ha le guance rosse e ancora bagnate, i capelli del colore del grano sono disordinati e le ciocche davanti sembrano umide, come se non si fosse presa la briga di togliersele dal viso mentre piangeva. I suoi occhi sono ancora lucidi e il suo corpo è ancora scosso da piccoli singhiozzi.

La lascio andare solo per togliere le coperte. "Dovremmo svestirci" mormoro guardandola attenta. Lei annuisce leggermente e alza le mani ancora tremanti per togliere la cravatta corvonero, la poggia sulla mia. La osservo mentre tenta di slacciare quei bottoncini della camicia, le sue mani tremano e non ci riesce.

So che potrei usare la magia ma voglio che questo momento sia calmo, in modo che lei possa tranquillizzarsi. Mi avvicino piano e le tolgo delicatamente le dita dal primo bottone. Glieli slaccio io con cura e le tolgo il tessuto dalle spalle. Non indossa il reggiseno ma non faccio scivolare lo sguardo neanche mezza volta su di lei. Mi avvicino al suo armadio e le prendo una felpa. Lei rimane in silenzio mentre la aiuto ad indossarla, le sistemo i bordi e le tiro fuori i capelli dal tessuto morbido. Le tolgo la gonna e la piego, la metto sulla poltrona mentre con la coda dell'occhio la vedo avvicinarsi al letto e sdraiarsi, le gambe nude, l'unica cosa a coprirla una felpa blu scuro che fa risaltare i suoi colori chiari.

Mi tolgo la gonna e la camicia velocemente e prendo dal suo armadio una maglietta a maniche corte e dei pantaloncini di tessuto che trovo sotto alcune felpe. Mi avvicino a lei e la osservo. I suoi occhi sono chiusi ma il suo corpo è ancora leggermente tremante, un singhiozzo lascia le sue labbra ogni decina di secondi. Non si calma.

Mi infilo sotto le coperte e me la tiro addosso. Le sue gambe nude si intrecciano alle mie e la sua testa si posta su un seno. Sorrido dolcemente e le circondo il corpo con le mani.

"Stai bene?" Chiedo dolcemente. Non è da me, ma per lei farei di tutto.

Apre gli occhi e li alza per guardarmi, mi circonda la vita con un braccio e si sistema meglio su di me "Ora si. Scusa, io... credevo di essere piu forte" mormora piano.

"Tu sei forte. Non dubitarne mai" le dico serissima. "Sei stata forte oggi, è normale lasciarsi andare, tutti abbiamo paura" le bacio la fronte e stringo le mie braccia su di lei.

Mi lascia la vita e la sua mano si alza per scostarmi una ciocca dalla guancia, mi lascia una carezza con la punta delle dita. "Ho fatto bene, ho fatto tutto giusto, oggi. Forse l'unica cosa giusta che ho fatto da anni." Mormora. Sto zitta mentre aspetto che continui. Mi accarezza ancora la guancia con le punte delle dita, scivola sulla mia mandibola. Rabbrividisco. "Solo che... ho sentito la sua voce in testa, mi diceva che tu eri solo un modo per dimenticarmi di lui. Che tentavo di stare con te per appagare la mia deviazione, la mia malattia. Per tutte le scale ho tentato di ignorarle, però... Ho ricordato ogni sua singola parola" Mi irrigidisco e stringo di piu il suo corpo.

"Come...? Come ha osato dirti certe cose? Come..." La rabbia è cieca ed io devo stringere i pugni e fare respiri a denti stretti per non alzarmi e andare a cercarlo.

Devo restare, almeno ora, per lei.

"È stata colpa mia" mormora. Saetto lo sguardo sui suoi occhi ma lei evita i miei. La sua mano poggiata sul mio collo si toglie e si appoggia sul costato "Gliel'ho permesso. Ero una sciocca quindicenne che credeva di poter stare insieme al cattivo ragazzo senza ripercussioni"

"Non è colpa tua. È colpa sua, colpa di quel coglione. Io lo ammazzo, appena lo vedo, giuro" sibilo stringendomela addosso.

"Parlami di tuo fratello" mormora guardandomi negli occhi "Ti prego"

Stringo i denti e tento di controllarmi. Annuisco leggermente e comincio a parlare. "Julian, si chiama così. Ha otto anni. Ama i pirati, le storie d'avventura e i pancake. Odia le storie d'amore, il bagno e i ragni. Vive come se fosse l'ultimo giorno della sua vita, senza pensieri, ma questo credo sia una cosa tipica dei bambini" dico tranquilla. Lei ha ripreso ad accarezzarmi il viso. Ha smesso di singhiozzare. "I miei genitori non lo avevano programmato, ma se lo sono tenuti e dicono che sia la cosa piu bella che hanno fatto, insieme a me" rido "Anche se a volte non gli credo" Dom alza le sopracciglia e mi guarda confusa "Io e mia madre... ci odiamo e ci amiamo. Litighiamo spesso. Per il fumo, per chi mi porto a letto..." Ora la bionda sembra ancora piu confusa. Sorrido divertita "Non mi ha parlato per due settimane quando ha visto James Potter uscire dalla mia stanza, l'estate scorsa"

Dominique si mette a sedere di scatto e mi guarda shockata "No" mormora. Sembra non crederci.

"Non sarai gelosa?" Chiedo davvero tanto divertita. "Dai, torna a sdraiarti, ti racconto tutto" Ancora shockata la bionda si sdraia, le circondo di nuovo il busto con le braccia e la stringo. "Tuo cugino mi è sempre piaciuto" ammetto divertita. Lei mi guarda con gli occhi sgranati. "Ma non è stato nulla di serio, giuro, solo un paio di volte"

"Non so cosa dire" mormora sorpresa "James? Jamie!" Dice il suo nome con un tono shockato.

"Aww, Jamie" dico ionica. Lei mi dà una pacca sul fianco, rido. "Era molto bravo, molto carino e molto gran- ahia!" Mi ha pizzicato il fianco con forza. Mi fulmina con lo sguardo "La smetto, la smetto giuro" rido "Comunque io e mamma... ci vogliamo bene e lei mi ha abbracciato mentre piangevo, quando le ho detto che non ero propriamente etero. Però... tenta sempre di controllare tutto, le mie scelte di vita, con chi sto e con chi non sto. Le ho detto di noi"

Dom alza la testa e mi guarda. "Cosa le hai detto?" Chiede attenta.

"Di noi. A Natale" affermo. Lei mi guarda.

"Ma a Natale noi facevamo solo sesso" mormora.

"Bhe, mi sono accorta che mi piacevi a novembre, che per me non eri più solo una scopamica" affermo decisa. Lei mi guarda con attenzione e annuisce leggermente.

"E cosa ti ha detto?" Chiede curiosa.

"Vuoi farti tutta la famiglia Weasley?" Dico con un tono più acuto. Rido.

Mi aspettavo che Dominique ridesse, invece continua a guardarmi attenta. "Ti sei fatta altri Weasley? Oltre James?" Chiede. Il tono di voce geloso mi fa sorridere.

"Mhh" faccio finta di pensarci su.

"Fai la seria! Non sono gelosa. Solo dimmelo, se sei stata con qualcun altro" dice seria. Sorrido divertita e le bacio la punta del naso.

"Sono stata sessualmente attiva da due anni a questa parte" la informo "Dalla mia storia con Edan Lee" Lei annuisce leggermente, ricordandosi del moro. È stata penso la mia prima storia seria, rido quando ricordo che credevo di amarlo.

"Siete stati insieme un anno, no?" Chiede guardandomi.

"Otto mesi. Era carino" Dico piano. "Ma non ho idea di che fine abbia fatto, non mi importa comunque"

Restiamo in silenzio. Dom respira piano. "Dimmelo. Quanti Weasley?" Chiede dopo minuti. Appoggio lo sguardo su di lei e sorrido.

"Non credo proprio che il fatto che mi faccia due persone o cento nella mia vita determini che sia una troia" la informo "Dato che quando un uomo fa tanto sesso non è che un eroe, se lo fa una donna allora è una puttana"

"Mi stai facendo un discorso da femminista?" Mi chiede divertita. Sono cosi contenta dal vederla tranquilla "Guarda che la penso esattamente come te. Zia Ginny ci ha fatto questi discorsi appena abbiamo compiuto tredici anni, a tutti, indistintamente dal sesso"

"Credo che mi innamorerei di tua zia Ginny se avesse trent'anni in meno" affermo annuendo. Lei ride.

"Hai scopato con altri Weasley?" Chiede tranquilla "Puoi dirmelo"

"No. Solo James" le dico alzando le spalle "Anche se Molly non mi dispiacerebbe"

"Molly?" Chiede sorpresa "Ma è la più timida"

"È nelle piu tranquille che si nasconde un animo da leone a letto principessa" le dico ridendo. Lei sbuffa una risata.

Rimaniamo in un piacevole silenzio per minuti "Tuo padre come l'ha presa?" Chiede tranquilla.

Alzo le spalle "Ha detto che non gli importa, se sono felice. Io e papà abbiamo un bel rapporto" mormoro "Lui è tranquillo, ma calcolatore, è un serpeverde, comunque sia" sorrido a ricordare il sorriso sul viso di Theodore Nott quando mi ha detto che non importava e che questo non avrebbe cambiato nulla.

"Penso che mamma lo sappia" sussurra lei. La sento sbadigliare "E se lo sa lei lo saprà pure papà"

"Penso che nessuno della tua famiglia direbbe mai qualcosa. Siete molto uniti" le dico accarezzandola la testa. Lei annuisce leggermente e chiude gli occhi. Restiamo in silenzio per minuti, lei con gli occhi chiusi ed io con i suoi capelli tra le dita.

Quando abbasso lo sguardo su di lei sorrido. Si è addormentata.

"Forse mi sono innamorata di te anche io, principessa" mormoro mentre mi chino per darle un bacio sulla testa. Poi la abbandono sul cuscino e chiudo gli occhi.

La crisi di Dominique... è stata la stessa che ho avuto io quando ho detto alle mie amiche che ero bi, circa un mese fa.
Ho voluto raccontarla così perchè è cosi che l'ho vissuta io, seduta sul tappeto del bagno mentre usavo la carta igienica come fazzolettini (Se ci ripenso ora mi metto a ridere e non ci credo, che gliel'ho detto).

Perchè, dovete sapere, che non sono etero. Sorpresaaa

(Come se le mie os su Red Like Weasley e la mia attrazione per le donne che con il caschetto siano etero ahahaa)😏😳

L'ho capito e accettato a dicembre e non l'ho detto a nessuno (Se non ad una persona che ora non sento più). Anche se effettivamente dovevo accettarlo prima (Cioè, a 15 anni facevo sogni erotici su una mia compagna di classe che odiavo (era una stronza ed io ero debole eww)).

Comunque volevo dirlo alle mie amiche ma la cosa era molto difficile perche non avevo idea di come la pensassero, cioè, si, sapevo che non sono omofobe ma non sapevo come avrebbero reagito (Infatti ho sondato molto il terreno con una mia amica che l'ha capito e non ha detto nulla).
Alla fine giuro che ero devastata, perchè non sapevo proprio come dirlo e l'ho detto e ho pianto e pianto e pianto come non facevo da secoli (Dovete sapere, inoltre, che io odio piangere, soprattutto per gli altri. Ma questo è un trauma legato alla mia famiglia, lol. Tutti i miei traumi sono legati alla mia famiglia, anche la filofobia😂😂
Ma no, non è abusiva; solo mentalmente chiusa).

E nulla è cambiato e ora quando mi mandano tik tok di ragazze vorrei piangere per la gratitudine, perchè non hanno cambiato nulla ed era proprio di questo che avevo paura.

Comunque, Elijah era abusivo e tossico e spero che muoia malissimo. Stronzo!

Jude è stupenda e carinissima e Dominique anche, mi piace moltissimo questa sua parte indifesa e fuori controllo, proprio perchè lei tenta sempre di essere forte e di decidere tutto.

Spero vi piaccia. Ditemi cosa ne pensate.

E se volete discutere dei vostri coming out i am here❤

Baci
Rose

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