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Capitolo 12. Paura e amore

12. Paura e amore
Dominique's pov

Io non amo nessuno. Non sono fatta per amare, neanche lo voglio, non voglio innamorarmi, non voglio l'amore, non voglio nulla! Allora... perchè? Perchè quella lettera dice così?

"Dom" Ed ecco la voce dell'ultima persona che voglio vedere in questo momento raggiungermi.

No, no, ti prego, voglio stare da sola, ragionare e cercare di trovare una soluzione. Alla fine sono solo poche parole scritte in una lettera, non dovrebbero turbarmi tanto, ma se ha ragione Rose, e le lettere sono scritte e pensate dai fondatori... NO, no, non è così.

Continuo a camminare, i miei pensieri quasi mi sopraffaggono. Supero alcuni primini. Ignoro i passi veloci di Jude, alle mie spalle, e cerco di raggiungere il prima possibile la mia stanza, di stendermi sotto le coperte e ragionare su quello che ora devo fare.

"Weasley" urla di nuovo. Giro un angolo e prendo una scorciatoia vuota per la torre corvonero. Lei fa presto ad afferrarmi per una mano, mi fermo e mi giro a guardarla. I suoi occhi sembrano preoccupati e mi analizzano attentamente. "Cosa è successo?"

"Sono stanca e voglio stare da sola" le dico, schietta e decisa "Ti prego"

"Hai paura..." mormora sorpresa, come se fosse giunta al verdetto della sua attenta analisi. Lascia la mia mano ma io non mi muovo "Hai paura di quella premonizione, sempre se lo é, non è che ci credo molto" aggrotta le sopracciglia e mi studia, cerca di giungere a più conclusioni possibile. La cosa non mi piace.

"Jude, ti prego, sono solo confusa e mi scoppia la testa" le dico piano. Lei mi guarda attentamente, con il suo solito sguardo indagatore, con quello può spingere ogni essere umano a confessare tutti i suoi peccati o può capirli senza che lui abbia parlato.

Mi continua a fissare, cercando di capire "Hai paura, per me" azzarda, confusa, tenta di capirmi "Dom, non hai paura che sia una premonizione, hai paura che questa ti abbia detto esattamente quello che non vuoi sentire"

"Me ne vado" affermo, mi giro e torno a camminare.

"Ti sei innamorata di me" mormora. Non lo dice a voce alta ma la sua frase rimbomba per il corridoio vuoto del quarto piano, il suo tono è così sorpreso che mi fa male al cuore.

Mi fermo, prendo un bel respiro, e mi giro, la guardo "Non è così" scuoto la testa. Ci separano due paia di metri, lei fa qualche passo avanti, alza le sopracciglia "Non è così" dico ancora, calcando sulle mie parole.

"Lo è" ride divertita, un sorriso compiaciuto le stira le labbra. Sento una stretta allo stomaco e la voglia di andarmene, la mia testa ancora mi pulsa "Dom, non ne dobbiamo parlare per forza, ma non allontanarti ancora solo per questo"

"Ne riparliamo" mormoro girandomi e andandomene. Non ne voglio parlare mai più, non c'è niente da dire se non che non sono innamorata di lei, non lo sono, punto. La sento sospirare ma non mi segue o ferma, io continuo a camminare fino a chiudermi la porta della mia stanza alle spalle.

Tiro fuori la lettera e la osservo ancora. A te, Dominique, amore. No. Scuoto la testa e butto la lettera sul tavolino. Non è nulla, forse è solo una parola a caso, nulla di cui preoccuparsi. Io non voglio amare, non voglio farlo.

Mi tolgo le scarpe e mi infilo nel letto, voglio dormire e dimenticarmi di tutto, non importa che sia pomeriggio, voglio solo chiudere gli occhi e non pensarci, farò così, non ci penserò fino a quando non trovo una spiegazione logica a queste parole.

*

"Buongiorno principessa" qualcuno mi scuote violentemente, mi lamento ma apro gli occhi piano.

"Rose" mi lamento muovendomi sul letto, mi stropiccio gli occhi.

"Alzati, susu" dice la rossa, mi scuote ancora, con tutta la sua solita energia. Per fortuna non c'è tanta luce, solo la lampada alla parte destra del letto è accesa e illumina gli occhi chiari della mia migliore amica.

"Ma che ore sono?" Chiedo confusa, mi metto a sedere e la guardo. Ha un'espressione divertita ma i suoi occhi sono in completo contrasto, chissà a cosa sta pensando.

"Sono le due, di notte" dice. Si siede accanto a me, mi sposto per farle spazio, entra sotto le coperte e mi guarda, è divertita ma è solo una facciata, c'è qualcosa che non va.

"Le due? Rose!" La rimprovero con la voce ancora impastata dal sonno, mi stropiccio gli occhi "Perchè mi hai svegliata? Stavo recuperando le ore di sonno perse"

"Malfoy..." mormora, abbassa la testa e perde la giocosità che aveva "Mi ha baciata, cioè, no, l'ho baciato io, per la veritá, però lui mi ha dato della codarda" alzo le sopracciglia, confusa "Comunque l'ho baciato, e mi è piaciuto un sacco Dom, un sacco, perchè mi piace? Perchè non può essere brutto?" Chiede, parla cosi veloce che una persona che non la conosce non capirebbe nulla.

Io sono ancora intontita dal sonno, sbadiglio e appoggio la testa sulla tastiera "Rose, perchè non ne possiamo parlare domani?" Chiedo disperata, mi passo le mani tra i capelli pieni di nodi e cerco di svegliarmi.

"Perchè non riesco a dormire. Non ti ho raccontato poi... mi ha chiesto di andare insieme al ballo e di stare insieme... insieme!" Quasi urla, io mi tappo le orecchie con le mani e chiudo gli occhi.

"Non connetto Rose, sono le due, ne parliamo domani" mi lamento. Scivolo sotto le coperte, mi sdraio. Lei mi guarda come se non mi vedesse realmente, sta ancora pensando a quello che è successo con il biondo "Puoi dormire con me, ma non tirarmi calci"

"Gli ho detto di no" borbotta mentre appoggia la testa sul secondo cuscino del mio letto "Per il ballo, ho detto no, cosa pensa che gli avrei detto? Si? Cioè, fino a tre settimane fa neanche lo vedevo come un uomo dotato di bellezza, lo vedevo come il biondo insopportabile che volevo a tutti i costi battere" mormora girandosi su un fianco per guardarmi "Ma ora... mi attrae Dom, mi attrae come mi attraeva Riven, cioè, Riven!"

Alzo gli occhi al cielo e allungo una mano per sistemarle una ciocca sul viso "Riven è un coglione" le dico, seria. Evito di stringe i pugni "Non puoi paragonarlo a lui, ti ha quasi ucciso, ricordi?"

Lei sbuffa e si agita sul letto, mi tira un calcio "Si, okay, non è questo il punto. Stiamo parlando di Malfoy, non di quanto odi Riven"

Prendo un bel respiro e cerco di non parlare di lui "Malfoy è sempre stato bello Rose" dico gentilmente "Non è possibile che non l'hai mai notato"

"Invece non l'ho mai fatto, cioè, mai, mai mai, l'ho notato solo a Capodanno"

"Eri troppo occupata a provargli che fossi migliore di lui per notare che è decisamente più bello della media?" Chiedo divertita. Incredibile, Rose è incredibile.

"Esatto!" Afferma a voce alta, sospiro "Mi ha chiesto di provare a stare insieme" quasi non la sento.

"Stareste bene insieme" dico. Rinuncio a chiederle di dormire, non lo farà mai.

"Dom" mi guarda disperata "Perchè dici così?" Chiede, il suo atteggiamento é così energetico e impulsivo che mi chiedo come facciamo ad essere amiche "Perchè non mi puoi dire che sentirmi attratta dallo stronzo che ho provato a superare per anni è un problema? Dimmelo!"

Io rido "Rose, è Scorpius Malfoy, mica Hitler. Non è un problema se ti piace, non ti sei mica innamorata di lui" ho una fitta al petto quando dico queste parole "Ti piace, come ti piacerebbe un ragazzo oggettivamente attraente. Non è un problema. Se ti ha chiesto di provarci è perchè piaci pure a lui, magari potete diventare qualcosa di più"

"Preferisco Hitler" dice sbuffando, si sdraia di schiena e si porta le mani sul viso "Dom... mi uccidi?"

"Rose..." mi lamento divertita.

"Sul serio, ammazzami o lo faccio io. Domani -cioè, oggi- ci sarà quello stupido ballo di merda, il mio vestito è bellissimo ma è rosso, cioé, ROSSO" enfatizza sul colore del suo vestito e si toglie le mani dalla faccia, mi guarda disperata.

"Che c'è che non va? Lo sai che i nostri colori saranno quelli delle nostre casate" le dico, confusa.

"Io sono rossa Dom, non posso vestirmi di rosso se ho i capelli rossi! Sembrerò un semaforo, no, peggio, un cono stradale"

Rido sinceramente divertita "Tu stai divinamente in rosso" le dico gentile, lei sbuffa e si poggia le mani sulla fronte, guarda il soffitto "Chi ti accompagna, poi?" Le chiedo. Lei si immobilizza e si gira di scatto per guardarmi "Lasciami indovinare..."

"Non ho invitato nessuno" scatta a sedere "Merda, la McGranitt mi ammazza" dice agitata.

"Sono sicura che chiunque deciderai di invitare ti dirà di si. Non hai accettato McCain, nè Wilson, nè Zabini, nè le altre decine di persone che ti hanno invitato" scuoto la testa, lei sbuffa.

"Ho già detto che non ci voglio andare?" Chiede, annuisco "Bhe, 'sti cazzi, lo ripeto, non ci voglio andare. Io odio ballare, non so farlo, pesterò i piedi a chiunque verrá con me"

"Rose, sono stanca, dormiamo" la prego, lei sbuffa ancora ma torna a sdraiarsi accanto a me.

Rimaniamo in silenzio per minuti interi, io guardo il suo profilo illuminato dalla lampada e lei fissa il soffitto. Riesco a chiudere gli occhi per pochi secondi, poi lei si agita sul letto. Spalanco le palpebre e la fisso, sbuffo quando la vedo aprire la bocca "Cosa è successo con Jude? Scusa, ho parlato solo di me e non ho pensato a te"

Ecco, ciò a cui non volevo pensare "Dormi" le ordino con un tono severo, lei mi ignora.

"Sul serio, che è successo? La poveretta era abbastanza strana a cena, tu l'hai saltata dormendo" dice la rossa, curiosa e agitata. Mi tolgo dalle coperte e mi alzo in piedi "Dove vai?" Chiede mia cugina.

"Non dormirò a quanto pare" dico atona "Mi cambio i vestiti, mi sono addormentata con la divisa"

"Scappi dal discorso? Cosa è successo?" Chiede lei, si alza dal letto e riesco a guardarla. Indossa un pigiama a dir poco imbarazzante, non riesco a non ridere "Che c'è?"

"Ma che hai addosso?" Chiedo ridendo, dimenticandomi per un attimo del discorso.

"Il mio pigiama nuovo" dice guardandosi, confusa.

"È orrendo"

"Scusa miss veela se mi va di dormire comoda e non come in passerella" dice offesa "È comodo, non denigrare il mio pigiama"

"È giallo. Canarino" dico guardandola, lei sbuffa e si va a sedere sulla poltrona che occupa di solito.

"L'ho preso alla Londra babbana, un tipo me l'ha dato a sole cinque sterline" dice divertita accarezzanto il pelo del suo pigiama peloso e giallo.

"Sarà cucito da qualche bambino in Thailandia" le dico mentre mi tolgo la gonna e le calze e infilo dei leggins, lei sbuffa più forte.

"Non scappare del discorso, cosa è successo?" Chiede, ora seria. Mi siedo sull'altra poltrona e mi porto le gambe al petto, appoggio il mento sulle ginocchia e fisso la finestra accanto al camino.

"Io non sono innamorata di lei" dico, tranquilla. So che non lo sono, lo saprei se no.

"Bhe... non penso, non ancora, non totalmente almeno" mormora la rossa pensierosa "Ti piace, ma amore... non è troppo presto?"

"Ma non mi piace in quel modo Rose" le sussurro. Lei mi guarda, so che lo fa, sento i suoi occhi addosso. Continuo a fissare la luna.

"Ti piace in quel modo"

"E come lo capisco, se mi piace così?" Chiedo, il mio tono è tranquillo ma so che lei ha colto la mia disperazione. Allunga una mano e mi sfiora il braccio, giro il collo per guardarla.

"Lo capisci e basta, credo. Secondo me, ti piace in quel senso, ti piace più di una semplice scopata, e ti piace da un mesetto circa"

"E come l'hai capito? Come lo capisco? Io... non lo so, non voglio, non voglio che mi piaccia così" dico guardandola negli occhi, la rossa sorride dolcemente e mi afferra una mano.

"Io l'ho capito perchè sono intelligente, chiaramente" dice divertita, accenno ad un sorriso "Lei mi piace, è una persona decente, non ottima, ma decente, sono sicura che stiate benissimo insieme. Ma io non posso decidere per te, devi decidere se sei pronta ad ammettere a te stessa che ti piace più di quello che credevi, è tutto quì"

"Non mi piace" Scuoto la testa e stringo le mani sulle mie gambe, sento un fitta spiacevole al petto "Non posso Rosie, non di nuovo"

Il suo viso si contrae in una smorfia, mi guarda negli occhi con rimprovero "Smettila di pensare a lui o lo cancello dalla faccia della terra come avrei dovuto fare anni fa" sibila. Abbasso la testa e appoggio le labbra sulle ginocchia "Dom... Jude non è Elijah, non è una stronza, non in quel modo almeno"

"Però..." Non so neanche cosa dire, quella parola rimane sospesa in aria per secondi infiniti.

"Dom, Elijah era uno stronzo manipolatore che ti demoliva psicologicamente. Non puoi paragonarlo a Jude, é un'offesa nei suoi confronti" È serissima, i suoi occhi hanno una punta di rabbia e il suo viso è contratto in una smorfia determinata.

"Lui cosa penserebbe? Lui mi direbbe che..." Non riesco neanche a finire di parlare. Trattengo un singhiozzo e mi asciugo le lacrime che sono scese.

Rose si alza e si inginocchia ai miei piedi, metto giù le gambe mentre lei mi afferra le mani e me le stringe tra le sue "Lui ti direbbe che fai schifo e che ha fallito con te. Giusto?" Chiede dura, incazzata. Singhiozzo con forza, questa volta, e sento la sua voce nella testa, che mi urla contro, che mi dice quelle cose "Devi smetterla di permettergli di infilarsi nella tua vita e cambiare le tue scelte. Siamo riuscite a liberarcene, devi riuscire ad andare avanti"

"Sono andata avanti" dico con forza, nonostante le lacrime sul viso "Lo sai che sono andata avanti" Ho fatto un percorso lungo un anno per dimenticarmi di quella relazione, non può dire che non ce l'ho fatta, mi fa male.

"Lo so, lo so" mi sorride dolcemente e si porta le mie mani al viso, me le bacia gentile "Sei andata avanti al novantanove per cento, diciamo così. Gli permetti ancora di spaventarti" faccio per replicare ma lei continua "Attraverso la tua paura delle relazioni Dom, gli permetti di farti paura, di condizionare la tua vita ancora" mormora con un tono dolce. Mi lascia una mano e allunga la sua per scacciarmi delle lacrime "Jude è una persona meravigliosa e sana, non perderla perchè hai paura del fantasma di una relazione passata e totalmente diversa dalla vostra"

"Ma... la lettera... parla di amore Rose, amore nel vero senso della parola... io non voglio amare nessuno" dico confusa, facendo tante pause, le stringo la mano "Non voglio, non posso" Scuoto la testa.

"Capisco" mormora, il suo sguardo è così serio che mi fa sentire fiera di lei "Rilassati, finiamo questo gioco e poi ci pensiamo. Mancano pochi giorni, poi ci pensiamo e decidiamo. Okay?" Annuisco leggermente. Lei sorride e si alza, mi lascia la mano e si liscia quell'orrendo pigiama "Ora a nanna"

"Ci pensiamo. Entrambe" dico guardandola, mi asciugo le lacrime. Lei sbuffa ma annuisce e si sdraia sul letto, la seguo "Notte"

Lei sbadiglia e chiude gli occhi, la osservo fino a quando non si addormenta, fino a quando il suo petto non si alza e si abbassa regolarmente e il suo viso si rilassa.

Sospiro e chiudo gli occhi. Non so proprio come abbiamo fatto a essere amiche, lei è così diversa da me... Ed è con questi pensieri in testa che mi addormento.

Penso che Dominique abbia la mia stessa paura dell'amore. Ma ce l'abbiamo per motivazioni diverse. Lei ha subito un trauma, uno di quelli che ti fa temere di ricaderci. Io ho solo paura di perdere l'individualità che voglio con tutto il cuore, ho paura che l'amore mi porti via i miei obbiettivi, la mia vita (Penso che il mio terrore piu grande sia sposarmi, fare dei figli e fare un lavoro che odio. Il mio molliccio prenderebbe le sembianze di una me piegata a pulire e cucinare, ne sono sicura ahahah). Ho il terrore di amare, di diventare dipendente da qualcuno, io che ancora tento di allontanarmi dalla mia famiglia e che lotto per i miei diritti contro il mio stesso padre.
Sono filofobica da morire😂
Penso che non lascerei nessuno avvicinarsi per il resto della mia vita, soprattutto se questo qualcuno potrebbe allontanarmi dal mio futuro ideale (Con me di successo e completamente indipendente. Mi chiedo come mai io abbia creduto di essere grifondoro, ahahah, sono palese serpe🤦🏽‍♀️)

Anyway.
Mi piace molto quando Dom e Rose parlano, perchè si vede quanto si amino e quanto ci tengano l'una all'altra, anche se sono completamente opposte.

Nulla. Ditemi cosa ne pensate.

Baci
Rose

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