"Grazie a lei, arrivederla." Luke congeda la ragazza con cui ha parlato finora e si alza, stiracchiandosi ed emettendo suoni strani. "Luke!" Esclamo, cercando di sembrare il più seria possibile. "Smettila! Sembri un gatto che fa le fusa!"

Ci guardiamo un attimo negli occhi e scoppiamo a ridere. "Che idiota!" Mi dice lui. "Parla per te!" Lo indico con una finta espressione arrabbiata. "Ma stai zitta!" Ridacchia, venendomi incontro e stringendomi fra le sue forti braccia.

"Ti voglio bene." Mi sussurra all'orecchio, spostandomi una ciocca di capelli biondi dietro il mio orecchio. "Anche io, Luke. Lo sai." Gli lascio un veloce bacio sulla guancia e lui mi stringe a sé un'ultima volta prima di lasciarmi andare definitivamente. "Devo andare. A lunedì." Lo saluto, prendendo la mia borsa e precipitandomi fuori dall'agenzia.

A metà strada comincio a correre senza neanche rendermene conto. È evidente che non vedo l'ora di continuare Harry Potter e la Pietra Filosofale. Rallento riprendendo fiato, qualche metro prima della biblioteca. "Salve." Dico cordialmente, mentre vado nella sezione fantasy.

"Salve." Il solito ragazzo dagli occhi verdi mi raggiunge, sistemando qualche libro nello scaffale vicino il tavolo a cui sono seduta. "Mi ricordo che a pagina 50 c'è qualcosa di davvero interessante." Mi dice, aprendo un discorso a caso.

Lo guardo incuriosita dalla sua spontaneità e lui si porta due dita al mento. "Forse era pagina 60." Non posso fare a meno di scoppiare in una risata, cercando di non fare troppo rumore. "Che c'è?" Mi chiede incerto il ragazzo. Scuoto semplicemente la testa. Divento terribilmente vulnerabile quando sono in sua presenza, non so perché.

"Sei divertente." Gli dico e non smette di guardarmi. "In senso positivo, ovviamente." Continuo, per evitare un disguido. E sono sincera. È divertente. Mi fa sempre spuntare un sorriso sul volto.

"Grazie." Ammicca lui, facendomi l'occhiolino. "Non tutti hanno la possibilità di parlare con un ragazzo come me." Alza le sopracciglia e io roteo semplicemente gli occhi. Spero non sia serio perché se no ha rovinato tutto. Era un discorso così carino, e be', l'ha rovinato.

"Non mi dici nulla?" Trattiene un sorriso e decido di stare al suo gioco. Faccio la difficile anch'io. "Dico che me ne vado, perché è tardi e devo tornare a casa. E perché non mi va di stare con persone come te,..." Gli dico, fingendo di essere delusa e cercando di mantenere un tono basso. Ma non riesco a continuare la frase perché non so il suo nome.

Decido di andarmene e basta e cammino verso l'uscita. So che mi ha seguita ma non voglio dargli conto. Appena arrivo alla porta e poso la mano sulla maniglia, lui mi prende delicatamente per un polso, bloccandomi. "Ashton. Mi chiamo Ashton." Mi sorride, mostrandomi ancora una volta quelle due enormi fossette e dopo che mi ha lasciato il braccio, vado via, senza dire nulla.

Ciao gente,
Ecco un nuovo aggiornamento e niente, spero vi piaccia il capitolo :)
Al prossimo capitolo (martedì)
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Vi ricordo di passare dalle altre mie storie:
-Cancer- Luke Hemmings
-Run Away- Liam Payne
Enjoy🌸