"Lauren!" Chiamo la mia amica, appena risponde al telefono. Sono seduta ad una panchina, vicino la spiaggia dove sono stata ieri con Ashton. "Ehi Meg. Cosa succede?" Suona quasi preoccupata. "Non è niente di brutto, rilassati. Ho solo bisogno di sfogarmi e sclerare con una ragazza." Ridacchio, mentre accavallo una gamba sull'altra. "Dimmi, sono tutta orecchie." Esclama la mia amica. Posso sentire una punta di curiosità nella sua voce.

"Io e Ashton stavamo per baciarci." Dico tutto d'un fiato ripensando a ieri. "Cosa? E poi non l'avete fatto?" Domanda, la sento sempre più interessata alla discussione. "No, non gliel'ho permesso." Mormoro, anche se continuo a pensare di aver fatto la cosa giusta. "Oh e perché?" Chiede Lauren. "Non me la sentivo. Non sono ancora pronta per una cosa del genere. Sta succedendo tutto così velocemente, ho paura." Ammetto, e so che lei può capirmi. So, inoltre, che lei non mi giudicherà mai, qualunque cosa accada.

"Capisco. Be', stai tranquilla Meg. Se Ashton è quello giusto, capirà. Prenditi il tuo tempo e non avere fretta. Ti aiuterà anche lui d'ora in poi, ne sono sicura." Mi spiega, mentre la sento sbadigliare. "Spero vada tutto bene." Dico, alzandomi dalla panchina e cominciando a camminare verso casa. "Andrà benissimo, stanne certa." Me la immagino sorridere, e sono sicura che lo stia facendo. "Meg, devo andare. Mi sta chiamando Kyle. Mandami tutti gli aggiornamenti!" Ridacchio e non ho il tempo di rispondere che lei ha già riattaccato. Io nel frattempo sono arrivata a casa.

Appena varco il cancello esterno mi blocco. Michael è in giardino che passeggia, con le cuffie alle orecchie e le mani in tasca. Attraverso il prato e lui alza lo sguardo posandolo su di me. Resta a guardarmi qualche secondo e lo stesso faccio io. Poi torna a guardare per terra ed io continuo il mio percorso verso casa. Non è il tipo di persona da cui mi aspetto delle scuse.

"Ciao zia." Mi saluta timidamente Seth, alzando le braccine per farsi prendere in braccio. Lo accontento e con lui fra le mie braccia salgo al piano superiore, andando verso la camera dei suoi genitori. Busso e la porta si apre immediatamente. "Ehi Meg. Grazie per avermelo riportato." Mi sorride mia sorella e mi prende il bambino dalle braccia richiudendo la porta. Me ne vado disgustata dal suo modo di fare. Sono passati all'incirca tre giorni e già mi chiedo come farò a convivere con loro per altro tempo.

Decido di andare in biblioteca per trovare Ashton. Ho bisogno di rilassarmi, e so che con lui posso farlo. Spero solo che le cose non siano troppo imbarazzanti dopo ciò che è successo la scorsa giornata. Ma già ieri tutto sembrava normale quindi immagino andrà così anche oggi. Appena esco di casa il sole caldo di Sydney mi avvolge e mi fa già sentire meglio.

Continuo a camminare verso la biblioteca, ma quando svolto l'angolo e mi ritrovo davanti ad essa la trovo chiusa e mi maledico mentalmente per aver scordato che è chiusa per le ferie. Dannazione, sono davvero senza testa. Sono abbastanza confusa sul da farsi ma alla fine opto per andare nella spiaggia speciale per persone speciali che mi ha mostrato Ashton. Cammino verso di essa e quando mi immetto nel boschetto che la circonda, sentire il cinguettio e il fruscio degli alberi a causa del leggero vento mi aiuta già di per se a rilassarmi.

Mi dirigo verso il bagnasciuga e aspetto che un'onda arrivi per bagnarmi i piedi, ormai scalzi. Appena l'acqua tiepida mi tocca le dita mi ritiro verso la sabbia asciutta e mi siedo a gambe incrociate, ammirando l'orizzonte. Prendo un legnetto che trovo vicino a me e comincio a disegnare cose astratte sulla sabbia. "Arte moderna?" Sento una voce allegra chiedere e giuro che la riconoscerei tra mille.

"Che ci fai qui?" Chiedo al riccio che si siede accanto a me. "È il mio posto speciale, piuttosto che ci fai tu qui?" Ridacchia, avvolgendo un braccio attorno alle mie spalle. "Volevo rilassarmi, e ho pensato a questo posto." Evito il fatto che sono passata dalla biblioteca perché mi prenderebbe per pazza. Però mi viene in mente una cosa: posso chiedergli il suo numero di cellulare. "Ehi, Ash." Lo chiamo e lui mi guarda con un ghigno. "Ash?" Solleva un sopracciglio. Arrossisco abbassando lo sguardo. "Beh, credevo che essendo amici..." Balbetto e lui mi blocca poggiandomi l'indice sulle labbra per farmi segno di smetterla. "Mi piace." Mi sussurra e giuro che è dannatamente attraente in questo momento. 

"Quindi, cosa volevi chiedermi?" Mi chiede poi, come non fosse successo nulla. "Ash." Gli sorrido. "Volevo chiederti se potevo avere il tuo numero di telefono." Dico infine, anche se solitamente i ragazzi sono supposti a chiederlo. "Certo che sì." Mi dice, un sorriso che non abbandona mai i nostri volti. Gli porgo il mio cellulare e lui digita il numero.

"Grazie. Ti scrivo io, poi." Sto per riposare l'apparecchio ma lui me lo toglie dalle mani e clicca qualcosa. "Ehi che fai?" Gli chiedo riprendendomi il mio telefono. "Mi sto chiamando." Mi dice con tono di ovvietà. Io scuoto la testa, sconcertata. "E non potevo farlo io?" Gli chiedo scherzando. "Nah." Ridacchia ed io lo seguo. Rimette il braccio sulle mie spalle ed io poggio la mia testa sulla sua spalla, chiudendo gli occhi. "Sei bella, lo sai questo, vero?" Dice tutt'a un tratto.

Riapro gli occhi e mi sollevo guardandolo. "Perché me lo chiedi?" Gli domando perplessa. "Voglio sapere se sai di essere bella, perché lo sei davvero." Arrossisco di botto e non faccio in tempo a voltarmi che lui lo nota. "E sei tenera quando arrossisci." Continua, accarezzandomi una guancia e scostando poi una ciocca bionda da davanti il mio occhio. "Tu sei dolce." Sussurro e spero che non mi abbia sentito, ma purtroppo avviene il contrario. "Beh, grazie." Sorride, tirandomi di nuovo a se e facendomi poggiare sul suo petto.

WOW
no, okay. Spero vi piaccia il capitolo.
Tanti like e commenti che nel prossimo c'è una sorpresa!
Zauu

//Michela