"Luke?" chiedo, vedendo il mio migliore amico sull'uscio di casa mia. "Meg! Finalmente, stavo per chiamarti!" mi affretto a prendere le chiavi di casa e ad aprire, facendo entrare entrambi.

"Che ci fai qui?" gli chiedo e solo ora noto il pacco che ha in mano. "Cos'è quello?" "Sono passato per lasciarti il tuo regalo." sorride e va in salone, posando il regalo sotto l'albero di Natale.

"Okay... Ma perché ora? Solitamente ce li diamo il giorno di Natale...» comincio ad allarmarmi. E se Luke non ci sarà il giorno di Natale? Se ha deciso anche lui di abbandonarmi? No, non può essere vero.

"Nah, niente di che. Mi andava di portartelo oggi!" ridacchia giocherellando con la lingua con il piercing al labbro.

"Vuoi qualcosa?" scuote la testa e mi accomodo accanto a lui sul divano. "Devo parlarti di una cosa. O meglio, devo chiederti una cosa." deglutisco. Spero non riguardi quello che penso io.

"Dimmi." sussurro, con la voce che mi trema. "Ho incontrato mia madre che mi aspettava fuori dal mio appartamento, il che mi ha fatto uscire di testa. Tu lo sapevi e non mi hai detto nulla?" esclama, fingendo una faccia delusa.

"Era una sorpresa, non potevo dirtelo!" scoppio a ridere e lui fa lo stesso. "Comunque, mi ha anche detto, quando le ho chiesto dove ti aveva incontrata, che andavi molto di fretta. Cos'hai fatto?" solleva un sopracciglio, avvolgendo un braccio intorno alle mie spalle.

"Ehm, niente di importante, perché me lo chiedi?" cerco di restare il più calma possibile. "Sì, certo. Dai Meg, sono il tuo migliore amico!" piagnucola Luke, facendomi cedere. Tanto prima o poi dovrò dirglielo.

"Un ragazzo." sputo fuori, e chiudo gli occhi, aspettando mille domande. Ma invece ne ricevo solo una. "Cosa?" scatta in piedi ed io riapro gli occhi. "E non mi hai detto nulla?" mi chiede.

Posso vedere tracce di delusione nei suoi occhi limpidi. "Te lo sto dicendo ora!" protesto, alzandomi. Mi sentivo fin troppo bassa in quel modo. "Okay, okay. Ma chi è? Come si chiama? Anni?" ecco la sfilza di domande.

"Luke calmati, è un bravo ragazzo." mi giustifico, sospirando. "Ma da quanto lo conosci?" chiede confuso tornando a sedersi. "Un po'." ridacchio. Un bel po'.

"Aspetta... La biblioteca! Ecco da dove veniva questa tua improvvisa, mmh, come dire" resta con le dita appoggiate al mento a pensare come continuare la frase. "Ho capito, Luke." lo fermo ridendo.

"E sentiamo, cosa hai fatto insieme a lui oggi?" sbuffo. Luke a volte sa essere peggio di un padre. "Siamo andati in spiaggia a prendere un gelato. Me l'ha chiesto lui.." sorrido al pensiero della passeggiata di stamattina, mano nella mano con Ashton.

"Perché sorridi?" mi chiede Luke , mentre mi scruta con sguardo curioso. "Niente, pensavo a lui." ammetto, lasciando che le mie guance si colorino di un rosa più intenso.

"Ti piace." il suo sguardo si addolcisce, mentre mi viene più vicino per abbracciarmi. "Come hai detto che si chiama?" mi chiede ad un tratto, prima di sciogliere l'abbraccio. "Ashton."gli dico e ridiamo insieme.

***

"Eccomi!" Esclamo, andando verso il bancone della biblioteca. "Ciao, credo proprio che Ashton ti stia aspettando." Mi comunica la ragazza e involontariamente mi spunta un sorriso.

"Senti, non per impicciarmi nei fatti di mio fratello, ma cosa c'è tra voi due? Vedo che non siete solo amici." Mi fa l'occhiolino e devo ammettere che sono leggermente in imbarazzo.

"Non lo so nemmeno io." Ammetto, portandomi una mano alla fronte e spostando un ciuffo di capelli biondi. "Non siamo semplici amici. Credo lui sia interessato a me..." Le spiego.

"E a te lui non interessa?" Mi chiede. "Sì, cioè non lo so. Non so di preciso come mi interessa. Non ci conosciamo da molto, ma devo ammettere che mi intriga."

Una risata lascia le nostre bocche. "Bene, sta arrivando Mister Bandana. Vai da lui!" Le sorrido e mi dirigo verso Ashton.

"Ehi Meg! Non pensavo che saresti venuta, in realtà." Si avvicina ancora e mi abbraccia. È la prima volta che lo fa, ma gli è venuto come un gesto spontaneo. Mi stringe a sé, e riesco ad inspirare il suo profumo.

L'unica cosa negativa è che io resto ferma come un palo. Lui lo nota e si scosta subito. "Scusa, io... Io non sapevo che non ti andasse. Scusami, non l'ho fatto per" dice buttando velocemente una parola dietro l'altra, ma io lo blocco.

"Ashton!" Lo interrompo facendolo fermare. Mi guarda, un sorriso titubante sul suo volto. "Stai tranquillo. Non devi scusarti per un abbraccio." Gli sorrido e lui fa lo stesso. "Quindi non ti ha dato fastidio?" È assurdo come riesca a passare da un ragazzo sicuro di sé, ad uno così titubante e timido.

"No, Ashton. Puoi abbracciarmi tutte le volte che vuoi." Ridacchio e non avrei mai pensato che mi prendesse così alla lettera, dato che si fionda immediatamente tra le mie braccia.

Questa volta ricambio la stretta ed è davvero una sensazione bellissima. Passa le sue mani sulla mia schiena, e questo gesto mi manda dei brividi per tutto il corpo.

"Hai freddo?" Chiede sorpreso, senza staccarsi da me. "No, no. Non è il freddo." Che figura. Dio mio, sono una cretina. "Oh... Okay." Una piccola risata lascia le sue labbra e non posso fare a meno di seguirlo.

Ashton si allontana da me, prendendomi le mani. Io mi libero dalla presa ed appoggio le mie mani fredde sulle sue braccia, o meglio, sui suoi muscoli.

Passo le dita sulla sua pelle. Questo contatto lo fa rabbrividire, così ne ho la prova. Non ha freddo nemmeno lui. "E tu invece? Hai freddo?" Lo sfido, con un ghigno divertito sul mio volto.

"A che gioco stai giocando?" Mi chiede guardandomi dritto negli occhi. "Non lo so, dimmelo tu." Mi tira di nuovo a sé, tenendomi stretta a lui come per evitare che possa scappare.

Ecco un nuovo capitolo, se vi piace lasciate un like e un commento.

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Enjoy🌸