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16. REGALI SPECIALI

Passarono tre giorni dalla passeggiata ad Hogsmeade, e arrivò anche l'ultimo giorno di lezione prima della partenza per le vacanze natalizie. Quel mercoledì mattina nessuno riusciva a prestare attenzione alle spiegazioni della McGranitt, neppure Hermione. Era troppo concentrata a fissare fuori dalla finestra, pensando a quanto le sarebbe mancato Draco durante le vacanze. Si, perché ormai ne era certa: si era innamorata di lui, che fuori sembrava una Bestia, un bastardo senza cuore, ma dentro nascondeva un mondo di insicurezze e paure. Anche il bel Serpeverde aveva capito di provare qualcosa di speciale per lei, ma non sapeva come dirglielo.
«Hermione. Ehi, Granger!»
Draco cercò di attirare la sua attenzione, e quando gli occhi della ragazza si posarono su di lui, le passò un bigliettino, scritto con la sua calligrafia impeccabile e precisa.
"Vediamoci questa sera dopo la cena nella nostra stanza, prima che i prefetti comincino la ronda. Non vedo l'ora di passare dell'altro tempo con te. Va bene?"
La loro stanza. Quelle parole le fecero nascere un dolce sorriso sulle labbra. Da quando avevano fatto l'amore la prima volta, avevano passato quasi ogni serata chiusi nella 'loro stanza' a scambiarsi carezze, baci e molto di più. Ma senza mai dirsi cosa effettivamente provassero l'uno per l'altra. Quello era un argomento difficile da affrontare per entrambi.
Hermione prese la sua penna d'oca e rispose con due semplici parole.
"Va benissimo"
Blaise, il migliore amico di Draco, osservava quei due mentre si scambiavano il bigliettino e non si sta staccavano gli occhi di dosso. Aveva saputo che avevano fatto l'amore, e che di conseguenza Malfoy aveva vinto la scommessa; nonostante ciò, non aveva voluto nulla come premio, e questo non era assolutamente da lui. Ma ora, guardandoli attentamente, capì perché non avesse voluto niente: si era innamorato di Hermione Granger, e poterle stare vicino era già un premio per lui. Naturalmente Zabini sapeva da anni dei sentimenti che Draco provava per la bella Grifondoro, anche se l'amico aveva cercato di nasconderli bene dietro una corazza di arroganza e maleducazione, e aveva ideato quella scommessa proprio per tirarglieli fuori e far sì che si mostrasse per come era veramente.
Finita la lezione, Draco ed Hermione si salutarono con un bacio veloce, poi lui andò nella Stanza delle Necessità a lavorare sull'Armadio Svanitore, mentre lei si diresse in biblioteca a finire una ricerca di Incantesimi che era stata loro assegnata per le vacanze di Natale.

~*~

Durante la cena Hermione parlò tutto il tempo con Ginny, che sembrava essere l'unica non dispiaciuta dal fatto che si facesse vedere in giro con Draco Malfoy. La più piccola dei Weasley aveva infatti capito che non era solo per scoprire cosa tramava Malfoy che gli stava vicino, ma anche perché si era innamorata di Draco, e passare del tempo con lui la faceva stare bene. E a Ginny importava solo che l'amica fosse felice.
«Herm, non vedo l'ora che tu venga a trovarci dopo Natale! Perché tu verrai, vero? »
La Rossa dava già per scontata la sua presenza alla Tana, e lei non se la sentiva di rifiutare. Ginny si era da poco lasciata con Dean Thomas e stava soffrendo molto, soprattutto perché il ragazzo di cui era realmente innamorata non sembrava comprendere i suoi sentimenti. Fu per questo che rispose in maniera molto evasiva.
«Non lo so, Ginny. Cercherò di fare il possibile per esserci. Se tutto va bene, tra qualche settimana ci rivediamo!»
Hermione sorrise all'amica e poi si alzò dal tavolo.
«Ci vediamo più tardi in camera.»
Le fece l'occhiolino, che era diventato il suo modo per farle capire dove andava, e poi percorse la Sala Grande e uscì. Passando davanti al tavolo dei Serpeverde notò che il posto vicino a Zabini, dove avrebbe dovuto esserci Draco, era vuoto. Probabilmente era già andato al settimo piano, nella loro stanza. La ragazza salì velocemente le scale, fermandosi solo sui pianerottoli per riprendere fiato, andò in camera sua a prendere il regalo per Malfoy e poi proseguì verso la Stanza delle Necessità. E quando entrò nella stanza dopo essere passata tre volte davanti al muro, come si era immaginata Draco era già lì. Era seduto sul divano, ed era immerso nella lettura di un libro. Hermione andò a sedersi vicino a lui, lo abbracciò con delicatezza e gli tolse il libro dalle mani.
«Da quanto sei qui?»
«Una ventina di minuti. Volevo assicurarmi che la camera fosse libera.»
Il fuoco scopiettava nel caminetto, mantenendo la temperatura della stanza calda e accogliente. La giovane Grifondoro osservò i lineamenti rilassati del Principe dei Serpeverde. Niente ghigno arrogante, niente occhi stanchi e spenti, niente bocca incurvata all'ingiú. No, in quella stanza, con lei vicino, riusciva a lasciare da parte tutte le sue paure e le preoccupazioni, e a godersi appieno quell'istante di spensieratezza e libertà.
«Hermione, prima di fare qualsiasi cosa, sappi che... Queste settimane senza di te saranno un'agonia, e che passerò tutto il tempo a pensare a queste serate insieme.»
Avrebbe voluto dirle molto di più, confessare quanto la amava, ma ogni volta che ci provava la sua gola diventava secca e si rifiutava di far uscire quelle semplici parole. Hermione gli sorrise dolcemente e si accovacciò affianco a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla.
«Sai Draco, sono onorata di aver potuto conoscerti veramente, e di aver avuto la possibilità di ricredermi su di te. Ho scoperto un lato del tuo carattere che mi attira, e che mi ha fatto comprendere chi sei veramente. E di questo ti ringrazio!»
Delle lacrime improvvise cominciarono a rigare le guance del ragazzo, esprimendo le mille emozioni che le parole di Hermione gli avevano suscitato. Lei gliele asciugò con le dita e gli sorrise con dolcezza. Il suo cuore cominciò a battere veloce, mentre si rendeva conto di amare profondamente quel lato così emotivo ed espressivo del carattere di Draco.
«Mi spiace, io di solito non piango così facilmente. Non so cosa mi sia preso!»
«Non devi scusarti. Queste lacrime ti rendono solo più umano, ed è una cosa bellissima! Comunque, che ne dici di scambiarci i regali di Natale?»
Lui annuì, si alzò e andò a prendere un pacchetto appoggiato sul letto, quindi glielo porse. Hermione lo afferrò con mani tremanti e gli diede il suo regalo.
«Li apriamo contemporaneamente o uno alla volta?»
«Uno alla volta. Voglio godermi la tua faccia quando vedrai cosa ti ho regalato.»
La ragazza scoppiò a ridere e delle ciocche ribelli le finirono sugli occhi. Allora Draco le si avvicinò, e cominciò a giocare con i suoi capelli, incantato dalla sfumatura dorata che assumevano grazie al riflesso della luce del fuoco.
«Va bene, allora... Prima le signore.»
Lei non se lo fece ripetere due volte. Era sempre stata curiosa di natura, e anche in quel momento fremeva dalla voglia di scoprire cosa le avesse regalato. Prima di scartare il pacchetto, però, notò un bigliettino, scritto con la calligrafia elegante di Draco, e non poté fare a meno di leggerlo. Gli occhi le si riempirono subito di lacrime, rendendole sfuocata la vista.
"Cara Hermione,
Sono tante le cose che vorrei scriverti, ma anche su carta mi riesce difficile esprimere certe emozioni. Comunque, mentre ti scrivo questo biglietto ripenso a tutte le volte che ti ho fatto stare male, che ti ho offesa e trattata con maleducazione. Con questo regalo voglio in un certo senso chiederti scusa, farti capire che tutto ciò che ti ho detto in passato non era quello che pensavo io, ma ciò che mi hanno inculcato mio padre e mia zia dal primo istante in cui ho messo piede al mondo. Mi dispiace per averti fatta stare male e per averti chiamata in modo offensivo e spregievole, e sono felice di essere riuscito a rimediare in qualche modo. Spero che il regalo sia di tuo gradimento, e ti auguro un sereno e felice Natale! Non te l'ho mai detto, ma ti voglio un bene infinito!
Tuo, Draco Malfoy"
Hermione alzò gli occhi dal foglio e incontrò lo sguardo emozionato di Draco, che cercava di capire cosa le passasse per la testa.
«Hai scritto delle parole bellissime, per questo sono scoppiata a piangere!»
La bella Grifondoro si asciugò gli occhi bagnati, quindi prese il pacchetto e lo scartò, rivelandone il contenuto: una borsa a tracolla bellissima, fatta con un soffice tessuto color bordeaux e foderata all'interno per tenere peso, con delle rose bianche ricamate a mano. Era un regalo stupendo! Hermione spalancò la bocca per la meraviglia, e i suoi occhi luminosi si fissarono sul fantastico ragazzo che le stava seduto accanto.
«Sai, mi ero accorto che la tua borsa a tracolla era usurata da tanto che l'hai usata, e quando ho visto questa... Non ho potuto fare a meno di pensare che fosse perfetta per te!»
Lei gli saltò letteralmente addosso e lo riempì di baci, per poi attaccarsi alle sue morbide labbra.
«È un regalo stupendo! Anzi, il più bello che mi abbiano mai fatto. È così particolare, e queste rose ricamate a mano sono semplicemente incredibili!»
Draco la strinse a sé e respirò il suo dolce profumo, godendosi quel momento di spensieratezza.
«

Dovresti guardare in una delle tasche interne. C'è ancora un regalino per te, che ho comprato nello stesso negozio della borsa.»
La ragazza rovistò in ogni tasca della borsa, finché non trovò un semplice astuccio nero. Lo aprì lentamente, come impaurita da quello che conteneva, e quando il suo sguardo si fissò su un fermaglio per capelli adornato con splendide rose rosse impreziosite da piccole pietre preziose, non poté evitare di scoppiare nuovamente a piangere.
«Sono lacrime di gioia, vero?»
Incapace di proferire parola, con un groppo alla gola che le bloccava la saliva, Hermione annuì e lo abbracciò, restando inebriata dal suo profumo, che quella sera sapeva di menta fresca, oltre che di quello suo caratteristico all'Acqua di Colonia.
Quando si fu ripresa dai singhiozzi, gli indicò il suo regalo e gli donò un sorriso insicuro.
«Dai, aprilo. Non credo di essere riuscita a eguagliare il tuo splendido regalo, ma sappi che quando ho comprato il tuo l'ho fatto con il cuore.»
Draco annuì e le lasciò un casto bacio sulla guancia.
«Sono sicuro che sarà perfetto!» Quindi prese in mano il pacchetto e lo scartò, facendo attenzione a non rovinare la carta regalo. Quando scoprì cosa c'era all'interno, sul suo viso si formò un sorriso radioso che fece brillare gli occhi color tempesta. Davanti a lui c'era tutto l'occorrente per scrivere: una penna d'oca nuovissima, dello stesso colore dei suoi occhi, una boccetta d'inchiostro e un'agenda verde smeraldo con il disegno di un serpente.
«Ho visto che ti piace scrivere, e ho pensato che potessero piacerti.»
«Sono bellissimi!»
Il Principe dei Serpeverde continuava a rigirarsi tra le mani quell'agenda, immaginando già tutte le cose che ci avrebbe scritto. Poi i suoi occhi si posarono su un libro che stava sotto l'agenda verde. Lo prese in mano e ne lesse il titolo.
«La Bella e la Bestia. È una fiaba del mondo dei Babbani, ma ha un significato molto profondo, ed è la mia preferita. Aprilo, ti ho fatto una dedica.»
Draco aprì il libro sulla prima pagina e trovò la dedica, scritta a mano da Hermione.
"Caro Draco,
Ti ho regalato questo libro perché mi ricorda molto la 'nostra' storia. È una fiaba Babbana che si legge ai bambini per fargli sognare un mondo migliore, ma nasconde un significato che è veramente stupendo. Ti sfido a leggere questo libro e a trovarne la morale, e spero che ti aiuti a riflettere su te stesso e su ciò che vuoi essere. Quando l'avrai finito, fammi sapere cosa hai scoperto, e cosa hai capito su di te. Credimi, se c'è un libro che può aiutarti, è questo. Ti auguro una buona lettura!
Tua, Hermione J. Granger"
«Non vedo l'ora di leggerlo! Hermione, ti ringrazio per questi regali. Sono tutti perfetti!»
La baciò appassionatamente, la prese in braccio e poi la riadagiò sul letto.
«Direi che è arrivato il momento di salutarci a nostro modo.»

~*~

Fecero l'amore per tutta la notte, all'inizio in maniera più spinta ed eccitante, assaggiandosi, leccandosi e baciando ogni centimetro di pelle, poi via via sempre più delicata e dolce, godendosi i respiri affannati e i gemiti di piacere. Quando le prime luci dell'alba fecero capolino dalle finestre, Draco ed Hermione erano ancora svegli, i loro corpi stretti l'uno all'altro.
«Potrei essere rimasta incinta, lo sai?»
Erano sudati e sfiniti, ma felici come non lo erano mai stati.
«No, ho usato sempre il preservativo, e per quanto ne so nella tua succulenta vagina non c'è finita neanche una goccia del mio sperma. Al massimo qualche goccia di saliva, ma che ci posso fare se hai un sapore buonissimo?!»
La bella Grifondoro lo fissò a bocca aperta, non credendo alle sue orecchie, e lo schiafeggiò sulle braccia, mentre le sue guance andavano a fuoco per l'imbarazzo.
«Draco Malfoy, sei spregevole! Ti sembra il modo di parlare?!»
Cercò di tenergli il broncio per qualche minuto, ma fallì miseramente e finirono per scoppiare a ridere. Quando i loro respiri tornarono regolari i loro occhi color del ghiaccio e del fuoco si incontrarono, esprimendo da soli tutte le emozioni che a parole non erano ancora in grado di manifestare.
«Mi mancherai in queste settimane.»
«Anche tu mi mancherai, Draco, ogni singolo giorno.»

Spazio autrice: Buona domenica, eccoci qua con questo nuovo capitolo! Capitolo che ancora una volta ci mostra come evolve il rapporto tra Draco e Hermione, alla scoperta dei loro sentimenti. Cosa ne pensate dei regali che si sono scambiati? Fatemelo sapere con voti e commenti! Ciaooo!

Giada

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