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14. NOTTE DI FUOCO

Spazio autrice: mi sembra doveroso fare questo avviso a inizio capitolo, nel caso chi non se la sentisse possa saltarlo. Beh... Perché mai sta dicendo una cosa del genere, potreste pensare. Perché, come si evince anche dal titolo del capitolo, ci sarà un utilizzo di termini piuttosto spinti e legati al sesso. Quindi, io vi ho avvisat*, ora sta a voi decidere cosa fare (😏😏). Buona lettura!!

Hermione controllò solo un istante che non ci fosse nessuno in vista, quindi camminò davanti al muro della Stanza delle Necessità per tre volte, pensando a una stanza con un enorme letto a baldacchino al centro, un caminetto con un fuoco scoppiettante e un divano di fronte ad esso. Non sapeva neanche lei perché fosse così convinta di ciò che stava facendo, ma sentiva il bisogno estremo di avere un contatto profondo con Draco. Era una necessità che le nasceva dalle cavità più nascoste del suo corpo, e si faceva largo in modo vorace e violento. Appena comparve il portone i due giovani si infilarono dentro la stanza, accolti dal caldo tepore del fuoco nel caminetto.
«Niente male, davvero. Effettivamente è un luogo molto... intimo.»
Draco spostò il suo sguardo sui vari mobili della stanza, e quando i suoi occhi si posarono su un'enorme libreria zeppa di libri, non riuscì a fare a meno di sorridere in modo sarcastico.
«Hai intenzione di leggere, questa sera?»
Hermione seguì il suo sguardo e scoppiò a ridere. Il suono più bello del mondo, pensò il giovane Serpeverde.
«No, assolutamente. Solo che mi viene in automatico pensare ad un luogo accogliente che abbia anche una enorme libreria.»
Il ragazzo prese la sua Bella in braccio, senza preavviso, facendola urlare per la sorpresa e dimenare le gambe.
«Draco, mettimi giù!»
«Agli ordini!»
Lui le spostò teneramente una ciocca di capelli che le era finita davanti agli occhi e le sorrise con dolcezza, lasciandole un buffetto sul naso. Quindi l'adagiò delicatamente sul letto e si distese vicino a lei.
«Così va meglio?»
Hermione annuì e rimase incantata dalla lucentezza degli occhi color del ghiaccio di Draco. Erano così belli che avrebbe voluto tuffarcisi dentro.
«Stai cercando di leggermi nella mente?»
«No, stavo solo ammirando i tuoi bellissimi occhi.»
Voleva baciarlo, ancora e ancora, ma aveva paura di quello che sarebbero arrivati a fare una volta approfondito i baci. Non sarebbero più stati in grado di fermarsi, ne era certa.
«Quando prima ti ho detto che sei bellissima non scherzavo. Sei veramente incantevole, di quella bellezza rara che è difficile da scovare nelle persone. E sarò pazzo, ma penso di essermi innamorato di te. L'ho capito in queste due settimane... Mi sei mancata come l'aria, e il tuo silenzio è stato peggio di cento Crucio. Io... non credo di poter fare più a meno di te, Hermione.»
Draco le accarezzò una guancia, formando dei cerchi con il pollice.
«Anche tu sei diventato importante per me, Draco.»
Le loro labbra si unirono in un unico bacio appassionato, e intanto le mani di lui armeggiarono per abbassare le spalline del vestito e cominciare a sfilarglielo. Quindi mise fine al bacio, giusto il tempo di levarle definitivamente l'abito e togliersi a sua volta camicia e giacca. L'aveva già vista in intimo più volte, ma per la prima volta la osservava con gli occhi carichi di desiderio, con la voglia di andare oltre.
«Sfilati i pantaloni, Malfoy.»
La sua voce era così suadente, così eccitante. Rispondendo alla sua richiesta, Draco si tolse i pantaloni, e rimase in boxer davanti a lei. Hermione ammirò ogni centimetro del suo corpo snello e magro, con i muscoli delle braccia lievemente pronunciati e un accenno di tartaruga che faceva capolino sul suo petto. Non era l'uomo più muscoloso del mondo, eppure la naturalezza di quei muscoli non troppo marcati lo rendevano perfetto ai suoi occhi.
Il Principe dei Serpeverde si posizionò sopra di lei, imprigionandola tra il suo corpo e il materasso.
«Dimmi che cosa vuoi fare e io lo farò.»
La ragazza emise un gemito di piacere, mentre la mano esperta di Draco le tracciava un percorso verso il basso, sempre più vicino all'incavo tra le gambe. Lì si fermò ad accarezzare l'interno della coscia, provocandole fremiti di desiderio.
«Voglio... Essere tua. Voglio... Sentirti dentro di me.»
Lui le donò un sorriso sensuale che raggiunse anche gli occhi, quindi si abbassò e cominciò a baciarla ovunque, ogni centimetro del suo corpo fu coperto di baci. Draco infilò le dita tra la schiena di Hermione e il materasso, con l'intento di armeggiare con il reggiseno per levarglielo, quindi lei inarcò la schiena per facilitargli il lavoro. I ganci dell'indumento furono separati, e il reggiseno volò chissà dove nella stanza. Lo sguardo famelico del ragazzo si puntò sulle piccole curve del seno della bella Grifondoro, che si alzava e abbassava ad ogni respiro.
«Sei bellissima!»
Come se una calamita le stesse attirando, le sue labbra si attaccarono ad uno dei capezzoli, mentre le sue dita esperte andarono a pizzicare l'altro. Hermione inarcò nuovamente la schiena, mentre un brivido di piacere la percorreva da parte a parte e un gemito le sfuggiva dalla bocca. La lingua di Draco accarezzò più volte quel dolce bocciolo, rendendolo turgido e duro, e il respiro della giovane strega si fece sempre più ansimante.
«Draco... Ti prego...»
Allora lui riprese la sua scia di baci, giù fino all'inguine, scostò le mutandine e le fece scivolare lungo le gambe snelle di Hermione, che non ebbe neanche il tempo di pensare che era completamente nuda di fronte al suo sguardo penetrante. No, perché un dito di Malfoy si infilò nella sua vagina e iniziò a spingere, entrando e uscendo. La ragazza respirò affannosamente, e le sue mani tirarono i capelli di Draco, che si incollò alla sua bocca e la penetrò con la lingua, mentre infilava un secondo dito nel suo sesso. Il bacio bollente che si scambiarono aveva la stessa intensità delle due dita che spingevano sempre più in profondità, quasi a volerle raggiungere l'anima. I loro aliti erano un tutt'uno, i loro respiri ansanti si mescolavano, e le loro lingue danzavano un valzer immaginario. I battiti dei loro cuori correvano all'impazzata, man mano che l'eccitazione aumentava. Hermione sentì crescere sempre di più una sensazione di pienezza nella parte bassa del suo ventre, e ad un certo punto non riuscì più a trattenersi. Urlò contro le labbra morbide di Draco, mentre il suo corpo era scosso da un orgasmo potente che le fece tremare le gambe.

~*~

Dopo svariati minuti il ragazzo sfilò dal suo sesso le dita bagnate dal succo del suo godimento e se le leccò, saggiandone il sapore dolce. La giovane Grifondoro lo osservò per tutto il tempo, non perdendosi neanche un movimento, e si sentì sempre più 'bagnata'. Non aveva mai provato questa sensazione di pienezza ed eccitazione in vita sua, ma era così bella che era certa non ne avrebbe potuto più fare a meno.
«Primo orgasmo, vero?»
Non c'era sarcasmo nella voce di Draco, solo curiosità.
«Si, hai avuto l'onore di essere il mio primo bacio, e anche il mio primo orgasmo, Draco Malfoy.»
Lui le prese una ciocca di capelli e se la rigirò tra le dita, osservandola con dolcezza.
«Ne sono onorato, Hermione Granger.»
Il ragazzo si alzò e andò a prendere i suoi pantaloni. Hermione si sollevò sulle braccia, guardandolo con attenzione mentre tirava fuori dalla tasca un sacchettino di plastica.
«Che cosa sarebbe quella cosa?»
Lui fissò i suoi occhi ardenti sul suo seno e tornò a stendersi affianco a lei.
«Beh... Lo sai cosa viene dopo i preliminari, no? E non posso farlo senza preservativo...»
Le guance della Strega si tinsero di rosso, mentre la consapevolezza di ciò che stavano per fare la rendeva sempre più eccitata.
«Chiaro... Hai perfettamente... Ragione.»
La sua voce roca e ansimante rese evidente la sua voglia di andare avanti, quindi Draco le baciò con dolcezza le labbra e poi si sfilò i boxer, esponendo alla sua vista le sue nudità. Hermione lo osservò con una luce intensa negli occhi, fissando con estrema attenzione ogni centimetro del suo corpo esposto.
«Ti piace ciò che vedi?»
Annuì, sentendo la sua gola talmente secca da non riuscire a pronunciare neanche una parola, e dopo che si fu sistemato il preservativo lo attirò su di sé e lo baciò. Draco appoggiò un ginocchio tra le sue gambe per fargliele allargare, quindi si staccò dalle sue labbra carnose e fece incontrare i loro sguardi, Ghiaccio contro Fuoco.
«Se ti faccio troppo male o se spingo troppo forte, dimmelo e io mi fermerò, va bene?»
«Va bene...»
Allora lui le sorrise, la baciò con estrema dolcezza e allo stesso tempo la penetrò, lentamente e con delicatezza, come se avesse paura di farle del male. All'inizio Hermione sentì un bruciore lancinante diffondersi lungo tutto il corpo. Annaspò in cerca di aria e piantò le sue unghie sulla pelle della schiena di Draco. Le spinte si fecero più intense, e man mano che il bruciore si attenuava, cresceva in lei il desiderio di averlo sempre più dentro di sé. Allora iniziò a muovere i fianchi a tempo con le penetrazioni del ragazzo, che le baciava i seni morbidi con avidità.
«Oh... Draco...»
La bella Grifondoro infilò le dita tra i capelli del Principe dei Serpeverde, li tirò per incontrare i suoi occhi tempestosi e imprigionò la sua bocca in un bacio appassionato. Più il pene di Draco si infilava in profondità all'interno della sua intimità, più Hermione sentiva crescere dentro di sé quella piacevole sensazione di pienezza. Dalla sua bocca fuoriuscì un gremito di piacere, poi un altro e un altro ancora. Inarcò la schiena per facilitare i movimenti del ragazzo, e accarezzò i muscoli della sua schiena, che si flettevano ad ogni spinta. Si baciarono di nuovo, e i loro gemiti si fusero in un unico suono.
«Hermione... Io sto per...»
Draco la penetrò con un'ultima forte spinta, che raggiunse una profondità tale da farla urlare per il piacere. Raggiunsero l'orgasmo insieme, e i loro corpi furono scossi da fremiti che misero fine al loro lungo amplesso. L'alito accaldato di lui le solleticò la pelle del collo, e man mano che le scosse di piacere scemavano, i loro respiri tornavano regolari, così come i battiti dei loro cuori. Quando fu sicuro di essere tornato completamente in sé, Draco sfilò il pene eretto dalla vagina di Hermione e si distese affianco a lei.
«È stato... Incredibile, Draco.»
I loro sguardi ardenti si incontrarono, e gli occhi espressero da soli tutte le emozioni che provavano l'uno per l'altra.

~*~

Fecero l'amore altre due volte, sussurandosi dolci parole durante tutto il corso di ogni amplesso. E quando decisero che per quella sera poteva bastare, si infilarono sotto le coperte e si misero a parlare, Hermione con la testa appoggiata sul petto di Draco.
«Volevo parlarti di un'altra cosa, Draco.»
Lui le massaggiò i capelli mossi, e lei fremette per il piacere, ripensando a ciò che avevano fatto insieme.
«Dimmi pure.»
La ragazza si mise a sedere per vederlo in faccia, coprendosi le nudità con parte delle lenzuola.
«In queste settimane ho continuato la mia ricerca per trovare qualche modo per cancellarti il Marchio Nero, e per trovare qualche punto debole del Signore Oscuro. Ho letto e riletto il libro in ogni suo minimo particolare, ne ho cercati altri e ho studiato attentamente anche quelli. Ma...»
Le mancò la voce, e un sospiro carico di tristezza le sfuggì dalla gola.
«Niente, non ho scoperto assolutamente niente. Nessun accenno alla possibilità di cancellare quel Marchio dal tuo braccio. L'autore ha riscritto solo quello che mi avevi già detto tu, ossia che il simbolo di Voldemort scompare solo con la morte del Seguace, o del Lord stesso.»
Draco la abbracciò e la baciò con dolcezza, catturando con le dita delle piccole lacrime che erano scese a rigarle il volto.
«Hermione, tu sei stata bravissima! Hai fatto il possibile, e te ne sarò per sempre grato. Nessuno aveva mai fatto così tanto per me.»
Lei respirò il suo profumo all'acqua di colonia misto all'odore del sesso, e questo la aiutò a calmare i nervi tesi.
«Avrei solo voluto essere più utile! Comunque... Tu hai fatto progressi con l'Armadio Svanitore?»
Il giovane Serpeverde annuì e le circondò le spalle con le braccia, per averla ancora più vicina.
«L'altra settimana ho provato a infilare una mela nell'armadio e a farla sparire, e quando ho riaperto c'era ancora, ma morsicata. Vuol dire che sto facendo progressi, no?»
Hermione pensò ad una cosa che in tutto quel tempo non gli aveva ancora chiesto, in quanto non aveva mai trovato il momento giusto per farlo.
«Draco, non mi hai mai detto perché stai cercando di riparare l'Armadio. A cosa ti serve?»
Lui pensò bene a come dirle la funzione dell'oggetto nella stanza piena di oggetti, anche perché non era una cosa di cui andava fiero.
«L'Armadio Svanitore serve, nel caso in cui io non riesca a uccidere Albus Silente in altri modi, a far entrare a Hogwarts i Mangiamorte per circondare il Preside, aiutarmi a ucciderlo e poi a fuggire. Ma spero di non arrivare a questo!»
La notizia lasciò la ragazza inizialmente spiazzata, tanto che si scostò dal suo corpo e lo fissò con sgomento.
«Non... Non oserai farlo, vero?»
«No, se riesco a trovare un altro modo. In caso contrario... Non ho scelta.»
Lei scosse la testa e cercò di respirare in maniera regolare.
«Ti prego, Draco...»
Draco le prese il viso tra le mani e imprigionò il suo sguardo con gli occhi color del ghiaccio fuso.
«Hermione, non posso fare altrimenti. Devo portare a termine la mia missione. O lo faccio da solo, o Voldemort sguinzaglierà i suoi Cani per spingermi a darmi una mossa.»
La bella Grifondoro riprese possesso dell'autocontrollo che la contraddistingueva e lasciò un casto bacio sulla fronte di Malfoy.
«Certo, lo so. Spero ancora di riuscire ad aiutarti a trovare una soluzione alternativa, ma è giusto che tu per sicurezza continui con il tuo piano originale.»
Quindi si avvinghiò alla sua bocca e si baciarono con passione.
Nella mente di Hermione, nel mentre, si fece spazio un quesito a cui non sapeva dare una risposta certa: nel caso in cui non fosse riuscita ad aiutare Draco e ad evitare la morte di Silente, sarebbe riuscita a farsi da parte e lasciare che il principe dei Serpeverde compisse la sua maledetta missione?

Spazio autrice: Ehilà! Eccoci qua con questo nuovo capitolo! Beh... L'avviso a inizio capitolo lasciava poco spazio all'immaginazione, ma spero di essere riuscita a raccontare bene le emozioni e le sensazioni di Hermione e Draco. E come si sà, dopo l'idillio c'è sempre il ritorno alla realtà... Voi che risposta dareste alla domanda che tormenta Hermione? Fatemi sapere con voti e commenti cosa se pensate!

Giada

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