Nonostante tutto
Lo incontrai per la prima volta nell' ennesima ronda perlustrativa di mio padre. I capelli corvini riflettevano la luce del sole, la fronte era madida di sudore e gli occhi trasmettevano un mondo sconosciuto di cui ignara volevo far parte. Il pungente vento invernale oltrepassava i suoi leggeri vestiti mentre lavorava la terra sollecitato più e più volte bruscamente di aumentare la velocità nel zappare da Zack, un sottoposto di mio padre. Colui che comanda ciò che può. Nessuna frase ostile venne proferita dalla bocca di quel ragazzo, sospeso nell'aria vi era un silenzio assordante. Una mano mi venne posata sulla spalla spingendomi ad andarmene rapidamente. Tenni lo sguardo fisso sul ragazzo mentre pian piano venivo trascinata nella mia soffocante prigione di mattoni. Sarei tornata, il buio non faceva parte di me. Era la curiosità invece ad illuminare i miei giorni.…