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-Apri il finestrino.-

Calum staccò una mano dal volante sbuffando, prima di schiacciare un piccolo bottone per far abbassare di qualche centimetro il leggero strato di vetro. Accontentando Michael seduto sul sedile posteriore al suo.

-Grazie amico.- disse facendo un respiro di sollievo quando l'aria fresca gli colpì il viso.
Calum fece un verso di disapprovazione sistemandosi gli occhiali da sole.

Erano ormai da pochi minuti entrati nello stato del Nevada, avevano fatto qualche ora di macchina, fermandosi parecchie volte negli autogrill, Luke era seduto nel sedile del passeggero canticchiando qualche canzone mentre Ashton e Zahila erano dietro con Michael.

Erano partiti subito dopo che Zahila si fu ripresa completamente, aveva superato i suoi limiti, non lo avrebbe fatto una seconda volta.

-Secondo voi perché ha scelto il Nevada?- chiese quest'ultima.
Ashton alzò le spalle, continuando ad accarezzarle i capelli lunghi e castani.

-Evan mi ha spiegato che qui non ci sono molte persone come lui, che spiegano ai nuovi super-eroi cosa fare o come comportarsi.- iniziò Calum gesticolando, e tenendo una mano sul volante -Infatti il Nevada è relativamente un paese giovane per i super-eroi, tutti quelli che hanno dei poteri cercano di nasconderli.-

Zahila annuì, guardò il profilo di Ashton per qualche secondo.
Il ragazzo era perso nell'osservare la distesa di niente intorno a loro, era bellissimo, i suoi capelli leggermente ricci erano tenuti fermi da un grosso cappello. I suoi occhi erano schiusi per vederci meglio e le sue braccia erano esposte grazie ad una canotta.
Non era estate, ma il caldo stava iniziando ad arrivare lentamente.

Zahila gli accarezzò la mascella lentamente.

-Pensi che riusciremo a trovare qualcuno che si unisca a noi contro Des?- domandò.

Ashton abbassò lo sguardo sulla ragazza, passò l'indice sui suoi lineamenti prima di fare un piccolo sorriso ed annuire.

-Secondo me sarà solo difficile convincere alcuni di loro.- iniziò a parlare Michael -Intendo, saranno confusi e spaventati. Lo capisco.-

Si passò una mano tra i capelli blu sospirando, aveva fatto la tinta il giorno prima, forse quello era stato uno dei pochi momenti di una totale spensieratezza.
Tutti i ragazzi avevano assistito a questo cambio, Zahila rise al ricordo di Calum che continuava a togliergli il tubetto di tinta dalle mani facendolo arrabbiare. Ashton gli aveva rotto il pettine mentre la ragazza semplicemente cercava di aiutarlo.

In quei momenti si sentiva a casa, in un posto dove tutti la capissero.

La macchina si fermò e Zahila si staccò dalla presa di Ashton scendendo dal veicolo.
Si guardò intorno sentendo tutte le portiere aprirsi e chiudersi.

-Ci fermeremo qui un po' di giorni, Evan ha detto che alcuni degli ultimi picchi sono stati rilevati in questa città.- spiego Calum, incominciando ad incamminarsi verso il modesto Hotel.

Luke e Michael lo seguirono, Ashton fece per raggiungerlo ma Zahila lo fermò per un braccio.

-Ce lo possiamo permettere?- chiese preoccupata.
In effetti non aveva mai capito come potessero pagare da mangiare o l'appartamento visto che nessuno aveva un lavoro.

Ashton ridacchiò, la prese a braccetto e camminò verso l'hotel.

-La famiglia di Calum è molto ricca, suo nonno ci manda un tot di soldi al mese, sa cosa dobbiamo fare e non vuole che ci distraiamo con altre cose.-

-Ok.- rispose sono lei, entrarono nell'hotel.

Dopo qualche discussione sulle stanze Ashton riuscì a farsela dare per lui e Zahila.
Aprì la porta con la targhetta in finto oro, sopra cui stampato un numero, con un ghigno sulle labbra.

Zahila rise, -Smettila.- gli disse, lui alzò un sopracciglio non capendo -So cosa stai pensando.- spiegò lei.

Il ghigno di Ashton si fece solo più largo mentre chiuse la porta di legno, posizionò le mani sulla vita di Zahila spingendola contro di se.

-Credo sia questo il bello, il fatto di non dover dire battutine o sembrare stupido per farti capire ciò che realmente voglio.- disse serio, con un tono di lussuria, iniziando a dare piccoli baci sulla fronte di Zahila.

Lei si irrigidì, sapeva che quando erano tanto vicini si caricavano di tensione, e Zahila riusciva a percepirla da sotto le dita sottili. Soprattutto all'inizio.

Doveva ancora finire di leggere il libro, probabilmente c'era qualcosa su quell'argomento.

Quando Ashton scese a baciarle la mascella iniziò a respirare più pesantemente.
Zahila deglutì rumorosamente cercando di spostarsi, aveva solo paura. Tanta paura perché non sapeva cosa sarebbe successo.

-Sta tranquilla.- sussurrò Ashton, le diede un bacio sul naso prima di allontanarsi -Lo so che hai paura di questo, anche io, e fidati non faremo niente finché non sarò sicuro che facendo quello non potrò in alcun modo farti del male.-

Zahila sospirò abbracciandolo stretto.

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-Perché qua fa così caldo.- si lamentò Calum spostandosi gli occhiali davanti agli occhi scuri.
Zahila sorrise e continuò a camminare per la cittadina con affianco i quattro ragazzi.
Avevano deciso di esplorare il posto nella ricerca di un qualcosa.

Dopo qualche ora si sedette su una panchina sospirando, non avevano trovato niente.

-Non perdiamo le speranze.- annunciò Michael.

Zahila fece per dire qualcosa ma si piegò in avanti quando un dolore allo stomaco le tolse il fiato.

Tutti o ragazzi fecero una smorfia, si portarono una mano sullo stomaco guardandosi intorno nella ricerca della persona che aveva causato quel dolore.

La ragazza puntò gli occhi dall'altra parte della strada, un ragazzo vestito di nero con dei jeans strappati stava correndo con in mano una borsa, si guardò indietro e poco dopo un signore iniziò a rincorrerlo.
Zahila osservò il ragazzo, aveva la pelle bianca, i capelli chiari e un anellino che gli perforava il ponte del naso, quasi in mezzo alle sopracciglia.

-Credo sia lui.- sussurrò tenendosi la pancia.

I ragazzi si girarono ad osservare la scena che si stava svolgendo dall'altra parte della strada.

-Merda.- sputò Luke -Ci doveva capitare il cazzone punk che ruba borsette.-

HEI

Vi giuro che quando finirò Heartache mi concentrerò su questa storia e farò del capitolo decenti ahah.

ciao ciao

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