21
Dolore. Due giorni di dolore infernale nel letto dell'Infermeria, con Madama Chips e due medimaghi che mi giravano intorno tutto il tempo con incantesimi e pozioni. Restringere un corpo era facile, farlo tornare delle giuste dimensioni non lo era affatto. Finalmente dopo cinquantasei ore il mio corpo mi apparteneva di nuovo.
Gli auror continuavano a cercare il professore, ma sembrò quasi che si fosse volatilizzato nel nulla. Per questo Draco mi era rimasto sempre accanto, soddisfatto del fatto che avremmo riavuto le nostre vite... e la nostra intimità. Ma dopo tutto quel tempo passato insieme, avevamo davvero fatto dei passi avanti nella nostra relazione? I sentimenti che provavo per lui erano chiari, ci avevo riflettuto molto, ci avevo combattuto contro per quasi tutto il tempo, e alla fine li avevo accettati.
Draco Malfoy mi piaceva.
Ma ora? Non potevo decidere per entrambi, non potevo sapere se ciò che lui provava era lo stesso sentimento o solo uno svago, un divertimento. Perché lui era così, era sempre stato così, si prendeva gioco di tutti e calpestava chiunque... ma era vero o mi stavo solo convincendo per non soffrire?
Mangiai una fetta di toast con la marmellata mentre guardavo dalla finestra i ragazzi del primo anno correre a lezione. Dei passi in fondo alla sala si fecero sempre più vicini.
<< oh, Harry! >> gridò la riccia gettandomi le braccia al collo e stringendomi a sé. Sorrisi nascondendo il viso contro la sua spalla. << la McGranitt ci ha raccontato tutto, stai bene? >> si allontanò guardando il mio corpo preoccupata, mentre Ron si avvicinava sorridendo.
<< con Madama Chips intorno? Probabilmente sta meglio di prima, Herm, lascialo respirare. >>. Un sorriso si allargò sul mio viso, niente mi sembrava più bello di rivederli al mio fianco. Mi sedetti sul letto, le ossa facevano ancora un po' male, avevo bisogno di riposare ma non volevo mandarli via. Non più.
<< sono stati giorni duri immagino. >> disse Hermione sedendosi al mio fianco.
<< soprattutto con Malfoy intorno >> commentò invece Ron, roteando gli occhi. Mi morsi forte il labbro, meritavano di sapere la verità.
<< in realtà... lui mi è stato sempre accanto. Non è stato... male. >> risposi in un sussurro, passandomi una mano tra i capelli in imbarazzo.
<< non è stato male. >> ripeté il mio migliore amico, non riuscendo a credere alle parole che avevo appena pronunciato. Mi sentì avvampare e presi a giocare con i miei occhiali. E adesso come glielo dicevo? Come dicevo loro che mi ero invaghito della mia nemesi? Oh Merlino, mi avrebbero spennato vivo.
<< forse anche... piacevole... >>
<< piacevole. >> ripeté ancora. Gli occhi sembrarono uscirgli fuori dalle orbite, e nella mano destra stringeva parte della sua maglietta. Si appoggiò alla finestra, si morse il labbro e vacillò per qualche secondo.
<< Harry, Seamus ci ha detto tutto. >> sospirò la riccia seduta al mio fianco.
<< quando? >> sussurrai a testa bassa, non avevo il coraggio di guardarli negli occhi. Non avrei mai voluto deluderli. Hermione mi accarezzò la schiena con dolcezza, ma non rispose alla mia domanda.
<< non lo accetto. >> disse Ron rompendo il silenzio, ed in quel momento sentì una morsa tremenda allo stomaco.
<< so quello che ci ha fatto passare, >> tentai mentre gli occhi iniziarono a diventare lucidi << non l'ho dimenticato, ma non posso nemmeno dimenticare quello che ha fatto per me in questi giorni! >>
<< dovrebbe essere il minimo, dopo quello che ci ha fatto passare. >>
<< non sto dicendo che è giusto, Ron! >> alzai per la prima volta la voce e guardai il mio migliore amico dritto negli occhi. Ero pronto a combattere per quei sentimenti, ero pronto a combattere per Draco.
<< Harry. >> sussurrò Hermione prendendomi la mano, ed io la strinsi forte.
<< sto solo... cercando di dire... che non è una cattiva persona. Si è riscattato, e non posso portare rancore per sempre. >>
<< certo, ma questo non vuol dire che devi iniziare ad uscirci! >>
<< permetti che questa sia una mia decisione? >> domandai e per la prima volta, Ron abbassò lo sguardo.
<< non chiedermi di accettarlo. >> sussurrò.
<< ti chiedo solo di supportarmi. >>
<< solo questo? >> domandò, ed io annuì con un sorriso.
<< solo questo. >>
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Verso pomeriggio gli auror interrogarono Camilla Keller, ma trovarono la sua testimonianza di nessuna utilità per le indagini e dopo qualche ora fu lasciata libera di andare. Ci incontrammo a "I Tre Manici di Scopa". La ragazza dai capelli ramati era seduta ad un tavolo da sola, in un angolo buio del locale mentre sorseggiava una qualche bevanda. Io e Draco ci avvicinammo e si sedemmo vicini. Non ci guardò e continuò a bere.
<< Acquaviola? >> domandai riconoscendola dal colore, avevo visto spesso Luna ordinarla e mi ero sempre domandato come facesse a trovare buona quella roba. Camilla sorrise e finalmente mi guardò.
<< sei cresciuto in fretta, Mordred. >> commentò facendo ridere Malfoy al mio fianco.
<< a tal proposito... mi dispiace di averti mentito. Ma sai com'è... >>
<< le circostanze. >> continuò lei ed io annuì colpevole. << Camilla, potremmo sapere di cosa avete parlato? Tu e gli auror. >> domandò Malfoy. La ragazza ci guardò per interminabili secondi e si appoggiò allo schienale della sedia, fissando la luce soffusa sopra di sé.
<< Finny Alek Saleor era un mangiamorte. Fu uno dei primi seguaci del Signore Oscuro, e forse uno tra i più fedeli. >> sussurrò.
<< credevo che il Ministero avesse processato tutti i sostenitori di Voldemort. >> dissi mentre un brivido attraversò la schiena del biondo al mio fianco, gli presi la mano tra le mie e gli sorrisi. Non avrebbe più dovuto temere quel nome e tutto quello che comportava.
<< non era come gli altri, il suo nome non è mai comparso da nessuna parte. In nessun registro. Lavorava in segreto. >>
<< segreto? >> domandai esterrefatto << Voldemort non si fidava di nessuno, se non di se stesso. Non credo avesse davvero bisogno dell'aiuto di qualcuno per chissà quale affare. >>
<< sbagli, Harry. >> sussurrò lei con le mani giunte intorno al calice << sbagli davvero. >>
<< allora aiutami a capire, Camilla, se quest'uomo è pericoloso... >>
<< non so quale sia il suo scopo. Tu-Sai-Chi ormai è scomparso, la sua missione è fallita quando tu hai trovato i frammenti della sua anima. E qualsiasi cosa stia facendo, stai pur certo che non è un bene per nessuno. >>. Non riuscì a credere a quelle parole. Una volta morto Voldemort si sarebbe dovuto sistemare tutto quanto, ed invece erano ancora lì a cercare di liberarsi di un potenziale omicida.
Iniziai a pensare che fosse colpa di Hogwarts, forse portava sfortuna?
<< perché non hai detto queste cose agli auror? >> domandai.
<< le ho dette, >> mi sorrise quasi con rammarico per non essere stata di alcun aiuto << ma non possono basarsi solo sulla mia parola. >>
<< mi sembra di essere in un incubo. >> sussurrai appoggiando la fronte sul tavolo in legno.
<< ricordi... Justin Finch–Fletchley? >> disse all'improvviso Draco, facendomi voltare verso di lui.
<< il ragazzo che al secondo anno è stato pietrificato dal Basilisco. >> gli risposi, e lui annuì mordendosi il labbro. Si tirò più vicino per non essere sentito dal resto del locale, ed iniziò a sussurrare piano.
<< ho parlato con lui, il giorno in cui sei diventato... beh, sei sempre stato un poppante, ma intendo fisicamente sai... >>
<< si Draco, ho ricevuto il messaggio, e allora? Cos'hai scoperto? >> risposi un po' irritato, voleva proprio farsi strappare le parole di bocca.
<< gli ho chiesto di tenere d'occhio chiunque gli sembrasse sospetto, e di riferirmelo subito se scopriva qualcosa. Indovina un po' di chi mi ha subito riferito? >>
<< il professor Saleor... >> sussurrai, e la serpe annuì compiaciuta di se stessa << e cos'ha scoperto? >> domandai curioso.
<< non lo immaginerai mai... >>.
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