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<< Malfoy, sbrigati! >> urlai bussando con forza alla porta del bagno in comune. Il biondo si decise finalmente ad uscire da lì, le braccia incrociate al petto e i capelli ormai lunghi raccolti da un codino basso
<< spiegami perché devo fare io la donna. >> ringhiò Draco e mi trattenni dal ridergli in faccia
<< perché io sono costretto ad essere un bambino di cinque anni, e non ho davvero voglia di bere una disgustosa pozione polisucco solo perché al signorino viene voglia di morire per mano di un pazzo. >> spiegai entrando nel bagno e iniziando a lavarmi i denti.
Uno sbuffo uscì dalle labbra della serpe, la quale prese la tracolla piena di libri.
<< su, muoviamoci salvatore del mondo magico. >> brontolò ancora trascinandomi via, senza nemmeno avermi fatto finire di usare il bagno.
I corridoi pululavano di ragazze di buona famiglia. Alcune alte, altre basse, altre ancora more o anche bionde. Centinaia e centinaia di ragazze con un obiettivo in comune: diventare delle donne coraggiose ed indipendenti. Peccato che molti ragazzi guardino solo delle belle gambe, invece dell'intelligenza.
<< mamma mia... >> commentò a bassa voce Draco, ottenendo una "leggera" tirata di capelli dal sottoscritto << scherzavo! >> continuò, offeso da quel gesto
<< ti ricordo il motivo per cui siamo qui? Non ti azzardare a flirtare con queste ragazze! >> sussurrai arrabbiato.
Il biondo ghignò facendomi un piccolo occhiolino << dimmi un po', non è che sei.... geloso? >> sghignazzò facendomi arrossire
<< io geloso? Ma quando mai! >> ringhiai irritato
<< eppure quando mi sono messo con Pansy, sei arrivato al punto di baciare quel tuo compagno Grifondoro. Tutto per farmi ingelosire. >> e sghignazzò ancora.
La rabbia era arrivata alle stelle ma, in fondo, non potevo dargli torto. Draco mi piaceva un po', e negarlo non serviva a nulla. Se ero geloso? Si, lo ero. Soprattutto perché non ero ancora riuscito a capire una cosa molto importante: che cosa pensava Draco Malfoy di me?
Dopo essermi liberato da quei pensieri irritanti, mi accorsi che eravamo appena entrati in classe. Ci andammo a sedere agli ultimi banchi, e in meno di due secondi le ragazze della classe ci avevano circondati, tutte emozionate per le loro nuove compagne di corso.
Malfoy sembrava felice di essere circondato da così tante belle ragazze... beh, io non lo ero. Alcune di loro erano molto espansive, c'era chi lo toccava e chi lo abbracciava.
Arrabbiato strinsi il braccio della serpe e guardai male tutte << Dray è mia! >> gridai, accorgendomi solo dopo qualche minuto che, in effetti, loro erano ragazze. Non vedevano Draco come un uomo, ma come una di loro a causa della pozione. Perciò seppi solo complimentarmi con me stesso per la brillante figura, e per aver reso così straordinariamente grande ancor di più l'ego di quella viscida creatura seduta al mio fianco, la quale mi guardava con un ghigno ben nascosto sul viso.
Quanto potevo odiarlo?
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Per tutta la settimana rimpiangevo il periodo della guerra. A quel tempo potevo nascondermi, scappare, usare la magia. Invece ora...
<< Mordred! Non scappare. >> urlò una primina, rincorrendomi per tutta la camerata delle ragazze.
Tentai di togliermi gli ultimi bigodini incastrati tra i capelli e scappai via, nei freddi corridoi della scuola.
<< perché le ragazze devono essere così fastidiose? >> brontolai una volta fermo, con la testa rivolta indietro per essere sicuro che non mi stesse rincorrendo.
<< giudizio un po' affrettato, non credi, giovanotto? >> una voce familiare parlò e subito guardai la persona a cui apparteneva. Il fiato mi si bloccò in gola e una strana sensazione si espanse nel mio corpo
<< cosa... cosa ci fa lei qui? >> sussurrai facendo qualche passo indietro, e lui ne fece altrettanti in avanti
<< ci conosciamo, piccolo? >> domandò l'uomo, cercando di riconoscermi.
Il panico prese vita sul mio volto. Delle piccole mani mi tirarono su, stringendomi forte al corpo di una ragazza bellissima, dai capelli color rame, gli occhi verdi e l'uniforme in ordine
<< salve, professor Saleor. Come mai si trova qui? >> domandò la giovane, nascondendo il mio viso contro il suo petto. Mi aggrappai a lei, in quel momento l'unica mia arma difensiva.
L'uomo mi lanciò ancora un'ultima occhiata per poi sorridere << la vostra preside mi ha chiesto udienza. Non ne conosco il motivo, lei potrebbe saperne qualcosa, signorina Keller? >> chiese il professore, facendo irrigidire la giovane
<< no. Ma la prego di non indispettire gli studenti di questa scuola.>>
<< non è cambiata per nulla. È identica al ricordo che ho voluto conservare di lei. >> sorrise l'uomo e con un piccolo gesto di cortesia se ne andò, lasciandoci da soli.
Alzai il viso verso la ragazza, e i suoi occhi incontrarono i miei del medesimo colore.
<< stai bene? >> domandò mettendomi giù, ed un sorriso si allargò sul mio viso
<< si, ti ringrazio molto. Ma come fai a conoscere quell'uomo? >> chiesi preoccupato, ma la giovane non mi dette risposta.
<< Mordred! Monellaccio, dov'eri finito? >> corse da me Draco, le mani sui fianchi e una smorfia di rabbia sul viso. Subito gli strinsi le gambe, e sentì il suo corpo rilassarsi. Si abbassò e mi abbracciò forte << sai che devi stare attento. >> mi rimproverò con tono dolce, ed io annuì solamente.
Quel professore non mi piaceva per niente.
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