11. Bipolare
Sono immobile sulle gambe del mio ormai ex,che guardo davanti a me l'uomo che da quando ho iniziato a lavorare sotto copertura mi ha sempre messa a disagio.
E una fortuna che lui non mi riconosca altrimenti sarei veramente fregata.
-Fratello?-
E tutto quello che riesco a chiedere a Nick guardandolo a bocca aperta.
-Fratellastro-
Risponde Nick continuando a stringermi a se.
-Solo perché abbiamo la stessa madre non significa che ti puoi intrufolarti in casa mia senza un invito.-
La voce di Nick e ferma,potente, ma conosco l'uomo davanti a noi e so che neanche lui scherza.
Nella stanza regna un silenzio massacrante che mi porta a chiedermi più volte perché ne Jessica e ne Nick mi hanno detto di avere un fratellastro.
-Volevo venire a fare una visita al mio fratellino, ma a quanto vedo sei in buona compagnia.-
La presa di Nick si rafforza fino a farmi male. Mi ha intimato più volte di andare via, ha cercato di ferimi con i suoi comportamenti eppure ora,mi tiene stretta a lui come se fossi la sua ancora di salvezza.
-Forse io dovrei andare-
Sono le uniche parole che mi vengono in mente da dire in questo momento.
La presa di Nick,per quanto possa essere possibile, si rafforza ancora di più per farmi capire il suo disappunto.
-Si è arrivato il momento che tu te ne vada.-
Mi risponde Rossana.
-Perché non vai via tu? È non intendo solo dallo studio ma anche da casa mia.-
Il tono di voce che usa Nick con Rossana mi sorprende e sembra sorprendere anche il fratello.
La ragazza senza farselo ripetere una seconda volta esce dallo studio sbattendo la porta e lasciandoci tutti e tre da soli a guardarci in attesa che qualcuno dica qualcosa.
-Tu devi essere la famosissima Azzurra,la regina delle corse. Lo sai che hanno aperto un bar in tuo onore.?-
A rompere il ghiaccio e Marcus che si avvicina sempre più a noi fino a sedersi ad una delle due sedie difronte la scrivania.
-Ho saputo grazie.-
Non so che cosa rispondergli,ho paura che qualunque cosa esca dalla mia bocca mi possa smascherare.
- Capisco perché il mio fratellino ti tiene così stretta a se,se avessi io una donna del genere non la lascerei mai andare. E se scappasse la cercherei in capo al mondo.-
Non so perché ma le sue ultime parole non mi rassicurano, mi porta a guardare Nick sospettosa.
Lui guarda me e poi si concentra sul fratello.
-Perché sei qui?-
- Ti devo parlare di una questione importante,in privato-
Mi guarda chiedendomi in silenzio di andare via. E ora come ora sarei felissiccima di lasciarli da soli,se solo Nick mollasse la presa.
-Lei può restare,qualunque cosa tu abbia da dirmi.-
Sono sorpresa dal comportamento del mio ormai ex.
Ma una cosa e certa,può anche essere cambiato come dicono tutti ma il suo essere bipolare e rimasto invariato.
Marcus mi guarda non molto convinto ma poi mi sorride in una maniera inquietante e si rivolge nuovamente al ragazzo che non ha intenzione di lasciarmi andare.
-Il carico di droga che avevi richiesto a Bill e arrivato e i ragazzi aspettano solo le tue direttive.-
Poche parole che mi fanno raggelare il sangue nelle vene.
Sapevo,lo giuro,sapevo che si trovava in in giro più grande di lui, so che è pericoloso che il fatto che difronte a me vi sia Marcus dente il tutto pericoloso anche per me,ma sentire queste parole mi fanno stare male.
Nick copendo che e arrivato il momento di lasciarmi a dare,molla la presa e io finalme mi alzo come scottata dal suo tocco.
Non saluto nessuno,non dico nulla e mi dirigo all'uscita dello studio e poi giù per le scale mentre sento Nick chiamarmi più volte.
Non mi fermo per mia volontà ma solo perché lui mi obbliga.
- Ti avevo avvisata che qui tutto e cambiato che nulla è più come prima. Ti ho detto di andare via per il tuo bene ma tu continui ad essere testarda.-
Lo guardo,nessuna lacrima che mi riga il volto solo tanto troppo rammarico.
- Ti credevo migliore di così.-
Mi prende per le spalle e fissa i suoi occhi nei miei.
-Io ero migliore solo quando c'eri tu. Sei andata via e hai rovinato tutto.-
Mi molla e va via lasciandomi da sola mentre di corsa esco da questa maledetta casa e mi allontano da lui.
Appena entri in auto faccio la prima cosa che avrei dovuto fare quando sono tornata in città.
Attendo impaziente di sentire la sua voce dall'altra parte della cornetta. Sono impaziente,scalpitante e la mia pazienza inizia man mano a diminuire
Angolo Autrice
Scusate per gli errori
Gli aggiornamenti non saranno regolari ma cercherò di essere presente.
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