Capitolo 5: La prigioniera
Il viaggio iperspaziale durò circa un ora.
Durante quel periodo di tempo Barion lesse alcune informazioni sull'Olonet riguardo a Skajul Arek.
A quanto pare era un Whipid di circa centocinquant'anni,inizialmente uno schiavo appartenuto ad un signore del crimine,che un anno prima Skajul era riuscito ad uccidere conquistandosi i suo possedimenti: l'asteroide,la sua fregata di classe Interceptor,il suo squadrone di caccia Nimbus,un centinaio di lacchè e circa trenta milioni di crediti.
Con tutto quello che aveva "ereditato",Skajul decise di dedicarsi alla pirateria,sognando di conquistare un pianeta per diventarne il padrone.
"Un folle" pensò Barion.
Nell'Olonet c'erano anche delle informazioni che riguardavano un certo tesoro appartenente a Skajul e da lui considerato simbolo del suo potere.
L'Olonet non diceva di cosa si trattasse,ma riportava il suo nome: l'Occhio di Krayt.
"Eccolo" pensò Barion.
La nave uscì dall'iperspazio non troppo vicino all'obbiettivo,dato che i radar dei pirati l'avrebbero intercettata non appena uscita dall'iperspazio.
Barion tornò nella cabina di pilotaggio e lì trovò Iggy, che non si era alzato dal sedile del copilota.
-Attiva il dispositivo di occultamento- ordinò il ragazzo al droide,che azionò una levetta in alto a destra.
La Dark Wolf possedeva un gioiello di tecnologia: un dispositivo in grado di rendere la nave invisibile ai radar e alla vista,una chicca tecnologica progettata già durante le Guerre dei Cloni ma perfezionata con lo StormRunner.
Barion pilotò nel campo di asteroidi con maestria,silenzioso e invisibile come un fantasma.
Il ragazzo indicò a Iggy un piccolo asteroide vicinissimo al covo pirata.
-Faremo atterrare la nave in un cratere di quell'asteroide,poi useremo i jetpack per
arrivare a destinazione-
-Ottima idea- rispose Iggy.
Così la nave arrivò sul piccolo asteroide e atterrò in un cratere profondo una decina di metri.
-Perfetto- disse Barion,alzandosi dalla sedia -prendiamo l'attrezzatura e usciamo-
Prima di aprire la rampa d'accesso,Barion indossò il casco e il jetpack.
L'elmetto aveva al suo interno una scorta d'ossigeno di due ore ed era stato spesso usato da Barion in queste occasioni.
Iggy non aveva bisogno di uno zaino a razzo per volare: ispirandosi a Cad Bane,Barion aveva aggiunto due razzi nella parte inferiore della "tibia" del droide,consentendogli di alzarsi dal suolo come se avesse un jetpack.
Prima di uscira dalla nave Barion contattò Fett via ologramma.
-Devo prepararmi ?- chiese Boba.
-Sì,rimani in zona- rispose Barion.
Dopo il breve contatto,Iggy e il ragazzo uscirono e,una volta fuori,volarono fino all'orlo del cratere.
Da lì fecero un altro volo di cinquecento metri,fino ad atterrare all'entrata della fortezza nell'asteroide accanto.
Lì un campo di forza rendeva l'aria respirabile.
C'erano un paio di postazioni turbolaser lì,ma non c'era nessuna guardia.
-Strano- disse Barion, togliendosi il casco e attancandolo al jetpack -aspettavo un altro tipo di accoglienza- poi guardò verso una piccola porta laterale e la indicò -entreremo da lì,Iggy -
-Va bene- rispose il droide.
I due si incamminarono verso quell'entrata e si infiltrarono nella fortezza grazie ad essa.
Al di là della porta c'era un corridoio di una trentina di metri,con delle celle di detenzione ai lati.
"Dovevo aspettarmi di trovare una piccola prigione in questo posto", pensò Barion.
Le celle erano dotate di semplici sbarre di ferro.
Non c'era nessun prigioniero,o così il ragazzo credeva.
Il droide e il cacciatore stavano infatti per uscire dal corridoio quando,dietro di loro,una voce femminile parlò.
-Chi siete voi ?-
Barion si girò di scatto,afferrando velocemente le due pistole e puntandole contro la direzione dalla quale la voce proveniva.
Il ragazzo per poco non fece cadere le armi.
Dietro le sbarre di una cella si trovava una ragazza mirialana,con la pelle pallida ed alcuni piccoli tatuaggi geometrici sul volto,distintivi della sua razza.Aveva i capelli corti,neri e lisci ed indossava la tuta arancione tipica dei carcerati.
Sembrava avere la stessa età di Barion,ma era più bassa di lui di una testa ed era di corporatura minuta.
Il cacciatore rimase stregato da quei suoi occhi neri: nessun mirialano aveva gli occhi di quel colore e si chiedeva come qualcosa di così scuro potesse sembrare tanto luminoso.
Quella era assolutamente la ragazza più bella che avesse mai visto.
-Ti prego,non spararmi- supplicò la mirialana.Non era esageratamente terrorizzata come lo era stata Aayl'eem,sembrava aver vissuto quella situazione altre volte.
-Cosa ?- chiese Barion quasi dimenticandosi che stava impugnando due potentissime armi -Oh,queste.No,tranquilla-disse con tono amichevole abbassando le pistole -io sono Barion e questo è il mio assistente Iggy- disse indicando il droide e togliendosi l'elmetto -tu come ti chiami ?-
-Mi chiamo Tanoi- rispose a bassa voce la ragazza -perchè sei qui ?-
-Sono un cacciatore di taglie- rispose fiero Barion -sono qui per prendere l'Occhio di Krayt e uccidere Skajul per conto dell'Impero -
-Oh,grazie al cielo !- esclamò Tanoi raggiante -su, che aspetti ? Liberami !-
Barion,cercando di mantenere la serietà di un cacciatore,frenò la felicità della ragazza con poche parole.
Il cacciatore riusciva a dare un fermo alle proprie emozioni,quando serve.
-Ti libererò solo se puoi aiutarmi.Sai dove si trova l'Occhio ?-
-Sì,sì,so dove si trova,sò dove si trova !- urlò la ragazza in preda alla felicità.
-Abbassa la voce !- la rimproverò Barion - sei una brava combattente ?-
-Sono cresciuta su Mandalore e,a giudicare dalla tua armatura,non sono l'unica qui- rispose Tanoi,più calma.
Barion alzò le sopracciglia.
-Aspetta,tu sei una mandaloriana ?- chiese stupito.
Non era facile trovare guerrieri Mando in giro, da molti anni Mandalore aveva ormai abbandonato la sua cultura bellica.
-Sì che lo sono- affermò la ragazza.
-Molto bene- disse Barion -fai qualche passo indietro-
La ragazza obbedì e il cacciatore,usando la sua fiamma ossidrica da polso,tagliò via le sbarre.
La ragazza uscì in un lampo
-Oh,ti ringrazio tantissimo !- esclamò,abbracciando il ragazzo,che si sentì improvvisamente benissimo,ma riuscì a non farlo notare.
-Sì,sì,va bene,sono contento di averti aiutata- disse Barion fingendo di non curarsi della ragazza -adesso portaci all'Occhio-
-Va bene- accettò Tanoi dando un freno alle sue emozioni -siete fortunati: Skajul stà festeggiando insieme a tutta la sua ciurma di pirati l'arrivo del suo nuovo...ehm..."animale domestico",quindi sarà facile arrivare all'Occhio.Seguitemi !-
Detto questo si incamminò verso l'uscita del corridoio.
Il ragazzo e il droide la seguirono.
"Animale domestico ?" pensò Barion "ho un gran brutto presentimento".
Tanoi aveva ragione: nei corridoi non c'era anima viva e arrivare alla sala del tesoro fù facile.
La grande stanza,scavata nella roccia dell'asteroide, era vuota,se non fosse stato per il cristallo: un immenso blocco di cinque metri di lunghezza di colore verde posizionato su una lastra a repulsione delle stesse dimensioni.
Era uguale ai cristalli delle spade laser,se non fosse stato centinaia di volte più grande.
-Wow,i cristalli di kiber sono molto potenti,ma uno di queste dimensioni sarebbe in grado di distruggere un pianeta !- disse Barion scherzosamente.
-Magari è per questo che l'Impero lo vuole- rispose Tanoi,seria.
Il cacciatore la guardò con una strana faccia per un istante,prima di scoppiare in una sonora risata,che fortunatamente nessun pirata sentì.
-Perchè ridi ?- chiese Tanoi,guardandolo male.
-Tu,tu credi davvero che...- Barion non riusciva a parlare bene per colpa delle risate -senti,cara,l'Impero è terribile,ma non credo che arriverà mai a fare una cosa simile !-
-Se lo dici tu...-rispose Tanoi,un pò offesa.
Barion si riprese e si rivolse a IG-85.
-Iggy,tu porta il cristallo all'esterno,io e la ragazza andiamo a uccidere Skajul-
-Ricevuto- rispose il droide,che prese il cristallo per un lato e lo fece uscire dall'ingresso con facilità,grazie alla piattaforma a repulsione.
Barion guardò Tanoi negli occhi.
-Ti va di aiutarmi ?-
-È da quando sono qui che voglio prendere a calci quel pirata- rispose Tanoi -quindi ci sto,ma prima devo recuperare la mia armatura e le mie armi,che dovrebbero tenute nel magazzino qui accanto.Non muoverti,torno subito-
-Come desideri,signorina- rispose Barion,rimettendosi l'elmetto.
La ragazza tornò cinque minuti dopo,corazzata con la sua Beskar'gam e con il suo elmetto sulla testa,impugnando un fucile EE-3.
L' armatura era rossa con la tuta grigia e sul petto era impresso un Gundark, simbolo della sua casata.
-Bella la tua corazza- disse Barion sincero.
-Mai come la tua-rispose Tanoi.
Barion indicò l'uscita della sala.
-Andiamo.Skajul si pentirà di averti tenuta prigioniera-
Detto questo uscì,seguito da Tanoi.
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