Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

39

Minjee lo condusse lentamente all'interno della sua stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Avevano bisogno di un po' di tempo solo per loro due e avrebbero approfittato di quel piccolo ritaglio di giornata.

Sempre tenendolo per mano, Minjee fece qualche passo all'interno della camera voltandosi poi verso di lui che, dopo averle accarezzato il viso, la sollevò da terra adagiandola poi sul bordo del letto morbido, freddo e ancora intatto.
Jungkook le si posizionò di fronte guardandola con occhi gentili.
<hai fatto colazione?> le domandò in un soffio punzecchiandole le guance con le mani calde, gesto che le fece socchiudere gli occhi per qualche attimo.
<no, non ho molta fame> mormorò lei, beandosi di quelle delicate e dolci carezze.
<immaginavo, dovresti comunque provarci almeno un po' e poi la colazione è il pasto più importante della giornata, signorina Kim> disse lui scherzosamente non celando la sua grande preoccupazione.
Minjee si stava consumando sempre di più sotto i suoi occhi e lui non poteva fare altro se non rimanere a guardare.
A quella premura così genuina il cuoricino di Minjee perse qualche battito, ancora faticava a ricevere tutte quelle attenzioni, lei che nella sua infanzia ne aveva ricevute pari a zero dalle persone che avrebbero dovuto riservargliele.
<lo so mamma - scherzò cercando di combattere l'impaccio del momento e il forte rossore che aveva iniziato a popolare le sue goti, come sempre il sarcasmo le veniva in aiuto. Jungkook sorrise, nonostante tutto era rimasta la solita Minjee - comunque, ho lo stomaco un po' sotto sopra, ho sboccato tre volte nel water di tuo fratello questa mattina e l'idea di mettere altro lì dentro alimenta solo di più la mia nausea> ammise la minore raccontandogli cosa era accaduto circa un'ora prima.
A quelle parole Jungkook sospirò esasperato per la poca finezza di Minjee, come sempre la scaricatrice di portò che soggiornava in lei si faceva sentire.
Le pizzicò con ancora più forza una guancia rosea facendole scappare un lamento, mentre la sua mente pensò dispiaciuta a quante ne stava passando Minjee in quel periodo, forse fin troppe.
Il piccolo Taehyung era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, ricordava ancora con dolore come le sue emozioni, troppe per essere contenute, fossero uscite impetuose dai suoi occhi qualche giorno prima causando una visione a dir poco straziante.
<immagino che allora io non possa baciarti adesso> sussurrò il corvino, cercando di scacciare quei brutti e dolorosi ricordi concentrando la sua completa attenzione su Minjee che tanto aveva desiderato baciare nuovamente.
Era diventato ormai dipendente da lei e dai suoi baci, a volte innocenti altre piuttosto passionali e spinti, che gli trasmettevano sempre forti emozioni e gli mettevano in subbuglio l'animo, scuotendolo.
<già, a meno che tu non voglia conoscere il sapore della gustosa cena di ieri sera> lo stuzzicò lei vedendo il viso di lui distorcersi in una smorfia buffa e contrariata.
<sei disgustosa> borbottò il maggiore facendo nascere in lei una forte risata che l'accompagnò nel tragitto verso il bagno dove, una volta preso spazzolino e dentifricio, si mise a lavarsi i denti un paio di volte per togliere l'amarognolo che l'acqua non era riuscita a far scomparire del tutto.

Nel mentre Minjee era impegnata in bagno, Jungkook guardò l'intera stanza per poi soffermare l'attenzione su un piccolo block notes appoggiato sul comodino affianco al letto.
Lo osservò attentamente per poi riconoscerlo come proprietà della minore, quello che portava sempre con lei e dove aveva scritto la lista dei suoi ultimi desideri.
Nell'osservarlo e nel ricordare la lista però un dubbio gli saltò alla mente come un fulmine a ciel sereno facendolo riscuotere sul posto. Aveva organizzato una cosa per quel giorno e aveva portato anche lo strumento adatto per portarla a termine, ma la cattiva memoria iniziò a giocargli un brutto scherzo.
Iniziò a farlo dubitare se effettivamente quella cosa fosse stata inclusa nella lista.
Chiuse gli occhi per qualche attimo, massaggiandosi le tempie come a voler riprodurre un inutile rituale che tanto non avrebbe riportato nulla alla mente. Ed infatti fu proprio così.
Sembrava che al posto della sua memoria avesse prese posto un buco nero e l'unico modo che aveva per essere certo di quella cosa sarebbe stato quello di sbirciare nel piccolo block notes significando, allo stesso tempo, un'ennesima violazione della privacy da parte sua nei confronti della più piccola.
Notando che Minjee fosse ancora nel bel mezzo del lavaggio denti, con la bocca piena di dentifricio alla menta, decise, anche se con un po' incertezza, di prendere il libretto e di sfogliarlo per arrivare alla pagina giusta.
Lo afferrò velocemente iniziando, pagina dopo pagina, a scorgere disegni che già aveva visto in passato quando aveva sbirciato una prima volta senza il consenso di Minjee. Rivide disegni attenti e precisi di fiori con numerosi appunti affianco, scorse omini stilizzati, disordinati scarabocchi e liste della spesa fino ad arrivare alla pagina desiderata.
Ad una prima occhiata notò che il punto undici era ancora privo di scritta, a quanto pareva Minjee era ancora incerta al riguardo. Fece poi risalire il suo sguardo e non appena i suoi occhi incontrarono il numero dieci sbarrato un forte rossore invase le goti del corvino mentre un sorriso luminoso e timido, allo stesso tempo, nacque spontaneamente sulle sue labbra.
L'atto intimo che avevano avuto più volte, lasciandosi andare completamente l'uno all'altra, a quanto pareva era stato sincero per entrambi e la cosa non poteva che riempire il cuore di Jungkook di gioia e amore.
Forse i suoi sentimenti non erano in errore.
Raggiante continuò a far scorrere il suo sguardo incontrando poi il punto desiderato.
<mh, ricordavo bene allora, era il numero sette> disse sfregando un polpastrello sulla carta biancastra sicuramente riciclata.
Un sospiro di sollievo lasciò le sue labbra nell'osservare la grande custodia nera che aveva portato con sé quel giorno, la sua memoria forse non era ancora così tremenda come pensava.

Il suo continuo borbottare attirò l'attenzione di Minjee che, pensando stesse parlando con lei, si sporse dalla porta del bagno con ancora lo spazzolino in bocca.
<stavi parlando con me?> chiese lei con voce impastata che parve più un rozzo grugnito che una domanda, il tutto accompagnato da occhi gentili che si spalancarono e diventarono rabbiosi non appena colsero in flagrante il corvino con in mano il suo block notes.
Appena Jungkook la notò sulla soglia del bagno con un'espressione inquietante a colmarle il volto, il sorriso che poco prima illuminava il suo viso si spense mentre imbarazzo e rossore popolarono nuovamente il suo essere.
<ehm...> mugugnò lui grattandosi il capo con una mano, sbattendo più e più volte le palpebre incapace di far fuoriuscire frasi di senso compiuto dalla sua bocca a causa del troppo imbarazzo.
Dopo aver borbottato parole che lui non comprese a causa dello spazzolino che alterava il suono della sua voce, Minjee prese ad avanzare verso il corvino che, preso dalla fretta, agì senza pensare alzando il block notes verso l'alto ponendolo in un punto che la minore, sebbene si fosse alzata sulle punte, non riuscì a raggiungere.
<ridammelo!> disse Minjee goffamente, sbracciandosi inutilmente con movenze buffe che fecero ridere leggermente il corvino. La minore allora, indispettita, infilò un dito nella sua bocca sporcandolo di dentifricio andando poi a macchiare la pelle lattea del viso di lui, le cui risate aumentarono insieme a lamenti disgustati.
Quel gesto bastò a fargli abbassare il braccio abbastanza e Minjee ne approfittò schiacciandogli prima un piede, afferrando poi il suo amato block notes che strinse al petto con fare possessivo.
Jungkook prese a mugolare per il dolore al piede e a saltellare sul posto con i capelli scompigliati e la faccia sporca di dentifricio. A quella visione, questa volta, a ridere fu Minjee che si lasciò andare a tal punto che il dentifricio le andò quasi di traverso facendola  tossire per qualche attimo.
Una visione a dir poco esilarante insomma.

Dopo quella scenetta comica e imbarazzante entrambi si recarono nuovamente in bagno dove Jungkook si lavò interamente il viso sotto lo sguardo perfido e divertito di Minjee che, dopo essersi sciacquata la bocca, iniziò a masticare un chewing-gum.
<vedo che il lupo perde il pelo ma non il vizio> commentò acida, ricordando di come già altre volte l'avesse beccato in flagrante mentre sbirciava curioso nel suo block notes.
Gli fece dono di un fastidioso pizzicotto sul braccio sinistro che lo fece lamentare come un bambino che subito alzò le mani in segno di resa, cercando di giustificarsi.
<non l'ho fatto con cattive intenzioni ma per una buona causa> disse il più alto passandosi una mano tra i capelli corvini attirando, per qualche attimo, lo sguardo affascinato di Minjee che, come sempre, lo trovava affascinante nel suo disordine e impaccio.
<e quale sarebbe?> domandò curiosa, alzando un sopracciglio nel vedere un timido sorriso comparire sulla labbra di lui che non fece a meno di contagiarla teneramente.
Una mano si levò verso l'alto indicando una grande custodia nera, posta in un angolo, che dalle forme parve appartenere ad una chitarra. Minjee si sorprese a quella vista, quando era entrata in camera nonostante le sue dimensioni non ci aveva minimamente fatto caso, forse distratta dal bellissimo uomo in sua compagnia che tanto aveva desiderato rivedere o forse per semplice disinteresse nell'osservare la sua triste e spenta camera.
<non ricordavo se avevi incluso nella lista: "imparare a suonare uno strumento" oppure no> disse lui, facendola sorridere dolcemente mentre un forte calore si propagò nel suo petto.
Trovava incredibile quanta attenzione le riservasse e l'impegno che ogni volta metteva nell'esaudire i punti della sua lista degli ultimi desideri. Trovava incredibile quanto amore mettesse nel renderla felice ogni giorno e il pensiero di non riuscire a mostrargli tutto l'amore che anche lei voleva donargli tornò perfidamente a tormentarla.
A causa del cancro il pensiero di ferirlo era una costante nella sua testa e non poteva farvi a meno di rimuginarvici sopra, addolorata e incerta riguardo il futuro che si stava appannando e allontanando sempre di più, quasi si fosse ritrovata in una fitta nebbia.
Accarezzò con la punta delle dita la custodia nera a cui si era avvicinata quasi senza accorgersene.
La guardò con occhi vacui e spenti, mentre la sua mente continuò a viaggiare su sponde oscure e drammatiche che riportarono per qualche attimo il suo umore sul fondo dell'oceano che la stava inghiottendo.
Ma il tutto durò solo per qualche attimo.
<Minjee va tutto bene? C'è qualcosa che non va?> le domandò lui preoccupato raggiungendola e appoggiandole una mano sulla sua spalla, mente i suoi occhi profondi la scrutarono indagatori.
Minjee si riscosse velocemente su se stessa, mascherando la sua preoccupazione come al solito.
<si, stavo solo pensando che hai la memoria di un pesce rosso> rise lei, ottenendo da parte del maggiore, che decise di non domandare oltre nonostante avesse capito ci fosse qualcosa che non andava, uno sbuffo divertito.
Quella giornata doveva rilassare e far divertire Minjee, non stressarla ulteriormente.
Così, senza aggiungere altro, dopo averle passato una mano sul capo, afferrò la chitarra all'interno della custodia che apparve in tutta la sua lucentezza.

<siamo pronti per la prima lezione>

~~~~~

Erano seduti sul letto.
Minjee con la schiena appoggiata al cuscino contro il muro, mentre Jungkook si trovava in fondo a questo con la chitarra, che stava accordando, tra le mani. la minore lo osservò curiosa seguendo ogni più piccolo movimento, affascinata dalla lucentezza di quel legno laccato così chiaro.
<è da tanto che non la suoni> disse Minjee, ricordando di non aver sentito spesso melodie provenire da quello strumento, se non la sera del giorno in cui si incontrarono la prima volta e ogni tanto durante il primo mese del loro vicinato.
<già, diciamo che tra una cosa e l'altra non ho avuto molto tempo per la musica - rispose lui senza alzare lo sguardo, accarezzando con la punta delle dita il legno laccato - ma non mi dispiace visto che l'ho impiegato in cose ben più importanti e speciali> la guardò infine e regalandole un piccolo sorriso che mandò in pappa il cervello di Minjee che arrossì leggermente, mentre il cuore palpitò felice e rincuorato, aveva avuto paura di esser stata causa della sua mancata felicità visto che una volta le aveva rivelato che la musica, oltre a calmarlo, lo rendeva particolarmente gioioso.
<te invece? Hai mai suonato qualche strumento?> le domandò curioso, vedendola perdersi con lo sguardo nell'osservare un punto impreciso nello spazio mentre un largo e divertito sorriso comparve sulle sue labbra.
<uh si, quando ero alle elementari ho imparato a suonare il flauto dolce, ma ero davvero una frana, mi venivano i crampi alle dita a furia di spostarle da un buco all'altro> una forte risata le sfuggì al ricordo di quanto fosse stata imbranata con quell'oggetto che tanto aveva odiato in passato. Namjoon con il tempo cercò il più possibile di aiutarla ma fallì miseramente, arrendendosi dopo un intero anno.
Rimembrò di come la sua insegnante, esasperata dalle sue note stridule, alla recita di fine anno la mise nell'ultima fila insieme ai peggiori chiedendole caldamente di non suonare ma di fare finta. Minjee, naturalmente, non l'ascoltò facendo fare una brutta figura all'insegnate e una grassa risata ai genitori.
Jungkook rise rumorosamente nel sentire la vicenda passata di Minjee che gliela riassunse in poche sequenze.
<non ti smentisci mai! Comunque, certo che Namjoon ha davvero un gran pazienza> disse Jungkook tra una risata e l'altra, ottenendo uno sbuffo divertito dalla minore che decise di giocare un po' con lui.
<che vuoi dire con questo!> affermò Minjee fintamente arrabbiata, pizzicandogli il fianco con la punta dei piedi.
<che sei una causa persa - rise lui nuovamente regalandole un piccolo buffetto - comunque, anche Yoongi non era un asso nel nostro istituto e una volta, arrabbiatosi perché non gli riusciva il brano proposto, buttò il flauto nella turca dei bagni della scuola decidendo che non avrebbe mai più suonato quello strumento. L'insegnante e i nostri genitori, allora, gli proposero il pianoforte come alternativa visto che comunque lui doveva conseguire la lezione di musica. Accettò ma, quando anche io iniziai a suonare il flauto, decise di sua spontanea volontà che nemmeno io dovessi possedere e utilizzare quell'oggetto demoniaco, perciò buttò il mio flauto sempre nella turca della scuola intasandola> scosse il capo divertito passandosi una mano sul viso con fare disperato, mentre il ricordo mosse in lui una dolce risata che coinvolse ben presto anche Minjee intenerita dal come parlava della sua infanzia piena di avventure, risate e momenti indimenticabili.
Gli sorrise sincera.
<quindi è per questo che hai iniziato a suonare la chitarra?> gli chiese in un sussurro vedendolo annuire piano.
<già, tra tutti gli strumenti proposti era quella che mi attirava di più e poi mi piaceva immaginare che sarei potuto diventare un famoso chitarrista di una band proprio come The Edge degli U2 o Brian May dei Queen, capace di insegnare e ispirare gli altri> ammise Jungkook, svelando a Minjee un piccolo sogno che era nato in lui durante il corso delle elementari.
La ragazza intrigata da quella rivelazione provò ad immaginarselo su un palco con dei jeans azzurri strappati, una maglietta bianca, la chitarra tra le mani con le dita che si muovevano veloci nel creare melodie, i muscoli delle braccia tesi, la fronte imperlata di sudore e un espressione attenta e decisa a dipingergli il volto.
La visione che ebbe non fu affatto male, anzi tutt'altro.
Un mix di sensualità e passione che la fecero accaldare e arrossire mentre lo sguardo si fece sempre più intenso sull'affascinante figura di lui perso in vecchi ricordi con i capelli neri leggermente scompigliati, le guance rosate e un'espressione buffa a dipingergli il volto che la fecero dubitare per qualche attimo sulla veridicità di quell'accostamento.

"Forse ciò che ho immaginato non gli si addice più di tanto"

Rise silenziosamente tra sé intenerita da ciò che vide, mentre una domanda sorse in lei.
<e questo tuo piccolo sogno che fine ha fatto?> domandò curiosa attirando nuovamente la sua attenzione.
Lo vide sbattere piano le palpebre nel guardarla, per poi sedersi con più compostezza sul letto lasciando andare un lungo sospiro che, accompagnato dalla piccola luce di speranza e desiderio che si affievolì sempre di più nei suoi occhi, fece intendere a Minjee che qualcosa fosse andato storto nel corso di quegli anni così felici e apparentemente privi di difficoltà.
<è andato man mano a svanire perché non ho avuto la possibilità di continuare a coltivare la mia passione visto che i miei genitori non potevano permettersi delle lezioni private a causa di alcuni problemi economici, inoltre, con l'arrivo della scuola media musica è scomparsa dall'orario delle lezioni, quindi ho messo il tutto da parte con il passare del tempo> raccontò il corvino compiendo un piccolo movimento di spalle che volle apparire come indifferente a quanto detto, ma da cui Minjee scorse della tristezza, stessa emozione che aveva visto quando aveva accennato le difficoltà economiche dei suoi genitori.
Immaginò non se la fossero passata bene.
Gli aveva già accennato un'altra volta a ciò ma non aveva mai avuto modo di approfondire, forse per rifiuto o forse per non appesantire il cuore della minore più di quanto lo fosse già, fatto sta che premura e coraggio sorsero in Minjee nel vederlo abbattuto riguardo a vecchie vicissitudini, portandola a prendere in mano la situazione. In tutti i sensi.
Si sporse dalla sua postazione, avvicinando il suo viso a quello del maggiore facendo sfiorare le loro labbra in un piccolo e delicato bacio, azione che prese un po' alla sprovvista Jungkook che arrossì vistosamente sopratutto quando lei gli passò dolcemente una mano tra i capelli corvini, scompigliandoli amorevolmente.
Minjee, poi, prese tra le sue mani la lucente chitarra, ne accarezzò la superficie con i polpastrelli appoggiandola sul suo grembo,  rivolgendo così, infine, uno sguardo gentile al corvino che la osservava con fare indecifrabile, tra il sorpreso, il curioso e l'affascinato.

<sei ancora in tempo per realizzare il tuo sogno, lo si è sempre - lo sguardo di lui si animò improvvisamente mentre le orecchie si tesero interessate a quelle curiose parole - l'unica pecca è che però avrai una sola fan che si ispirerà a te e a cui insegnerai a suonare la chitarra> mormorò lei con le goti rosate e voce timida che fece sorridere ampiamente Jungkook che, dopo aver scosso la testa intenerito da quelle parole, la baciò con dolcezza.
<allora cercherò di essere un buon insegnante e un buon chitarrista> rise, tornando alla sua solita vivacità.

~~~~~

Tra una parola e l'altra, sguardi dolci, baci rubati e grasse risate si fece velocemente sera.
Il tempo per Minjee e Jungkook era passato talmente in fretta che nemmeno si erano accorti fosse calata l'oscurità fuori dalla finestra della piccola stanza assegnata alla minore.
La più piccola, in quel momento, si trovava sotto le lenzuola del morbido letto, girata su un fianco intenta ad osservare gli affascinanti lineamenti del corvino che le sedeva affianco sulla sedia scricchiolante sempre presente all'interno della sua stanza.
Guardò attenta il suo volto che pareva rilassato e con una sorta di tranquillità a illuminargli i tratti definiti e decisi, un impercettibile sorriso sostava sulle sue labbra mentre gli occhi scrutavano un impreciso punto nello spazio, i capelli corvini ricadevano morbidi sulla sua fronte e una mano le accarezzava con dolcezza e distrazione il capo e il viso con la punta delle dita.
Erano in quella posizione da diversi minuti mentre un piacevole silenzio aveva colmato i loro animi tempestati da miriade di sentimenti ed emozioni che chiedevano loro solo un po' di pace e tranquillità, così loro gliel'avevano concesso dopo tutto quello che li aveva travolti.
Quella giornata era servita ad entrambi per staccare da problemi e drammi per qualche ora, era servita loro per immergersi l'uno nell'altra e riposare nell'accogliente calore del loro amore che avevano espresso apertamente con baci, carezze e sguardi carichi di significato. Era servito ad entrambi per dimenticare per qualche attimo della scomparsa del piccolo Taehyung e del cancro che stava consumando Minjee perché, sebbene fosse stata una giornata ricca di risate e attimi piacevoli, non erano certo mancati momenti in cui la malattia non si fosse ripresentata prepotente e tagliente.
Minjee aveva rigettato l'intero pranzo e una parte della cena, pasti che Jungkook l'aveva invogliata a mangiare per paura che non avesse abbastanza in corpo per tirare fine giornata ma, a quanto pareva, il suo organismo non era d'accordo nel voler tirare avanti. Sebbene non l'avesse espresso apertamente, il corvino aveva avuto la sensazione che Minjee fosse solo peggiorata e non avesse fatto alcun progresso, gli era parso come se la chemio non stesse facendo niente ma, nonostante tutto, aveva taciuto al riguardo non volendo aggravare la situazione e l'atmosfera della giornata.
Minjee, inoltre, gli era parsa piuttosto instabile sulle sue gambe sempre più magre.
Insomma, quella giornata aveva avuto non solo sfumature positive seppur prevalenti.

La minore lo guardò ancora attenta ricordando attraverso i suoi occhi scuri, che incontrò dopo non molto tempo, le luminose ore passate assieme, sempre tali se in compagnia del più alto.
Rimembrò in modo particolare il momento in cui aveva mostrato quanto non avesse affinità con gli strumenti musicali e quanto essi sembrassero odiarla. Jungkook le aveva dovuto spiegare almeno cinque volte come si dovesse impugnare la chitarra e come dovesse essere suonata ma, quando sembrava aver imparato un aspetto errava puntualmente nell'esecuzione dell'altro imprecando come un camionista nel pieno del traffico stradale. Il maggiore, allora, esasperato e divertito dalla sua goffaggine l'aveva fatta sedere sulle sue gambe accompagnandola nei movimenti, racchiudendo le sue mani attorno a quelle fredde di lei, facendo accaldare e scaturire in entrambi emozioni e sensazioni a fior di pelle che li portarono a passionali baci, effusioni coinvolgenti e tocchi leggeri e provocanti al contempo stesso.
Alla fine avevano spostato tutta la loro attenzione dallo strumento alla persona amata, perdendo completamente interesse verso le lezioni di chitarra che, sicuramente, avrebbero portato avanti un altro dì.
Rise poi al ricordo di come quello stesso pomeriggio avessero scherzato proprio su quanto accaduto, ammettendo di non aver avuto un comportamento ligio nei confronti dei loro "doveri".
Sospirò infine rilassata, sorridendo al maggiore che le aveva rivolto lo sguardo, osservandola con i suoi grandi occhi scuri, e che le aveva picchiettato giocosamente un dito sulla punta del naso.
<stanca?> domandò in un sussurro, vedendo la stanchezza colmare ogni angolo del suo volto.
<un po'> mormorò fievolmente, sbadigliandogli in faccia apertamente provocando in lui una leggera risata.
<non penso ci fosse bisogno di una prova pratica> disse lui, passandogli il pollice destro sul labbro inferiore più carnoso di quello inferiore.
<mh, pensavo la desiderassi> rise lei, baciandogli delicatamente il polpastrello.

<ho notato che il punto undici della lista non l'hai ancora completato> osservò lui, dopo qualche attimo di silenzio che si era venuto a creare alimentando le carezze tra i due amanti.
<già, pensavo di aver trovato la risposta qualche giorno fa ma dopo la morte di Taehyung ho iniziato a dubitare rispetto molte cose e ho capito che forse era giusto se mi prendevo un po' di tempo per pensare attentamente> ammise Minjee sospirando drammaticamente, svelandogli così l'indecisione e il timore che erano nati in lei dopo la scomparsa dell'adorabile bimbo dal sorriso luminoso.
Aveva pensato a lungo e aveva capito che ciò a cui aveva pensato riguardo al numero undici della sua lista dovesse essere un qualcosa di riflettuto e sentito, non un qualcosa a caso appuntato solo per occupare spazio su un foglio di carta che prima o poi sarebbe finito in pattumiera. Aveva compreso l'importanza di quell'ultimo punto e aveva capito che ciò che gli sarebbe corrisposto in futuro dovesse possedere la medesima.
Perciò aveva rimandato il tutto, prendendosi un po' di tempo sebbene sospettasse non gliene rimanesse molto.
<è molto importante per te, vero?> chiese lui con una sfumatura ovvia nella voce, dalla premura che riservava a quella lista non poteva che essere altrimenti.
<si, potrebbero essere le mie ultime azioni e, sebbene non siano di elevata maestosità, mi piace pensare che siano gli ultimi giusti desideri da esaudire> mormorò Minjee socchiudendo per qualche attimo le palpebre con stanchezza.
Jungkook non reagì a quelle parole, non voleva nemmeno pensare lontanamente che il tempo per Minjee sarebbe giunto al termine prima della giusta maturazione, prima della sua vecchiaia.
Si limitò quindi a riservarle solo un intenso sguardo che fu colto dalla minore con chiara preoccupazione, sapeva cosa avesse pensato e fu inevitabile per lei non starvi male.
La situazione si stagnò tristemente per qualche attimo ma fu risollevata con vigore da Jungkook, che non sopportava che la giornata giungesse al termine negativamente piuttosto che positivamente.
<settimana prossima ci saranno i fuochi d'artificio qui a Seoul> disse lui, ricordandole che quello spettacolo meraviglioso che accadeva ogni anno in quel periodo era uno dei punti della sua lista, infatti vide i suoi occhietti illuminarsi.
<vero, me n'ero quasi dimenticata! - affermò Minjee, spalmandosi una mano sul volto, dandosi della sbadata. Gli avevano sempre parlato bene di quella sorta di festival che si teneva in una parte periferica di Seoul, vicino ad una piccola montagna che si doveva salire per avere una maggiore vista sullo spettacolo pirotecnico e sulla città - non vedo l'ora, sopratutto perché significherà che ho terminato quest'infernale terzo ciclo di chemio... è stato terribile> ammise lei stropicciandosi stancamente gli occhi, ottenendo uno sguardo intenerito da parte del maggiore che sospirò a quelle parole.
Aveva potuto ben notare, sia su di lei che su suo fratello, quanto il terzo round di quella cura fosse devastante e non poteva che essere felice per la minore per il fatto che ormai fosse giunta al termine di quel tormento.

L'ennesimo sbadiglio che sfuggì dalle fauci di Minjee fu un chiaro segnale per Jungkook che questa dovesse riposare un pò, perciò si alzò dalla sedia iniziando a raccattare le sue poche cose in giro per la stanza, tra cui la chitarra, sotto lo sguardo di Minjee un po' contrariato.
<devi già andartene?> domandò lei scocciata facendogli scappare una piccola risata che si trasformò in uno sbuffo non appena scorse il suo viso storto in una smorfia.
<già, non vorrei iniziare a sentire il tuo forte russare martellarmi le orecchie> la prese in giro lui vedendola inarcare un sopracciglio furbamente e con fare sospetto. Un sorriso perfido si fece largo sulle labbra di lei facendolo deglutire rumorosamente, intuì che non si sarebbe prospettato nulla di buono per lui di lì a poco.
<non mi sembra che tu fossi della stessa idea le scorse notti, quando mi hai rivoltato con un calzino nel tuo letto, montandomi come un cane in calore> disse sedendosi sul bianco materasso che l'ospitava guardandolo sensualmente mentre lui cambiò tonalità arrossendo vistosamente, iniziando poi a balbettare.
<i-io... ecco... i-io v-volevo...> balbettò impacciato e rosso in viso facendo scaturire in lei una dolce risata, mentre lentamente e goffamente si alzò dal letto, raggiungendolo con lenti passi.
<scherzavo, so che si è fatto tardi e scusa se ti ho rubato così tanto tempo> disse lei infine, passandogli una mano sulla guancia destra calda e rossa. A quelle parole, il corvino si riscosse dalla timidezza che l'aveva avvolto, afferrandole prontamente la mano stringendola con delicatezza.
<non pensarlo minimamente, sai benissimo che mi ha fatto piacere stare in tua compagnia tutto il giorno e resterei anche tutta la notte se solo le infermiere non fossero contrariate da ciò per paura che potremmo fare altro al posto di dormire> rise lui leggermente facendola sorridere a sua volta.
Si guardarono poi per qualche attimo, scrutandosi attentamente e accarezzandosi dolcemente il viso per poi lasciarsi andare in un lungo e travolgente bacio che li fece tremare e sussultare come la prima volta, sognare e sperare in un futuro caritatevole e felice che, seppur raggiungibile, pareva così lontano.
Socchiusero entrambi gli occhi rintanandosi poi in uno stretto e sentito abbraccio che li cullò per qualche attimo con dolcezza e tranquillità mentre entrambi i loro cuori iniziarono a battere freneticamente nei loro petti. Con il tempo le emozioni sembravano amplificarsi sempre di più non lasciando loro scampo e scuotendoli con ancora più vigore.
<grazie per oggi> sussurrò Minjee timidamente nascondendo il viso contro il petto di lui, sebbene avesse imparato a mostrare di più i suoi sentimenti in sua compagnia, la cosa le pareva ancora piuttosto difficile e imbarazzante.
Jungkook sorrise appena, passandole una mano sul capo che accarezzò lentamente rimanendo in silenzio.
Quando si staccarono le donò un ultimo bacio, dopodiché si avviò alla porta.
Prima di uscire le lanciò un ultimo dolce sguardo osservandola con il volto in fiamme, le punte delle orecchie rosse, una mano sul petto a stringere la stoffa bianca del pigiama, appena sopra il cuore, e gli occhi liquidi e luminosi intenti a scrutarlo a loro volta ricchi di uno strano sentimento che a Minjee pareva sempre più nuovo.

<buona notte Minjee>

///////
Ciao a tutti! Buona Pasqua in ritardo!❤️✨
Eccomi qui dopo tantissimo tempo, scusatemi per la lunga assenza ma sono stata piuttosto impegnata in questi ultimi giorni, soprattutto perché fuori casa e impossibilitata nello scrivere.
Come promesso ho pubblicato un capitolo piuttosto dolce che spero non vi abbia fatto cariare troppo i denti, purtroppo questa coppia mi rende più soft di quanto in realtà non lo sia e niente, questo è il risultato. Spero davvero che vi sia piaciuto!❤️
Come avrete sicuramente notato, dopo moltissimo tempo, ho cambiato copertina sia di questa storia che di tutte le altre! Mi piace moltissimo crearne di nuove sempre migliori e avevo trovato questa foto che mi è piaciuta molto e niente, questo è il risultato che spero vi abbia sorpreso in positivo.
Che ne pensate dello sviluppo della storia? Mi farebbe molto piacere saperlo sopratutto perché ho come la sensazione di star sintetizzando un po' tutto e di non star dando importanza alle varie vicende. Non so, mi farebbe molto piacere avere una vostra opinione nel caso vogliate.
Spero stiate tutti bene❤️
Detto questo, se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e se volete anche un commento!
Alla prossima
nanaa02

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro