Dopo un festoso after passato insieme, tu e Francesco vi ritrovate alle sei e tredici di mattina davanti all'entrata dell'Ikea.
Purtroppo neanche voi sapete bene il perché siate lì in piedi ad osservare le porte scorrevoli che si aprono sporadicamente, facendo passare i clienti più mattinieri. Che strano, pensi, non avresti mai creduto che esistesse gente che alle sei e tredici di mattina lasci la sua casa per andare proprio all'Ikea.

Alla fine decidete di entrare, non avendo di meglio da fare ed essendo comunque troppo stanchi per pensare alle vostre possibili alternative. Le porte scorrevoli si aprono dopo appena pochi passi e le luci bianche e forti del negozio vi penetrano nella pelle, facendovi sembrare pallidi e ferendovi gli occhi.

Vi fate un giro dentro l'area adibita alle camere da letto, osservando pigramente i mobili completamente anonimi accostati insieme secondo uno stile ora semplice, ora ricercato. Ogni tanto ridacchiate di qualche brutta lampada o di un imbarazzante copriletto, per poi lasciare spazio al silenzio. Ma non è un silenzio imbarazzante, di due persone che non sanno cosa dirsi; è un silenzio, oltre che di stanchezza, di complicità.

Passi davanti ad uno specchio e sbirci le grandi occhiaie che si sono formate sotto ai tuoi occhi, che sembrano pendere all'ingiù e che in questo momento vorrebbero solo chiudersi e sognare.

Ti accorgi che Tone non è più di fianco a te, che stai camminando da sola, così ti giri lentamente per cercarlo con lo sguardo.

Non ci metti molto a trovarlo, d'altronde non si è mosso più di tanto: è crollato su un puff poco più in là, vicino ad un letto, spalmato completamente in modo da far aderire tutta la sua schiena, messa in posizione orizzontale, con il tessuto del suppellettile ed ha le braccia spalancate.

i caschi miei
scusate se è corto, calcolate che me lo ero immaginato ancora più breve di così, ma alla fine ho voluto allungarsi un po'.
ho visto questa storia sul profilo della Valle e mi ha ispirata ;))))
arriverenze✌️