h e a d c a n o n (1.
Yui Kodai
Yui non era mai stata la migliore amica modello che fanno vedere nei film, o la ragazza friendzonata che si sacrifica per gli amici alla fine del libro. Ma per molto tempo aveva creduto di poter essere tutto ciò di cui Hitoshi avesse bisogno.
In fondo, lei era lì quando sul polso di Hitoshi apparve il nome di Tenshi, e viceversa quando nulla apparve sul proprio. Ricordava che Hitoshi l'aveva addirittura consolata, dicendole, con la mentalità speranzosa di un bambino di cinque anni, "forse le sarebbe solo apparso un po' più tardi".
E lei che, sciocca com'era, per un po' ci aveva anche creduto, e fantasticava con lui sul futuro, già immaginando una casa in cui loro quattro avrebbero vissuto insieme divenuti adulti. E ogni tanto se la rischiava, chiedendo a Hitoshi come sarebbe andata se sul proprio polso fosse apparso proprio il suo nome.
E Hitoshi rideva, dicendole che non era possibile, e man mano che il tempo passava Yui sentiva questa consapevolezza schiacciarla.
Ma il problema di Yui, anche se ancora non lo sapeva, non era non avere anima gemella. Il suo problema era che Hitoshi ce l'avesse.
Se ne rese conto al suo settimo compleanno, quando i suoi zii divorziarono. La zia, alla quale era affezionatissima, si trasferì in Australia, senza poter portare con sé né i figli né i soldi, e Yui non voleva che lo zio e i cugini rimanessero a casa con loro in attesa di cambiare casa, perché era triste per la zia.
I signori Shinso infatti la accolsero per qualche notte, e fu proprio la seconda sera, quando si sistemò vicino al letto di Hitoshi piangendo e dicendo che pensava che gli zii si volessero troppo bene per lasciarsi, che Hitoshi le disse una cosa che Yui non avrebbe mai dimenticato: "non devi preoccuparti, non erano anime gemelle come i tuoi genitori. Doveva andare così."
Doveva andare così.
Fu allora che iniziò a capire quanto Hitoshi le piacesse. E avrebbe tanto voluto dirglielo, se non fosse stato per Tenshi. Si sentiva tremendamente in colpa, ma la odiava con tutta sé stessa. Come poteva, una ragazza che Hitoshi neanche conosceva, portarglielo via così?
Non era giusto: lei era sempre stata lì per Hitoshi, sarebbe dovuta essere lei.
Ma poi, Hitoshi compì tredici anni, e le giornate che per Yui sarebbero dovute essere le migliori divennero il suo incubo peggiore: con la morte di Tenshi, sembrava che tutto ciò che rendeva felice Hitoshi fosse scomparso.
Inizialmente, Yui non poté nascondere di essere allegra come non mai, entusiasta di sapere che quella si era finalmente tolta di mezzo, e che ora sarebbe potuta stare insieme ad Hitoshi.
Ma con quell'avvenimento, Hitoshi cambiò, e Yui iniziò a rendersi conto di ciò che era successo: per quanto le facesse male questa consapevolezza, la persona più importante nella vita di Hitoshi se n'era andata.
Non era Yui quella persona, e con i suoi quattordici anni cominciò a capire che non la sarebbe mai stata.
E Hitoshi cominciò a chiudersi in sé stesso, distaccarsi da tutti, anche da lei e ben presto Yui si ritrovò ad essere ritenuta soltanto la sua vicina di casa. Non era più la sua migliore amica, e iniziò a chiedersi se la fosse mai stata.
Yui compì quindici anni, forse stava finalmente uscendo da quel tunnel buio in cui si era rinchiusa nella speranza che Hitoshi si accorgesse di ciò che lei gli nascondeva da tutta la vita.
E conobbe Sen, un ragazzo d'oro, gentile e rispettoso, di quelli che Yui non avrebbe mai sperato di trovare. Ma fece del suo meglio per nascondere la loro amicizia ad Hitoshi. Forse perché in lei regnava ancora una piccola speranza che Hitoshi si innamorasse improvvisamente di lei.
Ovviamente non accadde, e sapeva benissimo che mai sarebbe accaduto, e una sera d'estate, qualche tempo dopo aver conosciuto Sen, quando lui provò a baciarla lei scoppiò a piangere, timorosa che, una volta saputi i sentimenti che covava da anni per il suo vicino di casa, lui finisse per abbandonarla.
Ma Sen capì, le propose di rimanere amici e finalmente Yui cominciò a stare meglio.
Non dimenticò i sentimenti per Hitoshi prima dei suoi sedici anni, ma non poteva neanche dire che Sen le fosse indifferente, quindi entro l'anno dopo iniziarono ad uscire insieme. Lo tennero nascosto però: Yui non era ancora pronta a sorbire possibili domande di Hitoshi al riguardo. Almeno non prima che lei ne fosse uscita del tutto.
E a quel capodanno, finalmente, capì di avercela fatta.
Quando un certo Kaminari Denki le si presentò quella sera in discoteca, chiedendole se conosceva un certo Hitoshi, Yui non mentì: non si sentì sprofondare, non ebbe l'istinto di mettere fuori strada il ragazzo o altre stronzate che la Yui quattordicenne avrebbe fatto.
Mille teorie le affollarono la mente, certo, sopratutto perché era abbastanza sobria da notare quel braccialetto di pelle che copriva perfettamente il punto in cui a certa gente appariva una scritta.
Non sapeva cosa fosse successo o se fosse effettivamente successo: poteva essere una seconda anima gemella come un ragazzo nella stessa situazione di Hitoshi che cercava di riempire il vuoto.
Ma qualcosa le disse che era lui, la persona giusta.
Qualcosa le disse che doveva andare così.
Sorrise al biondo, e gli indicò il ragazzo dai capelli viola appoggiato al muro che si guardava attorno disgustato e a disagio. E quando li vide parlare, quando vide Hitoshi che partecipava alla conversazione, si sentì meglio.
Ce l'aveva fatta, e sapeva che anche Hitoshi ce l'avrebbe fatta. Stava bene.
prima headcanon: Yui era innamorata di Hitoshi.
ho deciso di inziare con una headcanon abbastanza banale, che ho cercato di evitare per tutta la durata della storia (perché, giustamente, Kodai non era la protagonista). però sì, ho avuto in mente questo amore non corrisposto sin dal capitolo uno, e sinceramente pensavo che fosse abbastanza palese. magari lo è, ma non ho trovato commenti al riguardo quindi mi piace pensare che fosse tipo "unespected", visto che il 50% ha capito come sarebbe andata a fainire la storia dal capitolo 1 ahaha. comunque, così è come ho pensato di scrivere queste headcanon, ma non è detto che saranno tutte così, andrò molto a sentimento.
eeeeh, niente, ho finito.
no non è vero, ho pubblicato ora per augurarvi una Buona Vigilia e un Buon Natala e, se non riesco a pubblicare nulla prima, un Buon anno.
spero che questo anno non sia andato poi così da schifo, almeno per voi, e preghiamo per un 2021 accettabile.
Vi voglio bene :), ciao
-Myka :)
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