10. GHIGLIOTTINE, CHIRURGHI E CILINDRI. A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE?
- Allora... è tutto pronto?-
- Sissignora, quando vuole lei?-
- E se qualcosa va storto?-
Lui sogghignò: - Cosa vuoi che ti dica? A Carnevale ogni scherzo vale!-
22:30.
Era il giorno di Carnevale. Erano due mesi che Manuel e Kim stavano insieme. Così come Maka e Soul, che si era annunciato, più esplicitamente, il giorno dopo Capodanno. Maka era così in imbarazzo, che un Maka Chop in testa non glielo levò nessuno. Comunque, Manuel doveva ancora abituarsi alle fisse di Kim, che ormai considerava i soldi di TUTTI E DUE! E non poteva spendere più di 50 $. Che ingiustizia! Stava aspettando da una decina di minuti Black*Star, insieme a Lucy. Nessuno dei due si era voluto travestire per Carnevale: Manuel si sentiva ridicolo e Lucy non trovava giusto che della sua taglia ci fossero solo ridicoli vestiti da principessa.
Due minuti dopo, Manuel sentì una voce dall'alto: - INCHINATI AL DIO DELLE FESTE, COMUNE MORTALE!!!-
Prevedendo cosa sarebbe successo, si spostò quel tanto che bastava per vedere Black*Star travestito da ninja (che originale!) crollare a terra, creando una buca della sua sagoma.
Poi urlò nel buco: - È da un pezzo che non mi alleno più con te Black*Star: sai bene quanto me che non mi faccio più prendere alla sprovvista!-
Lui si rialzò, barcollando: - Ok, basta virtuosismi, mammoletta! Devo parlarti di una cosa molto importante...-
- Vuoi dichiararti a Tsubaki, Star?-
Lui gli tappò la bocca, sperando che nessuno avesse sentito, ma erano tutti così impegnati a fissare il tendone ancora chiuso del circo, che nessuno avrebbe potuto sentirli.
Poi gli chiese: - Come accidenti fai a saperlo?-
Lui indicò la sua maglia, scuotendo la testa per la sua ingenuità. Diamine, aveva scritto sopra: "Love", anche se circondato da fiamme e pugnali.
Lui la fissò, borbottando: - Me ne sono dimenticato: Zampalesta!-
E la scritta sparì!
Poi rispose allo sguardo stupito dell'amico: - Inchiostro simpatico a comando di Kim. Geniale, no? Riapparirà tra un'ora!-
Lui continuò: - E tra un'ora ti rivelerai a Tsubaki, vero? A proposito, dov'è?-
Lui indicò una ragazza vestita da camelia. Beh, in effetti era una domanda retorica.
Black*Star proseguì, euforico: - Shinigami mi ha permesso di fare l'annuncio al microfono. Ma non è nemmeno questa la parte migliore! Per il mio clan, era questo il giorno dedicato all'amore e alla lotta! Se qualcuno sarà contrario all'idea, dovrà affrontarmi, dopo che mi sarò rivelato, così come stabiliscono le regole del Clan della Stella! YUPPIE! SONO MITICO!-
Manuel sospirò. Possibile che non pensasse ad altro che a quello? Non osava pensare a quello che avrebbe pensato Tsubaki. Si accorse solo allora che qualcuno gli stringeva la mano.
Si voltò e vide Lucy che, avendo sentito ciò che aveva pensato, sussurrò: - Tranquillo! Sai bene quanto me quanto vale l'accondiscendenza di Tsubaki verso Black*Star.-
Lui annuì. Arrivarono anche gli altri. Kid si era travestito con una giacca a scacchiera (simmetrica!), così anche la sua frangia bianca, una volta tanto, appariva in sintonia; Liz e Patty erano le due metà staccate di una... giraffa! Manuel immaginò che, non a torto, fosse un'idea della piccola Thompson.
Maka era travestita da... morte, e Soul era stato costretto, oltre che a trasformarsi in falce da Carnevale, a farsi dipingere di nero, per apparire più tetro. Poi, confidò sottovoce a Manuel che, se non fosse stato nero per la pittura, lo sarebbe stato dalla rabbia!
Crona si era travestito... da Ragnarok! Disse che l'aveva fatto solo per farlo arrabbiare.
Kirikou, invece, aveva un vestito da kamikaze giapponese e Fire e Thunder, per dargli corda, erano due Caccia made in japan.
Anche Kim e Jacqueline (per risparmiare!) avevano deciso di non travestirsi, ma i loro abiti erano... un po' più appariscenti. Kim indossava una T-shirt arancione e dei pantaloni rossi, Jacqueline, che in quei due mesi era gioviale come non mai, indossava un completo simile, solo che la maglietta era fucsia e i pantaloni azzurri. Roba da Arlecchino, insomma. Ma si guardò bene dal dirlo. Invece, avvicinò Kim a sé e la baciò dolcemente, suscitando sospiri dalle ragazze e i borbottii lamentosi dei "fighi" di turno: Black*Star e Soul.
- Insomma, l'avete già festeggiato San Valentino! Piantatela!-
- È così poco figo!-
- Di più! E così smielata che a momenti mi si cariano i denti! Oh, è vero, I DENTI DEGLI DEI SONO PERFETTI! NON POSSONO CARIARSI!-
Manuel lo fissò con odio, sperando di tutto cuore che, al momento della dichiarazione, Stein o Kid si dichiarassero contrari: allora i suoi denti perfetti, per quanto potessero esserlo, difficilmente li avrebbe rivisti al suo posto. Arrivò anche Ox, trafelato. Kim, al vederlo, si sciolse dall'abbraccio, per non metterlo in imbarazzo.
Liz gli disse: - Ehi, Oxi, perché ci hai messo tanto?-
- Mi ha telefonato... Harvar... mi ha detto che c'erano dei problemi... poi ha riagganciato...-
Manuel inarcò un sopracciglio. Ultimamente Harvar si comportava in maniera veramente strana. A chiunque parlasse, sembrava quasi incattivito.
- Problemi con cosa?- chiese Kid.
Lui fece spallucce: - Boh. Lo spettacolo, credo. Ha detto che tu lo sapevi...-
Kid corrugò ancora di più la fronte: - Non ci sono problemi! È tutto perfettamente simmetrico!-
- Allora è meglio se non ti volti a guardare quei tizi, Kid.- disse flatulante Patty, l'unica che aveva assistito all'inizio dello spettacolo. Kid, fidandosi del suo istinto, tenne la testa voltata.
Solo chiese: - Di che tizi parli? Ci sono solo due presentatori gemelli nello spettacolo.-
- Dillo a quei pagliacci!-
Sia Kid che Maka voltarono la testa di scatto, urlando: - Pagliacci?-
Anche Manuel e gli altri voltarono la testa: Manuel vedeva, sì, dei pagliacci... ma la loro anima... era... era...
- Ma quella è Follia allo stato puro!!!- urlò, in allarme.
Allora, il pagliaccio con il cilindro bianco interruppe la barzelletta, fissandolo. Poi rise: una risata metallica, satanica.
Una ragazza con un grosso soprabito afferrò il microfono, sussurrando, anche lei con voce robotica, verso i ragazzi: - Esatto! Noi siamo i Clown! E vi portiamo i saluti... del dottor Nim!-
Il panico, ormai, era dappertutto: i ragazzi, credendosi in pericolo di vita, fuggivano attraverso le vie di Death City, mentre un pagliaccio sbilenco e nero si avventava su Tsubaki. Ma all'ultimo secondo, Crona partì all'attacco con Ragnarok.
- Screech Alpha!- Il colpo sbilanciò il Clown, e Black*Star, in tenuta da combattimento e incainato perché qualcuno volesse rubargli la scena e il suo annuncio a Tsubaki, riprese l'arma, trasformandola in Kusari-game.
Manuel, intanto, lo Scudo dell'Anima disattivato, chiese spiegazioni a Maka: - Scusa, ma Crona non aveva detto che i Clown di Medusa erano due?-
Lei, che si era tolta in fretta e furia il costume, rispose: - Medusa aveva creato due Clown dalla Follia della Paura di Ashura e il Sangue Nero: il Clown Nero e il Clown Tinto di Porpora. Gli altri quattro che vedi (Il Clown, Coniglio Bianco, Kaguya, Raggio di Luna) sono creazioni di pura Follia di Ashura.-
Soul, toltosi la vernice nera, commentò: - In ogni caso, quelli dovrebbero non esserci più. È da un anno, ormai, che Ashura è imprigionato nella luna.-
Il Clown, con un naso rosso e gli occhi a forma di stella allungata, sghignazzò: - Vero. Ma Nim ha recuperato i nostri corpi, sostituendo la parte vuota del nostro cranio con un Microchip iper-tecnologico.-
- E non è l'unica modifica aggiunta dal dottore.- aggiunse la donna con il soprabito, Kaguya. Detto questo tirò fuori un braccio metallico per colpire il Clown Tinto di Porpora, che si stava avventando su Black*Star.
- Contegno, Porpy.- disse freddo Coniglio Bianco; - E tu sta calmo, Nero. Non dimenticatevi che il nostro obiettivo è Crona.-
La notizia mise tutti i ragazzi in agitazione, mentre Crona puntava contro di loro Ragnarok, sibilando: - Se Medusa mi vuole, mi riavrà solo morto.-
Lucy, segnalò a Manuel: "Non vogliono solo Crona. È un diversivo!"
"Lo penso anch'io."
Anche Maka dovette pensare la stessa cosa, perché urlò: - Asoltate! Manuel, tu bada a Crona. Voialtri pensate ai Clown. Io vado a vedere se alla centrale elettrica è tutto a posto: sento una gran fonte di Follia, laggiù...-
- No!-
Si bloccarono tutti, Clown compresi, e si voltarono a vedere chi aveva parlato. Era Marie Mjolnir, arrabbiata come mai Manuel l'aveva vista.
Lei sbraitò: - Vado io alla centrale; se c'è della Follia, sono la migliore indirizzata per questo incarico. Stein è impegnato fuori per una missione, ma me la so cavare anche da sola. Voi pensate a far fuori i Clown.-
Black*Star si sentì in dovere di dire la sua: - Ma anch'io sono in grado di respingere la Follia...-
Marie lo interruppe: - Per questo sei più utile con in Clown che non con me.- Detto questo, se la filò, correndo verso la centrale, più o meno verso il centro di Death City.
Tinto di Porpora provò a lanciarsi all'inseguimento, ma Il Clown lo trattenne: - Datti una calmata, ho detto. Tanto, credo che si troverà in un mare di guai, quella Falce della Morte.-
- Perché ne sei così sicuro?- chiese Kid, preparandosi allo scontro, così come gli altri; - C'è sempre mio padre...-
Kaguya rise, acida: - Tuo padre è stato bloccato dal lupo mannaro Free nell'Indipendent Cube, rinforzato da un congegno preparato su misura dal Dottor Nim, che, per vostra sfortuna...- detto questo si leccò con la lingua metallica le labbra; -... si trova proprio nella centrale.-
Marie avanzava, nonostante la puzza nauseabonda di cadavere serpeggiasse nell'aria della centrale. Vedeva corpi mutilati e alla maggior parte di loro mancavano dei pezzi. Quanto avrebbe voluto che Stein fosse lì con lei!
"Smettila!" si rimproverò "Non sei una bambina, sei una Falce della Morte, ora. Il tuo obiettivo ora è solo lui."
Aprì il portone centrale. Bingo. Un uomo sui 40 anni con il cappuccio sulle spalle aveva collegato un apparecchio al processore centrale e stava battendo alcuni dati al computer portatile. Sentendo la porta sbattere, rinunciò a fissare il nuovo arrivato: l'aveva riconosciuto. O meglio, riconosciuta.
Commentò, quasi tra sé e sé: - Buffo! Ti perdi nei minuscoli meandri di casa tua... e poi riesci a trovare me. Usi ancora i sassolini, Pollicino?-
Lei non disse nulla, si limitò a indicare la scia di sangue che procedeva fino al sacco di jutta dal quale spuntavano numerosi pezzi di corpo umano.
Lui sospirò: - Avrei voluto bermi il loro sangue, prima di tagliarli... ma ADORO sentire come strillano!-
- Non sei cambiato affatto, Nim.-
Il dottor Arthur Nim si girò a fissarla: - Tu dici?- La faccia era divisa tra il metallico e l'umano: occhio normale e occhio cyborg, braccio normale e braccio cyborg, e così via. Sembrava un mostro.
Marie, impassibile, annuì: - A parte l'anima. Quella non esiste più, ormai. In te c'è solo Follia.-
Lui la fissò, sadico: - Ma cherì, ti stupisci? Dovresti sapere meglio di me a cosa punto.-
- Appunto per questo devo portarti a marcire in prigione.-
- Quale, fiorellino? La regione Abisso è crollata, così come Sleepy Hollow. E poi... tu e quale esercito?-
Lei lo fissò duramente dall'unico occhio: - Io posso mettere a tacere la Follia.-
Lui alzò le mani teatralmente: - Giustissimo! E saremmo ad armi pari...-
Si udirono dei passi e lui sogghignò: -... se non fosse per lui.-
Al vedere chi arrivava, Marie sbiancò. No. Impossibile.
- Ju-Justin?!-
Ormai il combattimento durava da una mezz'oretta buona. Ma, a differenza dei Clown, i ragazzi cominciavano a sentire la stanchezza. Crona, poi, in preda a una delle sue crisi, era profondamente svenuto e Ox lo teneva d'occhio.
Molti degli attacchi che i pagliacci usavano prima sulla Luna non erano più in grado di eseguirli, ma Nim aveva impiantato al Clown Nero un sistema di mitragliatori laser capace di tener testa al fuoco incrociato di Kid, che tuttavia rimaneva impassibile.
Black*Star, nonostante i suoi pugni dell'anima, non riusciva che a metterli momentaneamente in standby, poi si rialzavano in piedi come se nulla fosse successo.
Solo Manuel non si sentiva affatto stanco: assorbiva tutte le tenebre che voleva da quella notte e si sentiva ogni minuto più carico.
A un certo punto gli venne un'idea: - Maka! Ragazzi! Radunateli in un unico punto sul palco!-
- Ah, no!- Urlò Kaguya, lanciandogli addosso il soprabito. Manuel si scansò usando il Mamba Nero e il soprabito, colpendo il pavimento, lo distrusse completamente. Poi, si portò velocemente davanti alla pagliaccia e la colpì sul naso con un calcio, facendola rovinare sul palcoscenico.
Il Clown, che si era ingrandito e si era appena staccato il naso rosso per compiere un attacco Laser progettato dal dottore, si distrasse per il botto e Kirikou lo spedì con un Triple F a gambe all'aria, per la precisione dritto sopra Kaguya.
Stessa sorte per il Clown Nero, che, colpito a una gamba da Kid, fu catapultato lì sopra dal Wollantern di Kim.
Maka, che, dal canto suo, aveva attivato il Majogari, ruotò la falce sotto le gambe metalliche e rinforzate del Coniglio Bianco, fuso con un collegamento USB a Raggio di Luna, che lo potenziava con delle mezzelune affilate che gli ruotavano attorno al corpo con dei fili metallici; il colpo della maestra della Falce lo lanciò rovinosamente sopra i colleghi e le mezzelune li aggrovigliarono ancora di più.
Infine, Rosso Porpora, legato dallo Star Trap, fu spedito con un calcio di Black Star sopra il mucchio, infilzandosi con la testa a mezzaluna metallica su Coniglio e Raggio.
Allora Manuel cominciò: - Black Crack Credow Shadow! Black Piton!-
Cominciò a ruotare a iper velocità intorno alla montagnola di pagliacci, che non riuscivano più a muoversi.
Maka urlò a Kid: - Tocca a te! Usa l'Eco dell'Anima!-
Kid incrociò le braccia con le pistole sul petto e Manuel vide la sua anima ingrandirsi mentre ruotava attorno ai Clown. Non ce l'avrebbe fatta ancora per molto: Kid doveva sbrigarsi!
Raggi elettrici circondarono l'anima del figlio del dio della Morte, mentre il ragazzo si sollevava da terra. Le armi che aveva in mano cominciarono a luccicare e Kid le abbassò: si allungarono, fino a diventare due enormi fucili.
Fu allora che Kid riaprì gli occhi. Manuel si lanciò in alto giusto in tempo: quel colpo che stava per lanciare gridava "MORTE!"
- Eco dell'Anima! Death Cannon!- Il colpo raggiunse il mucchio di pagliacci. L'esplosione fu immane e Manuel volò qualche metro più in su del previsto, a causa della forza causata dal fungo di fuoco sotto di lui. E ci sarebbe caduto se non fosse stato preso al volo da Kim, che volava su Jacqueline in versione scopa. Poi lo riportarono a terra, dove lui crollò, sfinito.
I pagliacci o erano stati spazzati via o se l'erano data a gambe levate, perché, nonostante Black*Star urlasse loro di venire allo scoperto per "affrontare la stella nascente dell'Olimpo" e blablabla, dal buco non ricevette che silenzio.
Gran bel piano, pensò Soul. Allora aiutava giocare a scacchi con Kid.
Kirikou si sedette, mentre si tastava i lividi: - Non erano poi un granché, stavolta.-
Maka commentò, laconica: - L'altra volta eravamo soli. Ma non è questo che mi preoccupa. Se sono riusciti a entrare qui, manca ancora un pagliaccio all'appello.-
Kid si guardò in giro. Lui e Maka erano gli unici a essere freschi come una rosa.
Poi disse: - Non lo vedo. Tu, Manuel, vedi niente?-
Manuel non rispose subito. Si stava ricaricando con il buio che c'era quella notte. Lucy lo chiamava, per prenderlo in giro, il "pannello oscuro".
Dopo che ricominciò a sentirsi meglio, disse: - Avverto della Follia molto più vasta, alla centrale. Sono due nuclei, mi sembra. Ma uno è cosciente, l'altro passivo al primo.-
Maka fissò Kid, che annuì; Kaguya diceva la verità. Marie era nei guai. Ma quando Kid si voltò per dire a Manuel di restare lì, non c'era più. Lo stregone aveva capito molto prima di loro.
Justin Law! O meglio, quel che rimaneva di lui. Erano immancabili la papalina e le cuffie, ma... gli occhi, le braccia, buona parte delle gambe erano completamente cibernetiche.
Nim lo fissò, con orgoglio: - Buffo, vero? Tu zittisci la Follia, lui vive solo di quella! E il ridicolo è che tutt'e due siete Falci della Morte!-
Lei si riscosse, sebbene ancora spaventata. Contro Nim, maestro di terzo livello, la cui anima è stata completamente inglobata dalla Follia? Forse. Contro Nim, maestro di terzo livello, la cui anima è stata completamente inglobata dalla Follia e una Falce della Morte come sua arma? Possibilità minime.
Chiese: - Come hai fatto a...-
- Oh, Free mi ha dato una mano a ritrovare i pezzi. D'altronde, IO gli ho trapiantato a dovere l'occhio di Mabaa! E manca ancora un Clown all'appello.-
Lei socchiuse l'occhio: - Per questo hai lasciato solo sei Clown lì. Volevi che ci raggiungessero.-
- A dire la verità speravo nei Desper soltanto, ma, ehi! Un omicidio non vale un genocidio, piccola.- concluse allargando le mani teatralmente.
Lei sogghignò: - Se arriveranno Maka e Soul Eater, ti faranno mangiare i denti.-
Lui sorrise, stavolta gelido e satanico: - Forse... ma non ti salveranno in tempo!- E partì alla carica con Law, trasformato in ghigliottina.
Manuel e Lucy correvano per arrivare alla centrale. Volevano dare una mano: Nim era troppo pericoloso, quella Follia poteva averla solo Shinigami in una quantità così vasta. E c'era un'arma, con lui. Anch'essa piena di Follia. Se poi era vero che mancava un Clown, sarebbe arrivato anche lui a dare man forte al pazzo.
Improvvisamente, una mano lo bloccò sul torace, spezzandogli il respiro (a quella velocità!). Black*Star! Kirikou, quindi, sarebbe arrivato di lì a un attimo.
L'assassino gli si parò davanti, con Tsubaki in modalità Lama Demoniaca. Se usava quella modalità, voleva dire che era seriamente intenzionato ad andare fino in fondo.
- Tu non passi!- urlò, pavoneggiandosi con la sua lama. Manuel lo fissò per dieci lunghi secondi.
Poi alzò le spalle, annoiato: - Sia! Black Crack Credow Shadow!-
Lui si mise in posizione: - Non passerai, tanto!-
- Shadow Pass!- e scomparve. Black*Star si guardò intorno: no, non era la velocità delle tenebre. Ma dov'era allora?
Glielo disse Tsubaki: - Laggiù! È vicino alla centrale, dentro l'ombra di un albero!-
A-ah, aveva usato le tenebre delle ombre del terreno come passaggio. Si lanciò a viva forza verso la centrale...
... senza vedere il palo della luce dove si andò a schiantare!
Un esplosione sul tetto. Doveva sbrigarsi. Si avvicinò alle tubature della centrale. Ma gli venne in mente che non avevano niente con cui tagliare i fili! Gli venne in aiuto Lucy, che teneva ancora il set di bellezza di Liz. E Liz aveva aggiunto anche una forbicina. Grazie Liz!
Nim fissò il buco nel soffitto, divertito: - Suvvia, Marie! Anche le Falci della Morte hanno un limite!-
In tutta risposta, un martello cadde a tutta velocità su di lui, crepitante di elettricità. Lui parò con la ghigliottina, ma la scarica lo raggiunse comunque, scaraventandolo all'indietro.
Poi, Marie si ritrasformò velocemente, caricandolo con un calcio diretto alla faccia: - La mia pazienza ha un limite!-
"Uhm, può tenere testa alla Follia dell'Ira di Excalibur", pensò Nim, prima di scansarsi e colpirla alla testa con il piatto della lama della ghigliottina. Marie, stordita, ne approfittò per inviargli un altra scarica. Entrambi furono catapultati via. Nim si rialzò prima di lei, puntandole contro Law. Il quale si divise in mille pezzi di metallo collegati da fili che partivano dalla base della lama.
I fili legarono Marie, ferendola alle braccia. Lei si lanciò all'indietro, trascinando con sé anche Nim. Poi, sempre legata, Marie si lanciò su di lui, facendo spuntare un martello sotto il piede destro per colpirlo con un'altra scarica. Ma il dottore prese il piede al volo, lanciandole un immenso flusso di Follia. Marie, sovrastata da quella forza, si accasciò.
Nim, sorridendo tristemente per quello scontro così breve, dopo aver ritrasformato Law, si apprestò a continuare il suo lavoro: installare una bomba nella centrale attraverso il reattore. Così, ogni difesa di Death City sarebbe crollata. E poi, era l'unico modo per farla esplodere, considerato che era stato lui, con l'aiuto di Jekyll, a realizzarla.
Era sul punto di schiacciare INVIO e far partire il conto alla rovescia quando...
... si spense tutto e la centrale, come tutta Death City, finì in blackout.
Nim si guardò intorno stupito, mentre Law rimaneva nella posizione di prima, all'erta, e i sensori di emergenza si accendevano.
- Non capisco! - borbottò, - L'ho creata in modo tale che non potesse avere un blackout! Assurdo!-
Ding. Nim guardò per terra. Forbicine? Bruciacchiate?! Chi aveva osato tagliare i fili... con quei miseri avanzi di artificialità?!!!
Si voltò. Non vide nessuno. Però... una figura uscì fuori da un ombra sottostante, come da un tombino, rizzandosi in piedi.
Il ragazzo sussurrò: - Più sono grandi, più è facile manometterli, doc. No?-
Nim lo fissò per un lungo istante, poi sogghignò: - Userò queste forbicine per tagliarti le vene e berti ogni goccia di sangue, Manuel Desper.-
- Come avete fatto a entrare a Death City senza dare nell'occhio?-
Lui allargò le braccia: - Semplice: ho creato un dispositivo che mi permette di sfruttare la stessa tecnica dello Scudo dell'Anima. Così facendo, le nostre anime sono passate inosservate.-
- Anime? Lei non ha un'anima! Nessuna anima... così come nessun cuore!-
Il dottore si limitò a rispondere. - Già. Vedi, il problema di Jekyll è che aveva un programma troppo piccolo. L'arma è forte, sì, ma solo sei il Meister sa dare l'energia che serve. Quando avremo reso tuo fratello un Kishin, IO sarò il suo Meister, perché... lo diventerò anch'io. E sarò MOLTO più potente di Ashura!-
- Lei corre troppo, Arthur Nim. Anche perché ora c'è più buio. E in questo momento, quindi, sono molto più forte di lei.-
E, per ribadire il concetto gli sferrò un calcio in pieno petto, scaraventandolo fuori e creando un altro buco nel tetto.
Poi, Manuel disse a Marie: - Signora Mjolnir, è meglio se resta lì...-
"Tonto, è svenuta! Dove vuoi che vada?" gli urlò in testa Lucy "Sei sicuro poi che siamo pronti per farlo? Capperi, lei è una Falce della Morte! E quello ha anche Justin Law formato robot!"
- Lucy, abbiamo sconfitto Jekyll, ti ricordo. Perlomeno, lo rallenteremo.-
Un attimo di esitazione, poi sbuffò: "Uff. E va bene. Buttiamolo tra le braccia di Shinigami!"
Nim li aspettava, quando uscirono di corsa fuori dalla porta, fresco e arzillo, con la ghigliottina pronta all'azione.
Non appena li vide, esclamò: - Un punto a favore e uno a sfavore. Il colpo era carino, ma non mi chiamo più Arthur: io sono il DOTTOR NIM. Ricominciamo!-
Detto questo, si lanciò su di loro con la Falce della Morte, mirando alla testa. Manuel si scansò, colpendolo allo sterno con un calcio, ma il dottore attutì il colpo spostando il petto all'indietro. Poi, come una molla, gli mollò una testata, che lui scansò per un pelo. La ghigliottina, intanto, aveva legato uno dei suoi fili intorno alla gamba di Manuel e lui ne approfittò.
- Black Crack Credow Shadow! Mamba Nero!- In un attimo, Nim era legato intorno all'addome insieme alle braccia. Manuel provò a colpirlo con un pugno, ma lui fece rientrare velocemente il filo, girando nel senso del filo per non tagliarsi; così facendo, Manuel perse l'equilibrio.
Un attimo prima di cadere, però: - Black Crack Credow Shadow! Shadow Raptor!- L'ombra di Nim, insieme con lui furono scagliati contro un edificio, mentre l'arma del dottore cadeva inerme a terra. Contemporaneamente: - Black Crack Credow Shadow! Shadow Pass!- Nim si sentì tirare giù, nell'ombra sottostante del condominio, fino a restare fuori solo con il busto: le braccia erano intrappolate! Manuel uscì velocemente fuori dall'ombra.
Poi, agganciò il bersaglio e...- Black Crack Credow Shadow! Shadow Ball!- Le sfere colpirono il punto dove si trovava il dottore, riempendo la zona di fumo.
Soul, che cercava con Tsubaki di rianimare Black*Star, che delirava sulla "distruzione dei pali della luce", sentì delle esplosioni, provenienti dalla centrale. Fissò Maka: non c'era tempo da perdere. Così, insieme agli altri 7, lasciarono Star nelle mani della sua partner. Dopo che se ne furono andati, Black*Star afferrò una sua mano.
Lei lo fissò, stupita da quella reazione. Poi, lui indirizzò con una mano il suo sguardo sulla maglietta. Adesso la scritta "Love" sembrava splendere per lei, la Lama Oscura, in quella notte buia. Sorrise. Era così orgoglioso, che non era neanche capace di ammettere certe "debolezze smielatamente mortali" anche davanti ai suoi amici.
Gli sussurrò: - Anch'io, Star. Anch'io.-
Inaudito! Come faceva a essere dietro di loro? Era sicuro che un attimo prima si trovasse lì...
Si voltò a fissarlo. Nim sorrise bieco, mentre teneva di nuovo in mano Law.
- Bel colpo. Ma, vedi, anche la Follia ha due poli. Il positivo e il negativo. Quando Law è in forma d'arma, quindi, non posso staccarmi da lui per più di cinque secondi.-
Manuel si rimise in posizione: - Vorrà dire che vi distruggerò tutti e due.-
Lui rise di gusto: - Scusa, ragazzo, ma io non sono Jekyll. IO uccido il mio avversario!-
Detto questo si avventò su Manuel, menando ancora più velocemente di prima la ghigliottina, come se fosse una lama da scherma, ruotando il polso meccanico come una trottola. Se non fosse stato per la velocità delle tenebre, Manuel sarebbe finito un mucchio di volte nella gabbia di Law.
Ciò nonostante, Nim non gli lasciava un attimo di tregua, tanto che Manuel dovette ripiombare nelle ombre sottostanti per avere un po' di respiro. Ma Nim cominciò a bombardare le ombre di Follia, facendole convergere ed esplodere tra loro per l'attrazione e la repulsione provocata, finché Manuel non saltò fuori.
Ma era pronto per farla finita: - Black Crack Credow Shadow! Black Piton!-
Il dottore, caduto nella morsa, non riusciva a muoversi; solo gli rimaneva sulle labbra il ghigno stampato.
Allora, Manuel agì: - Eco dell'Anima!-
Nim fissò il bastone illuminarsi, poi pensò: "Sciocco!"
- NIGHT BOMB!- L'eplosione creò un altro gran polverone, mentre lui e Lucy cadevano giù, tutt'e due sulle proprie gambe, affannati per le energie spese. Ma prima che Manuel, sicuro che il colpo avesse perlomeno tramortito il dottore, potesse ricaricarsi, si accorse di un particolare. C'erano DUE colonne di fumo. Come se... No!
E invece, Nim era lì, in mezzo ai due buchi fumanti per terra, il palmo buono premuto contro la lama della ghigliottina, che aveva assunto un colorito verdastro.
Nim rise, diabolico: - Dì un po': non te l'aspettavi, eh? Tenebre più Follia, uguale Oscurità. E l'Oscurità e scompaginata, libera, non compressa. Mi è bastato lanciare una scarica di Follia verso il centro del tuo colpo per dividerlo in due.-
Manuel, spaventato, disse: - Ma... e il Black Pyton?-
Lui fece un sorriso sghembo: - Quello? Semplicemente mi sono stufato di giocare con te!-
Si accorse solo allora che era circondato da un'aura verdognola come quella della lama. La Follia era molto più vasta di prima. Come se...
Nim rispose, quasi indovinasse le sue paure: - Io ho una Follia Pura, come quella della Paura di Ashura. Solo che... la mia si chiama Sadicità! Ed è composta da tre livelli, uno più forte dell'altro. Ho appena rilevato il primo: PUNIZIONE!-
Una scarica verde elettrica uscì veloce dalla sua mano e colpì Manuel in pieno petto, scagliandolo all'aria. Anche Lucy, stupita, stava per essere colpita... quando una spinta la spostò appena in tempo. Era Kirikou! Evvai!
Nim non fece in tempo a reagire che venne preso di mira da una mitragliata di colpi micidiali, dai quali dovette scappare correndo sul muro di un abitazione lì vicino. Un attimo dopo, gli si parò davanti una ragazzina su una scopa fiammeggiante, bloccandolo.
La scopa si trasformò rapidamente in una lanterna e quella gridò: - Wollantern!- Il colpo lo spinse all'indietro di qualche metro, ma era ancora cosciente per parare con Law i colpi di pistola del giovane Shinigami.
Si accorse troppo tardi del moccioso: - BLACK*STAR BIG WAVE!- I colpi di Marie non avevano niente a che vedere con quel pugno: il ragazzo aveva un'anima molto potente e il suo ego riusciva a respingere anche la sua Follia!
Nim boccheggiò, in cerca d'aria. Un attimo dopo fu colpito con il piatto della lama allo stomaco da Crona e scaraventato in aria. Dove lo aspettava la Albarn.
- Antica arte dei maestri della Falce: Majogari!-
Il colpo lo scaraventò giù, creando una voragine immensa.
Maka e Soul riatterrarono, controllando se Manuel stesse bene. Quello era ancora vivo; un po' ammaccato, ma Kim lo aveva appena curato e sentiva solo una gran fame.
Allora il fumo della voragine si dileguò con una folata di vento, mettendo i ragazzi in allerta. Nim era arrabbiato, con una faccia che rasentava il sadismo più folle.
- Scemi... Io vi ucciderò tutti. Eco della Follia! Robespierre!-
Ridicolo... spaventoso... ma reale... Maka vedeva due nuclei di Follia collegarsi e regalarsi un'energia spaventosa! La ghigliottina si divise in diverse parti filamentose che si annodarono rapide al collo di ognuno dei ragazzi, diventando poi una ghigliottina in miniatura per ciascuna testa. Così le armi, che, legate anche loro al filo, ritornarono nella loro forma umana. Per quanto si dimenassero, non riuscivano a togliersela.
Lui sussurrò, maligno: - La sentenza è... DECAPITATI!-
- Alt!- la voce proveniva da un tetto. Nim si voltò a vedere e trovò un ragazzo con la giacca a scacchi marroni e bej, un cappuccio, un pipa in bocca e un'enorme lente d'ingrandimento in mano, dall'aria tagliente.
(Rende l'idea, no?)
Nim sbraitò, puntandogli contro il braccio metallico: - TU! SEMPRE TU!-
Il braccio si tramutò in un attimo in grosso bazooka, che sparò un colpo alla volta del tipo, che saltò giù, colpendolo alla pancia con la lente. Poi illuminò il braccio buono con un verso della lente: il braccio rimpicciolì, perdendo la presa su Law. La mancanza di contatto, interruppe l'Eco e i ragazzi furono liberi.
Nim lo fissò in cagnesco. Poi afferrò per un braccio Law, tornato normale e urlò: - Jasper, Free, via col regalo!-
Un enorme lupo a due zampe e un tipo bislacco con un cilindro in testa si materializzarono ai suoi lati.
Maka, vedendolo provò a lanciarsi su di lui, ma il tizio con la pipa la bloccò con uno sguardo che non ammetteva repliche. Poi, uno specchio enorme apparve dietro i quattro e si tuffarono all'indietro su di esso scomparendo. Poi, lo specchio sparì.
Manuel urlò al tizio con la pipa: - Ma che le è preso? Li ha lasciati andare...- Ma quello nemmeno lo ascoltava: correva verso la centrale, urlando: - Forse non è troppo tardi...-
Maka allora urlò: - Sherlock, fermo!-
Fu allora che sulla centrale apparve un immenso cilindro di vetro.
Si udì una risata nell'aria: - Regaloooooo...-
Poi, il cilindro calò sulla centrale.
Soul: - MARIE, ESCI!-
E la centrale esplose.
Angolo dell'autore: Lo so, mi volete impiccato morto. Troppe cose lasciate in sospeso. Ma spiego tutto nel prossimo capitolo. L'avessi fatto qui, sarebbe diventato un mattone. Vi chiedo venia e chiedo consigli casomai sbagliassi in qualcosa. Rinuncio ad aspettare commenti, credi sia inutile al momento. Grazie ancora per l'incoraggiamento di tutti quelli che mi votano, tomodachiheart e Mery2012. Bye. Joma joma dabarasa a tutti!
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