~Nuove Amicizie~
Oh Gabriel!! Ma che cosa cacchio sto dicendo! Ci conosciamo a malapena, abbiamo solo scambiato due parole in quella maledetta galleria, non posso essermi innamorato di una ragazza così fuori dal comune!
Eppure...mi manca.
-"Gabriel!"
Mi girai: era Kiria!
Non aveva neanche un graffio né lividi! Non pensavo che fosse così resistente, ha battuto due golem di pietra enormi! Ripensandoci non è nemmeno possibile....ma non importa, tutto è andato bene e nessuno si è ferito!
Le corsi incontro e ci abbracciammo, era il momento più bello della mia vita! ♥
Sussurrai:" Sono felice di averti di nuovo tra le mie braccia...~ ero così in pena per te..."
-"Tranquillo, ora e tutto finito."
Ad un tratto, quattro piccoli animaletti sbucarono da un cespuglio.
C'era un Gatto Nero, un Cane Marrone, una Papera Gialla e un Pesce Blu moribondo, poretto.
-" Abbiamo interrotto qualcosa? "- chiese il gatto - "se si ci scusiamo, ma Papera Gialla aveva una crisi isterica e volevo calmarla. "
Intanto io e Kiria eravamo rossi come due peperoni e ci eravamo staccati da quell'abbraccio fantastico.
" Mi calmerò solo se sti due ci offrono un posto dove dormire " disse Papera Gialla.
"Ah giusto! Gabby è molto pericoloso andare in giro di notte, quindi mi sono attrezzata."
Tolse dallo zaino che aveva in spalla una tenda di cuoio e la mise a terra, la fissò ed ecco la tenda più patetica del mondo.
Ma sapevo già che quella non era una normale e patetica tenda in cuoio, infatti, al suo interno c'era un salotto in legno con altre quattro stanze.
Avete in mente il castello di Hogwarts? Le dimensioni non sono per niente quelle ma siamo lì col significato: un vecchio castello fuori, una fortezza magica al suo interno....buffo no?
Ci accomodammo nell'appartamento: il salotto era tutto in legno, grande e caldo. C'era un divano e due grandi librerie, con libri di ogni genere. A destra della porta di entrata c'era un cucina, piccola, ma con un odore di cannella e burro buonissimo! Invece, davanti all'ingresso, si estendeva un corridoio con due stanze. Probabilmente una nostra e una per gli ospiti.
-"Bene ragazzi, fate come se fosse casa vostra!"
Così mi diressi verso le stanze e ci diedi un'occhiata, mentre gli altri erano in cucina a guardare, con l'acquolina in bocca, la torta che era nel forno.
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