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Capitolo 7 (quello vero XD)

Scendo dal treno esausto, andando a sedermi verso una panchina
" Tate! " urla Charlotte venendomi in contro. Mi abbraccia forte e dopo qualche secondo si stacca

" Wow! Sei più bello di quanto mi aspettassi! " dice entusiasta

" E tu più nana ti quanto mi ricordassi " dico ridendo

" Ancora con questo fatto? Non sono nana! Sono... "

" Diversamente alta "

" Ecco! Ora andiamo forza! " dice prendendomi il braccio e tirandomi via insieme ai bagagli. Entriamo in un taxi che ci porta in un grande palazzo. Mi scappa un "wow" da quanto è alto. Entriamo e prendiamo l'ascensore che ci porta al quinto piano. Arriviamo davanti un appartamento con il numero "43"
" Prima di entrare, ti chiedo scusa se troverai un po' di disordine ma sai com'è... "

" Hahahahaha. Sta tranquilla nana " infila la chiave nella serratura e si sente lo scatto della maniglia. Entriamo e rimango a bocca aperta. Al lato sinistro della porta un appendiabiti e a destra un mobile interamente di legno dove c'è una piccola ciotola colorata in cui Charlotte mette le chiavi di casa. Dopo un paio di passi ci ritroviamo in un immenso soggiorno. Ci sono due piccoli gradini che portano al divano. Davanti ad esso una grande finestra posta su gran parte del muro. Sulla parte sinistra un quadro di un urlo, mentre nella parte destra un telefono fisso. Davanti al divano un tavolo di legno con cinque sedie attorno ad esso
" Questo è il salotto " spiega Charlotte portandomi poi in un'altra stanza praticamente di fronte ma senza porta. In essa vi è la cucina grande quanto basta per tre, o anche quattro persone. Usciamo da essa ritornando nel salotto
" Vedi quelle tre porte? " indica tre stanze alla fine del corridoio. Una a destra, una a sinistra e una in mezzo

" Si "

" Quella a destra è la tua camera, mentre davanti, cioè quella a sinistra è la mia "

" E l'altra stanza? "

" Quello è il bagno. Visto che domani verrai nella mia stessa scuola, questa sera ci divertiremo perciò ti lascio riposare. Se vuoi ti preparo qualcosa o..... " in quel momento si sente lo squillo del telefono fisso. Charlotte corre a rispondere

" Pronto? Si, si. Perfetto. Scendo subito " riattacca e si gira verso di me

" Tate... " sussurra mortificata

" Se è per lavoro vai, non preoccuparti per me. Me la caveró "

" Giuro che tornerò tra un po' "

" Hahaha, fai con calma "

" È una promessa " dice dandomi un bacio sulla guancia e correndo via. Anche se ha 16 anni lavora già. I soldi le servono. I suoi genitori, se ben ricchi, le hanno comprato questo bellissimo appartamento ma lei è costretta a lavorare per mangiare visto che gli danno i soldi solo per l'affitto. Vorrei tanto aiutarla. A quel pensiero sospiro e mi dirigo verso il bagno per fare una doccia calda. Mi spoglio davanti allo specchio ed entro nella doccia lì vicino. L'acqua ricade su i capelli e poi sul torace. In quel momento penso a Philip. Il mio dolce Philip...cosa starà facendo? Gli manco? Si sente sollevato per essersi liberato di me? Oppure....mi sta aspettando ancora con la speranza che io ritorni? Mille domande sorgono in me. A distrarmi c'è il suono del campanello della porta. Prendo un asciugamano e lo avvolgo alla vita per poi uscire. Probabilmente Charlotte si sarà dimenticata le chiavi. Apro la porta di scatto
" Hey Charl.... " il ragazzo si blocca a metà frase. Mi perdo in quei occhi celesti come il mare. La bocca sottile mezza chiusa e i capelli biondi un po' spettinati

" Tu chi saresti? " chiede il ragazzo stranito

" I-io sono un amico di Charlotte. La stavi cercando? "

" Un amico eh? Si dobbiamo discutere di alcune cose " risponde vago guardandomi il torace e scendendo con lo sguardo

" Ehm....Charlotte è appena uscita ma ha detto che ci metterà qualche minuto. Se ti va puoi aspettarla dentro "

" Okay " entra e chiude la porta alle sue spalle. Si siede sul divano con le braccia incrociate al petto

" Vuoi qualcosa da bere in tanto che aspetti o.... "

" No, e se non vuoi che qualcuno ti stupri ti consiglio di andati a vestire "

" Chi mi dovrebbe stuprare, scusa? " il suo sorriso si fa più ampio e malizioso. Si gira verso di me

" Non lo immagini proprio? " in quel momento mi sento andare a fuoco. Abbasso la testa e vado nella mia stanza quasi correndo. Afferro una maglia a maniche corte, jeans e boxer bianchi. Mi vesto e metto le scarpe. Esco dopo un po' dirigendomi in soggiorno
" Ti preferivo prima, ma neanche così non sei niente male " dice fissandomi maliziosamente. Distolgo il mio sguardo da lui

" Vuoi qualcosa da bere? " richiedo nervoso

" Un caffè, grazie " mi dirigo in cucina e metto la caffettiera sul fornello. Rimango perso a guardare quello strumento per una ventina di minuti. Il suono fastidioso della caffettiera mi sveglia. Sta colando tutto! Di scatto l'afferro con le mani senza pensarci ma il calore mi brucia le mani. Urlo dal dolore e lascio cadere quell'infernale oggetto. Il dolore mi sta uccidendo! Il ragazzo corre da me attirato dal rumore. Quando mi vede sul pavimento con le mani quasi bruciate si precipita ad aiutarmi. Mi trascina nel bagno, mi mette le mani sotto l'acqua fredda e, cazzo, quanto brucia! Urlo di dolore e voglio solo accasciarmi a terra, e prima che ci possa riuscire mi prende in braccio e mi porta sul divano. Mi fa sdraiare su di lui e io inizio a tremare dal dolore così mi stringe forte e mi accarezza la testa. Ora ci ritroviamo entrambi sdraiati su questo divano, io tra le sue forti braccia. In quel momento inizio a piangere e a pensare di voler essere con Philip, tra le sue di braccia. Piano piano le sue carezze mi rilassano. Con la mano mi alza il viso. In quel momento mi sembra di veder Philip con me. Altre lacrime escono dai miei occhi. Mi appoggia una mano sotto la nuca e l'altra sulla guancia. Si avvicina e mi bacia. Non è un bacio come quelli che mi da sempre Philip, ma uno più "chiuso" senza sentimenti. Freddo diciamo. Non mi piace, così mi distacco
" Che succede? " chiede guardandomi negli occhi

" Non...non posso "

" Sei fidanzato? "

" No "

" Etero? "

" N-no... "

" Allora non capisco "

" Mi piace già una persona..in più un bacio senza sentimenti veri non mi piace...tutto qui ''

" Quindi non puoi farlo, giusto? "

" Non voglio è diverso " una risata esce dalla sua bocca. Mi da un bacio sulla fronte e si alza

" Sei interessante. Magari ci posso provare " dice per poi andarsene da quell'appartamento e lasciandomi solo sul divano....

SPAZIO AUTRICE
HEY! VISTO CHE VOLEVO FARMI PERDONARE PER IL CAPITOLO PRECEDENTE HO FATTO UN CAPITOLO PIÙ EMOZIONANTE DEL SOLITO. FORSE MOLTO PIÙ LOGICO E PIENO DI SENSO. MI SCUSO CON LA MIA CARA AMICA GIUSEPPINA CHE IERI MI VOLEVA AMMAZZARE PERCHÉ NON HO PUBBLICATO IL CAPITOLO GIUSTO ;P
TI VOGLIO BENE PAZZA XD
GRAZIE E BUONA GIORNATA U.U

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