3 - Finding Michael
Luke's pov
Mi ci era voluto un weekend di ricerche ininterrotte, ma alla fine avevo trovato dei potenziali candidati ad essere Michael su tumblr. Ero abbastanza informato su Michael da sapere in linea di massima cosa gli piacesse e avevo studiato il suo profilo di Facebook per farmi un'idea più ampia. E beh, tirando le conclusioni, Michael è un nerd con la N maiuscola. Tirando altre conclusioni, sarebbe impossibile trovarlo. Ma ce l'ho fatta lo stesso. Forse. Beh, io almeno ci speravo.
La conseguenza immediata della mia ricerca era che lunedì mattina ero esausto, avendo passato la notte a cercare Michael tra i miei followers. Mi vestii di malavoglia, infilando una maglia con le maniche a tre quarti visto che quella mattina faceva abbastanza fresco e i soliti skinny jeans neri. Lasciai i capelli com'erano, non avevo la forza di sistemarli.
Scesi di sotto per fare colazione, sentendo l'odore della cannella dalle scale. Mia madre stava, molto probabilmente, preparando i suoi famosi dolcetti di Halloween nonostante fosse ancora inizio ottobre. Non che me ne lamenti, ovvio: i dolcetti alla cannella di mia madre sono la cosa più buona di questo mondo.
Non appena entrai in cucina un bambino di due anni mi saltò addosso, abbracciandomi la gamba e urlando «zio Luke!».
Sorrisi, abbassandomi sulle ginocchia per prendere mio nipote in braccio. Gli posai un bacio sulla guancia. «Marky! Che ci fai qui?», gli chiesi, posandolo sull'isola in granito.
Mia madre guardò entrambi ridendo. «Tuo fratello maggiore è passato alle sei di stamattina per lasciarmelo. Oggi partiva con Denise, ricordi?», disse, tornando concentrata ai suoi dolcetti con il sorriso sulle labbra.
Mia madre sorrideva sempre quando parlava di me, Ben, Jack e Mark. Mia madre sorrideva per qualsiasi cosa, a dire il vero, ed era la cosa che mi piaceva di più di lei, il fatto che fosse così positiva. Riusciva a vedere del buono anche nelle persone più cattive e vedeva il bicchiere mezzo pieno anche nella situazione più drastica.
Certo, per un lungo periodo della sua vita non è stata così, e forse il suo istinto l'ha tradita un paio di volte, ma mia madre è una donna forte e non si è mai scoraggiata. Aspiro ad essere come lei un giorno.
«Già, oggi partivano per la luna di miele», borbottai, sedendomi su di uno sgabello e prendendo un dolcetto.
Mia madre mi lanciò un'occhiataccia, ma mi lasciò fare. «Avrebbe voluto salutarti, ma dormivi e gli ho detto di non svegliarti - perché sei andato a dormire parecchio tardi stanotte», disse, lanciandomi un'occhiata eloquente.
Abbassai lo sguardo. «Ehm... Stavo parlando con Calum e ci siamo fatti prendere la mano, scusa mamma», mi inventai, sperando che mia madre non capisse che mentivo.
Non potevo certo dirle che fossi su tumblr; sapendo com'è fatta, vorrebbe vedere il mio blog e non le andrebbe giù il fatto che posto foto di me stesso su internet. Mia madre può essere una persona dalla mentalità aperta, ma sapere che il proprio figlio - il più piccolo - posta foto di sé stesso in biancheria intima femminile su tumblr sarebbe una catastrofe.
«Cos'avevate di così importante da dirvi fino a tarda notte che non poteva aspettare la mattina?», mi chiese scettica.
Mi strinsi nelle spalle. «Le solite cose, lo sai che io e Calum parliamo di stronzate la maggior parte del tempo», sentii bussare, così mi alzai e finii il dolcetto in un boccone, afferrai la borsa da terra e salutai mia madre e Mark con un bacio sulla guancia, «A dopo!», dissi, correndo verso la porta.
«Mi hai salvato in corner, amico», ringraziai Calum, quando uscii di casa chiudendo la porta alle mie spalle.
Il moro mi aspettava seduto sul cofano della sua auto, come al solito aveva il cellulare in mano. Mi guardò e fece spallucce. «Ti salvo in corner in parecchie occasioni se non te ne fossi accorto», borbottò, salendo nella sua auto.
Mi sedetti al posto del passeggero, posando la borsa ai miei piedi. «Già, già, il mio valoroso cavaliere dalla lucente armatura», dissi sovrappensiero, accendendo la radio, «Potresti vestirti da principe azzurro per la festa di Halloween della scuola. Io potrei fare la tua principessa sexy», proposi, alzando le sopracciglia.
Calum scosse la testa, cambiando stazione. Questa volta lo lasciai fare. «Non vedo perché dobbiamo continuare ad andare a quella festa piena di mocciosi», sbottò, mordendosi il labbro inferiore.
«Oh, divertiti un po', Calum! Ogni anno fai sempre la stessa storia, non riesco a capire perché la festa di Halloween ti infastidisca così tanto», mi lamentai, poggiando la testa sul sedile, «Alla fine ci divertiamo anche!».
«Non voglio andare alla festa della scuola, tutto qui. È pieno di bambini stupidi, non c'è mai un po' di alcool neanche a pagarlo e i costumi fanno sempre cagare. Non posso affrontare questo schifo per un altro anno», spiegò Calum, sospirando.
Annuii, comprendendo le sue ragioni. «È divertente però, se vai con le persone giuste», ribattei, «È una delle poche volte in cui possiamo fingere di essere ciò che non siamo».
Calum mi guardò, alzando un sopracciglio. «Hai appena detto di volerti vestire da principessa sexy - che è quello che sei già. Se proprio vuoi essere ciò che non sei, vestiti da suora», borbottò, facendomi ridere.
«Oh, così mi fai arrossire. Potrei farlo, vestirmi da suora, però sarebbe una grande contraddizione visto che finirei a letto con qualcuno sicuramente... E poi non sarebbe divertente come quell'anno in cui tutti e quattro andammo vestiti come i Fall Out Boy nel video di America's Suitehearts. Ricordi? Eravamo esilaranti».
Calum si lasciò scappare una risata. «Ancora oggi non riesco a decidere se sia stato più terribile Theo come Joe o te come Patrick. Eravamo davvero divertenti, è un peccato che nessuno ci riconobbe».
«Un ragazzo mi riconobbe», lo corressi, «Ma era probabilmente strafatto perché mi saltò addosso cominciando a dire che fossi il suo idolo e che voleva i miei bambini - inquietante», feci una smorfia prima di scoppiare a ridere con Calum.
«Potremmo farlo di nuovo quest'anno, magari ci vestiamo come nel video di Irresistible», propose il moro mentre parcheggiava.
Alzai le spalle. «Potremmo vestirci dai membri degli One Direction, adesso sono quattro quindi è perfetto! Aspettavo solo questo momento».
Calum fece una smorfia mentre uscivamo dall'auto. «Non voglio più sentir parlare degli One Direction, d'accordo? Mia sorella ancora piange quando sente parlare di Zayn», disse, rabbrividendo.
Scossi la testa. «Non capisci, amico. È stato un trauma vederlo andar via».
Calum si passò le mani in faccia dalla disperazione. «Se io sono riuscito a superare il ritiro dei Fall Out Boy allora sono sicuro che potete superare benissimo Zayn fuori dalla band. Meglio per lui, poi», sbottò, facendo alzare un sopracciglio a Theo.
Il moro sospirò. «State ancora litigando per gli One Direction? Non è acqua passata?», ci chiese, ridendo.
«Non ricordo più neanche perché abbiamo aperto l'argomento», dissi io, facendo spallucce, «William dov'è?».
Theo fece un cenno con il capo davanti a lui. «Sta arrivando».
Io e Calum ci voltammo, trovando il nostro amico in compagnia di Aidan. I due camminavano mano nella mano, ridendo e guardandosi con gli occhi dell'amore. Calum e Theo fecero versi somiglianti a quelli di un gatto morente.
«Buongiorno ragazzi. Ci sono novità?», ci chiese il ragazzo quando ci raggiunse, guardando Aidan raggiungere i suoi amici e sorridendo come un ebete.
Theo scoppiò a ridere. «Proprio tu ci chiedi se ci sono novità? Amico, ti abbiamo visto! Va tutto bene con Aidan?», gli chiese, facendo scoppiare a ridere William che cominciò a raccontare della festa e di ciò che era successo tra lui e Aidan.
E diamine, era qualcosa di meravigliosamente romantico ed era divertente vedere l'impavido e sicuro di sé William Woods comportarsi come un bambino alla prima cotta, ma sinceramente avevo di meglio a cui pensare. Michael era a due passi da me, se ne stava in disparte con un broncio mentre i suoi amici parlavano e io non riuscivo a distogliere lo sguardo da lui e dalla sua camicia di flanella blu e verde che gli andava leggermente più grande. Ancora una volta, ciò che Michael indossava sarebbe stato bene con le mutandine che avevo messo quel giorno... A proposito. Devo trovare un piano per rubare il cellulare di Michael e scoprire quale fosse la sua url di tumblr. Ma come...?
«Cazzo!».
Mi voltai verso Calum e alzai un sopracciglio. «Che hai?».
Calum scosse la testa. «Oggi ho ginnastica e io ho lasciato la tuta e le scarpe a casa! Come faccio a correre con gli skinny jeans?», borbottò esasperato.
Una lampadina si accese nella mia testa, ricordando che Calum aveva l'ora di ginnastica con Michael. Afferrai il mio migliore amico per un braccio, portandolo dentro la scuola e fermandomi solo quando fui sicuro che nessuno potesse sentirci.
«Ho un piano», esordii, sorridendo a trentadue denti mentre Calum mi guardava confuso.
«Un piano per fare cosa?».
Scossi la testa. «Per scoprire qual è l'url di tumblr di Michael, scemo!».
Calum si grattò la testa. «E cosa dovrei farmene, esattamente?», mi chiese, sempre più confuso.
«Mi aiuterai a realizzarlo, semplice! Beh, a dire la verità tu sei parte fondamentale del piano».
Calum scosse la testa veemente. «Non pensarci neanche! Non voglio aiutarti, i tuoi piani vanno sempre a finire male!».
Calum cercò di andarsene ma io afferrai la sua mano destra costringendolo a restare. «Ti prego, Cal. Almeno ascoltami», lo pregai, facendo il labbruccio.
Calum sospirò. «Va bene, spara», disse rassegnato, appoggiandosi con la schiena al muro.
Sorrisi soddisfatto. «Allora, tu hai ginnastica con Michael, giusto?», chiesi; come mi aspettavo Calum annuì, «Bene. Il piano è semplice in realtà: tu distrai Michael ed io prendo il suo cellulare dall'armadietto. Detto fatto».
Calum alzò un sopracciglio. «Detto fatto? Sei impazzito? Non riuscirò mai a distrarre Michael! Quel ragazzo mi odia, ne sei al corrente o no? E poi come cavolo dovresti fare a prendere il cellulare di Michael dal suo armadietto con combinazione?», sbottò, mettendo in luce tutte le falle del mio "brillante" piano.
«Puro caso?», concessi, alzando le spalle.
Calum scosse la testa. «Non ti voglio aiutare. Sul serio Luke, questo piano fa acqua da tutte le parti».
«Dai Calum... Fallo per un amico? Per il tuo piccolo ed innocente migliore amico che vuole conquistare la sua cotta di sempre? Per favore?», lo pregai, facendo il broncio e gli occhi da cucciolo, qualcosa a cui Calum non sapeva resistere.
Purtroppo per me, aveva deciso di resistere proprio adesso. «Luke... No. Non posso aiutarti stavolta».
Mi arresi. «Va bene. Cosa vuoi?».
«Eh?», mi chiese, alzando un sopracciglio.
«Cosa vuoi? Sono disposto a darti tutto ciò che vuoi. Soldi per le merendine per il prossimo mese, la mia penna preferita, favori sessuali - anche se quelli già te li faccio in quantità - diamine, ti darò anche il mio vinile di Folie A Deux. E sai quanto io ami quel vinile», dissi, incrociando le braccia al petto.
Beh, sapete come si dice, a mali estremi estremi rimedi. Spero solo che non decida di prendersi il vinile di Folie A Deux... sul serio, amo quell'album alla follia e conservo la sua edizione limitata in vinile come se fosse il tesoro più raro.
«Certo che sei davvero disperato».
Mi morsi il labbro inferiore. «Devo saperlo, Cal. È tutto ciò che mi serve per conquistare Michael».
Calum sospirò. «Non so a cosa ti serva esattamente», borbottò, passandosi una mano fra i capelli.
Sorrisi malizioso. «Beh... Ho qualcosa in mente».
***
Alla fine Calum accettò di partecipare al piano, approfittando della situazione per avere il mio vinile di Folie A Deux. Beh, almeno adesso potevo procedere con il mio piano per conquistare Michael, anche se un vinile è sempre meglio di una scopata... purtroppo questo era il prezzo da pagare.
Al suono della campanella della terza ora e io Calum ci incontrammo fuori dalla palestra. Sarei entrato con lui senza farmi notare, mi sarei nascosto nelle docce e avrei aspettato che tutti fossero usciti dallo spogliatoio; poi, quando Calum avrebbe attaccato bottone con Michael, io sarei uscito dal mio nascondiglio, avrei cercato l'armadietto di Michael, l'avrei sbloccato e avrei preso il suo cellulare, scappando prima che il coach avesse chiuso lo spogliatoio. Abbastanza complicato, ma sarebbe andato tutto bene, si spera.
«Sei ancora in tempo per tirarti indietro», disse Calum, incamminandosi con me nella palestra.
Mi strinsi nelle spalle. «Devo farlo, Cal. È l'unico modo».
«Non è l'unico».
Alzai un sopracciglio. «Ah sì? Ce ne sarebbe un altro?», chiesi scettico, entrando negli spogliatoi.
Calum alzò le spalle. «Potrei cominciare ad uscire con Ashton e chiedere a lui», suggerì vago.
Scoppiai a ridere. «Scusami, Cal, ma se aspetto che tu faccia una mossa con Ashton allora tanto vale che mi metta comodo e aspetti la fine dei miei giorni», dissi, nascondendomi in una delle docce.
«Sei così cattivo», sentii Calum dire, prima che le porte dello spogliatoio cominciassero a sbattere, lasciando passare i ragazzi che in quell'ora avrebbero usato la palestra. Aspettai in silenzio che lo spogliatoio si sgomberasse di nuovo. Quando sentii la voce di Calum richiamare Michael capii che fosse il mio momento. Uscii dalla doccia, dirigendomi agli armadietti in punta di piedi.
«Che vuoi, Hood?», chiese Michael a Calum, appoggiandosi con la spalla ad uno degli armadietti. Dalla mia posizione in fondo alla stanza riuscivo a vederli; Calum era davanti alla porta, si torturava nervoso le dita.
«Volevo parlarti di... Ashton, sì. Ashton», disse il moro, mordendosi il labbro inferiore, «A-avrai notato che... ci flirto molto, già».
Scossi la testa. Calum era così impacciato quando si nominava Ashton...
L'armadietto di Michael era il numero 165, la sua combinazione era 3550. Come facevo a saperlo? Semplice, mi sono scopato l'addetto agli armadietti. Non c'è niente che non si possa risolvere con del sesso.
«Eccome se l'ho notato», sbottò Michael a Calum, facendomi prendere un colpo, «E penso tu abbia notato che a me da fastidio».
Calum scosse la testa. «Sai che non mi interessa un bel niente che ti dia fastidio. E sono certo che non interessi neanche ad Ashton. Non sei il re del mondo Clifford, i tuoi amici possono frequentare chi vogliono e tu non sei nessuno per dire il contrario. Okay?».
Oh, dovevo ammettere che Calum fosse impressionante. Non avevo tempo per pensare al suo battibecco con Michael, però, dovevo portare a termine una missione. Missione che era quasi completata: avevo già aperto l'armadietto senza farmi sentire. Il cellulare era sulla mensola più in alto, lo presi senza difficoltà. Socchiusi l'armadietto e alzai un pollice in direzione di Calum.
«Beh, ad ogni modo non mi importa cosa pensi. Io voglio Ashton e l'otterrò. È chiaro, Clifford?», sbottò Calum, girando i tacchi ed andandosene. Michael lo seguì urlandogli contro.
Corsi via dallo spogliatoio, cercando di nascondermi mentre uscivo dalla palestra con il cellulare di Michael in mano. Ero così vicino a scoprire una delle tessere mancanti del mio puzzle che mi faceva male il cuore dalla gioia.
Mi fermai sotto le scale, esausto a causa della corsa. Sbloccai il cellulare di Michael dopo due tentativi - la tua data di nascita non è mai una password efficace - ed aprii l'applicazione di Tumblr, andando dritta alle attività del blog. Un sorriso mi attraversò il volto quando lessi l'url di tumblr di Michael; non era di certo chi avevo previsto che fosse, ma non mi interessava perché ormai lo sapevo. E quindi, potevo mettere in atto il mio piano per conquistare Michael Clifford una volta per tutte.
***
[A/N] Heilà! Mi ero ripromessa, quando ho iniziato a postare questa storia, che l'avrei postata sempre nel tardo pomeriggio... ma sono una persona che non mantiene mai le sue promesse quindi eccomi qui, ad orario di pranzo, mentre scrivo l'author's note del terzo capitolo di Slut Wars. Ottimo
Ecco, beh, Luke ha appena scoperto qual è l'url di Tumblr di Michael ed ha un nuovo piano da attuare - del quale suppongo già abbiate un'idea. Abbiamo conosciuto il carinissimo nipote di Luke, Mark (io lo immagino come il bambino nella foto sopra); vi dico da adesso che è il personaggio più bello che abbia mai inventato, è dolcissimo *3*
Non ho molto altro da dire, se non qualche anticipazione. Calum e Luke ad inizio capitolo parlano di una festa di Halloween della scuola (e di Luke che deve vestirsi da principessa sexy LOL); bene, nel decimo capitolo (spoiler!) ci sarà proprio quell'appunto citata festa di Halloween. Calum ci andrà anche quest'anno? E da cosa si vestiranno i nostri beniamini? (Spero non ripropongano i Fall Out Boy, immaginare Luke vestito come Patrick Stump nel video di America's suitehearts è stata un'esperienza traumatica).
Behhh, vi lascio, ho detto abbastanza cazzate per oggi. A lunedì! ♥
*Il titolo del capitolo è ispirato al film Finding Nemo (Alla ricerca di Nemo). Ci credete che non l'ho mai visto? AHAHHAHA*
**Il bambino nell'immagine dei media è Mark, il nipotino di Luke. Nei media c'è anche il video di America's Suitehearts dei Fall Out Boy, in caso vogliate vederlo per farvi un'idea dei costumi indossati da Luke, Calum, Theo e William. Provate ad immaginare Luke vestito come Patrick Stump, su**
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