Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

CAPITOLO 8

Passarono i minuti e continuavo a non sentire nulla.
Niente vertigini, niente formicolii, niente di niente.
Rimasi ancora per un po' con gli occhi chiusi, troppo spaventata di ritrovarmi in quel posto orribile.
Perché non succedeva niente?! Doveva funzionare! Non potevamo restare lì per sempre...

Dopo vario tempo, mi rassegnai ad aprire gli occhi e capii all'istante che il teletrasporto, nonostante non avessi sentito un bel niente, aveva funzionato.

Eravamo in un grande salotto, molto elegante, con il pavimento a parquet e le pareti di un bianco splendente.
C'erano due divani a fiori e al centro della stanza c'era un tavolino di vetro con vari soprammobili al di sopra.
Non sembrava ci fosse stato nessun attacco.

"Siamo nel posto giusto?"- chiese all'improvviso Aiden.

"Non lo so..."- mormorai, confusa. -"Almeno non siamo più in quel posto! Papà, visto? Ce l'hai..."- mi bloccai di scatto per la scena che avevo davanti.

"Papà!"- esclamai e mi inginocchiai accanto a lui. Era steso sul pavimento, aveva il respiro affannato ed era tutto sudato.

"Che cos'hai?!"- domandai preoccupata, accarezzandogli il viso.

"Ce l'ho... fatta."- riuscii a rispondere tra gli affanni. E un attimo dopo era svenuto.
Aiden si inginocchiò accanto a me.

"Credo che abbia esaurito le forze per farci uscire di lì. Non preoccuparti. Dopo un po' di riposo, starà bene."- disse lui.

Ero sbalordita. -"E tu che ne sai?"

Lui arrossì, imbarazzato. -"Prima di venire qui, studiavo per diventare un medico. Direi che me la cavo."

"Altro che!"- esclamai. -"Troviamo il Singular. Muoviamoci. Vado al piano di sopra."- continuai, avviandomi verso le scale.

"C'è qualcuno?"- chiesi, arrivando in un corridoio. Nessuna risposta.

Entrai in una stanza con la porta socchiusa .

"Aaaaaaah!"- sentii un urlo spaccatimpani; poi una bambina di circa dieci anni uscì da sotto il letto e prese una lampada in mano.

"Non ti avvicinare, mostro!"- mi minacciò.
Lei sì che era minacciosa! Altro che cuscini!

"Ehi, piccolina"- dissi, cercando di calmarla. -"Non preoccuparti. Non sono un mostro. Ti sembro un mostro?"- le domandai, avvicinandomi un po'.

La bimba ci pensò su per un po'; poi scosse la testa e posò la lampada.

"Sono Alice, e tu?"- chiesi per rassicurarla.

"Mi chiamo Lily."- disse. Arrivava a malapena alla mia vita.

"Dove sono i tuoi genitori?"- chiesi, dopo un po'.

"Al lavoro... però c'è Charlie..."

"Charlie?"- la interruppi.

Lei annuì. -"Mio fratello... è nella sua stanza... mi ha detto di restare nascosta perché sarebbero arrivati dei mostri cattivi; lui è in camera sua."

Ero davvero confusa... come faceva questo Charlie a sapere dei Proditor?
All'improvviso entrò Aiden.

"Ho sentito un urlo."- disse Aiden con il fiatone.

"È tutto apposto."- tagliai corto. -"Lei è Lily."- continuai, indicando la bambina al mio fianco, che lo salutò con la mano.

"Lily, lui è Aiden."- le dissi, indicando quell'idiota ancora con il fiatone.

"Ciao Lily."- disse Aiden, sorridendole.

"Lei dice che c'è anche il fratello... che conosce i Proditor..."- aggiunsi, e lui sembrò più confuso di me.

Proprio in quel momento, sentii un rumore di passi nel corridoio e un ragazzo piombò nella stanza.

Aveva i capelli castano chiaro e gli occhi di un blu elettrico; credo avesse la mia età, ma era più alto di me.

Ci puntò un pezzo di metallo contro.
"Allontanatevi da lei!"- disse, con gli occhi ridotti a due fessure.
Cavolo! In questa famiglia sapevano proprio essere minacciosi!

"Charlie!"- urlò Lily, riprendendolo. -"Non sono mostri!"

Lui sembrò confuso, poi mi fissò per un po' e capì che la sorellina aveva ragione.
"Chi... chi siete?"- domandò, abbassando il pezzo di metallo.

"Siamo come voi. Vogliamo portarvi al sicuro per spiegarvi tutto."- disse Aiden.
Ehi! Se la cavava davvero bene! Deciso: questa volta avrebbe parlato lui.

"E i nostri genitori?"- chiese Charlie.

Aiden si incupì- "Loro sono al sicuro qui."

Charlie sembrò non capire, poi abbassò lo sguardo e prese la sorellina per mano.
"D'accordo, andiamo."- mormorò, affranto.

Restavo sempre più stupita dalle loro reazioni: si allontanavano senza una predica... wow! Forse il pensiero che la famiglia sarebbe stata più al sicuro senza di loro era più forte della nostalgia.

Scendemmo le scale e io ed Aiden prendemmo Will e ce lo caricammo sulle spalle.

"Lui è mio padre, Will."- lo presentai ai due fratelli, sforzandomi di reggere il suo peso. -"Ha avuto un piccolo incidente."

Charlie e Lily sembravano piuttosto sconvolti alla vista di papà svenuto, ma non ci feci molto caso.

Così ci avviammo verso l'edificio d'acciaio e, senza Will, fummo costretti a camminare.
Arrivò qualche Proditor, ma riuscimmo a scacciarli con poche difficoltà.
Ogni volta che ne compariva uno, scaricavo Will a Aiden e ostacolavo il Proditor con il ristrutturatore. Aiden non sembrava molto contento di dover sopportare tutto il peso di papà da solo, ma io lo trovavo davvero divertente.

Dopo una buona mezz'ora, arrivammo all'edificio. Posammo Will nella sua stanza e subito dopo piombai nel mio letto, esausta.
Ci avrebbe pensato Aiden a spiegare tutto ai due fratelli; dopotutto, tra qualche ora sarebbe stato il mio compleanno.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro