CAPITOLO 26
Non potevo permettere che succedesse una cosa del genere. Non potevo.
Un Proditor iniziò a spingere Charlie verso un'altra porta e l'altro Will li seguiva. Poi si fermò di botto, girandosi verso di noi.
Sorrise compiaciuto ed esclamò: -"Loro vengono con noi. Devono assistere a ciò che li aspetta."
I Proditor iniziarono a spingerci verso quella porta e io non riuscivo a pensare ad una soluzione. Dovevo impedirlo.
Mi dimenai, cercando di liberarmi.. ma era tutto inutile.
Mi girai verso Aiden. Era poco più avanti di me e guardava dritto davanti a lui. All'improvviso però, come sentendo il mio sguardo su di lui, si girò a guardarmi. Mi sorrise e bisbigliò una parola, che però non riuscii a capire.
Istintivamente poi, mi girai verso papà. Lui era dietro di me e mi fissava con occhi supplicanti, come se volesse sentire il mio perdono prima che arrivasse la fine. Ero ancora furiosa con lui per ciò che avevo scoperto, ma non riuscii a trattenere una lacrima che scivolò giù per la mia guancia. Lui era pur sempre mio padre, che mi aveva aiutato a sopravvivere, che mi aveva salvato la vita così tante volte, che aveva sempre creduto in me. Persino quel gesto che aveva quasi compiuto tanti anni fa... quell'orribile gesto... l'aveva fatto per me, per proteggermi.
Un ricordo che non pensavo di avere ancora mi riaffiorò nella mente.
Dopo la milionesima prova, lanciai l'arma spazientita.
"Non ci riesco, non riesco!"- urlai arrabbiata, gettandomi a terra.
Delle lacrime cominciarono a bagnarmi il viso e iniziai a singhiozzare ininterrottamente.
Ero rimasta tutta la giornata a cercare di far apparire qualcosa. Non volevo che quei mostri mi facessero del male di nuovo. Dovevo imparare a difendermi da sola. E invece ero un'incapace.
Will mi raggiunse nella stanza e si sedette a terra insieme a me.
"Perché stai piangendo?"- mi chiese, guardando davanti a sé.
"Forse non sono come te, forse sono normale. Come la mamma. Io non ho nessun potere speciale... Non so nemmeno far funzionare questo coso!"- mi alzai e mi diressi fuori dalla stanza.
"Tu non sei normale."- disse Will all'improvviso, prima che attraversassi la porta.
Mi girai a fissarlo. -"E come fai a dirlo?"
Lui mi guardò negli occhi e sorrise. -"Lo so e basta."
Restai a fissarlo per un po', confusa.
Poi lui riprese: -"Devi credere di riuscirci, altrimenti non ci riuscirai mai."
Si alzò, prese un'altra arma e me la consegnò. Poi rimase a fissarmi.
Dopo un attimo di esitazione, mi posizionai davanti al bersaglio. Feci un bel respiro e chiusi gli occhi... poi premetti il grilletto.
Una piccola lama si conficcò nel muro.
Sorrisi felice e mi girai verso papà.
Lui ricambiò il mio sorriso: -"È un inizio."
Un sorriso si increspò sul mio viso.
Mi guardai attorno e notai che ci trovavamo in un'altra stanza. Eravamo tutti in cerchio attorno ad una strana sedia a cui stavano legando Charlie. Lui si dimenava cercando di liberarsi, mentre Lily urlava il suo nome.
Dovevo muovermi... Pensa Alice, pensa!
Un luccichio nella mia cintura attirò la mia attenzione... il coltello di piombo!
Cercai di raggiungerlo con le dita, ma non riuscivo ad afferrarlo... Cazzo. Mi guardai attorno velocemente e il mio sguardo si fermò su Aiden.
Lo fissai per un po' e finalmente capii cosa mi aveva bisbigliato.
"Insieme."
Sorrisi e pensai che aveva ragione, insieme potevamo farcela.
Era vicino a me, magari poteva arrivare al pugnale.
Con tutta la concentrazione che riuscii ad ottenere iniziai a pensare a ciò che Aiden doveva fare, sperando che mi sentisse.
A un certo punto, lui si girò verso di me e fece un impercettibile cenno con il capo. Aveva sentito!
Con uno scatto del braccio, strattonai via il Proditor che mi manteneva e mi posizionai dietro Aiden. Un altro mostro mi afferrò, ma ero riuscita nel mio intento.
Aiden allungò una mano verso la mia cintura e afferrò il coltello senza che il Proditor se ne accorgesse.
Nel frattempo, avevano finito di legare Charlie alla sedia e Will 2 aveva urlato ad un Proditor di iniziare a preparare un qualche siero... dovevamo sbrigarci.
Aiden si liberò dalla corda e colpì il Proditor che lo manteneva con il pugnale. Poi liberò me e iniziammo a farci strada verso il centro della stanza.
Will 2 urlò al Proditor di muoversi e quello arrivò con un boccetta fumante di un liquido verde. Si avvicinò al suo capo e gliela consegnò.
Nel frattempo ero riuscita a liberare Lily, che, rendendosi invisibile, si avviò verso il fratello. Aiden, invece, era andato da papà.
All'improvviso sentii Will 2 urlare di dolore e la boccetta gli cadde di mano, rompendosi in mille pezzi.
Sorrisi felice, senza però capire cosa l'aveva ferito. Anche lui sembrava confuso.
Urlò al Proditor di andare a farne un altro.
Mi guardai attorno e notai che Aiden, liberando papà, lo aveva ferito sulla mano con il pugnale. Non sembrava grave, solo un graffietto che si stava già rimarginando... possibile però che... se si feriva uno, si feriva anche l'altro?
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