Buongiorno piccola
Mi svegliai con qualcuno che mi stava baciando sulla guancia. Strano... quella notte avevo sognato di baciare Suga ed era stata una cosa bellissima.
Non aprii nemmeno gli occhi convinta che mia madre fosse diventata stranamente gentile per quel giorno.
[T/n]: Arrivo, ora mi alzo.
?: Ma il bacio del buon giorno posso averlo?
Sbarrai gli occhi ormai sveglia. Che?
Mi voltai di scatto prendendo in pieno la persona che mi stava svegliando. Lanciai un urlo di dolore e mi coprii la fronte con la mano.
?: Buongiorno anche a te
Riaprii gli occhi e fissai il ragazzo che in quel momento stava ridacchiando tenendosi a sua volta la fronte. Eppure aveva un sorriso enorme... sembrava che Suga si fosse svegliato bene quel giorno. Ma perchè era da me?
[T/n]: Devo star ancora sognando
Dissi ributtandomi nei cuscini. Non poteva davvero essere successo quello. Suga non mi aveva mai baciata e in quel momento di sicuro non era lui, nonostante sembrasse così reale.
Suga: Allora me lo prendo da solo questo bacio
Sentii una pressione sulle labbra tutt'altro che finta. Anzi, era quasi fin troppo vera per essere reale. Fatto sta che nemmeno dopo quello ci credetti davvero.
Forse proprio perchè credevo di essere in un sogno ricambiai il bacio. Gli misi le mani attorno al collo tirandolo verso di me e facendolo sdraiare sopra di me continuando il bacio. Semplice, nulla di passionale. Semplicemente labbra contro labbra in maniera dolce, simile a come vie eravamo baciato la sera prima.
Lui passò le mani tra i miei capelli e me li spostò da viso, tenendomi incollata alle sue labbra. Cosa di cui ne ero felice perchè sicuramente in quel momento non avevo voglia di staccarmi o di smettere il bacio.
Suga: Ieri eri molto più imbarazzata sai?
Si mise a ridere quando io spalancai gli occhi sorpresa. Non era vero... non era un sogno, era tutto vero. Lui mi aveva baciato, forse ci eravamo messi assieme e avevamo dormito nello stesso letto.
?: Ragazzi, è pronta la col... oh
Mi voltai di scatto verso la porta della camera dell'albino e vidi la madre di lui che ci sorrideva. Di riflesso Suga si era scansato finendo a terra e guardando sua madre con gli occhi di chi in quel momento vorrebbe solo mandarla a quel paese.
Mi misi a ridere alzandomi e dando la mano al mio presunto ragazzo per aiutarlo ad alzarsi. Lui la prese e ci risedemmo sul letto, uno vicino all'altra.
[mamma Suga]: Scusatemi ancora. Se volete la colazione è pronta, e tra un po' dovreste andare a scuola. Anche se non credo che un giorno di assenza vi faccia male.
Si mise a ridere abbassando il capo. Aveva la stessa e identica risata del figlio, dolce, cristallina e sincera. Erano davvero uguali.
[mamma Suga]: Koshi io e papà tra poco partiamo e stiamo via fino a domani.
Suga: Grazie mamma... quindi ti va bene se oggi io e [t/c] rimaniamo a casa?
Lei scosse la testa sorridendo.
[mamma Suga]: Non posso di certo dirti di sì. Ma se lo fate dovrete trovare una scusa con i vostri compagni
E se ne andò, così come era entrata, lasciandomi ancora più confusa. Non aveva detto nulla del fatto che io e suo figlio ci stavamo baciando, anzi ci aveva quasi dato il consenso per saltare un giorno di scuola.
Portai lo sguardo al viso di Suga, che era ancora volto alla porta. Un leggero sorriso si fece spazio sulle mie labbra mentre osservavo la sua espressione confusa quanto la mia poco prima. Mi soffermai anche a fissare quel neo che aveva al lato dell'occhio sinistro, quel nei che lo caratterizzava ancora di più e che lo rendeva ancora più unico.
Lui si accorse che lo stavo fissando e si voltò a sua volta verso di me, spostandosi leggermente e mettendosi più comodo nuovamente sopra di me sempre attento a non farmi male. Mi guardò negli occhi e mi sorrise, portando poi una mano al mio viso e accarezzandomi la guancia.
Suga: Sai, quando sorridi hai due fossette sulle guance
Il mio sorriso si ampliò e mi sentii leggermente calda sulle guance. Arrossivo ancora con troppo a frequenza...
[T/n]: S-Suga non puoi dirmi queste cose!
Lui inclinò la testa di lato.
Suga: E perchè no? Sei la mia ragazza ora, perchè non dovrei dirti quanto tu sia carina?
Portai entrambe le mani al mio viso per nascondere il rossore che avevo dopo quella frase. Com'era possibile dire tutte quelle cose rimanendo così calmo?
[T/n]: Suga!
Lui con una mano scostò le mie e mi diede un bacio a stampo sulle labbra, sorridendomi poi felice per non sapevo bene cosa.
Suga: Puoi chiamarmi Koshi se vuoi
Sorrisi anch'io allacciando le braccia al suo collo e avvicinandomi piano al suo viso. Nonostante non fosse il primo bacio volevo sempre lasciargli il tempo di scostarsi nel caso non avesse voluto.
[T/n]: Okay
E ci baciammo di nuovo. Questa volta però divenne più di un bacio a stampo.
Pian piano lui, sostenendosi sempre su un braccio, iniziò a passare la mano libera sul mio fianco in una dolce carezza mentre le sue labbra si muovevano sulle mie più ritmicamente.
Prese a baciarmi con più foga, mantenendo sempre la sua solita dolcezza, senza mai però arrivare ad un bacio con la lingua. Rimase sempre sul piano del bacio semplice, forse per non mettermi fretta o forse per altri motivi che io non sapevo.
Koshi: [T/c] oggi vuoi rimanere qui? Tutto il giorno?
[T/n]: Stare qui tutto il giorno con te? Ovvio che voglio.
Lui sorrise e si sdraiò al mio fianco. Mi girai dandogli la schiena com'era solito per me dormire e in poco lui mi abbracciò da dietro, appoggiandosi con la mento alla mia testa e accarezzandomi leggermente il ventre.
Mi sentii in imbarazzo totale, odiavo quando qualcuno mi toccava la pancia motivo per cui mi irrigidii. Lui se ne accorse e smise con il movimento stringendomi però di più.
Koshi: [T/n]... cosa succede?
[T/n]: S-Scusami solo... odio quando qualcuno... beh ecco...
Koshi: Quando qualcuno ti tocca nei punti che odi di più vero?
Annuii serrando gli occhi. Sicuramente penserà che sono una stupida che non crede in se stessa.
Koshi: Ma con me non hai motivo di odiare niente di te. L'ho già detto, sei bellissima così come sei, nonostante i tuoi problemi e nonostante tu non ti creda così bella. Anche se non capisco perchè tu non ti senta bella, insomma hai un viso così dolce, delle curve fantastiche...
[T/n]: Sono grassa e pesante. Non credo in me stessa e odio tutto di me. Perfetta no?
Lui mi fece girare e mi guardò negli occhi. Non leggevo pietà nel suo sguardo, non sembrava che provasse schifo nei miei confronti. Infatti poco dopo nego tutto ciò che avevi appena detto.
Koshi: Non è così. Hai solo un fisico diverso e posso assicurarti che il tuo peso non è un intralcio. Non devi odiare niente di te perchè per me sarai sempre bellissima così come sei.
Sentii i miei occhi inumidirsi sempre di più e in poco mi misi a piangere. Non ne sapevo il motivo, solo avevo bisogno di farlo e di sfogarmi.
Lui mi strinse tra le sue braccia e mi fece appoggiare al suo petto lasciandomi piangere. Mi sentii una stupida, odiavo piangere quando c'era qualcuno al mio fianco. Avevo paura che quel qualcuno vedendomi così cambiasse idea su di me e mi trovasse un idiota.
Koshi: Piccola...
[T/n]: S-Scusa... d-dammi un paio d-di secondi e... m-mi riprendo
Dissi in maniera quasi incomprensibile tra le lacrime.
Koshi: No va bene. Piangi, urla o fai quello che devi. Ci siamo solo noi qui, sarò io la tua spalla su cui piangere. Potrai farlo quando vuoi
Dopo quella frase scoppiai in lacrime ancora di più. Singhiozzai contro il suo petto mentre le sue braccia mi tenevano saldamente. Piansi per molto tempo, minuti o forse anche mezz'ora. Piansi e un paio di volte lasciai andare un urlo.
Quando iniziai a calmarmi lui mi accarezzò la testa con una mano e mi lasciò un bacio tra i capelli. Continuò con quel gesto fino a quando non fui totalmente tranquilla.
Koshi: Era da molto che non ti lasciavi andare vero?
Tirai su con il naso e annuii piano.
[T/n]: Odio farlo quando c'è qualcuno.
Koshi: Per me rimani bellissima anche quando piangi. Ora però dormiamo un po' va bene? Poi ti porto fuori
Annuii e chiusi gli occhi addormentandomi quasi all'istante.
Suga's pov:
La [c/c] si era addormentata da poco contro di me. La avevo lasciata piangere per forse mezz'ora e ora lei, probabilmente sfinita dal pianto liberatorio, stava dormendo ormai calma e tranquilla.
Mi si era spezzato il cuore quando lei aveva urlato la prima volta. Era stato un urlo liberatorio, ma aveva anche la voce spezzata e mi aveva a dir poco spezzato il cuore.
Sembrava così distrutta in quel momento, come se per una volta mi avesse lasciato vedere tutte le ferite che si portava dentro. Ed erano fin troppe. Sembrava più distrutta di quello che potevo aver notato in precedenza, di quello che chiunque potesse aver notato.
Koshi: Ti amo piccola mia
Le lasciai un bacio tra i capelli e chiusi gli occhi addormentando dopo poco.
Spazio Spazioso:
Allora, vi avviso subito. Sono in carenza d'affetto in questi tempi per cui i prossimi capitoli saranno parecchio dolci.
Se non vi piace... datemi consigli su come migliorarla (se avete anche voglia che metto qualcosa di specifico nei capitoli ditemelo che proverò a mettere tutto!)
ADIOS, ci sentiamo poi hahaha
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