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16

L'unica cosa che presi fu il mio arco e alcune frecce. Mi recai da Izzy e appena mi guardò capì al volo.

-Vai nella sua stanza, prendi un suo oggetto e chiedi a Magnus di rintracciarla e aprirti un portale- mi disse sorridendomi, posando una mano sul mio braccio. 

Ricambiai forzatamente il sorriso, per poi andare in camera sua e prendere uno dei pugnali che era solita utilizzare. 

Non mi ci volle molto ad andare da Magnus e appena rintracciò Eveline con il portale, rimasi qualche secondo difronte ad esso, osservando il viola così forte del portale.

-Riportala a casa- mi disse con un sorrisone, Magnus.

-Ci provo- dissi entrando nel portale. 

Mi guardai intorno, ritrovandomi tra palazzi di un quartiere malandato e ormai deserto. 

Poi guardai difronte a me e la vidi: appoggiata al muro con la spalla e un piede, con la sua folta chioma castana lungo le spalle e i suoi occhi color petrolio, mentre mi aspettava con un sorriso sulle labbra. 

Feci qualche passo e subito mi fermai.

-Hai fatto un viaggio a vuoto, Shadowhunters- la sua voce glaciale mi fece venire i brividi.

-Tu non sei Eveline...- dissi stringendo i pugni.

-Esatto. Quando dai da mangiare alla belva, essa prende inevitabilmente il sopravvento- disse sorridendomi, facendomi venire dinuovo i brividi.

-Voglio vederla- dissi velocemente, sperando di vedere ancora i suoi occhi verdi.

-Se lei vorrà, la vedrai- disse chiudendo gli occhi. 

Aspettai qualche minuto e vidi finalmente i suoi occhi verdi. Sorrisi d'istinto, vedendola spostare lo sguardo, con una smorfia.

-Vanungon vangonun- mi disse.

-Non capisco...- dissi scuotendo la testa, avvicinandomi di qualche passo a lei.

-Vai via, ho detto- nel momento in cui fece combaciare il suo sguardo con il mio, la vidi diversa, quasi un'altra persona, non era il solito verde.

-Non andrò via- dissi stringendo ancora i pugni, vedendola fare una smorfia di disapprovazione.

-Possiamo lottare insieme, tu ed io- dissi cercando di persuaderla.

-Non verrò con te, Alec. Ho già fatto la mia scelta- disse spostandosi dal muro, mettendosi a gambe divaricate e con le braccia conserte.

-Ho fatto tante scelte avventate, ma non rinuncerò a te. Mai- dissi estraendo la mia lama angelica.

-Se è un combattimento quello che vuoi, allora lo avrai- mi disse chiudendo gli occhi, riaprendoli pieni di petrolio.

-Divertiamoci- disse con voce fredda e un sorriso bianchissimo in volto prima di sparire nel nulla. 

Venni rinchiuso in quattro mura e in un battito di ciglia migliaia di copie di Eveline erano intorno a me. 

Lasciai la spada e presi l'arco: tra quelle doveva essercene per forza una diversa dalle altre. 

Feci più giri su me stesso con la corda testa e la freccia pronto a scoccare quando vidi i suoi occhi verdi: scoccai senza pensarci e vidi la figura fermare la freccia con le mani, a pochi centimetri dal cuore, per poi alzare lo sguardo su di me e sorridermi in modo agghiacciante.

Con una velocità mai vista, me la vidi difronte, con il volto piegato verso destra, ad osservarmi con i suoi occhi neri.

-Non hai paura di me- disse con tono stranito. 

Facendo un passo indietro, rimanendo a guardarmi.

-Voglio solo far ritornare Eve come una volta- dissi cercando di colpirla con la lama, ma prima che ci riuscissi, sparì in una nube nera.

-Anche a costo di ammazzarla?- mi sentii dire alle spalle. Divenni di pietra a quelle parole.

-Se uccidi me, uccidi anche lei- disse facendo il giro, ritrovandomela dinuovo difronte.

-Sei disposto a correre questo rischio?- mi chiese con un sorriso divertito in volto. Non posso perderla ancora.

-Facciamo un patto- dissi, senza pensare.

-Stai facendo un patto con il diavolo, Shadowhunters- disse sorridendomi perfidamente.

-Dovrò conviverci...-


POV Eveline

Di colpo mi risvegliai, con l'affanno, ritrovandomi nella mia stanza all'interno dell'istituto.
Chiusi e riaprii più volte gli occhi, sperando fosse solo un sogno ma poi vidi Alec appoggiato alla mia scrivania a braccia conserte.

-Perché sono nella mia stanza?- gli chiesi scostando le coperte in malo modo.

-Ti ho riportata indietro- disse continuando a osservarmi da lontano.

-Che diavolo hai fatto?- gli chiesi, per poi vedere qualcuno entrare nella stanza. 

Bionda, vestita come una punk e con gli occhi celesti. 

Mi alzai di scatto e uscii la mia lama angelica.

-Perché non sei morta?!- urlai in preda alla rabbia.

-Perché abbiamo fatto un patto- disse Alec spostandosi da dove era per mettersi tra me e il mio alter ego.

-Mai fareun patto con il diavolo...- dissi a denti stretti, guardando oltre Alec, vedendoil mio alter ego sorridermi divertita.

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