A volte serve solo un po' di cura
Prompt: you're freezing, let's get you warmed up, okay?
(Merlin non sta congelando, ma va bene comunque)
Merlin entrò incespicando nella stanza del medico.
Non aveva idea di come avesse fatto a raggiungerla senza cadere per le scale di pietra, o senza essere notato dalle guardie che pattugliavano i corridoi del castello e il suo perimetro.
Era uscito senza essere visto ed era rientrato senza essere visto.
Secondo Merlin, quelle guardie erano pagate decisamente troppo.
Avrebbero quantomeno dovuto notare il suo rientro, ma non lo avevano fatto.
Merlin si sarebbe congratulato con se stesso, se, non appena messo piede nella stanza del medico non fosse crollato a terra.
"Merlin!"
Il ragazzo sbattè le palpebre.
Conosceva quella voce.
Sbattendo le palpebre, sorrise alla vista di Gaius.
"Gaius!"
"Mio caro ragazzo, cosa ti è successo?"
Merlin scrollò le spalle, rimanendo a terra.
"Riesci ad alzarti, Merlin?"
La voce del suo mentore sembrava preoccupata.
Merlin non riusciva a ricordare il motivo.
"Certo! Sto benissimo! Non sono inutile."
"So che non sei inutile, Merlin. Sei proprio l'opposto dell'essere inutile."
Gaius era sempre stato gentile, Merlin era grato alla madre per averlo mandato da lui.
"Esatto! Non come le guardie! Penseresti che avrebbero notato qualcuno uscire e poi entrare, ma non lo hanno fatto! Non lo fanno mai!"
Gaius emise un verso comprensivo, o Merlin udì un verso comprensivo.
"E cosa facevi fuori dal castello, Merlin?"
"Sai il nobile in visita?"
"Sì, è sempre stato un grande alleato di Camelot."
"Beh, non lo è più." Merlin scrollò le spalle, come poteva da terra.
La voce di Gaius era confusa.
"Merlin, cosa ha a che fare con la tua condizione la fine del trattato di alleanza?"
"Oh, no, non hanno portato avanti le trattative con Uther. Stavano complottando con un mago per uccidere Arthur e diventare i padroni di Camelot, quindi ho posto fine all'alleanza."
Un momento di silenzio.
"Hai ucciso il nobile in visita?"
Merlin non rispose.
"Non importa adesso. Ne parleremo sicuramente quando starai meglio."
Gaius aveva borbottato qualcosa che sembrava commozione cerebrale, ma Merlin si sentiva la testa gonfia e non aveva capito molto bene.
"Ti aiuterò ad alzarti, va bene?"
"Uh-uh."
Merlin sentì le mani del suo mentore intorno alle spalle, per poi sentire la pressione che gli fece sollevare il busto.
"Hanno detto che la mia sciarpa era molto brutta." Mormorò Merlin e Gaius sospirò. "Non lo è, Merlin."
"È un regalo di Gwen, Gaius! Come hanno potuto sputare sul suo lavoro? Gliel'ho detto! Sono chiaramente dei nobili che non apprezzano le piccole cose. Non come Arthur Pendragon! Lui si che sarà il migliore re di Camelot!"
Gaius sospirò.
Merlin aveva la tendenza a prodigare le doti di Arthur anche quando si doveva confrontare con i nemici del re.
Era solo orgoglioso del suo migliore amico.
"Questo è sangue?"
"Oh, sì." Merlin si passò una mano sulla ferita sull'addome. "Mi hanno pugnalato."
"Ti hanno pugnalato?!"
"Ma non preoccupatevi! Mi hanno già pugnalato, ho l'immunità!"
Gaius si muoveva freneticamente.
"Perdita di sangue e ferita. Dovrò disinfettare la ferita. Spero che tu non l'abbia sporcata troppo!"
Gaius fece stendere Merlin sul lettino dei pazienti che teneva pronto.
"Non posso credere che tu abbia parlato della sciarpa e non di essere stata accoltellato."
"Era un regalo di Gwen!"
Merlin insistette.
"Lo so, caro ragazzo, lo so."
Sotto le cure dello zio, Merlin si sentiva abbastanza al sicuro da chiudere gli occhi.
***
La mattina dopo, si svegliò con un gemito.
"Sei sveglio?"
Merlin annuì, guardando il medico, prima di guardare il sole alto nel cielo.
"Che ore sono? Sono in ritardo!"
Gettando le coperte di lato, stava per alzarsi dal letto e correre da Arthur, quando la mano del medico lo fermò.
"Sei in convalescenza, Merlin. Non puoi servire Arthur mentre ti riprendi dalla ferita. Ho mandato qualcuno ad avvertirlo che non sei nella condizione medica per svolgere il lavoro per lui."
"Hai detto che sono alla taverna? Non posso sopportare un'altra giornata a pulire le stalle! L'odore non mi ha lasciato per settimane!"
"Non sei nelle condizioni mediche per svolgere attività fisiche. Quindi non preoccuparti, Merlin. Pensa al tuo recupero."
Merlin corrugò la fronte.
"È la prima volta che mi dici una cosa del genere."
Gaius prese un respiro profondo e si sedette vicino al ragazzo.
Intinse un panno nell'acqua, prima di sollevare la benda e pulire di nuovo la ferita.
Merlin lo osservò confuso.
"Me ne sono reso conto anche io, ragazzo."
Poi, continuando a pulire i lembi della ferita, disse.
"Mi sento in colpa, Merlin, soprattutto quando ieri sera sei partito da solo. Senza nemmeno parlarne con me."
Merlin scosse la testa, ma Gaius parlò fermamente.
"Ho molto di cui scusarmi, Merlin. Ma soprattutto mi scuso per aver distrutto la tua fiducia negli altri. Per non averti dato retta, per non aver dato retta ai tuoi istinti. Alle tue sensazioni. Penso di aver deluso sia te sia Unith."
Merlin arrossì, le lacrime che si stavano formando negli occhi.
Gaius lo guardò con un sorriso.
"Sono estremamente orgoglioso di te, ragazzo. Sei cresciuto molto, e sei rimasto la persona buona che eri quando ti ho incontrato la prima volta nonostante i numerosi motivi per cambiare."
Merlin lo guardava, piangendo, mentre il mentore metteva via i medicinali e gli sorrideva.
"E mi dispiace di non averti mai dato il tempo di guarire, prima di rimandarti a lavorare. Non è stato giusto per te."
Merlin scosse la testa ma Gaius sorrise. "Cambierà."
"Ti prego, fammi alzare da questo letto."
Gaius scosse la testa, mettendo la bacinella sul ripiano e ignorando le lamentele di Merlin.
Lamentele fittizie, perché sapevano entrambi che il ragazzo apprezzava l'opportunità di riposare, per una volta.
All'ora di pranzo, Gwen entrò con un vassoio.
"Ciao, Merlin, come stai?"
"Bene, grazie Gwen! E tu?"
Gwen sorrise. "Bene anche io. Ero preoccupata per te. Arthur mi ha chiesto di portarti questa. Ha incluso il pranzo anche per te, Gaius."
"È stato molto gentile da parte sua." Disse Gaius e Merlin sospirò. "Quindi non è una testa di fagiolo sempre."
Gwen rise, sedendosi vicino all'amico e passandogli una mano tra i capelli.
"Non crederai mai! Sai il nobile in visita?"
Merlin annuì. "Arthur mi ha fatto pulire tutta la sua roba."
"È scappato! Nella notte!"
Merlin incrociò lo sguardo di Gaius, ilarità che brillava in essi.
"Dimmi tutto, Gwen."
Guardando Gaius impegnato con le sue pozioni e Gwen impegnata con il suo racconto, mentre aveva un vassoio pieno di cibo mandato da Arthur, Merlin si sentì, per la prima volta da molto tempo, caldo.
Angolo autrice
Che ve ne pare?
Alla prossima
By rowhiteblack
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