Capitolo 5 *
Arrivo a scuola e raggiungo le ragazze e Daniele facendogli un cenno della mano ma Daniele mi fissava intensamente come se volesse dirmi qualcosa ma al suono della campanella distoglie lo sguardo superandoci ed entrando nell'edificio, lasciandoci confuse, ma non ci faccio molto caso ed entro insieme alle ragazze. Le sei torturanti ore di scuola passano molto lentamente ma finalmente il suono dell'ultima campanella si fa sentire e io mi incammino con Daniele verso casa <<Devo dirti una cosa>> Dice lui tenendo le mani in tasca e calciando distrattamente qualche sassolino <<Ehm...certo, dimmi tutto>> Lo incito a parlare e lui sospira <<Ieri sera, dopo che te ne sei andata da casa mia...>> Inizia ma si interrompe sospirando frustrato <<Non so se tua madre ti abbia già detto cosa sei...bhe...si, insomma losnhdpveio>> Dice facendo un sacco di giri di parole e dicendo l'ultima frase talmente veloce da non far capire niente <<Eh?>> Dico confusa e lui punta i suoi occhi su di me <<Bhe...sono ulivancgopo>> Dice dicendo di nuovo l'ultima parola davvero veloce facendo esaurire i miei nervi <<Senti, lo dici lentamente oppure non lo dici proprio>> Dico cercando di non far trasparire l'esaurimento nervoso <<Sono un licantropo anche io>> Mormora nervoso e io esulto mentalmente per aver capito la frase <<Si, Amanda me l'ha già detto. In realtà io...>> Faccio per dire che sono una mezzosangue ma, non so perché, mi viene l'istinto di non dirlo e soprattutto non a lui <<"Tu" cosa?>> Chiede lui e io cerco nella mia mente una scusa valida <<L'ho scoperto ieri sera mentre ritornavo a casa. Mi ero avvicinata a un lupo al margine del bosco e mi sono trasformata>> Spiego cercando di ricordare bene la situazione della sera precedente <<Sai, quel lupo ero io. Sono dovuto letteralmente scappare di casa per poterti seguire>> Spiega accennando un sorriso all'ultima frase <<E come mai mi hai seguita?>> Chiedo curiosa facendolo sbiancare <<Ehm...non lo so, l'istinto mi diceva di farlo>> Dice strofinandosi una mano sulla nuca in modo nervoso <<Ehm...senti che ne dici di venire a casa mia, oggi mi devo allenare con mia madre e potresti unirti anche tu>> Offre e faccio per pensarci e poi accetto e nel mentre mando un messaggio ad Amanda informandola che non torno a casa. Camminiamo fino a casa sua parlando del più e del meno arrivati lì troviamo sua madre ad aspettarci sulla soglia della porta. Dopo averla salutata Daniele le spiega il motivo della mia presenza <<Capisco... Giulia che ne pensi se dopo mangiato iniziate ad allenarvi?>> Propone la Signora ed entriamo a mangiare. Dopo aver consumato il buonissimo pranzo preparato dalla Signora andiamo nel bosco, che costeggia tutto il paese e lo accerchia <<Prima lezione -Non trasformartevi mai davanti a degli umani. Seconda lezione -Quando siete dei lupi e un umano vi si avvicina voi scappate. Terza lezione -Se c'è la luna piena e non sapete controllare la trasformazione evitate di uscire...>> Inizia ad elencare, tenendo il conto con le dita, ma viene interrotta da Daniele <<Mamma, basta così>> Dice e iniziamo ad allenarci, tentando di far prevalere qualche sintomo della licantropia o addirittura a trasformarci. Continuiamo ad allenarci fino a che la luce del sole viene meno e un vento freddo si alza e siamo costretti a rientrare dentro <<Io torno a casa che è tardi>> Avverto e mi dirigo verso la porta ma la madre del castano mi richiama <<Non puoi, ormai è tardi e non è consigliabile che tu esca, visto che tra poco sorgerà la luna piena. Per stasera dormi qua. Ora vado ad avvisare Amanda, voi potete andare a vedervi un film>> Dice mentre prende il cellulare e noi saliamo nella camera del ragazzo <<Chi lo sceglie il film?>> Chiedo iniziando a guardare la moltitudine di libri e DVD <<Sei l'ospite, quindi lo devi scegliere tu>> Dice sedendosi sul letto e indicando la vasta scelta di film, il mio dito scorre velocemente sulle custodie dei DVD, quando un titolo cattura la mia attenzione <<Okay, allora scelgo"Hunger Games:Il canto della rivolta">> Dico tirando fuori uno dei miei film preferiti <<Davvero?>> Chiede strabuzzando gli occhi e mi viene quasi da ridere della sua espressione <<Ehm...si?>> Dico con un tono interrogativo <<Per fortuna, pensavo scegliessi un film sdolcinato>> Dice rilasciando un sospiro di sollievo e poggiandosi una mano all'altezza del cuore <<Mh...no, non è il mio genere>> Dico mentre inserisco il DVD e mi vado a sedere vicino al mio amico. Dopo tutti i miei commenti che non ci hanno permesso di vedere il film per bene, spegniamo la televisione e ci andiamo a coricare, io ovviamente nella stanza degli ospiti e tutte le finestre dovevano essere rigorosamente chiuse e con le tende a coprire anche il minimo raggio lunare. Al mio risveglio c'era un invitante profumo di pancake e, dopo aver rimesso il reggiseno ed essermi data una sistemata, scendo in cucina dove trovo la Signora ai fornelli e Daniele, probabilmente appena sveglio, che le chiede di me <<Io sono qui>> Dico e lui si volta verso di me, indugiando con lo sguardo sul mio corpo per poi ritornare al mio viso, mi lascia un bacio sulla guancia per poi superarmi ed andare in camera sua. Mi siedo a tavola e non faccio nemmeno in tempo a sedermi bene che un piatto stracolmo di pancake e un piattino mi si parano davanti e metto qualche pancake nel piattino <<Mangia, ti servono forze>> Dice la Signora con fare premuroso e sedendosi accanto a me mentre sorseggia una tazza di thè e porgendomi la nutella, che mi affretto a spalmare su un pancake. Proprio in quel momento Daniele entra e, dopo aver preso un piattino, inizia a mangiare i pancake. Dopo un pò lo sento ridere e lo guardo stranita <<Cosa c'è da ridere?>> Dico guardandomi intorno alla ricerca di cosa poteva aver scatenato le sue risate <<Guardati...allo...specchio>> Riesce a dire tra una risata e l'altra e faccio come dice, impaziente di scoprire la causa di tanta ilarità, mi dirigo in bagno e appena scorgo la mia figura riflessa mi scappa una risata e mi sciacquo il viso pieno di Nutella per poi ritornare in cucina <<Io ti preferivo prima però>> Dice Daniele notando il mio viso pulito, lasciandosi scappare una risata <<E io invece mi preferisco così>> Rispondo io risedendomi a tavola <<E invece a me no, perciò dobbiamo rimediare>> Dice bagnando il dito nella Nutella e avvicinandosi pericolosamente a me, che cerco di divincolarmi, ma a salvarmi è la madre del ragazzo che ci ordina di stare fermi e mangiare e noi ubbidiamo ricominciando a mangiare tra una risata e l'altra. Dopo colazione avverto i due che me ne sto andando, vista la tarda ora, e dopo nemmeno dieci minuti sono a casa mia. Appena varco la soglia di casa Amanda inizia a farmi il terzo grado, andando avanti per tutto il giorno, fino a quando vado a dormire, mentalmente esausta per fare qualunque cosa
Spazio autrice
Ciao a tutte
Come vi sembra questo capitolo?
Nel prossimo capitolo racconterò una giornata tra amiche( Ginevra,Virginia, Gresya e Giulia)
SECONDO VOI È VERO IL FATTO CHE SE UN RAGAZZO INFASTIDISCE UNA RAGAZZA VUOL DIRE CHE GLI PIACE??
Un libro molto bello è "La vita segreta di una sedicenne" scritto da @vivilatuavita.
Come sempre votate o commentate
A presto
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