Capitolo 23
Oggi finalmente partiamo per l'Italia. Anche se non ho nessuno in Italia, oltre ai miei amici, e per la 'gioia' di Josh si dovevano svegliare alle 5:30 visto che l'aereo parte alle 7:00 e ci voleva mezzora per arrivare all' aeroporto. Durante il viaggio, tutti si sono addormentati, mentre io non ho chiuso occhio. Troppo eccitata di tornare nella mia amata Calabria. All' aeroporto, una signora più o meno sui trent' anni ci guarda e appena Josh la vede, corre verso di lei
J:ehy! Ziaaa!
In che senso 'zia'
X:Josh!! Da quanto tempo? !?
J:zia lei è...
X:la tua ragazza?
Come, noo??
J&Io:nooo
X:okay, okay. Tranquilli
J:tranquilla zia
X:allora chi è questa signorina?
J:lei è mia sorella minore
X:Davvero???
J:già... Giulia zia Rossella, zia Rossella Giulia
Io:piacere Rossella
R:chiamami zia, al massimo zia Rossella
Io:okay zia
Zia R:ora seguitemi tutti
Seguiamo la zia fino ad una Range Rover nera. Saliamo tutti e sei sulla macchina. Da quando siamo partiti stamattina, nessuno oltre a Josh ha aperto bocca. Strano. Scendiamo dalla macchina e ci troviamo davanti ad una villetta a due piani giallo-arancio, le finestre grandi, con delle tendine panna ed un giardinetto. Insomma, ho capito che ho avuto un colpo di fortuna. Una zia che abita in una delle poche parti benestanti della città. Cioè è'Wow'
Zia R:come mai state così in silenzio?
J:a dir la verità non lo so
Io:zia è perché siamo stanchi, quindi se non sembro maleducata. Ci potresti mostrare le nostre camere
Zia R:ehm...no, no vi capisco. Seguitemi
Zia ci conduce al piano superiore. Dove, ai lati del lungo e luminoso corridoio, si trovano un sacco di camere. Ognuno di noi entra nella propria camera in completo silenzio. La mia camera è con le pareti lilla, accanto alla porta l'armadio, una libreria seguita da una scrivania, tutte e due in mogano, poi la finestra e sotto, un letto a baldacchino. Trascino i miei bagagli sul letto e inizio a disfarle. Dopo un' ora e mezza finalmente ho finito e, sfinita, mi butto sul letto e mi addormento all' istante. Quando mi sveglio, sento delle voci in corridoio. Così, grazie alla mia dote di perfetta di impicciona, mi alzo e appoggio l'orecchio alla porta per origliare meglio
D:io quindi devo farle da baby-sitter? J:non sto dicendo questo, solo che devi continuare a fare quello che stai facendo
D:Josh lo capisci che glielo dovremmo dire prima o poi?
J:e cosa le diciamo? Che ci sono dei pazzi che la vogliono ammazzare e tu, Angy e Jess la state solo controllando?
Come? No ti prego, dimmi che non è vero
D:bhe...non proprio così che dovremmo dirglielo
J:ma è la verità e purtroppo non ci possiamo fare niente
No...allora, era tutta una bugia! Sono stata una stupida se pensavo veramente che qualcuno potesse innamorarsi di me o solo essere la mia migliore amica. Cerco una via di fuga, e vedo che attaccato alla finestra si trova un albero abbastanza robusto, da permettermi di poter scendere. Senza esitare apro la finestra, controllo che non ci sia nessuno in giardino e scendo. Appena sono a meno di un metro di distanza da terra faccio un salto, controllo di nuovo che nessuno può vedermi e corro fino al cancello. Non mi sembra possibile, che con la mia goffaggine e lentezza sono riuscita ad arrivare fino a qua senza farmi vedere, apro il cancello ed esco, inizio a camminare fino all' unico parco che conosco da queste parti e intanto penso, penso che fino ad ora vivevo in un' abbissale bugia e che ormai non mi posso fidare di nessuno in quella casa perché:Angela, Joshua e Daniele sono coinvolti nel piano per 'salvarmi', Virgy direbbe tutto, come ha fatto con il mio piano per conoscere meglio Suzanne, e...della zia non penso già di potermi fidare e poi lei è più in buoni rapporti con Joshua e non tradirebbe la sua fiducia non dicendogli dove vado o con chi vado. Forse pure lei è coinvolta. Adesso è certo che devo stare attenta questa settimana, soprattutto per il fatto che nessuno può consigliarmi o fermarmi, almeno non in tempo, se commetterò delle cazzate. Devo solo capire CHI mi vuole uccidere e dopo riuscirò a stare più attenta
Spazio autrice
Scusate il ritardo ma ho una spiegazione più che valida: il cellulare mi era stato gentilmente sequestrato dal marito di mia madre, per colpa del mio caro fratellino che ha fatto la spia, e lo avuto solo oggi. Anche se il capitolo fa schifo voi non uccidetemi
A presto
--Giny--
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