Capitolo 17
Dedicato a @MariaDagostino3
<<I tuoi nonni non sono realmente morti e...>> Zia smette di parlare e mi osserva sedermi su una poltrona e iniziare a fissare il vuoto <<Tesoro tutto apposto? Vuoi che continui?>> Io annuisco e le faccio cenno di parlare <<Allora loro non sono morti, bensì sono stati presi prigionieri e portati nel paese vampiro dove sicuramente staranno subendo torture e scherni. Ma c'è una cosa più brutta...>> Lei si ferma, probabilmente per aspettare un mio cenno positivo. Cosa può essere peggio di sapere che i propri nonni, che ritieni morti, sono tenuti prigionieri e stanno subendo torture...alla loro avanzata età poi. Le faccio cenno di continuare <<...E a rapirli è stato tuo padre>> Lei parla tutto d'un fiato <<Ma...ma lui è. ..>> Mi sto sentendo davvero confusa, qua le persone o hanno il dono della resuscitazione oppure hanno molti problemi irrisolti. <<So che tu pensi sia morto ma non è così>> Zia tira fuori dalla borsa una grande cartella giallina piena di fogli disordinati e con una grande scritta nera a lettere cubitali "Smith" <<È impossibile! Io l'ho visto morire! E poi dove hai preso quella cartella?>> Dice mia madre visibilmente irritata <<Lo pensi tu Amanda. Ma lo hai realmente visto morire o lo hai visto da morto?>> Zia usa un tono alto e vedo mamma ragionare <<In effetti...ma cosa è successo allora? Comunque rimane sempre la domanda di come hai fatto ad avere quella cartella. Avanti, spiega Emanuela>> Mamma incrocia le braccia al petto e fissa la zia. Quando Josh capisce che le cose si stanno facendo serie mi lascia un bacio sulla guancia e corre in camera sua, gliela farò pagare per avermi abbandonata qua con loro due <<Amanda secondo te lui era davvero la brava persona che credevi?>>Mamma scuote la testa in segno positivo ma dopo una breve riflessione la scuote in segno negativo. L'idea di lasciare le due sorelle a litigare mi sta sfiorando la mente e quando stavi già escogitando un modo per svignarmela, la conversazione prende una piega interessante <<Visto?! Infondo se ci pensi lo sai anche tu che lui è una persona orribile. E giusto per chiarire, la cartella l'ho presa con le vecchie maniere>>Da come lo ha detto zia sembra qualcosa di grosso e pericoloso <<Ma non lo capisci che facendo così finirai nei guai?! Avevi detto che satesti diventata una persona migliore! E poi non hai il diritto di venire qua e sbattere la realtà in faccia a mia figlia, come se non avesse sofferto abbastanza>> Qua le acque si stanno agitando e non è un buon segno...zia lancia la cartella sul mobile dell'ingresso ed esce sbattendo la porta. Mamma si lascia cadere sul divano sospirando e io mi avvicino cautamente a lei poggiandole una mano sulla schiena e dopo un pò la abbraccio. Quando ci stacchiamo mi sorride e mi lascia un bacio in fronte <<Mamma posso sapere di cosa stavate parlando tu e zia?>>Chiedo titubante, lei mi sposta una ciocca di capelli che mi scende sugli occhi <<Quando eravamo più giovani eravamo indisciplinate e ribelli e se volevamo una cosa facevamo di tutto pur di averla anche trasgredire un sacco di regole, anche a costo di essere arrestate...quindi suppongo che tua zia l'abbia rubata. Poi per il fatto di tuo padre...ne parleremo più avanti>>Parla molto lentamente, probabilmente sta ripensando a quando era giovane <<Mamma, posso leggere quello che c'è scritto nella cartella?>>Chiedo titubante e lei annuisce e aggiunge <<È un tuo diritto leggere i documenti contenuti in quella cartella. So che sei grande e potresti benissimo gestire la cosa, ma ho lo stesso paura di come potresti reagire>>Io annuisco comprensiva e mi alzo prendendo la cartella e mi dirigo in camera mia per leggerla. Mi siedo sul letto e apro la cartella facendo sparpagliare un sacco di fogli sulle coperte scure e inizio a leggerli attentamente e quando finisco sono completamente sconvolta. Mio padre odia i mezzosangue, è stato bandito da ogni luogo abitato per colpa mia fino alla mia morte e per di più lui ha i miei nonni, però qua non c'è nessun foglio che lo dice e...io non mi fido quindi su questa questione resterò della mia convinzione iniziale, è più facile da accettare. Prendo un foglio e inizio a disegnare una ragazza raggomitolata su sé stessa, diffidente di tutto e tutti, e poi le aggiunsi un paio d'ali [è il disegno nella foto] prendo il disegno e con una puntina la attacco al muro insieme a tutti i disegni e le foto che ho fatto. Passo il tempo restante a fare i compiti per domani e mi porto avanti con quelli del giorno dopo, verso le 9.00 vado in sala da pranzo e iniziamo a mangiare, dopo aiuto mamma a sparecchiare e vado direttamente a coricarmi, troppo stanca da tutti gli avvenimenti accaduti oggi. Mi addormento quasi subito e cado in un sonno profondo. ..
Sono nel piazzale della scuola e in lontananza fra la folla vedo Daniele e Giada che parlano e sono vicini...molto vicini. Mi avvicino a loro e mi camuffo con la folla in modo da poterli ascoltare e non essere notata. <<Perchè stai ancora con lei?>>Dice quella puttana di Giada avvicinandosi a lui e schiacciando il suo seno rifatto sul petto di lui, vorrei smettere di ascoltare, ma non posso e non voglio <<Perchè lei mi piace>>Afferma poco convinto Daniele, non so se esultare perché l'ha "respinta" oppure preoccuparmi per il tono che ha usato <<Ma tu potresti avere me anziché lei>>Continua la troia, madonna mia sta ragazza sta incominciando a rompere le palle <<Giada sai una cosa? Sei molto meglio tu di lei>>Dice lui con voce sensuale e roca, annullano la piccola distanza e danno vita a un bacio passionale...lei mette le mani tra i suoi capelli e lui inizia a toccarla dappertutto. Mi sento sempre più piccola e insignificante. ..
Mi sveglio di colpo e mi accorgo che ho il fiatone, gli occhi spalancati e sono tutta sudata, controllo l'orario e realizzo che devo alzarmi per non rischiare di arrivare in ritardo. Mi alzo e mi preparo per poi andare in cucina dove trovo solo mia madre, mi viene in mente la sua spiegazione sulle doti speciali e ki viene il dubbio dei sogni premonitori <<Mamma ti devo dire una cosa. È possibile che io abbia già scoperto la mia dote?>>Chiedo io, sperando in una risposta negativa <<Dipende, perché?>>Decido di raccontarle cosa era successo senza raccontare in modo diretto il sogno <<Capisco...può essere. Penso che lo scoprirai in questi giorni>>Io annuisco e preparo le ultime cose per poi aspettare Josh che come al solito è in ritardo, salutiamo mamma e prendiamo i nostri zaini, cellulari e chiavi per poi uscire, metterci i caschi e salire sul motorino. Quando arriviamo a scuola vedo...
Spazio autrice
Allora questo capitolo l'ho dovuto ripubblicare e riscrivere due o tre volte visto che wattpad me lo aveva cancellato. Scusate per eventuali errori ma non ho riletto. Spero che vi piaccia, lasciate un commento o una stellina se vi va
A presto
--Giny--
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