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Capitolo 1 *

La mia sveglia suona e guardo l'orario, le 5:29 mi esce un verso gutturale e quando mi ricordo che oggi devo partire faccio un verso ancora più strano e sprofondo di nuovo tra le coperte per prepararmi mentalmente. Dopo un paio di minuti mi alzo e abbandono le mie calde coperte e vado verso il bagno per farmi una doccia veloce. Mi vesto velocemente e metto le ultime cose nelle valigie. Esco fuori e trovo il comandante di polizia che mi da la foto di una donna e lo guardo interrogativa <<Questa è una foto di tua madre. L'abbiamo già avvisata del tuo arrivo>> ...bene, si parte!
Qualche ora dopo
Appena arrivata in aeroporto cerco la donna della foto e la trovo seduta su una di quelle scomode sedie di plastica. Mi avvicino a lei e lei mi lancia uno sguardo carico d'odio, anche se io non le ho fatto niente anzi...dovrei essere io quella arrabbiata. Con aria molto menefreghista mi dice <<Immagino che tu sia Giulia>> E io rispondo in modo altrettanto freddo, ma pur sempre con un velo di timidezza, con un "si" <<Io sono Amanda, tua madre. Comunque sapevo che quei due vecchi non erano adatti a crescerti, insomma avrei potuto fargli perdere la custodia solo per il cespuglio multi-color che hai in testa chissà da quanto>> Disse queste parole con un tono di odio e sufficienza. Ho il diritto di odiarla? Certo tesoro, se vuoi posso anche escogitare qualche piano per un "accidentale incidente domestico"
È grave parlare da sola?
No tranquilla, è normalissimo
Okaaay <<Beh tranquilla, ormai sono morti...Poi anziché di farmi crescere da loro avresti potuto pensarci tu, non credi?>> Pronuncio queste parole con tono di sfida e dopo aver ricevuto un'occhiataccia mi dice <<Non sono fatti tuoi e ora sali in macchina>> Salgo in macchina e per tutto il tragitto guardo fuori dal finestrino e nessuna delle due apre bocca. Quando arriviamo lei scende dall'auto e fa come se non esistessi, presi le valigie dal cofano e mi voltai verso la casa...wow, e che casa. Uno chalet in mezzo al bosco e mi piacque molto ma non dovevo affezionarmi tanto a quel posto perchè appena sarò maggiorenne me ne andrò via. La voce di Amanda mi risveglia dai miei pensieri <<Signorina entra o ti lascio fuori>> Ma questa chi cazzo si crede di essere?! La ignoro ed entro i miei bagagli. Dentro lo chalet è ancora più bello, appena si entra ci si trova davanti a un salotto con poltrone e divani tutti attorno a un antico camino, a destra ci sono delle scale e a sinistra la sala da pranzo con open space sulla cucina e una porticina in cui suppongo ci sia il bagno. Amanda urla "le camere sono di sopra" o una cosa del genere visto che lei è in cucina e io sono troppo impegnata a osservare l'immensa libreria che circonda il camino. Prendo i miei bagagli e a uno a uno li porto in cima alle scale, sono esausta. Il corridoio è immenso e tutte le porte mi sembrano uguali allora decido di aprirle tutte. Tutte quelle a sinistra sono: due bagni, una camera per gli ospiti, la camera di Amanda e una specie di libreria. Invece le camere a destra sono: una camera con un pianoforte, una cabina armadio e poi una porta con su appesa una scritta in legno, "Giulia" dipinta con i colori del tramonto. Apro la porta e mi ritrovo in una stanza con le pareti con i colori dell' oceano, nella parete accanto alla porta c'è un grande armadio color crema, poi alla parete centrale un letto a due piazze con le coperte azzurre e con sopra molti cuscini (come piace a me) e un comodino con su una abat-jour rossa e poi all'altra parete c'è una grande finestra con accanto delle mensole e sotto una scrivania e una sedia girevole. Devo ammettere che la mia stanza mi è piaciuta molto, davvero bella. Però strano che Amanda in un giorno sia riuscita a farmi la camera...
Lo so che stai morendo dalla curiosità e che vuoi andare a chiederglielo
Glielo chiedo dopo. Intanto decido di disfare le valigie e quando finisco è già ora di cena, ci ho messo un sacco. Sento Amanda chiamarmi per cena scendo e mi siedo a tavola, mentre mangiamo prendo parola, sono troppo curiosa <<Amanda ti volevo chiedere una cosa. La mia stanza non l'hai preparata ieri, vero?>> Lei mi guarda attentamente e dopo si decide a rispondermi <<No, con i tuoi nonni eravamo rimasti che quest'estate dovevi venire qua. Sei molto curiosa, vero?>> Io mi limito ad annuire. Ormai è settembre, perché quest'estate non sono venuta? Decido di chiederglielo e l'unica risposta che ricevo è una scrollata di spalle <<Comunque domani sarà il tuo primo giorno di scuola>> Dopo aver finito di cenare sparecchio e salgo in camera accendo la abat-jour che crea una luce rossa soffusa che con i colori della parete fa davvero un bellissimo effetto. Decido di leggere qualche pagina del libro "creature magiche e dove trovarli" e poi spengo la luce e mi metto sotto le coperte. Domani sarà il mio "primo giorno di scuola", ho paura.Speriamo che tutto vada per il meglio
Spazio autrice
Ciao ragazze
Spero che vi piaccia e per favore commentate e votate così mi fate sapere se vi piace
Nel prossimo capitolo racconterò il primo giorno di scuola di Giulia e qualcosa di interessante...
Ciao e a presto
#CAPITOLOMODIFICATO

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