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Capitolo dodici. - "Nuovo membro nella squad."

Ultime ore.

Lauren e Camila erano avvolte nel silenzio più totale. La maggiore sorrideva alla piccola che impugnava un pennello con decisione. «È bello.» le disse Camila mentre guardava la tela totalmente bianca, vergine, senza nessuna traccia di colore; senza nessuna figura.

Con il pennello, Lauren decise di dare un colpo alla testa della piccola. «Idiota, non c'è niente.» le fece notare ma Camila decise di negare con la testa.
«C'è colore bianco.» disse la ragazza più piccola. «Tela ricca di pace. Piace me.» sorrise.

«Tu hai già iniziato a dipingere.» guardò la tela di Camila che mostrava alcune chiazze rosse.

«Camila sbagliato. Ma se vedi, posso dire che il rosso è segno... Amore, dolore. Quello che provo io, ora.»

«Amore?» la guardò Lauren e Camila sorrise.
«Bella giornata oggi. Io contenta.» disse lei mentre schizzava la tela di verde. «Camila speranzosa.»

Lauren iniziò a dipingere, usò ogni tonalità di verde per fare il prato. «Oh, tuoi occhi.» sorrise Camila e Lauren sbaglio, si maledì.
«Cosa?»
«Occhi tuoi, sembrare erba.»

🌻🌻🌻

«Psst... Lauren.» la chiamò Camila mentre la maggiore stava perfezionando la testa di una volpe. «Lauren.»

«Grr... Dimmi, Camila.» la guardò Jauregui fermandosi per poi strofinarsi la fronte.

«Io pipì, urgente...» disse Camila mentre si mordeva le labbra ansiosamente. «Io fare addosso.»

«Non ci pensare nemmeno. Mr. Arthur, Camila deve andare al bagno, posso accompagnarla?» chiese Jauregui e l'uomo che indossava una maglietta blu scuro, annuì.
«So le difficoltà di Camila, quindi sì, potete andare.» sorrise lui e riprese a controllare un disegno di una giovane ragazza al suo fianco.

«Andiamo.» sorrise Lauren e si alzò in piedi per poi prendere per mano Camila. Le due uscirono e la piccola saltellò lungo il corridoio in piena felicità. Lauren la seguiva con il passo veloce, la richiamava in continuazione chiedendole cortesemente di fermarsi. «Camila... Salti troppo e non sai nemmeno dove stai andando.» cercò di fermarla ma niente da fare.

Arrivate al bagno, Camila la guardò mentre si mordeva il labbro inferiore. «Bagno? Io cesso.»
«È qui.» disse la maggiore mentre apriva la porta della cabina. «Ecco, cesso.» disse Lauren imitando lo stesso tono di voce della minore. «Prego.»

Camila entrò e chiuse la porta che subito si aprì. «Oh, no! Lolo, non sbirciare.» disse. «Io mutandine con orsetti.»
Le gote di Lauren si colorarono di bordeaux, sorrise come una stupida. «No, non sbircio.»

Dopo un minuto di lunga pipì, Camila si alzò e si sistemò dopo essersi pulita. Tirata la catenella del water, la piccola uscì fuori dalla cabina. Lauren alzò il sopracciglio. «Hey, che fai? Sei messa male.» la guardò lei e la piccola si avvicinò.
«Dove?»
«Qui, hai le magliette di sotto messe male, devono entrare dentro i pantaloni.» disse Lauren prendendo i suoi fianchi dolcemente e iniziò a sistemarla, mettendole la maglietta dentro ai pantaloni.

Camila poggiò le mani sulle sue spalle e le due rimasero immobili a guardarsi, il loro silenzio diceva più di mille parole, le carezze dolci della maggiore fecero sospirare la minore che, istintivamente poggiò il viso contro al suo petto. Lauren, avvolse Camila alle sue braccia. «Mi piace il tuo profumo.» sussurrò Lauren il corpo della ragazza, tremò.
«Vaniglia.» le rispose.

Le loro fronti erano unite e i loro respiri erano diventate un tutt'uno. Lauren si staccò, lasciando un vuoto alla più piccola. «Dobbiamo tornare.» disse Lauren seriamente e la piccola annuì un po', dopo aver realizzato ciò che le aveva appena chiesto.

Le ragazze, si schiantarono contro il gruppetto di prima. «Guarda un po' chi si vede, la ragazza di sostegno e la malata.» disse Bradley Simpson e quasi tutti risero, tutti tranne Shawn Mendes. Dopo una forte gomitata, rise anche lui, nonostante sia forzata la sua risata.

«Mendes, stai perdendo colpi.» disse Patrick e Camila rimase dietro di Lauren.

«La ragazza di sostegno, insieme alla malata, in questo momento si devono spostare. Stare con gente vuota come voi, può causarci un certo contagio - cosa che non ci tengo affatto -.».

«Come ti permetti?» chiese il capo e si mise petto contro petto con Lauren. «Sai che posso umiliarti davanti a tutti, come anni fa?» Camila guardò attentamente la scena. «Se non fosse stato per quella stupida della Cabello, a quest'ora Duncan sarebbe ancora vivo.»

Camila strinse le mani in un pugno, rendendolo saldo, si mise tra i due. «Zitto, tu parlare troppo.» disse lei. «Io darti pugno se non smettere di parlare così.»

Tutti risero e Patrick tirò un pugno a Camila ma venne fermato, Mendes era riuscito a bloccare il suo pugno. «La carta, avvolge il sasso.» disse lui spingendo Patrick, allontanandolo. «Smettila di scocciarle, hanno già troppi problemi.»

Cameron, Patrck e Brad rimasero con la bocca aperta. «Cosa?!» chiesero all'unisono.
«Mi levo dal vostro club del cazzo, non è quello che voglio fare, questo.» disse Shawn e tutti senza dire nulla, andarono via. «Scusate...» disse lui girandosi verso le ragazze che di guardavano perplesse.

«Tu salvate!» disse Camila andando verso di lui per abbracciarlo ma Lauren la prese per il polso, in tempo.
«Che ne sappiamo se è stata di sua spontanea volontà?» chiese Lauren fulminando il ragazzo che piano piano alzava le mani.
«Sono tranquillo, avete tanti problemi a cui pensare, quindi... Non avrei permesso a Patrick di farvi del male.» spiegò e Lauren negò.
«E perché allora, sei sempre rimasto con loro?»

Mendes sospirò. «Volevo... Beh, diciamo che sono sempre stato un ragazzo sfigato. Quando Patrick mi ha chiamato per unirmi al gruppo dicendo "ti divertirai, starai bene con noi", io ho accettato e... E niente, non pensavo che... Che fossero bulli.» disse mentre camminavano lungo il corridoio. «È stato orribile stare lì. Non è da me essere una persona cattiva.» disse lui mortificato e Lauren annuì.
«E perché non te ne sei andato prima?» alzò il sopracciglio con aria interrogatoria.
«Perché... Perché ho avuto paura che mi sarebbe successo qualcosa di brutto.» disse.

«Amico, tu essere nella cacca.» disse Camila seriamente e Shawn sorrise e negò con la testa, divertito dalle frasi senza senso di Camila.
«Tranquilla, io sarò dalla tua parte, adesso.»

🐿️🐿️🐿️

«Non ci posso credere, cosa ci fai tu qui?» chiese Dinah mentre piano piano raggiungeva il ragazzo lì vicino che, era semplicemente tranquillo. «Sei uno di quelli, sei un bastardo e mi chiedo perché sei qui con noi.»
«Non sono mai stato un bastardo. Un egoista sì, però. Sono sempre stato controllato la violenza, ma quando Patrick mi ha chiamato, io ho accettato.»

«Perché?» intervenne Ally mentre cercava di raggiungere gli amici.
«Non sapevo che tipo di persone fossero, sono rimasto molto colpito dal fatto di essere entrato in un gruppo di bulli.» raccontò Mendes e tutte lo guardarono, o almeno, quasi tutte.

«Tutto bene?» chiese Lauren a Camila che camminava in silenzio lungo il marciapiede.
«Se io rispondere "no", tu chiedere perché. Se io rispondere "sì", tu non credere in me.»

In effetti, Camila aveva più che ragione, Lauren si morse il labbro. «C'è qualcosa che non va?»
«Sì.» Lauren guardò come il profilo di Camila diventava sempre più serio e triste.
«Cosa?»
«Io paura. Shawn dire che... Vogliono farmela pagare per... Per morte di Duncan. Io no colpa, io brava.» sospirò. «Io rischiare vita da quando... Quando... Ospedale... Io poter morire.» sospirò. «Tutta colpa mia, ma non ho colpa.»

«È ovvio che non hai colpa, non hai guidato tu quell'aereo.» disse Lauren sospirando.
«Sì, ma Duncan venuto con me, via... Via... G...» si mise una mano sulla fronte. «Basta.»
«Sì, basta... Non parliamone, ma lo sai, io e la squad, ti difendiamo.» le sorrise Lauren e Camila ricambiò altrettanto.

«Infatti, ci saremo noi a difenderti.» disse Jane schioccando le dita.

Durante il cammino, Lauren si ricordò di una cosa, guardò Ally, Dinah e Mani sorridendo. «Insieme a Camila, abbiamo pensato che sarebbe stato il caso di fare una cena tutte insieme, vi va?»
«Mh, io non lo so.» disse Ally pensandoci bene. «Ho delle cose da fare, per cui non saprei proprio dirti. A meno che non riesca a farvi sapere in tempo.»

«Va bene, Ally, Dinah? Mani? Voi due?»
«Si mangerà una pizza?» chiese la scura mentre ci pensava anche se, si sapeva benissimo la risposta.
«Certo, andremmo in pizzeria.» specificò Jauregui e Mani allora sorrise. «Perfetto, allora io e DJ ci siamo.»
«Eh?!» la guardò Dinah. «Non ho dato una risposta.»
«Camz, ved-»

Camila non c'era.

Lauren si girò indietro e vide come Shawn era impegnato nell'allacciarsi la scarpa, Camila intanto, lo guardava. «Tu allacci bene, scarpa.»
«Esatto, proprio così.» sorrise lui e Camila batté le mani contenta.
«Io pure! Io imparare a legare scarpe.»

Lauren, sorrise nel vedere i due ragazzi, insieme. «Non lo inviti?» chiese Mani e Lauren la guardò.
«Sì, appena Camila avrà capito come legarsi le scarpe.»

«Allora, prendi le stringhe e inizi...» le spiegò lui mentre iniziava a mostrarle come allacciarsi le scarpe. Camila lo seguì a ruota iniziando a fare nodi. Dopo aver finito, Camila guardò prima la scarpa di Mendes e poi la sua, ci rimase male.
«Io fatto male.»
«Dai, non è male.» rise lui e Camila fece lo stesso.

I due ragazzi raggiunsero Lauren e le altre, Camila si mise al suo fianco, quasi immediatamente. «Shawn, senti, quello che hai fatto oggi è stato un gesto veramente grande, da parte tua. In ogni caso, ti va di venire a mangiare insieme a noi?»

«Quando?» chiese il ragazzo.
«Sta sera, andremmo a mangiare la pizza, se hai altri impegni, sarà per la prossima volta.» rise. Mendes le sorrise e annuì.
«Verrò, parlerò con i miei genitori che per questa sera, non ci sarò. Sono veramente felice di star con voi, grazie mille per avermi accolto.»

Dinah guardò Lauren. «Poverino, non vorrai farlo sentire l'unico del gruppo ad esser maschio.»
«Hai ragione. Shawn, sta sera conoscerai altri miei due amici, così almeno non sarai l'unico maschio del gruppo.»
«È magnifico! Grazie, Lauren.»

Il gruppo riprese a camminare e Camila afferrò la mano di Lauren e la tirò un po'. «Lolo.» la chiamò lei e Jauregui la guardò.
«Dimmi.»
«Io e te, andare a prendere... Luigi?»
«Oh, giusto. Sì. Ragazzi noi dobbiamo andare a casa di mia madre, Luigi ci aspetta.»

Tutti le guardarono. «Luigi? Chi è?»
«Io e Lauren preso un cucciolo, nome Luigi.» sorrise Cabello.
«Che nome...» disse Hansen.

🌻🌻🌻

Camila bussò la porta della famiglia Jauregui, Clara decise di aprire e di sorridere. «Oh, eccovi arrivate.» sorrise la donna è Lauren fece lo stesso.
«Ciao, mamma.»
«Signora Giargiaghi.» la salutò Camila e la donna ridacchiò non appena sentì il suo cognome leggermente storpiato.
«Sono felice di vedervi, immagino anche per chi siete venute.» anticipò Clara mentre chiamava Luigi sbattendo la mano sulla coscia e fischiando.

Il cucciolo arrivò e non appena vide Lauren e Camila, si mise con la pancia all'aria. Camila non poté resistere nel fargli i grattini.

Clara andò a prendere il guinzaglio e lo agganciò al collare del cucciolo. «Ecco qua, avete programmi per oggi?» chiese la donna con curiosità.
«Sì, dobbiamo uscire sta sera, andiamo a mangiare una pizza tutti insieme.» spiegò rapidamente Lauren e Clara annuì.
«D'accordo. Domani ritorno a prendere Luigi, si è comportato veramente bene, oggi Taylor si sentiva sola e triste, il cagnolino le ha fatto davvero compagnia.»

«Immagino... Di Chris, nessuna notizia?» chiese la ragazza mentre Camila venne tirata via dal cagnolino.
«Nulla... Nessuna novità. Spero si riprenda.» disse con dolore la madre e Lauren l'avvolse in un abbraccio.
«Andrà bene. Io ora devo proprio andare, Camila è già stata trascinata via da Luigi.»

«Va bene.» ridacchiò la madre e Lauren la seguì. «Ma perché avete chiamato il cane, Luigi?»
«Mamma, non so dirti. Ha fatto tutto Camila, io non c'entro niente.» alzò le spalle.
«Come sta andando con lei, invece?»

Lauren la guardò e un sorriso non esitò a spuntare dalle sue labbra. «Beh, è una ragazza unica, questo non lo nego, adoro Camila, sto imparando a volerla e ad essere il suo punto di riferimento. Spero di essere la sua ispirazione e la sua voglia di tornare a sorridere.» disse Lauren con il cuore in mano.

Lauren si era appena resa conto di essere innamorata di Camila, ne era più che sicura visto che, mentre diceva quelle parole alla madre, il suo cuore martellava a più non posso.

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