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Capitolo 60


Pov. Hugo

Sussulto spaventato quando vengo riportato alla realtà da un rumore dietro di me, la porta della doccia che si apre, mi giro ed è così che mi ritrovo Brooke tra le braccia, arrossisco perché, non solo io sono assolutamente nudo, ma sento perfettamente che anche lei è completamente nuda.

Chiude la porta del box doccia prima di spingersi sotto il getto dell'acqua con me, alzandosi sulle punte si allunga sul mio viso iniziando a coinvolgermi in un bacio lento ed io ricambio l'abbraccio tenendomela stretta.

Tra l'acqua che mi scorre sul viso, il bacio e Brooke che mi si struscia addosso tutta bagnata dall'acqua e scivolosa faccio davvero fatica a respirare per bene infatti ho decisamente l'affanno. Ed è proprio per cercare di riprendermi un po' che provo a far rallentare Brooke allontanandola di poco da me.

<< Brooke... Ehm... >> non riesco ad articolare nessuna frase visto che lei neanche me ne lascia il tempo zittendomi con una mano.

<< Tu parli troppo. Non c'è sempre bisogno di tante parole, lascia semplicemente che le cose procedano in maniera naturale >>

Decido di lasciarmi andare perché ormai, non solo è difficile continuare a trattenermi, non ho più voglia di farlo ma soprattutto, so di potermi fidare di Brooke. Con tutto il tempo che abbiamo passato insieme, la conosco abbastanza da sapere che, anche lei si sta aprendo ed inizia a credere davvero in me e nel nostro rapporto.

Il fatto che non si fidasse molto dei ragazzi mi è stato chiaro fin da subito, ho capito che non si aspettava che mi impegnassi sul serio nel vedere e cercare di capire se tra noi avrebbe funzionato. Brooke si aspettava semplicemente di essere usata fino a quando ne avrei avuto voglia o semplicemente mi avrebbe mollato quando avrebbe iniziato a stufarsi della situazione, come le è già successo in passato.

<< Per quanto tutto questo sia piacevole da fare in doccia, credo che sarebbe anche meglio in camera da letto, non credi? >> anche prima che mi finisca di porre l'interrogativo, chiudo l'acqua, apro la porta scorrevole della doccia e, afferrandola per le cosce, me la tiro in braccio dirigendomi subito in camera da letto fregandomene altamente del fatto che stiamo bagnando tutto il pavimento o le lenzuola quando approdiamo in camera ridendo.

Pov. Rose

Sono a casa mia che guardo quella che era la mia cucina e, finalmente, decido che è arrivata l'ora di darsi da fare e pensare a rendere nuovamente vivibile quello che ho sempre considerato come il fulcro di ogni casa. Ed è così che, mentre sto prendendo nuovamente tutte le misure, mi trovano Scorpius e Tommy quando mi raggiungono entrando dalla porta finestra della cucina.

Mi abbasso piegandomi sulle ginocchia ed apro le braccia a Tommy che mi corre incontro << Ciao! Ti sei divertito a lavoro col papà? >>

<< Si! Abbiamo mangiato tante cose buonissime >> afferma tutto sorridente.

<< Che bello >>

<< Cosa fai? >> mi domanda curioso mentre Scorpius si avvicina a noi.

<< Ciao >> mi saluta ed io ricambio subito dandogli un bacio veloce << Tommy ha ragione, che fai? >>

<< Sto prendendo le misure così per poter andare domani, visto che è il mio giorno libero, a cercare l'arredamento per rifare la cucina >> spiego ad entrambi.

<< Beh, è tardi e... Se andiamo di là, dove c'è una vera cucina, la tavola è pronta e la cena ci aspetta >>

<< Ho molta fame quindi non porrò alcuna resistenza >> scherzo uscendo di casa con loro.

Attraversiamo i due giardini ed entriamo dalla porta finestra di casa di Scorpius. Come aveva detto, la tavola è pronta e la cena, una pizza a testa, è lì ad attenderci. Sono le nove passate quando ci sediamo a tavola per mangiare e, per la prima volta dopo tanto, mi sembra di essere tornata a prima che iniziassero tutte le recenti complicazioni.

A fine cena Tommy ha le mani tutte piene di sugo così, dopo aver sparecchiato, lo spediamo a lavarsi le mani. Appena Tommy corre verso le scale per salire al piano di sopra e lavarsi le mani, Scorpius attira la mia attenzione portandomi verso la porta finestra prima di chiudersela alle spalle una volta che entrambi siamo fuori.

<< C'è qualcosa che non va? >>

<< Vorrei parlarti della cucina o meglio, vorrei parlarti di una cosa che mi stava passando per la mente qualche tempo prima che scoppiasse tutto questo caos a causa di tuo padre quindi, per favore, aspetta ad andare ad acquistare qualcosa e poi... Vorrei scusarmi per come ho reagito. Sono stato distante in questo ultimo periodo e so che te ne sei accorta e ti ringrazio per avermi dato il tempo che necessitavo ma, con le scuse, devo farti anche una confessione >> lo sguardo colpevole che ha non è niente di buono ed io mi allontano di un passo.

<< Scorpius no, non puoi avermi fatto una cosa del genere, non posso credere che tu possa averlo fatto... >> mormoro subito spaventata dalla prospettiva di quello che potrei ritrovarmi a sentire da un momento all'altro.

<< Cosa...? Ma no! Che hai capito? Non ti ho tradito, non lo farei mai >> tiro un sospiro di sollievo beccandomi un'occhiataccia << Credo che tu possa affermare di conoscermi abbastanza per sapere che non farei mai un errore del genere visto che io lo considero imperdonabile >>

<< Scusami è che... da quel che hai detto e dall'espressione che avevi... Sono saltata a conclusioni affrettate, scusami >>

<< La confessione che devo farti riguarda la madre di Tommy. Diciamo che tra il caos combinato da tuo padre, uno dei componenti del trio degli eroi di guerra, il tuo cognome ed il mio che sono incredibilmente famosi in tutto il mondo, ogni giornale ha riportato i fatti e, conseguentemente, la mia ex si è presentata nel mio ufficio con il suo avvocato >>

<< Oh mio dio, quando è successo? >>

<< Il giorno dopo in cui tuo padre ha cercato di ucciderti, distruggendo la tua cucina >>

<< Perché non me lo hai detto prima? >> a causa del panico che sento iniziare a montare la mia voce si è fatta leggermente più acuta e me ne accorgo anche da sola.

<< Perché ero arrabbiato, con tuo padre, con la mia ex, con te... Insomma, ero arrabbiato un pò con tutti e spaventato dall'eventualità di perdere mio figlio. È una prospettiva che non posso e non voglio neanche immaginare, lo capisci? >> restiamo entrambi in silenzio, non so proprio cosa dire << Non voglio trovare delle scuse per giustificare il mio comportamento, lo so che vuoi bene e sei molto legata a Tommy ma non riuscivo a ragionare lucidamente in quel momento, mi sono occupato prima del caso di tuo padre, dopo di che, con il mio amico Zabini abbiamo pensato anche alla mia ex rimettendola al suo posto. È stato un vero casino in aula, tutte e tre le volte in cui ci siamo trovati davanti al giudice. Ci siamo rinfacciati di tutto e di più, io in particolare mi sono sentito parecchio sollevato dopo averle spiattellato tutto ciò che pensavo di lei in faccia. Pensa che è uscito fuori anche che voleva prendersi Tommy soltanto perché sta per sposarsi con un uomo che ha molto a cuore la famiglia, non perché si è pentita delle sue azioni e desidera conoscere suo figlio. Questo, i documenti in cui rinunciava a Tommy ed i ricordi di diversi testimoni in cui lei voleva uccidere il bambino hanno fatto in modo che l'udienza si concludesse al terzo incontro altrimenti, come succedere nelle guerre per l'affido del figlio, sarebbe stato tutto molto più lungo e complicato >>

L'ho ascoltato senza fiatare e forse sono anche leggermente sollevata e contenta del fatto che mi abbia tenuto all'oscuro della questione, sarei stata incredibilmente angosciata dalla situazione e non credo che le mie condizioni avrebbero aiutato nessuno visto che sto ancora lavorando su me stessa e sui miei sentimenti verso mio padre << Quindi è tutto apposto, giusto? >>

<< Si, Tommy resterà con me, con noi, la mia ex ha un ordine restrittivo da Tommy di duecento metri a meno che non sia lui a chiedere di lei ed a volerla vedere. Ora, vorrei parlarti di quello a cui stavo pensando... >>

<< Ah si, certo, dimmi tutto >>

<< Nanna >> Tommy ci interrompe aprendo la finestra ed attirando la nostra attenzione.

<< Forza campione, andiamo a metterti sotto le coperte >> Scorpius prende Tommy in braccio mentre il piccolo inizia a fare il primo sbadiglio << Hai sonno? >>

<< No >> afferma sbadigliando un'altra volta e facendoci ridere.

Rientriamo in casa prendendo in giro Tommy.

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