Capitolo 55
Pov. Rose
Inseguo Scorpius, cosciente del fatto che, non solo è arrabbiato, sicuramente continueremo questa discussione di fronte ai miei parenti, cosa che preferirei decisamente evitare, non mi piace metterli in mezzo a certe cose.
Lo vedo fermarsi davanti al tavolo silenzioso, mentre tutti lo guardano con aria triste, alzare la bacchetta ed insonorizzare l'ambiente prima di ripartire alla carica, esattamente come avevo immaginato.
<< Avreste dovuto dirmelo, se non lei almeno uno di voi, perché nessuno ha detto nulla? >> domanda sul piede di guerra guardando principalmente Albus.
<< Perché non erano fatti loro, spettava a me decidere di parlartene o no e non l'ho fatto >> intervengo guadagnandomi un'altra occhiataccia.
<< Merlino quale buona giustificazione ti daresti? >>
<< Erano passati anni dall'ultima volta, era cambiato >>
<< Non è vero! >> esplode quasi come una bomba, se prima aveva alzato la voce adesso sta letteralmente urlando << Non era e non è cambiato! Per niente! È per questo che Hugo si è trasferito senza concludere gli studi vero? >> si volta verso mio fratello << È così vero? Si o no? Rispondetemi! >>
<< Si >> ammette Hugo mentre io continuo a rimanere in silenzio.
Scorpius continua a fissarmi, come me, in silenzio, suppongo si aspetti una conferma anche da me ma se lo può scordare, è vero, mio padre ha un problema ma deve essere aiutato, non sbattuto in una cella, ne sono convita ed ho tutta l'intenzione di restare ben ferma nelle mie convinzioni.
<< Avresti potuto mettere in pericolo, non solo te stessa ma, anche mio figlio >> ribadisce sicuro delle sue parole.
<< Mi dispiace! Ok? In ogni caso non l'avrei mai fatto avvicinare a Tommy e, ti ripeto, mio padre non l'avrebbe toccato, è solo un bambino! >> sbotto di nuovo esasperata.
<< Continua a ripetertelo, prima o poi riuscirai a convincere anche te stessa >> sembra aver recuperato la calma vista la freddezza che utilizza.
<< Non ho bisogno di convincermene, è così ed io lo so >>
<< Sul serio non vuoi denunciarlo? Lascerai che torni a piede libero? >>
<< Smettila di chiedermelo, non denuncerò mio padre, nessuno lo farà >>
<< Ragazzi... >> è Draco l'unico che ha avuto il coraggio di interromperci << Forse dovreste continuare questa discussione in privato ma, soprattutto, senza un pubblico >> con un cenno della testa ci indica la porta.
Quando ci giriamo vediamo Tommy intento a fissarci confuso. Essendoci un incantesimo silenziatore non può sentire ciò che diciamo ma, dal linguaggio del nostro corpo, avrà sicuramente intuito che stiamo litigando e che qualcosa non va.
Scorpius sospira e non so se è per stanchezza o rassegnazione, in qualunque dei casi, non preannuncia niente di buono.
<< Non servirebbe a niente, non c'è niente da discutere a quanto sembra >> commenta senza guardarmi.
Lo fissiamo tutti alzare nuovamente la bacchetta ed annullare l'incantesimo precedente. Guarda tutti i miei familiari prima di tornare a parlare << Sono costernato per avervi fatti agitare tutti o rattristare ma non sono d'accordo, né con lei e tanto meno con voi che non dite o fate niente >>
<< Scorpius >> le mie parole sono d'avvertimento ma non so se mi ascolta oppure ha semplicemente finito di dire ciò che voleva.
Torna a guardarmi << Io non posso fare finta di nulla e non resterò qui a darti corda in questa follia perché quello che stai facendo è un errore, uno di quelli madornali >> si prende qualche secondo prima di continuare, io sono praticamente paralizzata perché non riesco a capire cosa sta succedendo << Scusatemi ancora >>
Senza perdere altro tempo, mi sorpassa andando in contro a Tommy, fa una carezza sulla testa a Remus, lo prende in braccio << Buona giornata a tutti quanti >> così Scorpius si smaterializza via con suo figlio.
Astoria doveva aver intuito le intenzioni del figlio infatti, come Scorp scompare, anche lei saluta velocemente e si smaterializza appresso al nipote ed il figlio. Non saprei se si sono smaterializzati a casa loro, quella qua affianco oppure al maniero dei Malfoy.
<< Non voglio infierire più di quanto non abbia già fatto mio figlio ma, dovresti davvero pensare a ciò che è giusto, dimenticandoti del fatto che la persona che ti ha fatto del male è tuo padre. Comunque, abbi pazienza con Scorpius, essendo un avvocato ne ha viste di tutti i colori, è seriamente preoccupato, non solo per quel che sarebbe potuto succedere se Tommy fosse stato con te, ma anche e soprattutto, per te >> fisso Draco che rimane composto al suo posto << Mio figlio ci tiene veramente molto a te, se ieri fosse andata diversamente... >> scuote leggermente la testa alzandosi da tavola << Sei una ragazza intelligente, prima o poi, sono certo riuscirai a capire cos'è la cosa giusta da fare. Adesso scusatemi ma vado a controllare e magari calmare Scorpius e... >> si volta verso Albus << Fossi in te cercherei di passare da casa al più presto, penso sia piuttosto adirato anche con te >>
<< L'ho notato anch'o. Passerò in serata se per te ed Astoria non è di molto disturbo >>
<< Sai che puoi venire quando vuoi >> Draco mi si avvicina, mi lascia un bacio sulla testa << Sono contento che stai bene. Vedi di riposarti appena puoi. Arrivederci a tutti >>
Ed anche Draco si smaterializza via. Mentre i miei occhi iniziano a riempirsi di lacrime piene di stanchezza, paura e confusione, nonna Molly e zia Ginny fanno andare via praticamente tutti.
Gli unici che rimangono a casa, oltre a me ed Hugo, sono Albus, zio Harry, zia Ginny e nonna Molly. Hugo, con un incantesimo che gli ho insegnato, fa in modo che la tavola si sparecchi e sistemi da sola ma, per il resto, rimane seduto in silenzio a ragionare.
Zio Harry, con delicatezza, mi fa sedere poco prima che i primi singhiozzi inizino a scuotermi e, piano piano, lascio che il pianto porti via tutti questi sentimenti contrastanti e pesanti che mi porto dentro da questa ultima giornata.
Zia Ginny e nonna si adoperano subito per consolarmi e calmarmi ma piangere mi aiuta a schiarirmi le idee oltre che a svuotarmi di tutto e rilassarmi. I tre uomini rimangono tutti vicino a noi ma in silenzio, aspettano che finisca le lacrime.
<< Tu sai che Scorpius ha ragione, vero Rose? >> con tono cupo, la persona che spezza il silenzio, è zio Harry.
<< Non è un estraneo >> sento la testa scoppiare a causa del pianto << Stiamo parlando di papà. So che quel che ha fatto è incredibilmente sbagliato, non c'è giustificazione per le sue azioni ma... >>
<< Ma lo stai facendo comunque >> mi ferma con un tono di rimprovero Albus.
<< Si è vero perché voi non c'eravate, non sapete cos'ha passato, cos'abbiamo passato >> insisto in quel che dico e penso.
<< Qui non hai sbagliato soltanto tu... >> è Hugo che parla fissandosi le mani.
<< È vero, anche tu avresti potuto e dovuto denunciare tuo padre. Se non quando eri più piccolo, non potevi capire bene la questione e quindi ti limitavi a fidarti delle parole di tua sorella, avresti dovuto farlo adesso che sei cresciuto. Quanto sei finito in ospedale >> le parole di zio Harry mi fanno praticamente saltare sul posto.
<< Non è colpa di Hugo >> lo difendo subito a spada tratta.
<< Nessuno sta dando la colpa a nessuno dei due di ciò che è successo ma è l'ora che capiate che avete sbagliato. Adesso che siete adulti dovreste sapere qual è la cosa giusta da fare. Invece, Hugo, è scappato davanti alla prospettiva di denunciare suo padre e tu, Rose, ti stai incaponendo nel non voler fare ciò che devi >> zia Ginny cerca di quietarmi ma non ci stanno riuscendo perché non vogliono capire la mia posizione.
<< Uno di voi deve denunciarlo. Non potete immaginare il dolore che mi provoca dire quel che sto dicendo >> nonna Molly inizia a prendere parte della conversazione accarezzandomi i capelli come si fa con i bambini quando si cerca di calmarli << Stiamo sempre parlando di mio figlio, uno dei miei bambini, ma questo non gli da il diritto di maltrattarvi in questa maniera, la violenza scatena solo violenza e, purtroppo, se non lo denuncerete, quel che è successo l'altro giorno accadrà di nuovo e Scorpius ha ragione, questa storia potrebbe finire molto male se non prendete in mano la situazione >>
<< Mi spiace, so che non siete d'accordo con me, ma non se ne parla. Papà ha bisogno di aiuto e quando uscirà, domani, andrò personalmente a prenderlo e lo porterò in un centro di riabilitazione. È ricaduto nel suo vortice di disperazione personale a causa mia, tornando qui ho scatenato i suoi peggiori incubi ma non per questo lo abbandoneremo lasciando che lo portino ad Azkaban. È inutile che insistiate >> così metto fine al discorso.
Ho visto chiaramente l'indecisione di Hugo, questa volta non è convinto ma riuscirò a rimettere apposto anche questo casino che ho scatenato senza volerlo.
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