Capitolo 5
Pov. Scorpius
Quando la ragazza sbatte la porta alle sue spalle ed io continuo a stringere Tommy a me, inizio a sentirmi meno agitato e leggermente in colpa, so che quella cogliona della babysitter ha perso il mio bambino e che è con lei che me la dovrei rifare ma lo scoppio d'ira è stato naturale quando l'ho vista con Tommy in braccio.
Tommy non è mai voluto stare in braccio a nessun'altro oltre che me, papà e mamma, neanche Nate o Albus riescono a tenerlo in braccio, inizia subito a scalciare, dimenarsi e piangere, invece lei, che è una completa estranea, se lo teneva tra le braccia come se niente fosse e lui addirittura si aggrappava stretto a lei.
Fisso mio figlio sapendo che dovrei ringraziare quella ragazza per quel che ha fatto, fuori fa freddo e non si può mai sapere cosa potrebbe accadere, soprattutto ad un bambino di quasi tre anni.
<< Ti sei comportato come un vero ineducato >> mi rimprovera subito mamma.
<< Tua madre ha ragione, quella ragazza stava cercando di spiegarci cos'era successo quando sei entrato così di corsa, non era neanche riuscita a dire niente perché sai com'è tua madre, l'ha inondata di parole >> rincara la dose papà.
<< Effettivamente... >> concorda con lui sulle sue colpe mamma facendomi sospirare.
<< Lo so, mi dispiace ok? Ero preoccupato da morire >> ammetto lasciando un bacio sulla testa al mio piccolino.
Da quando è nato il mio mondo gira, esclusivamente, intorno a lui.
<< Dovresti trovarla e farle le tue scuse >>
<< Mamma non so chi era e tanto meno l'ho mai vista, come pensi che possa trovare un'estranea senza sapere neanche il suo nome? >> le chiedo sconcertato.
<< Non lo so >>
<< Va bhè, vado a casa, scusate l'irruzione >> dico incamminandomi fuori << Ah... Inutile dire che ho licenziato la babysitter mamma >>
<< Hai fatto bene, ti manderò un'altra ragazza al più presto >>
<< Non mi sembra il caso... >>
<< Prova con un'altra ok? Controllerò che questa volta sia una ragazza più responsabile va bene? >> la fisso per un attimo prima di cedere ed annuire solamente.
Una volta uscito da casa dei miei mi smaterializzo direttamente in casa, abito ancora nella villetta nel quartiere residenziale che mi hanno regalato i miei, gli abitanti delle altre villette a schiera che fanno parte del mio vicinato sono praticamente tutti maghi ed alcuni sono magonò o babbani con figli maghi per cui la magia è un qualcosa di normale.
Quasi tre anni fa, un giorno prima del mio compleanno, è nato Tommy, la luce dei miei occhi, sua madre ha partorito con un poco meno di un mese d'anticipo ed il piccolo è nato sano e forte.
Grazie a papà la mamma di Tommy non ha abortito, cosa che era intenzionata a fare, cosa che io trovo oltremodo crudele, non ho mai capito come papà sia riuscito in questa impresa ma sono contento che l'abbia fatto.
Dodici mesi dopo la nascita di Tommy, esattamente il giorno del suo compleanno, la madre l'ha abbandonato, lasciando sia lui che me, quando ero intenzionato a sposarla il giorno dopo, ero pronto a passare oltre a tutto per far avere due genitori al mio piccolo oltre al fatto che ero obbligato per legge, speranza vana.
Con il senno di poi per me è stato solo che un bene che quella " donna " sia scappata via lasciando solo un biglietto con su scritto << Non cercatemi, non voglio un figlio e non voglio far parte di tutto questo >> ed un documento in cui rinuncia al diritto di maternità di Tommy, altrimenti adesso mi ritroverei bloccato in un matrimonio infelice e con una persona che odierei con tutto me stesso.
Mi sono chiesto molte volte come una donna del genere possa esistere, insomma chi è tanto crudele da voler uccidere prima il figlio e poi da abbandonarlo dopo averlo allattato e curato per un anno? No, per me una persona così non andrebbe mai bene.
Quello che ne ha subito le conseguenze più che altro è stato Tommy, inizialmente piangeva tantissimo ed in più ha smesso anche di fare tutti quei balbettamenti tenerissimi che faceva mentre gli parlavo e cercavo di fargli dire " papà ".
Infatti, a poco dal suo terzo compleanno, a differenza di molti bambini che sanno già parlare, Tommy non ha mai detto neanche una parola, sempre se non voglia contare i lamenti di quando sta male o il pianto.
Ovviamente l'anno scorso ho iniziato ad essere particolarmente preoccupato da questa cosa, temevo ci fosse qualcosa che non andava con Tommy perché ormai tutti i bambini della sua età sapevano già parlare, certo, non perfettamente ma si facevano capire a parole.
Quando sono andato dal pediatra ha fatto tutti gli accertamenti necessari ma niente, Tommy è perfettamente sano, non ha niente che non va e se non parla è solo perché lui non vuole per cui a quel punto sono andato da uno magipsicologo, come consigliato dal pediatra per capire cosa potessi fare per aiutarlo.
Tutto quel che mi ha detto il magipsicologo, con le sue psicostronzate, è che non posso fare niente, il piccolo è rimasto traumatizzato dalla perdita della madre per cui cerca di rimanere al sicuro tagliando fuori il resto del mondo non parlando.
In pratica devo aspettare, quando il mio bambino si sentirà pronto interagirà vocalmente con me e poi anche con gli altri, fino ad allora ho imparato a capirlo con lo sguardo ed i gesti e va bene così.
Pov. Rose
Quando torno a casa dei nonni ormai è quasi ora di cena, ho accompagnato prima a casa loro Vicky e Teddy, i quali mi hanno ringraziato non so quante volte, mi sono raccomandata loro, ancora una volta, di cambiare pediatra e mi hanno assicurato che lo faranno.
Entro e trovo subito Albus ed i nonni in soggiorno, spiego brevemente loro cos'è successo, cos'ha Remus e la procedura che dovranno seguire per farlo stare bene.
<< E poi ho incontrato una ragazza davvero molto carina, castana con un bel paio di occhino marroni, lavora al laboratorio dell'ospedale >> inizio a dire guardando Al ed iniziando a sorridere quando lui prende ad arrossire << Ed indovinate? Si chiama Lauren... >>
<< A si? >>
<< Già Severus... Bell'acchiappo con la tua fidanzata non c'è che dire >>
<< Sono stato molto fortunato >>
<< Dimmi, è vero che le hai chiesto di sposarti? >>
<< No, non ancora >> brontola arrossendo del tutto.
<< Non ancora? Allora lo farai presto? >>
<< Ma tu come lo sai? >>
<< Ho letto un articolo di gossip su di te... >>
<< Ah già! L'indiscrezione l'ha fornita la gioielleria dove ho comprato l'anello ieri mattina... >>
<< Posso vederlo? >> l'impazienza nella mia voce lo fa sorridere e mi fa cenno di seguirlo di sopra.
Appena arriviamo al piano della sua camera ci dirigiamo li, apre il primo cassetto della del comò, sfila via qualche maglione e poi fa pressione sulla base del cassetto. Improvvisamente un quadratino di legno di alza lasciandoci vedere l'astuccio blu dell'anello.
Quando Albus apre la scatolina facendomi vedere quel che ha comprato alla sua ragazza per chiederle di sposarlo rimango senza fiato.
<< Accidenti Al... È bellissimo... >>
<< Vero? Sono andato con il mio migliore amico a prenderlo, avevo bisogno di un consiglio e lui si è preso la mattinata libera per accompagnarmi. Ovviamente gli ho già chiesto di farmi da testimone nel caso Lauren accettasse la mia proposta, cosa che spero vivamente >>
<< Sicuramente dirà di si, non preoccuparti >>
Ripone la scatola giusto in tempo che sentiamo nonna dal piano di sotto chiamarci.
<< La cena è pronta! >>
Angolo autorice:
grazie a tutti quelli che stanno votando la storia, ma, vorrei ringraziare in particolar modo rosemalfoy934 per aver commentato diversi capitoli precedenti, cosa che mi ha fatto davvero molto piacere, iniziavo a temere che non avrebbe mai commentato nessuno ;-)
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