Capitolo 45
Pov. Hugo
Cerco di rigirarmi ma non ci riesco, infastidito, da qualcosa che mi solletica il naso, provo una seconda volta ma, nuovamente, fallisco. Un suono infastidito, che dopo un secondo capisco non provenire da me, mi arriva alle orecchie ridestandomi.
A fatica, apro gli occhi.
Sono sdraiato sul fianco, fino a qui niente di strano, quel che mi solletica il naso sono dei capelli, per la precisione i capelli di Brooke che, come provo a muovermi, mugugna contrariata stringendomi di più affondando leggermente le unghie nella mia schiena. Per mia fortuna il suo riflesso non è poi così forte da farmi male e soprattutto è solo un attimo, Brooke si rilassa subito.
Con mio grande imbarazzo sento perfettamente ogni suo movimento, mi si é letteralmente abbarbicata addosso. Ha la testa appoggiata al mio petto, proprio sotto la mia testa, ed avendo tutti i capelli arruffati molti mi solleticano il naso. Le braccia attorno al mio torace infilate sotto la felpa, infatti sento perfettamente le sue piccole mani che mi tengono strette a lei, anche se devo ammettere che pure io la sto abbracciando.
Quel che mi fa sentire particolarmente in imbarazzo però sono le sue gambe, una é mezza sotto le mie e l'altra è abbracciata al mio bacino, non solo perché mi stringe, ma a causa della mia condizione attuale.
Provo nuovamente districarmi dalla presa di Brooke, anche perché vorrei evitare figuracce.
<< Non credo che il cappello ti avrebbe smistato tra i grifoni... >> la sento mormorare d'improvviso.
Mi blocco << Che? >>
<< Stai cercando di scappare dalla mia presa >> muove leggermente la testa appoggiando meglio la guancia al mio petto << oltre a star disturbando il mio sonno ovviamente >>
<< Si, ehm... mi dispiace, ma avrei proprio bisogno del bagno >> dico imbarazzato al massimo visto che muove il bacino sul mio e, se prima speravo non si accorgesse di nulla, adesso sono certo che non può esserle sfuggita la mia condizione.
<< Mi spiace per te ma non ho ancora intenzione di alzarmi >>
Rido << Infatti sono io a doversi alzare, non tu >>
<< Il punto è che ti vuoi alzare solo perché sei in imbarazzo ma, ti assicuro che... >> si muove di nuovo, questa volta guardandomi dritto negli occhi << Non é il primo che sento >>
Sono certo di avere il viso più rosso che mai << Brooke... >>
<< Che c'è? Non vorrai mica uscirtene dicendomi di essere un dolce verginello vero? >> il suo tono è scherzoso ed ironico anche se, vedo chiaramente, dell'interesse nel sentire la risposta.
<< Dolce lo sono di natura e non me ne faccio alcun problema. Per la parte della verginità invece, temo di doverti deludere con un no... >>
<< Però l'argomento non ti fa sentire proprio a tuo agio >>
<< Se tu fossi un maschio, o la mia ragazza, non sarebbe affatto un problema>>
<< Capisco... Sei uno di quelli che afferma di fare sesso solo con la propria ragazza eh? >>
<< Si, ammetto che è sempre stato così >>
<< Si, certo! >> alza gli occhi al cielo << Dite tutti così mai poi... >>
<< Io non sono tutti >> inizio ad innervosirmi << Gli altri possono fare quello che vogliono, io sono uno da relazioni fisse e da rapporti monogami >>
La scosto da me con forza ma senza farle male, scendo dal letto sbuffando.
<< Non ti sarai mica offeso? >>
<< Il fatto che tu non abbia avuto delle relazioni con ragazzi seri non vuol dire che anche il resto di noi faccia parte della categoria, ok? >> le dico seriamente girandomi e guardandola negli occhi.
Mi fissa piuttosto stupita dalle mie parole visto che, evidentemente c'ho azzeccato sul fatto che i suoi ex fossero degli stronzi.
<< Hai ragione, non ti conosco abbastanza per dire se sei così o no. Una cosa è certa, la maggior parte, per non dire praticamente tutti, i ragazzi non è come ti sei appena descritto te >> dice seriamente mettendosi a sedere al centro del letto per potermi guardare meglio.
<< Non mi importa come sono la maggior parte dei ragazzi, a me è stato insegnato a rispettare e comportarmi in una certa materia con le ragazze. Quindi no, non faccio sesso con una ragazza che non sia quella con cui mi sto frequentando. Ok? >>
<< Va bene! >> inarca le sopracciglia guardandomi un filino divertita << Sei un tipo particolare, di certo non avevo mai incontrato qualcuno che si offendesse solo perché avevo insinuato qualcosa a livello sessuale >>
<< Mi spiace se sei rimasta delusa da me, ma sono fatto così >> dico rammaricandomene davvero.
A me lei ha colpito davvero, fin da subito, e non solo a livello estetico, soprattutto per il suo caratterino.
Mi muovo verso il bagno ma la sua voce mi fa fermare.
<< Sarei rimasta delusa da te se fossi diverso da come sei. Quindi vedi di non deludermi e resta così >> dopo di che si alza dal letto e corre verso il bagno << Sei troppo lento! >> ridendo si chiude la porta alle spalle facendomi scoppiare a ridere.
Vado in cucina pronto a fare il caffè mentre aspetto il mio turno al bagno. Rabbrividisco un attimo per il fresco che si sente arrivare da fuori, è ancora molto preso, infatti noto che Levi sta ancora dormendo.
Accendo la piastra, tiro fuori la macchinetta ed inizio a preparala, una volta che la caffettiera è carica la posiziono sulla piastra.
<< Cosa fai? >> chiede Brooke uscendo dalla mia stanza.
<< Ho messo su il caffè >> prendendo una tazza per me.
Mi giro a guardarla e le chiedo << Tazza o tazzina? >>
<< Tazza >> afferma senza dubbi sedendosi al tavolo.
Prendo una seconda tazza che le piazzo davanti.
<< Vado un attimo al bagno, torno subito >> non aspetto neanche che mi risponda.
Una volta finito in bagno mi vesto e prendo un po' delle mie scorte personali per portarle di là visto che io ho fame ed ho tutta l'intenzione di fare colazione.
Quando torno in cucina noto che Brooke si è spostata dal tavolo al divano che ha di fronte un tavolino, dove, ha appoggiato le nostre tazze. Sorrido.
<< Non fare quell'espressione compiaciuta, ho freddo e se ti sto accanto, come stanotte, dovrei riuscire ad assorbire un po' del tuo calore >> faccio finta di crederle.
Senza dire niente la raggiungo ed appoggio sul tavolino il pacco di biscotti al cioccolato, le barrette ai cereali, la frutta, la nutella ed il pane in cassetta. Afferro le tazze e torno verso le piastre, il caffè è pronto, lo capisco dal leggero gorgoglio che sento.
Verso il caffè nelle tazze usandone solo la metà di quello che è salito nella macchinetta.
<< Come lo bevi il caffè? Zucchero? Latte? Miele? >> le chiedo armeggiando tra gli scaffali prendendo una capsula di latte che verso nel mio caffè e diverse posate.
<< Latte ed un cucchiaino di zucchero per favore >>
<< Dolce >>
<< Come? >>
<< Il caffè ti piace dolce >> ripeto finendo di prepararglielo e torno da lei << Mi chiedo cos'altro ti piaccia di dolce >> mormoro passandole il caffè.
<< Direi parecchie cose. Sono una tipa golosa >> afferma indicandomi il barattolo di nutella che adesso è aperto.
Iniziamo a fare colazione in silenzio, dopo un po' la vedo rannicchiarsi il più possibile tirando su i piedi. " Deve avere freddo... "
Non posso farci nulla, non mi fermo neanche a pensarci un secondo, me la tiro più vicina.
<< Ma cosa... ? >>
La rigiro e mi sistemo in modo da farla appoggiare al mio petto con la schiena << Sta buona >> commento circondandola con le gambe in maniera tale che possa nascondere i piedi sotto le mie gambe e riscaldarli. Appello una coperta dalla mia stanza e gliela sistemo addosso.
<< Accidenti... Grazie >>
<< È un piacere >> mormoro appoggiando la testa sulla sua spalla.
Anche se sono un po' in imbarazzo continuo a mangiare ed a sorseggiare il mio caffè come se nulla fosse, ovviamente il mio cuore non è affatto concorde con me perché batte all'impazzata ma non importa.
La sento mormorare << Questo... >>
<< Cosa? >>
<< Questo >> dice a voce più alta.
<< Questo cosa? >>
<< Mi hai chiesto cos'altro di dolce mi piace. Questo genere di cose. Oltre a Erin e Jay nessuno si è preoccupato per me come hai fatto tu ieri sera ed ora >> ammette e dalla mia posizione, anche se non la vedo bene in faccia, posso notare che è arrossita leggermente.
<<Insomma... Ti piacciono le coccole >>
<< Si, direi proprio di si, mi sono sempre piaciute ma non ne ho avute molte >>
<< Sappi che potrei offrirmi volontario per fartele... >> lascio la frase a metà << Sempre che tu abbia voglia di uscire con me >>
La vedo sussultare e girarsi con uno scatto improvviso della testa << Cosa? >>
<< Ti ho chiesto se vogliamo uscire >>
<< Uscire? >>
<< Si, io e te, te ed io, noi due >> la prendo un po' in giro per la sua confusione.
<< Sul serio? >> sembra davvero sorpresa.
<< Decisamente. Allora? Mi concederesti un appuntamento? >>
<< Ritiro ciò che ho detto, saresti finito a grifondoro >> si rigira appoggiandosi nuovamente al mio petto << E direi che si, possiamo decisamente uscire uno di questi giorni >>
Sorrido per la sua finta indifferenza e la circondo con un braccio appoggiando la testa sulla sua.
<< Ho saputo che tua sorella terrà il discorso della festa di beneficenza di questa sera a Malfoy Manor >>
<< Già. Lei e Scorpius ci andranno insieme >>
<< È proprio una cosa seria. Ne sono contenta, mi piace molto tua sorella, mi ha fatto un'ottima impressione ed anche Erin concorda con me. Jay mi ha raccontato della cena a casa di Scorpius e da quel che ha detto direi proprio che Scorpius e Tommy meritano una persona come Rose >>
<< Credimi, anch'io sono contento che si siano trovati >> commento convinto delle mie parole.
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