Capitolo 35
Pov. Rose
Mi rigiro nel letto e, ancora prima di aprire gli occhi, mi ritrovo a sorridere in maniera abbastanza sciocca.
" Hugo ha ragione, sono proprio come tutte le ragazze, il mio umore è folle. Insomma, si, ieri sera è stato wow, voglio dire, abbiamo parlato, mi ha detto che gli piaccio e tutti quei baci... Però abbiamo detto che prenderemo le cose con calma, che vedremo come si svilupperà tra di noi quindi in realtà non ho qualcosa di preciso per cui sorridere tanto visto che, non stiamo insieme insieme o per lo meno, non credo... Oooohhh che confusione "
Mi alzo sbuffando dal letto anche se, continuo a sorridere visto che so già chi avrò a fare colazione con me, oltre ad Hugo ovviamente. Ieri sera, prima di salutarci ho chiesto a Scorpius di venire verso le nove così da fare colazione insieme, prima che io debba andare in ospedale. Per fortuna oggi il turno mi inizia alle dieci e mezzo, questo vuol dire che avrò un'ora per poter fare colazione e stare in loro compagnia.
Prima di tutto mi lavo e mi preparo, una volta pronta scendo mandando un patronus in camera di Hugo per svegliarlo, nel caso non l'avesse ancora fatto. Lascio la borsa all'ingresso e canticchiando vado in cucina dove, con un colpo di bacchetta, apparecchio ed inizio a preparare il composto per fare i pancakes.
Mischio tutti gli ingredienti e con la ciotola in mano mi muovo per la cucina, controllando il pane che si sta tostando e metto a cuocere le uova ed il beacon.
<< Accidenti, che buon odore di beacon! >> mi giro verso la finestra che da sul giardino dalla quale proveniva la voce di Scorpius che sta, per l'appunto, entrando seguito da Tommy.
<< Buon giorno! Siete affamati? >> chiedo mettendo a cuocere i primi quattro pancake sulla piastra.
<< Giorno e si, direi di si >> ammette sorridendo Scorpius.
Tommy mi affianca subito ed io lo saluto scombussolandogli la sua bella chioma bionda << Visto che sei affamato tu sarai il primo ad avere la colazione visto che sei il mio preferito >> dico facendogli l'occhiolino.
<< Si, ma prima? >> mi giro a guardare Scorpius non capendo e lui sta fissando il figlio che, ha la mia stessa espressione confusa in viso << Non dovevi andare in bagno? >> alla domanda Tommy si illumina correndo via << E ricorda di lavarti le mani! >> gli urla dietro.
Osservo meglio Scorpius e mi accorgo subito di una cosa << Cos'hai? Non ti senti bene? >>
<< Come? Si, sto bene >>
<< Davvero? Allora c'è qualcosa che ti preoccupa >> affermo con sicurezza impiattando il pane tostato, beacon, le uova ed i primi quattro pancakes.
<< Perché pensi che sia preoccupato? >>
<< Perché hai l'espressione che avevi quando sei arrivato a casa dei tuoi la prima volta che ci siamo visti oppure la prima volta che sei venuto a casa mia oppure ancora la volta che sei venuto al parco. Quindi o sei preoccupato o sei turbato. Quale delle due? >> chiedo dopo aver messo l'impasto per altri quattro pancake sulla piastra per poi portare i piatti con la colazione a tavola.
Scorpius mi guarda piuttosto stupito.
<< Che c'è? >>
<< Sono parecchio sorpreso tutto qui >>
<< Mmm... >>
<< Non è niente. Semplicemente ho come questa brutta sensazione che non riesco a togliermi dalla testa ma va tutto bene davvero >> in quel momento torna Tommy con Hugo al seguito quindi decido di lasciar perdere dopo tutto se è solo una sensazione non c'è niente di cui preoccuparsi.
<< Buon giorno ragazzi! Non so voi ma io c'ho una fame da lui >> esclama mio fratello.
<< Di certo sei piuttosto allegro fratellino >> prendo dal frigorifero latte e succo di frutta mentre Hugo prende la macchinetta del caffè appena pronta.
<< Si, sono contento, è una bella giornata e la partita di ieri è stata davvero divertente. Con Jay, Levi e gli altri abbiamo deciso che ne organizzeremo un'altra >>
<< Oh con gli altri chi? >> domando sedendomi, con un colpo di bacchetta faccio in modo che il resto dell'impasto dei pancake si cuocia e che quelli pronti vengano nel piatto da soli.
<< Gli altri, sai no... Will, Alec, Sophia, Sebastian, Erin e Brooke >>
<< Anche Brooke? >> continuo imperterrita.
<< Rose... ? >> il messaggio è chiaro " Falla finita o ti metto io in imbarazzo ".
<< Direi che hai passato una buona serata con loro, vero? >> glisso come se nulla fosse provocando evidentemente una grossa risata da parte di Scorpius.
<< Si, ho passato decisamente una buona serata, sono tutti molto simpatici anche se devo ammettere che avrei preferito evitare l'interrogatorio di Will su di te >>
<< Cosa? >> senza farlo apposta io e Scorpius l'abbiamo detto insieme, il mio tono era sorpreso il suo sembrava più irritato.
<< Non preoccupatevi, ho glissato su qualunque domanda. Comunque davvero, grazie Scorpius, senza di te continuerei a non conoscere nessuno a parte i miei parenti >>
<< Ma figurati, sono contento che tu ti stia trovando bene con quelli che, alla fine dei conti, saranno tuoi compagni all'accademia >>
<< Abbiamo fissato per vederci anche oggi, ad ora di pranzo, Jay verrà a prendermi perché non so dov'è il posto oltre a non ricordare già più come si chiama >>
<< Bene, ne sono davvero contento. Anch'io e Tommy siamo a pranzo fuori oggi >>
<< Non andate a casa dei tuoi? >> chiedo sorpresa.
<< No, papà doveva tenere un convegno e mamma è andata con lui quindi ne hanno approfittato per passare il fine settimana fuori. Così con Albus abbiamo deciso di vederci per l'ora e mezzo di pausa pranzo che ha e, visto che Lauren è di turno in ospedale come te, pranzeremo insieme >> quando guardo l'orologio mi rendo conto che il tempo è volto.
Finisco velocemente di mangiare mentre i ragazzi parlano della partita di ieri << Va bene, mi spiace non potermi trattenere di più ma devo proprio andare. Hugo puoi sparecchiare tu? >> la domanda in realtà è retorica perché nel frattempo mi sono già alzata da tavola, saluto Tommy con un bacio sulla guancia e scappo via.
<< Si certo, non preoccuparti >>
<< Ciao! Ci vediamo stasera >> urlo loro dalla porta d'ingresso.
Prendo la borsa, la giacca ed esco.
<< Rose aspetta! >>
Apro la macchina, lo sportello, butto la borsa e la giacca sul sedile del passeggero e mi giro verso Scorpius che ormai mi è accanto.
<< Dimmi >>
<< Volevo solo augurarti una buona giornata >> dice per poi darmi un bacio.
" Di certo adesso è migliorata " penso mentre rispondo al suo bacio.
<< Mmm... Grazie. E buona giornata anche a te >>
<< Ascolta, probabilmente, anzi sicuramente, non è niente però fai attenzione oggi ok? >>
<< Lo dici per quella brutta sensazione che sentivi? >>
<< Si e la sento ancora >>
<< Magari era solo per la preoccupazione di come sarebbe stato oggi. Voglio dire, alla fine quello di cui abbiamo parlato ieri è abbastanza importante, forse non eri certo di come sarebbe stata la situazione tra di noi, magari temevi che sarebbe stato strano o imbarazzante... >> ipotizzo.
<< Non lo so, forse hai ragione oppure dico solo un sacco di sciocchezze, però questa brutta sensazione ancora non è andata via quindi ti prego, stai attenta >>
<< Starò attenta, te lo prometto ok? >>
<< Ok. Comunque non sono preoccupato per noi, io e Tommy stiamo e ci troviamo molto bene con te, so che le cose funzioneranno, ho solo bisogno di tempo per potermi abituare all'idea di noi >>
<< Ci vediamo stasera, ora devo proprio andare o mi farai arrivare tardi in ospedale. Salutami Albus >>
<< Lo farò anche se credo che sarà più impegnato a parlarmi di non so quale problema con Lauren >>
<< Problema? >>
<< Non preoccuparti, sarà come al solito una sua esagerazione o un po' di panico >>
<< Panico per la proposta di matrimonio? >>
<< E tu come lo sai? >>
<< Ho visto l'anello >> dico chiudendo la portiera della macchina ed abbassando il finestrino.
<< Ti è piaciuto? >>
<< È davvero bellissimo, non credo possa esserci qualcuno che potrebbe dire il contrario >>
<< Lo sai che l'ho accompagnato io? >>
<< Me l'ha detto >> inizio a fare la retromarcia nel vialetto << Ciao! >>
<< Buon lavoro! >>
Chiudo il finestrino, accendo la radio e mi dirigo al San Mungo. Una volta parcheggiato entro salutando Connie alla reception.
<< Buongiorno Rose! Mi spiace ma non ho molto tempo >> sento un'altra infermiera rispondere in maniera non molto cordiale ad un signore per poi correre via << Sono in arrivo diversi pazienti per un'emergenza, un torneo con le macchine volanti finito male >>
<< Accidenti... Buon lavoro, se hai cinque minuti fammelo sapere così andiamo a prendere un caffè >> la saluto e salgo in pediatria.
Il tempo di cambiarmi e lasciare la borsa in ufficio che inizio subito il giro di visite partendo proprio da Justin che trovo sveglio ed incredibilmente attivo, anche i suoi genitori sembrano rinati, sono riposati e sinceramente felici.
Una volta finito il giro di visite mi preparo per i tre appuntamenti che ho prima dell'ora di pranzo, per fortuna sono solo dei controlli ed un semplice raffreddore quindi niente di impegnativo, così finisco anche prima del previsto.
<< Dottoressa l'appuntamento delle due ha chiamato per avvertire che sarebbe arrivata con venti minuti di ritardo così l'ho spostata alle quattro e mezzo visto che aveva un buco per evitare possibili slittamenti proprio a causa di questo ritardo >> mi informa un infermiere.
<< Benissimo, grazie mille. Come ha passato la notte Justin? >>
<< Ha dormito molto bene, niente di anomalo come ha già potuto verificare lei stessa >>
<< Ottimo ma preferisco sempre controllare più di una volta con casi del genere >>
<< Torna da lui adesso? >>
<< Si, vado a dare buone notizie >> affermo allegra.
Arrivo alla porta del mio piccolo paziente e busso delicatamente << Si può? >>
<< Dottoressa! >>
<< Quando andrai a scuola dovrai trovare qualcosa da fare per scaricare tutte queste energie, direi che il Quidditch ti aiuterà molto >> commento facendo ridere i genitori.
<< Speriamo di no, è uno sport che mi terrorizza >> ed il tono della signora Darlian conferma le sue parole.
<< A te spaventano tutti gli sport, non solo il Quidditch >> la prende in giro il marito.
<< È vero, sarà perché io sono negata >>
<< Benvenuta nel club, anch'io sono una frana in tutti gli sport >> ammetto per sostenerla << Allora, sono qui per delle buone notizie >>
<< Quali? >> salta subito sul letto Justin.
Mi siedo ai piedi del letto dalla parte dei suoi genitori << L'operazione, come sapete tutti, ha avuto successo, ieri ti hanno fatto tutti i test e controlli necessari ed anche quelli hanno confermata che, adesso, sei sano come un pesce. Quindi, visto che stai bene, non c'è motivo per il quale dovresti continuare a restare qui. In pratica vuol dire che domani mattina sarai dimesso, da domani mattina potrai buttarti tutto questo alle spalle ed iniziare la scuola tra una settimana >>
<< Davvero? >> chiedono tutti e tre contemporaneamente facendomi ridere.
<< Assolutamente si >>
<< SIIII!!! >> urla Justin saltandomi addosso << Grazie, sei la dottoressa migliore del mondo! >>
<< Grazie a te, sei stato un ottimo paziente >> e lascio scendere una lacrima solitaria di commozione.
Proprio in quel momento iniziano a suonare l'allarme << Che succede? >> mi chiede subito il signor Darlian.
Faccio scendere Justin e mi alzo << È l'allarme dell'ospedale, vuol dire che nessuno può uscire dalla struttura per il momento, ogni reparto è confinato e che per sicurezza non ci si può smaterializzare, con queste barriere alzate nessuno può usare la magia oltre ai medici ma solo per incantesimi inerenti al nostro lavoro, tutti gli altri incantesimi sono bloccati >>
Esco dalla stanza e mi dirigo velocemente al desk delle infermiere all'ingresso del piano << Sappiamo cosa sta succedendo? >>
<< No dottoressa, per il momento sappiamo solo che l'allarme è stato attivato dal magazzino >> mi informa l'infermiere che mi ha comunicato lo spostamento dell'appuntamento.
<< Capisco... >> vedo che tutti si stanno avvicinando preoccupati << Vi prego, tornate ognuno alla propria stanza >>
<< Cosa succede? >> chiede preoccupata una signora.
<< Ancora non lo sappiamo signora, appena ci saranno delle notizie ve lo faremo sapere subito ma per ora vi prego di restare calmi e di tornare ognuno alla propria stanza >> assicuro muovendomi dietro la scrivania e mettendomi al computer.
Sul sistema ancora non c'è nessun comunicato sul perché di questo allarme, è quasi ora di pranzo ed anche se probabilmente non è niente, vista l'ansia di Scorpius di stamani, decido di aprire la chat elettronica con Albus.
<< Dove posso trovare il dottor Nott >>
<< Siamo in allarme adesso, se ne torni nella sua stanza ed appena sarà possibile chiameremo Nott >> riconosco la soave e cordiale voce della dottoressa Smith.
" Ciao Al!
Come va? Ascolta, qui in ospedale è scattato l'allarme, sono certa che non è niente ma
Continuo a scrivere << Dov'è Nott? >>
<< Senta le ho detto che... >> BANG!
Mi fermo subito dallo scrivere mentre scoppia il caos tutto intorno a me, tutti iniziano ad urlare, a scappare ed a buttarsi a terra. Davanti a me c'è un uomo con la pistola in mano davanti alla dottoressa Smith che è riversa a terra con un sacco di sangue che le esce dal punto in cui le ha sparato. Con un frettoloso sguardo clinico capisco subito che è morta, il colpo le è stato sparato dritto in mezzo alla fronte e non c'è più niente da fare per lei.
Sono millesimi di secondo quelli che impiego per cercare di capire cosa devo fare mentre tutti continuano a nascondersi ed urlare.
Angolo autrice:
So che non è la prima volta che ve la segnalo, ma per me è molto importante quindi...
Se avete tempo e voglia, sarei davvero felicissima se voleste dare un'occhiata e leggere questa storia, "L'inizio" , ci tengo molto, così tanto che l'ho iscritta ai wattys. Vi ho allegato in fondo alla pagina il link ma se non lo trovate vi basterà andare sulla mia pagina per trovarla. Spero non ignorerete tutti la mia "richiesta", mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate ;-)
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