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Capitolo 28



Pov. Scorpius

<< Rose Weasley! Finalmente ti conosco, ho sentito molto parlare di te, anche ai tempi di Hogwarts. Sono Nathan Zabini, ma chiamami pure Nate. Ero a serpeverde ed in camera con Scorpius ed Albus >>

<< Jay lui è Hugo, Hugo questo è Jay. Sarete compagni all'accademia per auror >> li presento.

<< Non sperare di cambiare discorso così vecchia serpe >> così lascio i ragazzi parlare tra di loro.

<< Quanto la fai lunga... Puoi stare tranquillo, la cena è stata preparata da Rose che, per tua informazione, è un'ottima cuoca >>

<< Quella è prerogativa di voi Weasley secondo me >>

<< E qui ti sbagli. Se vai a cena da mia cugina Dominique controlla che non abbia preparato lei quel che mangerai altrimenti potresti finire al San Mungo ed a quanto sembra James c'è già finito parecchie volte vista la sua cartella clinica >> mentre continua a parlare Rose prende in braccio Tommy che si protende verso di lei << Hugo è anche peggio, quel che prepara non riesce mai ad arrivare a tavola visto che per un motivo o per un altro si brucia tutto >>

<< Ehi! Sono sempre qui >> la riprende offeso il fratello.

<< Ne sono piuttosto consapevole ma questo non cambia il fatto che in cucina sei tremendo >>

<< Se ti può consolare anch'io sono un disastro, la mia ragazza quando mi vede in cucina inizia a strillare perché ha paura che dia fuoco alla casa >> ammette Jay.

<< E lei ha le sue buone ragioni visto che è già successo >> gli ricordo.

Così continuiamo la serata a tavola, il tempo passa in maniera davvero piacevole ed Hugo e Jay vanno subito molto d'accordo, sembrano proprio trovarsi bene. Tommy si gode la sua cena tra le attenzioni mie e di Rose ed anche noi ci gustiamo la nostra cena che, come era prevedibile, è molto buona infatti sia Nate che Jay si complimentano più volte con Rose la quale arrossisce ogni volta.

Dopo esserci mangiati anche il dolce vediamo che è molto tardi infatti Tommy sta iniziando a crollare, appena ha potuto si è arrampicato su Rose e lei, con naturalezza, l'ha lasciato fare aiutandolo a sistemare per stare più comodo senza mai perdere il filo dei discorsi.

Ho visto Nate lanciarmi più volte occhiate ed osservare molto bene Rose. Ho già come l'impressione che dopodomani, durante la nostra solita pausa caffè, mi ritroverò immerso in una chiacchierata con Nate su Rose.

" In realtà potrebbe tornarmi anche comodo parlarne... Magari Nate può darmi qualche consiglio utile visto che non so come comportarmi "

<< Che ne dite di una partita di Quidditch? Potremmo farla già questo fine settimana >> propone alla fine Jay ad Hugo, che accetta subito, ed includendo anche noi.

<< Io passo! Sono una schiappa sulla scopa e preferirei non rompermi qualche osso >> commenta Rose.

<< Per me va bene, è passato parecchio dall'ultima volta che siamo riusciti ad organizzare una partita, questa potrebbe essere la volta buona, che dici Scorp? >> mi chiede subito Nate.

<< Non so... Il sabato di solito mamma e papà sono impegnati >>

<< Io e Tommy potremmo stare sugli spalti a guardarvi >> propone Rose

<< Davvero? >> chiedo sorpreso.

<< Certo. Non sono brava con la scopa ma il Quidditch mi piace molto >>

<< Allora siamo d'accordo >>

Così, prima di concludere la serata, ci organizziamo per coinvolgere anche altri ragazzi dell'accademia al corso con Jay ed Hugo ed Albus, Lauren e Natalie.

<< È stato un piacere conoscerti Rose e credimi, Natalie, la mia fidanzata, non vede l'ora di incontrarti. Preparati perché da sabato non te la scollerai più >> l'avverte Nate con tono scherzoso ma anche serio.

<< Perché no? Dopotutto ho proprio bisogno di qualche amica >> ribatte Rose sorridendogli ed attirando l'attenzione di Tommy che, palesemente geloso, l'abbraccia più forte.

<< Buona notte a tutti >> ci salutiamo ed anche Hugo va via con i due Zabini tornandosene a casa dicendo di essersi dimenticato di fare una cosa importante.

<< Credo che ti toccherà mettere a letto il piccoletto. Non mi sembra molto intenzionato a staccarsi da te >> commento guardando un po' male mio figlio che mi fa un sorrisetto stanco.

<< Se non è un problema per te... >>

<< Figurati, io intanto sparecchio >> e così facciamo, mentre lei sale a mettere il pigiama ed a letto Tommy io sparecchio e metto tutto a posto.

<< È crollato appena ha toccato il letto e gli ho rimboccato le coperte >> commenta Rose entrando in cucina.

<< Era decisamente stanco. Senti... che programmi hai per domani? >>

<< Riposo totale. Il giorno dopo sarà una giornata lunga e faticosa. C'è l'ultimo intervento sul bambino per cui tuo padre ha fatto la pozione >>

<< Il piccolo con il tumore al cervello? >>

<< Esattamente. Fino ad ora ha risposto bene alle cure, ma dopodomani sarà il giorno decisivo e poi dovremo solo aspettare e sperare >>

<< Sono sicuro che andrà tutto bene >>

<< Lo spero, non è facile vedere qualcuno morire, ancora meno quand'è un bambino >>

<< Perché hai scelto pediatria? Solo perché ti piacciono i bambini? >>

<< Ovviamente no. O meglio, non solo. Sono brava con loro e non sopporto vederli stare male. In un certo senso voglio rendermi utile e poi, mentre un adulto può proteggersi da solo, in un modo o nell'altro, i bambini, al contrario, non possono >>

<< Per quello ci sono i genitori >> affermo con sicurezza.

<< Non tutti sono dei bravi genitori come te, molti non sono in grado o possono brutti momenti per i quali hanno bisogno di aiuto e non lo chiedono, così sono i bambini che ne subiscono le conseguenze >>

La osservo bene mentre parla e mi è subito chiaro che c'è qualcosa sotto, nel suo discorso si è fatta trasportare molto dalle emozioni.

<< Non vorrei sbagliarmi, ma, sembra proprio che tu sappia molto bene di cosa stai parlando... >> alle mie parole la vedo subito rimanere sorpresa ed un po' a disagio.

<< È tardi... Forse dovrei proprio rientrare a casa >>

<< Certo >> mormoro accompagnandola alla porta.

Quando sta per aprire l'uscio la fermo trattenendola per un braccio e lei si volta a guardami con quello che oserei dire essere timore.

<< Non volevo metterti a disagio prima, mi dispiace >>

<< D'accordo, non preoccuparti, ok? >>

<< Va bene >> la lascio incerto sul da farsi quando mi viene in mente una cosa << Senti, domani ha la giornata libera e pensavo di portare Tommy a fare un picnic nel bosco della tenuta dei miei genitori, vorresti venire? >>

<< Non so... non mi sembra il caso >>

<< Per favore, sia a me che a Tommy farebbe molto piacere se venissi con noi >>

<< E va bene, picnic sia allora >> risponde tornando a sorridere e facendomi tirare un sospiro di sollievo.

<< Ottimo! Ci vediamo verso le undici? >>

<< Undici sia. Buona notte >> apre la porta.

<< Rose...? >>

<< Si? >> mentre lei si gira di nuovo verso di me io mi sono già riavvicinato a lei.

Quando riesce ad inquadrarmi davvero mi sono già abbassato in maniera tale da lasciarle un bacio a stampo sulla bocca. Non è altro che una leggera pressione per poi secondi ma entrambi continuiamo a fissarci negli occhi ed anche se è leggermente smarrita ho sentito chiaramente che anche lei ha fatto pressione sulla mia bocca.

Resto con il viso a pochi millimetri dal suo << Puoi fidarti di me, sempre >> lo affermo con sicurezza e dallo smarrimento Rose diventa decisamente sorpresa << Lo sai vero? >>

Ci impiega qualche secondo per riprendersi << Credimi... Lo so >>

<< Bene. Allora buona notte >>

<< A domani >>



Angolo autrice:

Buongiorno e buona domenica a tutti!! È un pò che non mi fermo a scriverlo, ma vorrei ringraziare, davvero, moltissimo tutti coloro che stanno votando la storia e, in particolare, onoraulfanfom, 24Arianna e sonotroppomodesta per avermi lasciato dei commenti ;-)

Tra l'altro, mi sono appena resa conto, (sono un pò sbadata, lo so xD) che abbiamo superato le 200 stelline e più di mille persone hanno visualizzato la storia quindi GRAZIE A TUTTI!!  <3

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