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•46 Desideri

<<Sai, è da quando me l'hai indicato che ho questa sensazione...ho già visto da qualche parte quel Dabi, ma non riesco proprio a ricordare dove o quando>> mi sussurrò Momo, attenta a non farsi sentire da nessuno.
I ragazzi infatti erano giusto accanto a noi, siccome stavamo decidendo insieme una lanterna adatta da lanciare e lo spazio era minimo allo stand prescelto.
La cercavamo grande e originale, così da farla distinguere in mezzo alle altre e con una superficie sufficiente da ospitare simultaneamente i desideri di ognuno di noi.
<<Dici? Forse qui in vacanza negli anni pregressi. Mi ha detto che una volta veniva sempre qui con la sua famiglia durante l'estate>> proposi, ricordando le parole del ragazzo di quel pomeriggio.
<<No, non è questo. La sensazione è diversa e poi conosco solo le famiglie delle ville vicine, lui sicuramente non fa parte di una di quelle. Pazienza...prima o poi mi tornerà in mente>> disse.
Feci spallucce e mi concentrai di nuovo sulla ricerca nel mucchio, notando un bordo di una lanterna interessante sbucare.
La tirai fuori con cautela per non romperla, rivelandola.
L'oggetto in questione era a forma di cuore, forse un po' estremo, ma sicuramente diversa da tutte quelle nel mucchio. Soprattutto perché la base era bianca, ma poi scuriva man mano, diventando sempre più rossa verso la cima.
Inoltre era abbastanza grande da ospitare le scritte di noi tutti.
<<Questa?>> chiesi, alzandola per dare modo a tutti quelli del mio gruppo di vederla.
L'approvammo.

L'ora era quasi giunta e tutti aspettavamo pazientemente il momento per lanciare le nostre lanterne.
Al momento giusto un sacerdote avrebbe suonato un gong, lasciando a tutti noi la libertà di lasciar volare gli oggetti. Mancavano ancora dieci minuti e in molti stavano dedicando il tempo residuo alla scelta e alla stesura del desiderio prescelto.
Quasi tutti i ragazzi del mio gruppo si erano già prodigati per scrivere il loro desiderio rivolto alla divinità del tempio, permettendo a noi altri di guardare. In fondo ci fidavamo senza eccezione alcuna.
I desideri espressi erano stati dei più variegati.
Ad esempio Momo aveva espresso di chiudere serenamente l'anno scolastico.
Ran di non recuperare il peso perso a fatica prima delle vacanze estive.
Megumi di portare serenità alla sua famiglia e ai suoi amici.
Tetsutetsu di vedere la sua squadra di calcio trionfare durante la finale prevista per il mese dopo.
Kaminari di conquistare quante più ragazze possibili a scuola, facendo immediatamente scoppiare a ridere noi tutti; siccome era stato scoperto prima del tempo.
<<Amico, certo che potevi cambiarlo visto che sei stato preso in giro per metà serata>> gli suggerì Mashirao, smettendo solo in quel momento di ridere.
<<Ma io desidero questo, non mi viene in mente altro>> rispose candidamente lui, alzando le spalle al cielo <<tu piuttosto come mai sei l'unica che ancora non hai scritto nulla?>>
La domanda del ragazzo era rivolta a me e sussultai dalla sorpresa, indugiando ancora con il pennarello nero tra le mani.
La mia testa era vuota e non mi veniva in mente niente.
<<Per una volta Kaminari ha ragione, non abbiamo più molto tempo...credo manchino poco più che cinque minuti>> mi incoraggiò Ran <<se non vuoi che lo leggiamo possiamo non guardare, non vergognarti.>>
<<Non è questo. Mi fido di voi...semplicemente non mi viene in mente assolutamente nulla...ho la testa completamente vuota.>>
<<Hai ancora un po' di tempo, pensaci dunque>> disse ancora lei, sorridendomi calorosamente, forse intuendo i motivi della mia difficoltà.
Non ero esattamente dell'umore per esprimere desideri, non ultimamente.
Tutti smisero di fissarmi, forse per non mettermi in soggezione. Apprezzai il gesto e sospirai, arrovellandomi la mente per trovare un desiderio da esprimere.
Fu in quel momento che la vedi: una chioma rossa di spalle tra la folla, con i capelli all'insù come quelli del mio ex ragazzo.
Sentii quasi la mia mascella cadere al suolo e mi stropicciai gli occhi incredula, sentendo il mio cuore accelerare i battiti per l'ansia.
Quando però il ragazzo si voltò sospirai dal sollievo, non era lui, non era Eijiro.
Tuttavia quello mi suggerì un qualcosa da scrivere sulla lanterna e senza esitare tolsi il tappo al pennarello, iniziando a scrivere rapidamente sulla porzione libera a mia disposizione.

"Fa' che questo dolore voli via insieme a questa lanterna, fallo allontanare il più possibile da me e bruciare. Fammi dimenticare di lui, ti scongiuro."

L'unica ad accorgersi dei miei movimenti fu la mia migliore amica, che dopo aver letto non esitò a stringermi leggermente la mano in un gesto d'incoraggiamento.
<<Tornerai a sorridere anche tu, te lo prometto>> mi sussurrò, scaldandomi un po' il cuore.
Feci per risponderle, ma mi bloccai notando il sacerdote prepararsi per le brevi preghiere che precedevamo il gong.
Mancavano solo due minuti e ci affaccendammo per accendere la lanterna, considerando il tempo che le serviva per gonfiarsi e rendersi adatta a volare.
Tutte le persone attorno a noi si dilettarono per compiere il medesimo gesto e tutta l'area circostante si accese di un delicato bagliore tra il giallo e l'arancio.
Poco prima del lancio il mio sguardo cadde sulle numerose coppiette pronte per partecipare a quella singolare iniziativa e mi concentrai su una in particolare.
Era formata da due ragazzi che non dovevano avere più dei miei stessi anni e che mi ricordavano terribilmente Eijiro.
Si guardavano con un amore negli occhi che non lasciava spazio ai dubbi, con lo sguardo di chi ha davanti la persona più importante della propria vita.
Non ne avevo la certezza, ma dentro di me sapevo di aver guardato anche io Kirishima allo stesso modo, per tutto il tempo.
Per lui ero andata contro ai miei insegnamenti, al sangue del mio sangue, al mio orgoglio...a qualsiasi cosa. Tutto pur di tenerlo vicino a me e continuare a vedere il suo bel sorriso.
In cambio non avevo ottenuto nulla, se non un'immensa e bruciante delusione.
A volte mi sembrava di impazzire quando tornavo con la mente a quel giorno non lontano e tornavo a rivivere quei momenti.
Non avrei mai dimenticato gli occhi che il ragazzo aveva in quel momento, mentre mi diceva che le nostre strade dovevano separarsi.
Vedere quella coppia mi fece sentire piccola, debole e sola. Ero circondata da tantissime persone in quel momento e da amici fidati, eppure al mio fianco mancava lui...la persona che più desideravo avere accanto.
Quella doveva essere una vacanza per noi, una vacanza dove portare la nostra relazione a un livello superiore, dove celebrare il nostro amore. Invece era andata diversamente e non riuscivo proprio ad accettarlo.
Il ragazzo si avvicinò all'orecchio della sua fidanzata, sussurrandole qualcosa che ovviamente non colsi. Lei gli sorrise in risposta, un sorriso genuino e sincero che mi dilaniò e scaldò il cuore allo stesso tempo.
Per un secondo desiderai di cambiare il mio desiderio sulla lanterna, perché dentro di me capii di aver scritto una cosa falsa.
Non volevo dimenticarmi di lui. Non volevo cancellare quell'amore bruciante e puro, lo volevo lì con me, lì insieme per lanciare la lanterna come le altre coppie lì presenti
Spinta da quel pensiero impugnai il pennarello e piazzai una bella "X" sul desiderio appena espresso.
Mancava pochissimo al lancio e in fretta e furia scrissi:

"Voglio tornare a sorridere, come sorridevo prima."

Nessuno dei miei amici badò a me, tutti troppo presi a guardare il sacerdote alzarsi alla fine delle sue preghiere. Nessuno, tranne ovviamente la mia migliore amica.
<<Questo è meglio>> mi sussurrò lei.
Quando il gong suonò lasciammo andare tutti insieme la lanterna, facendola volare insieme a un altro centinaio tutte di forma e colore diverse.
Le guardammo salire in alto col naso all'insù, fino a quando non diventarono piccolissime.
<<Sembrano...>> iniziò Megumi.
<<...lucciole>> conclusi io.
Solo dopo qualche secondo tornammo con lo sguardo davanti a noi.
<<Aspetta un momento...ma tu alla fine cosa hai espresso? Non ho visto, non è giusto>> mi chiese Kaminari.
Mi sentii profondamente a disagio davanti a quella domanda e aprii la bocca per cercare di formulare una frase, ma qualcuno mi anticipò.
<<Io ho letto. Ha espresso di passare delle belle vacanze>> mi coprì Momo, forse percependo il mio disagio.
<<Uhm, capisco>> rispose il ragazzo, evidentemente non soddisfatto dalla risposta. Forse sperava in qualcosa di più interessante, ma sembrò cascarci.
Ringraziai la mia amica con lo sguardo e poi tornai a guardarmi intorno, ritornando quasi contro la mia totale volontà sulla coppia che avevo guardato con invidia fino a poco prima.
Giusto in tempo per vedere lui baciarla teneramente sulla guancia e lei scostare una ciocca di capelli dal viso di lui.
Quello mi riportò di nuovo con la mente al passato e per un secondo mi sembrò di vedere me ed Eijiro al loro posto.
Fu troppo per me. Scappai via, ignorando i richiami dei miei amici che mi chiedevano di tornare indietro.

CAFFÈ SENZA ZUCCHERO PER RINOCERONTI COL DIABETE
Bel titolo idiota dopo un momento deprimente come quello sopra.

Io ho questa eccelsa capacità di far sfumare quella poca credibilità che ho coi titoli del mio spazio autrice.

Ultimamente sto abbastanza dietro alle mie storie, perché oltre a quella che in molti già sapete su BakuBaku (?) ne sto covando anche una su Todoroki, perché questo mondo ha bisogno di storie su Todoroki. Quindi sto cercando di concludere quelle che ho per lasciare spazio a queste, anche se io soffro al pensiero di finire questa.

Cioè...io venero Kirishima come venero il mio letto alle 7:00, quando sto dormendo, è inverno, fuori sta diluviando e tutti vanno a lavoro, tranne me che sto di giorno di riposo muahahaha quindi cosa ne farò della mia vita dopo aver completato questa? Dovrò annegare i miei dispiaceri in mille cose nuove, sperando di avere un'idea decente su di lui quanto prima per un'altra storia, perché sicuramente tornerò a scrivere sul mio tato rosso preferito. Lo amo troppo.

Secondo voi Wattpad di quali storie su quali personaggi ha bisogno? Magari prendo spunti per il futuro

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