La festicciola proseguì e tutti, bene o male, trovarono il coraggio di cimentarsi in qualche canzone.
Ad un certo punto in molti si alzarono per cantarne una di gruppo, tra cui anche Tetsutetsu, e mi ritrovai non so come Kirishima vicino.
Mi persi immediatamente nei suoi occhi che mi fissavano di rimando e non feci niente per spostarmi quando lui mi avvolse la vita con un braccio.
Il mio cuore ormai aveva raggiunto la frequenza di un tamburo e le mie gambe avevano preso a tremare leggermente. Inoltre mi sentivo le guance rossissime.
Buttai uno sguardo irrequieto verso gli altri, trovandoli troppo concentrati sulla performance per fare caso a noi.
<<Sai, prima non sono stato del tutto onesto con te>> commentò lui.
<<Potresti spiegarti meglio?>> chiesi.
<<Quando ti ho invitata ti ho detto di averlo fatto sotto richiesta dei miei amici. Beh, in parte era vero, ma dall'altra quello che desiderava davvero finire qui con te ero proprio io>> mi sussurrò lui, avvicinandomi ancora più a sé con l'ausilio del suo braccio sinistro.
<<Ti ho notata dal primo giorno, esattamente fuori dalla palestra, ma poi ti ho persa di vista e non ho mai avuto il coraggio di venirti a parlare prima di oggi>> continuò.
<<Qualcosa ti fermava?>> chiesi, cercando di lottare contro il mio cuore che minacciava di rotolarmi via da letto.
<<Piaci molto a Tetsutetsu, anche se penso tu l'abbia notato dai suoi modi, e lui è mio amico. Temevo di fargli un torto, solo che adesso che ti ho qui vicino a me sento il bisogno di confidarmi.>>
<<Anche io>> fu tutto ciò che riuscii a dire.
<<Anche tu cosa?>> chiese lui nettamente confuso.
<<Anche io ti ho notato il primo giorno e anche io non ho mai trovato il coraggio per venirti a parlare>> gli confessai tutto d'un fiato.
Lui mi regalò un altro dei suoi bellissimi sorrisi e si avvicinò ancora un pochino di più a me.
<<La prossima volta voglio fare le cose seriamente. Io e te da soli, ovunque vuoi>> mi sussurrò lui, accarezzandomi piano la mano.
Cercai di trovare dentro di me la forza per sottrarmi da lui e dimenticarmi dei sentimenti che stavano nascendo dentro di me per non deludere mia madre. Eppure non la trovai.
<<Mi piacerebbe molto, Kirishima.>>
Proprio in quel momento la canzone finì e lui si staccò discretamente da me, prima di dare il tempo a qualcuno di scoprire qualcosa.

Lasciammo il karaoke solo due ore dopo, iniziando a rifare la strada a ritroso.
Io ero quella che abitavo più vicina al centro, quindi Tetsutetsu ne approfittò subito per venire da me.
<<Mi piacerebbe sentirti su Line>> mi disse, riferendosi all'applicazione di messaggistica più famosa del Giappone.
Mi ritrovai ad indugiare un po', considerando anche Kirishima che mi guardava da sopra la spalla del ragazzo non mettendomi propriamente a mio agio.
Tetsutetsu era molto carino e simpatico, ma io era interessata al suo amico e non volevo proprio illuderlo.
<<Coraggio, non ho cattive intenzioni. Solo che mi piacerebbe restare in contatto con te anche fuori dalla scuola>> mi disse lui.
Non me la sentii nemmeno di rifiutare, visto che non ci tenevo a ferire i suoi sentimenti, quindi acconsentii.
Al massimo potevamo diventare amici.
Il ragazzo mi porse felicissimo il suo cellulare nuovo di zecca ed io gli scrissi velocemente il mio numero, riconsegnandolo poi a lui.
Vedere i suoi occhi brillare, mentre fissava lo schermo con su il mio contatto, mi intenerì molto. Era davvero una brava persona.
<<Ti scriverò presto allora>> commentò lui, prima di essere chiamato da Mashirao qualche passo più dietro.
Tetsutetsu si allontanò, lasciando campo libero a Kirishima che non esitò un secondo ad affiancarmi, fissandomi in modo strano.
<<Cosa c'è?>> chiesi, stranita dal suo comportamento.
<<Niente, volevo semplicemente camminare vicino a te>> disse lui, ignorando lo sguardo di fuoco di Ran alle sue spalle.
La sua risposta non mi convinse, ma continuai a camminare il silenzio.
Qualche metro dopo sentii il ragazzo sospirare e mi voltai di nuovo verso di lui.
<<In verità volevo chiederti io di Line e vedere Tetsutetsu battermi sul tempo mi ha fatto un po' ingelosire, ecco tutto>> mi sussurrò lui.
Fu impossibile per me trattenere un sorrisino davanti a quella confessione e per non farglielo vedere mi girai leggermente di lato.
<<Non è da me distribuire il mio numero come nulla fosse, ma per te potrei fare un'eccezione>> gli sussurrai a mia volta, senza avere il coraggio di guardarlo in faccia.
Lui non se lo lasciò ripetere due volte e tirò subito fuori il cellulare, malmesso e di una generazione molto vecchia rispetto a quello dell'amico, iniziando subito a scrivere il numero che gli stavo dettando.
Quella semplice differenza mi fece percepire ancora più profondamente il divario tra lui e gli altri ragazzi della scuola e per un secondo mi tornarono alla mente le parole di mia madre.
Strinsi forti i pugni e decisi di mandare tutto al diavolo. Da quel momento in poi avrei vissuto a modo mio.
Volevo innamorarmi dell'anima di qualcuno, non del suo portafoglio.

Red riot, 19:32:
Ciao, sono Kirishima.
Ti disturbo?

Me, 19:33:
Assolutamente no.
Sono sul letto senza fare niente.

Red riot, 19:33:
Menomale :)
Sono stato bene oggi con te.

Me, 19:34:
Anche io, dico sul serio.
A proposito...Red riot? Come il supereroe dei fumetti?

Red riot, 19:35:
Che posso dirti? Adoro i fumetti.

Me, 19:35:
Davvero? Anche a me piacciono molto.
Posso chiamarti così anche in rubrica?

Red riot, 19:36:
Se vuoi.

Me, 19:37;
E tu? Tu come mi hai chiamata?

Red riot, 19:38:
Se te lo dico prometti di non prendermi in giro?

Me, 19:38:
Promesso.

Red riot, 19:40:
Ti ho chiamata "Amaterasu" come la dea del sole. È la prima cosa che mi è venuta in mente.
Sei bellissima.

E SASUKE QUA PUÒ ACCOMPAGNARE SOLO
Lo so, è un nome ridicolo per uno spazio autrice. Ma sempre meglio di 'spazio ventilatore' o 'spazio centrifuga di pandacorni' usati sempre da me altrove lol

Kirishima leggermente geloso mi fa ridere ahahahahaha però è troppo cute.
Voglio un Kirishima anche io. Lo amo, aiuto. Quanto bello è?