Vengo con te
Con le mani ancora che tremano e le lacrime che tagliano in due il mio viso Riccardo apre la porta della casetta per farmi entrare, una volta dentro lascio la sua mano e vado a darmi una sciacquata al viso, lui segue ogni mio movimento, forse si aspetta qualcosa o vuole sentirsi dire qualche parola, ma io non ne ho il coraggio, me lo ritrovo bello come il sole davanti la porta del bagno, mi guarda malinconico, ha uno sguardo spento e io non riesco a concentrarmi su altro che sul sangue che ancora fuori esce dal suo labbro
'Non è nulla' dice piano interrompendo il silenzio, io faccio un grande respiro per trattenere le lacrime che avevano smesso da poco di scendere e mi fiondo su di lui, sulle sue braccia che mi accolgono calorosamente, mi stringe forte a se e io finalmente dopo ore mi sento di nuovo al sicuro, protetta e felice, lui è tutto quello che voglio e che ho
'Non voglio che tu vada via' Dico tra un singhiozzo e l'altro mentre bagno con il mi viso la sua maglia, lo sento respirare mentre mi stringe più forte
'Qualunque cosa accada, io ti aspetterò fuori' queste parole mi spezzano il cuore, no, no, no, non voglio, lui non può lasciarmi sola, il mio pianto aumenta e si fa più forte.
Ad un tratto sento le sue braccia sotto il mio sedere mi solleva delicatamente e io accerchio il suo bacino con le mie gambe, fa dei passi svelti e si siede sul divano con me ancora in braccio, mi nascondo il viso nell incavo tra il sui collo e la spalla, così sento più il suo odore, quello che mi fa impazzire e che mi porta in un altro pianeta, non riesco a smettere di piangere, mi sento così in colpa
'Se vai via tu andrò via anchio' Dico con voce spezzata, lui fa un balzo e mi sposta all'indietro per far scontrare i miei occhi scuri contro quelli suoi color mare, così belli da lasciar chiunque senza fiato
'Non pensarci neanche, tu rimarrai qui, continuerai a cantare e arriverai in finale, dovrai vincere per me' io scuoto la testa, non se ne parla, io sarei andata con lui, ovunque ma sarei uscita con lui
'No io vengo con te, non posso rimanere qui senza te, perché non lo capisci??' Quasi urlo per la disperazione, lui mi accarezza il viso e mi guarda come non aveva mai fatto, con tenerezza e tristezza ma pieni di amore
'Io ti amo, tu sei la mia vita, anche se non mi credi' Dico con a voce rotta, lui continua a rimanere in silenzio e ritorna ad abbracciarmi
'Lo so, scusami sono stato uno stronzo, so che mi ami! Proprio come io amo te' sospira tra i miei capelli e li annusa.
Passano ormai ore dall'ultima parola detta, siamo qui da non so quanto abbracciati, l'uno all'altro
'Ragazzi' una voce familiare ci riporta alla realtà, notiamo Andreas entrare ancora sudato e con il borsone, velocemente butta tutto a terra e si precipita verso di noi, prima guarda Riccardo poi sposta la sua attenzione verso di me
'Che succede Fede? Perché hai pianto?' Chiede confuso e sedendosi accanto a noi, provo a prendere fiato e ad emmetere qualche suono ma Riccardo mi mette una mano sulla cosa e mi fa segno di stare in silenzio, così faccio
'Ho picchiato Mike e mi vogliono sbattere fuori' dice quasi tranquillo, forse ormai talmente l'aveva messo in testa che si era arreso
'No!! Cosa??' Urla il suo amico, si alza e comincia a camminare per tutto il salotto con le mani in testa
'No, non può essere vero' continua a ripetere, io poggio la testa sul petto di Riccardo senza fiatare, non ne avevo più le forze
'Cazzo non puo essere, sei un coglione! Perché l'hai fatto, stavolta ti ammazzo, non puoi farti cacciare per una cosa del genere' sbraita contro Riccardo che rimane impassibile, forse Andreas ci stava andando giù pesante, ma lo capivo, era sconvolto tanto quanto noi
'Andreas calmati, ti prego' sussurro con un filo di voce, lui torna a sedersi accanto a noi e abbassa la testa
'Come faccio a calmarmi eh?? No non puoi andartene, non esiste, gli parlerò io, sistemeró le cose' dice più a se stesso che a noi
'Non puoi fare nulla Andre lo sai, ormai hanno deciso e nessuno potrà fargli cambiare idea tanto meno noi' Riccardo non fa in tempo a finire la frase che viene interrotto dalla suoneria del telefono, ad un tratto l'aria diventa gelida e i nostri cuori smettono di battere per qualche secondo, tutti lo fissiamo ma nessuno ha il coraggio di rispondere, fino a quando Riccardo fa una grande respiro e alza la cornetta
'Pronto?' Sono le uniche parole che riesco a sentire, rimane in silenzio per un pó e sospira, ad un certo punto annuisce e mette giù, ci guarda e fa un piccolo sorriso, ma non il suo solito, era diverso, colmo di tristezza
'Devo preparare le mie cose e andare via,tra un'ora mi verranno a prendere' è come se mi avessero lanciato un coltello al cuore e lo avessero lasciato li, ero bloccata, lo fissavo e non riuscivo a crederci, adesso era sicuro! Doveva andare via veramente
'Perché non provi a parlargli? Cazzo lotta, fai qualcosa, rimani' urla Andreas raggiungendolo
'Andre mi dispiace non posso, sapevo a cosa andavo incontro e devo prendermi le mie responsabilità, dopo Michele mi avevano già avvisato che ad un'altra cazzata mi avrebbero sbattuto fuori, così eh' mette una mano sulla spalla del suo amico e lo abbraccia, io dovevo fare qualcosa, non potevo farlo andare via così
'Posso almeno sapere perché l'hai piacchiato?' Chiede Andre sedendosi accanto a me
'Perché mi ha detto che gli piace Federica e che se la sarebbe presa a qualunque costo, anche dicendogli cose su di me non vere' Sgrano gli occhi davanti a quella affermazione, che cazzo aveva detto quel coglione? Stavolta lo avrei ucciso io, stringo i pugni e cerco di calmarmi anche se mi sembrava impossibile
'Io sono tua, non dovevi cedere a quelle provocazioni, secondo te avrei mai potuto lasciarti?' Chiedo andandogli incontro, accarezzando piano il suo viso
'Lo so, infatti ho cercato di trattenermi, ho risposto che tu non mi avresti mai lasciato e che lui era solo un coglione, così mi ha tirato lui il primo pugno e io non ci ho visto più e l'ho massacrato' racconta d'un fiato, tutto questo mi sembrava un incubo, volevo svegliarmi e tornare ad essere felice
'Adesso aiutatemi a preparare le valigie dai' sorride e ci trascina con lui in camera, prende la valigia da sotto il letto e la apre, dentro infila tutti i suoi vestiti, i suoi oggetti, tutto quello che aveva di suo in quella casa piano piano scompariva, non stava rimanendo più traccia di lui, davanti a quella scena scoppio nuovamente a piangere, non potevo assistere a tutto questo, lui si ferma e mi attira a se
'Amore mio non fare così, non sto morendo, non ci vedremo solo per qualche settimana, io ti aspetterò fuori, ma tu devi promettermi che non mollerai, che continuerai anche per me! Vinci, Ti Amo'
Perché tutto questo mi sembrava un addio?
-Ciao belli❤
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, a domani con nuovissime sorprese ❤
Grazie ancora per il sostegno, siamo #3 in FF e sono felicissima ❤
Volevo precisare che la foto è un fotomontaggio presa da una pagina Rederica ❤
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