'Riki no! Devi avere pazienza, io non riesco a comportarmi normalmente, hai idea del passo enorme che sto facendo verso di te? Ci sto riprovando, non è semplice, tu se vorrai mi aiuterai ma se ti stanchi quella e la porta ed è inutile continuare' Dico esausta, non si accontentava di nulla, non apprezzava il gesto che stavo facendo nei suoi confronti, stavo sotterrando il mio orgoglio ma a questo lui non bastava a quanto pare.
Sbuffa e mi guarda e si sdraia proprio accanto a me
'Se è questo quello che vuoi va bene, ma ti prego non farmi aspettare troppo' dice accarezzandomi i capelli, nemmeno io volevo aspettare tanto, ma non sapevo come avrei reagito a tutto questo nei prossimi giorni, dovevo ancora metabolizzare tutto
'Se tu ti dovessi stancare puoi tranquillamente non aspettare più, che sia chiaro, non voglio che tu stia male a causa mia, sei libero di fare ciò che vuoi'
Dico guardando i suoi occhioni blu
'Soffrirei in entrambi i casi'
Mi dice e io passo la mia mano tra i suoi capelli e sospiro
'Perché deve succedere sempre tutto questo a noi? Io voglio essere felice con te, ma ogni volta che mi avvicino un pò di più succede sempre qualcosa'
Questo mi faceva stare male, avevamo avuto più bassi che alti e questo non era un segno positivo per il futuro, mi faceva paura anche il fuori, anzi soprattutto il fuori, come ci saremmo comportati? Volevo avere una sfera di cristallo per sapere come sarebbe finita la nostra storia
'E lo so, sono un disastro' Dice prendendosi tutte le colpe, ma non era il solo, anche io avevo sbagliato, le cose si fanno sempre in due
'Per questo mi piaci' Mi esce all'improvviso quella frase dalla bocca, non me ne ero neanche resa conto, lui subito sorride e si avvicina alla mia guancia per baciarla per poi scendere fino al collo
'Riccardo cosa avevamo detto? Basta'
Dico bacchettandolo ma lui continuava e non mi dava retta, era salito su per il viso e baciava i contorni della bocca
'Riccardo' continuo a riprenderlo e sento il suono della sua meravigliosa risata
'E dessi che ridi?' Chiedo sentendomi presa in giro
'Perché mi rimproveri ma non ti allontani, anzi mi lasci fare' ero diventata un peperone, rimango in silenzio e affondo il mio viso sul cuscino dall'imbarazzo
'Ti odio' Dico vergognata lui eccolo che avvicina il suo viso al mio
'Dai! Ma ancora ti vergogni di me?' Chiede divertito! Ma era ovvio! Mi imabrazzava ancora come il primo giorno
'È normale che non voglio spostarmi! Ma da adesso lo farò visto che me l'hai detto' Dico per vendicarmi, tiro su di nuovo il viso e lo metto accanto al suo
'No ma dai scherzavo' Risponde preoccupato