1920 - Winchester

L'agente di polizia Gregory Jefferson era appena giunto sulla scena del crimine, di certo non si aspettava che il suo primo incarico fosse quello di omicidio.
Mentre si avventurava per la strada che incominciava a schiarirsi grazie all'arrivo imminente dell'alba il giovane Gregory si chiedeva perché affidare un caso di omicidio a un agente alle prime armi come lui..
La scena del crimine non era altro che una vecchia statale di nei pressi di Winchester che conduceva ad un piccolo paesino provinciale di cui persino ignorava il nome, la vittima era un turista Newyorkese la cui macchina era stata ritrovata abbandonata in mezzo alla strada da un vecchio abitante del luogo uscito per andare a trovare una sua parente a Winchester, incuriosito l'uomo è uscito dalla sua vettura, e fu in quel momento che quella povera anima scoprì il corpo.
Quello stesso corpo che Gregory stava guardando semi avvolto in una sacca per cadaveri.
Era ricoperto da ematomi violacei, la testa era stata scuoiata dai capelli e dalla pelle che rivestivano la carne viva lasciata in balia degli animali, come quei due corvi che il vecchio aveva visto abbuffarsi sulla testa del cadavere.
La bocca era tenuta spalancata grazie all'ausilio di alcuni vetri rotti probabilmente presi dal parabrezza distrutto dell'auto, si potevano intravedere quello che rimaneva dei denti ridotti in pezzi e delle gengive maciullate.
La stessa sorte della bocca e del suo interno era riprodotta in molte altre parti del corpo, come la gola, il ventre, il petto, gli avambracci ed i polpacci.
Tutti aperti e dissezionati quasi rabbiosamente.
-Hey Jefferson, cosa fai qui impalato!?-
Gregory si risvegliò dai suoi pensieri.
L'agente Tom Cameron si stava dirigendo verso di lui pettinando quasi morbosamente i suoi baffi grigiastri, era uno degli agenti più anziani della caserma.
-Agente Cameron...-
-Gregory giusto? Mi hanno detto che sei nuovo da queste parti!-
-È così signore!- concesse il ragazzo sorridendo brevemente
-Cosa abbiamo qui?-
Chiese indicando il sacco.
-La vittima si chiamava..John Parker, 43 anni residente a New York, con moglie ed una figlia.
Lo stiamo caricando ora sul furgone, ci da una mano?-
Chiese Cameron sotto lo sguardo allibito di Gregory.
-Lo caricate di già?
Non dovremmo aspettare il medico legale o tantomeno la scientifica?-
-Oh, non ce ne è bisogno, sai da quanti anni faccio parte della polizia locale figliolo?-
-Mi sembra cinquant'anni..ma cosa..-
-Cinquant'anni, e ho visto omicidi identici spiccicati a questo almeno una trentina di volte.
All'inizio abitanti locali, poi turisti..e sai che ti dico, sappiamo tutti chi è il colpevole!-
Esclamò Cameron.
-Cosa!?
Ma se lo sapete cosa aspettate a sbatterlo in prigione!?-
A quelle parole il vecchio sorrise tristemente.
-Il suo nome è Rosalyn Morgan viveva da sola in una discreta casa nella periferia di Winchester, aveva ventitré anni quando scomparve.
Per colpa dei suoi capelli di un rosso brillante, veniva chiamata Redalyn.
Nessuno sa con precisione cosa le sia successo.
Tuttavia una voce è arrivata fino a noi:
Era stata presa da dei mercanti di uomini.
Al suo tempo la malavita nelle fasce basse di Winchester era ben radicata, e si dice che Redalyn ne sia caduta vittima come altre centinaia di donne e uomini prima e dopo di lei.
Quella poveretta venne venduta in sposa ad un ricco mercante indiano, vi era solo un problema:
Lei era incinta.
Nessuno sa chi fosse il padre, ma una cosa é certa, quando il mercante ne venne a conoscenza non ne fu affatto felice.
Aspettò che il bambino nascesse, per poi ucciderlo davanti alla povera Redalyn costretta a sentire i vagiti ed il pianto di suo figlio mentre veniva fatto a pezzi.
Non si sa con precisione ma, che sia stato per colpa dei continui maltrattamenti, del dolore per la morte del bambino o che non si fosse mai ripresa totalmente dal parto, Redalyn morì qualche mese dopo ed il suo corpo non venne mai ritrovato.
Non si può dire lo stesso del cadavere di suo figlio.
Venne trovato in un bidone poco distante dalla casa di Redalyn.
La sua testa era stata scuoiata mentre altre parti del suo corpicino vennero dissezionati.
Da quel momento a Winchester e circondario vennero ritrovati cadaveri con le stesse ferite.-
Gregory era rimasto a bocca aperta ad ascoltare quella  storia raccapricciante.
-Capisco...ecco perché non ha chiesto l'intervento di altri agenti.-
-Già e non ha ancora sentito tutto...sapete quanti anni sono passati dal primo ritrovamento di un cadavere con queste caratteristiche?-
Il giovane scosse la testa.
-Novantasei anni..-
-Novantasei anni?!?- esclamò Gregory.- Com'è possibile?! Al giorno d'oggi Redalyn ne dovrebbe avere più di centodiciannove!!-
-Esattamente figliolo, Diavolacci, io non sono superstizioso ma..in questo caso..non saprei che altro pensare.-

I giorni passavano e l'agente Gregory si interessò al caso di Redalyn.
Condusse segretamente indagini e raccolse varie testimonianze riguardanti quella giovane madre e le sue vittime, si dice che ne ricavò varie informazioni utili, fatto sta che, poco tempo dopo, il vecchio agente Cameron si ritrovò sulla stessa statale con un cadavere ed una macchina abbandonata in mezzo alla strada.
Si dice che la vittima avesse la testa scuoiata, la bocca maciullata da dei vetri e varie parti del corpo aperte e dissezionate.
Il suo nome era Gregory Alan Jefferson, aveva 29 anni.

Le stragi attribuite a quella singolare figura in abito da sposa non finirono ne vennero dimenticate.
Anche se, alcune voci, dicono che quel mostro, per qualche strana ragione, non uccida i bambini.