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#44. Stronzi e bambine

🔴🔴🔴

(Io non mi esprimo piu sulle cose che scrivo. Ma sappiate che è probabilmente piu spinto di Esigenze😬👀)

44. Stronzi e bambine

In generale, questa cosa non poteva che finire di merda. Cominciando con l'essere la coinquilina del mio migliore amico e del suo migliore amico, barra stronzo ossigenato, dopo che la mia migliore amica mi ha sfrattato per ospitare il suo ragazzo, barra mio cugino, barra coglione, barra è tutta colpa sua se sono qui. Per poi proseguire con io che tento di farmi avere un orgasmo nella mia doccia, i miei occhi che intercettano un ragno, barra mostro dell'inferno, barra padre di tutti gli incubi, sulla cesta dei vestiti sporchi e l'urlo che caccio a quell'essere mostruoso che zampetta sulle mie mutande, mentre il vibratore che stavo usando si spegne quando cade sul pavimento.

La porta si spalanca ed io mi agito mentre tento di coprirmi con le mani. "Che cazzo..." Scorpius Malfoy mi fissa preoccupato, un'emozione sul suo viso costantemente freddo e controllato. "Cosa c'è? Ti sei fatta male?" Chiede osservandomi.

"Esci!" Strillo. Il box doccia è trasparente, cazzo. "Esci!"

"Perchè urli se stai bene?" Chiede fissandomi con irritazione, questa emozione è spesso nei suoi occhi, quando guardano me. "Credevo ti fossi rotta qualcosa"

"Dove è Al?" Chiedo nascondendomi dietro l'acqua che scorre.

"È uscito. Perchè urlavi?" Chiede confuso. I suoi occhi grigi mi percorrono il corpo in cerca di ferite, poi scandagliano il bagno.

Prendo un grosso respiro, almeno non ha realmente notato che sono nuda. "C'è un ragno sul cesto, se lo uccidi e te ne vai mi fai un gran favore" mormoro.

Scorpius guarda il ragno, poi torna a posare gli occhi su di me. "Sei seria?" Chiede sospirando, è tornato lo stronzo freddo, perchè il suo tono è piatto e più gelido del freezer dove Nonna Molly tiene la carne per Natale.

"Si, uccidilo e vattene" Sibilo. L'acqua che mi cade addosso diventa fredda ed io sussulto e mi allontano dal getto.

"Uh" Ora, sì che nota che sono nuda.

"Cazzo, non guardarmi Malfoy!" Urlo coprendomi come riesco.

"Scusa" borbotta arricciando le labbra. "Uccido il ragno" decreta e si gira per avvicinarsi al mostro. Lo prende delicatamente e apre la finestra per farlo uscire, poi la richiude e mi guarda. "Soddisfatta?"

"Grazie" Annuisco stringendo i denti, sto morendo di freddo.

"Esci prima di prenderti una polmonite" Ordina andando a lavarsi le mani. Mi dà le spalle quindi riesco a sgusciare fuori dal box e afferrare un accappatoio, me lo infilo velocemente.

Malfoy mi guarda a lungo, inclina la testa prima di avvicinarsi e sistemarmi l'accappatoio con le mani. Tremo, e non di freddo, e lui mi accarezza le braccia per riscaldarmi, mi riscalda un sacco. Calore piacevole risale sul mio petto fino alle mie guance per poi scendere in picchiata verso la mia vagina, barra la traditrice che sta reagendo per Scorpius Hyperion Malfoy. In mia difesa, ero vicinissima ad avere un bel orgasmo, cinque minuti fa.

"Uhm" Mormoro fissandolo. Lui mi ignora e si sporge per chiudere il soffione dell'acqua, il suo petto mi sfiora una spalla, è caldo e piacevole.

"Oh" Il biondo si paralizza. Io sgrano lo sguardo e mi giro per capire, sbianco.

"Cazzo" mugugno arrossendo.

"Mh, è questo che stavi facendo prima del ragno?" Malfoy mi lancia un'occhiata mentre si china a raccogliere il vibratore a proiettile da terra. Anche i suoi occhi, mentre si rende conto che mi stavo masturbando, sono freddi.

Glielo strappo dalle mani e lo nascondo tra le mie. "Fatti i cazzi tuoi" Esce insicuro, però, imbarazzato.

Si gira per guardarmi. "Sei venuta?" Chiede inclinando la testa di lato. Faccio una smorfia. "Credo di no, se sei così rigida"

"Esci dal mio bagno" Ordino stringendo il vibratore. La cosa piu imbarazzante che mi sia mai successa, Godric, voglio sotterrarmi.

La sua freddezza vacilla. "Quindi?" Chiede.

Lui allunga una mano e mi sfila il vibratore dalle dita, ci giocherella un po' poi... cazzo. Lo porta al viso e ispira il mio odore. Un gemito involontario lascia le mie labbra, le stringo con forza per impedirmi di farne uscire un altro. "Ridammelo" ordino, ma è flebile, sono troppo imbarazzata ed eccitata per protestare.

"Vorrei che l'acqua non avesse lavato via il tuo sapore" dice serio. Alza lo sguardo per incontrare il mio. "Cazzo, Weasley, non puoi fare una cosa del genere!" Fa un mugolio disperato e un paio di passi indietro. Ora si che perde il suo controllo. "Cazzo" appoggia il vibratore sul ripiano del lavandino e scappa via. Letteralmente, scappa, come se fosse inseguito da un ippogriffo.

Guardo la porta per secondi, confusa e imbarazzata, poi cerco di dimenticarmene e torno nella mia stanza.

"Che vi prende, ragazzi?" Albus ce lo chiede, mentre mette sul tavolo la nostra cena.

"Nulla" Borbotta Malfoy con lo sguardo basso. Non mi guarda da tre giorni, mai, ed io... l'imbarazzo sta sfumando in rabbia.

Come osa? Come se lui non si facesse una sega ogni tanto. Il mio autoerotismo non dovrebbe sconvolgerlo tanto, è normale, ho vent'anni e sono single, i miei ormoni sono ancora in palla dall'adolescenza, è normale!

E invece mi tratta come se solo guardarmi potesse ucciderlo. "Come dice lui" Sbuffo con forza e ficco la forchetta nella carne impanata che ha fatto Albus come se fosse una mano di quel furetto patinato, mi sentirei meglio se lo colpissi con qualcosa.

Il mio migliore amico alza le sopracciglia e allarga le palpebre, scorre con gli occhi da me al Malfoy, poi decide di tenere la bocca chiusa.

Spalanco la porta della sua camera con una forza volontaria, sbatte contro il muro e lì rimane.

"Senti un po', stronzo" Sibilo. È una settimana che non mi guarda o non mi parla. Due ore fa, a pranzo, ha sussultato quando l'ho toccato per prendere il suo piatto ed io ho deciso che ne ho abbastanza. "Non credevo fossi così deficente, ma a quanto pare devo spiegarti che anche le donne hanno dei bisogni e che ogni tanto non c'è nessuno che li soddisfi, a parte loro" Avanzo nella stanza con un dito puntato su di lui. È seduto alla scrivania e mi guarda shockato. "Non dirmi che non ti sei mai fatto una sega!" Gli ringhio contro. "Perchè io mi tocco, come tutte le donne del mondo, e non capisco perchè la cosa ti scocchi tanto, coglione. Devono averti spiegato male gli impulsi sessuali, perchè, sapevi? Non ce li hanno solo gli uomini e non siamo nel medioevo, Godric! Non verrò impiccata perchè infilo la mano nella mia farfallina, la chiamo così per, sai, non shockare il tuo fragile io"

Scorpius sbatte le palpebre più volte mentre parlo. Mi fa rabbia e vorrei colpirlo con il libro che tiene in mano. Non parla, non dice nulla per secondi interminabili. I suoi occhi mi fissano senza emozioni, solo due profonde iridi grige come le pareti di questa stanza.

Caccio un verso irritato e mi giro, me ne vado. "Stronzo sessista! Non parlarmi mai più!" Urlo uscendo e andando verso la mia stanza. Mi chiudo dentro e stringo i pugni, con la voglia di tirare un pugno a qualcuno, e se quel qualcuno ha un viso d'angelo e dei capelli biondi anche meglio.

La porta della mia stanza si apre cinque minuti dopo, quando io sono sdraiata sul mio letto a cercare di leggere un libro, senza risultati, perchè la rabbia ancora mi bolle nelle vene.

"Stronzo sessista?" Chiede un irritato Scorpius Malfoy. I suoi occhi hanno una sfumatura incazzata, ma rimane composto. "Lo so come funzionano gli ormoni, stronza, e so anche che le donne si masturbano, Salazar, mi hai preso per un deficente?"

Mi metto seduta a gambe incrociate sul letto e incrocio anche le braccia sotto il seno. Lo fisso con rabbia. "Si" dico secca.

"Non sono sessita, come ti permetti di dirmi una cosa del genere? Come ti permetti di farmi una sfuriata dopo essere entrata senza permesso nella mia stanza?"

"È quello che stai facendo tu adesso, stronzo!"

"Perchè tu l'hai fatto prima di me, stronza!" Sibila puntandomi un dito contro. "Scusati" ordina.

Alzo le sopracciglia e scoppio a ridere. "Scordatelo"

"E allora tu sei una stronza immatura"

"Immaturo lo sei tu! Mi ignori da una settimana perchè mi hai beccato mentre usavo un vibratore!"

"Ti ignoro da una settimana perchè quando ti guardo l'unica cosa che vedo sei tu che ti dai piacere e sai, io non posso nascondere l'eccitazione come fanno le persone con una... come l'avevi chiamata? Farfallina! Stronza, immatura e anche idiota!"

Mi blocco. Non posso impedire alla rabbia di trasformarsi in imbarazzo, le mie guance si arrossano fino a quando non le sento scottare. "Oh" riesco a dire.

"Già" sibila. "Ora scusati con me per essere stata una tale stronza"

Non riesco a smettere di arrossire ma non demordo lo stesso. "No, e poi... smettere di guardarmi non risolverà questa cosa! Cosa farai? Passerai il resto degli anni ad abbassare lo sguardo quando entro in una stanza?"

"E come si risolve?" Chiede ringhiando. "Perchè io ora ho una mezza erezione e l'unica soluzione che vedo è un oblivio"

Arrossisco ancora di piu, se possibile, e un brivido caldo di piacere mi scivola sul corpo. "Oddio" mormoro coprendomi il viso con le mani. "Smettila di parlare" piagnucolo. "Perché mi dici queste cose?"

Il Malfoy si blocca, mi fissa, lo sento sulla pelle. Poi il suo cervello collega le cose. "Sei imbarazzata o eccitata?" Chiede cauto. Ridacchio nervosamente. "Entrambe?" Mi viene da piangere. "Io ho una soluzione, sia per me che per te"

Mi tolgo le mani dagli occhi e lo guardo. "Illuminami"

"Fai sesso con me Weasley"

Spalanco le palpebre e lo guardo shockata. "Eh?"

"Al non sarà a casa prima di quattro ore, bastano" Dice. "E una volta che avremmo risolto questa eccitazione che ci ritroviamo addosso è fatta, smetterò di averlo duro ogni volta che ti guardo"

Scorpius Malfoy. Il calmo e rigido Scorpius Malfoy, che mi chiede di fare sesso con lui per smettere di volermi.

Ha senso, lo ammetto, ma è imbarazzante. "Tu non mi piaci" Dico. Fa un mezzo sorriso. "Se facciamo sesso, sarà imbarazzante, domani, dopodomani e i giorni a venire"

"Perchè dovrebbe esserlo? Non ci piacciamo, è solo una cosa fisica e una volta risolta, tornerà tutto come prima"

"Sei serio?" Chiedo.

"Sei bagnata, no?" Chiede secco, quasi infastidito. "Sei bagnata per me e lo sarai ogni volta che ti tornerò in mente. Vogliamo risolvere questa cosa, fatti scopare, scopami"

Oddio, è allettante, non mi tocca qualcuno dal mio ex, due anni fa, ma non ne sono ancora sicura. "Hai feticismi o kink strani?" Chiedo.

Non lo conosco affatto, so solo che è uno stronzo sempre rigido e controllato, e le poche volte che mi mostra qualche emozione è quando fa l'irritato o l'incazzato. Come faccio a sapere se mi chiederà di fargli la pipì addosso o di mostrargli i miei piedi?

Alza le sopracciglia e trattiene una smorfia, o un sorriso, non ne sono sicura. "Ho qualche kink, ma nulla di strano" dice freddo. "Tu?"

Scuoto la testa. "No"

"Dimmeli"

Sgrano gli occhi. "I miei kink? No"

"Coraggio, devo saperlo se vogliamo fare sesso, non ti giudico"

"Dimmi i tuoi, allora" Incrocio le braccia al petto e lo fisso irritata. Mi sposto un po' quando si avvicina e si siede al bordo del letto.

"Uhm... Sono un po' esibizionista" Mi guarda dritto negli occhi ed io odio tanto la mia vagina e il modo in cui si sta bagnando.

"Esibizionista? Ma tu odi l'attenzione" Dico sorpresa. Alza le spalle. "Continua"

Scuote la testa. "No, un kink per un kink, coraggio"

"È imbarazzante" Le mie guance non ne vogliono sapere di tornare del colore normale.

Lui chiude gli occhi e prende un bel respiro. "Ti piace essere legata?" Chiede riaprendo le palpebre. Annuisco piano.

"Non esageratamente, solo..." Alzo le spalle.

"Okay" Fa un sorriso ironico. "Colpita?" Chiede. Aggrotto le sopracciglia. "Se ti dò uno schiaffo, ora, ti ecciterebbe?"

"No!" Sibilo. "Certo che no"

"Soffocata?" Scuoto la testa. "Umiliata?" Stringo le labbra in una linea sottile e lui ride, una vera e propria risata, è roca e sexy ed io mi odio sempre di più. "Ti piace comandare?" Scuoto la testa. "Ah si?" Chiede divertito. "Non ne sono sorpreso" Allunga una mano e mi sfiora una guancia. "Abbai ma non mordi" Mi da un buffetto sulla mascella, mi irrito. "Non ti preoccupare, io amo comandare"

"Chi l'avrebbe mai detto, Scorpius Malfoy è un maniaco del controllo, wow"

Lui fa una smorfia. "Non sono un maniaco del controllo"

"Mhmh" Mormoro ironica.

Restiamo in silenzio per un po'. Le dita sulla mia guancia scivolano a delineare la mia mandibola.

"Sono un voyeur" Dice tranquillo. "Mi piace parecchio guardare" mi guarda con attenzione. "Quindi perchè non mi dici dove tieni i tuoi vibratori e li usi per me?"

Spalanco la bocca. "Vuoi... guardarmi mentre mi masturbo?" Chiedo sorpresa. Decisamente non è quello che mi aspettavo. "Se avessi voluto masturbarmi avrei fatto da sola, Malfoy"

"Fidati, è diverso quando qualcuno ti guarda" Si alza dal letto e guarda in giro. "Allora? Dove li tieni?"

"Chi ti dice che sono più di uno?" Chiedo facendo una smorfia. Apre il cassetto del comodino più vicino a lui, non trova nulla.

"Impossibile che avessi solo quello a proiettile, è troppo sottile per soddisfarti a lungo termine, è più probabile che tu abbia un dildo, da qualche parte" Si avvicina alla cassettiera alla parete e apre il primo cassetto, trova solo i miei intimi, ne tira fuori uno. "Questo mi piace" Dice facendo ondeggiare gli slip semi trasparenti davanti alla faccia. Arrossisco e alzo il dito medio. Lui rimette apposto le mutande e apre il secondo cassetto, poi il terzo, ma non sono lì. "Dove sono, Weasley?"

"Fastidioso" borbotto. Mi alzo dal letto e vado verso la cabina armadio, non è molto grande ma ha un cassetto segreto dietro un ripiano.

Malfoy mi segue e lo apre prima di me, faccio un passo indietro per permettergli di frugare tra le mie cose. "Come avevo detto" E si gira, con in mano il mio vibratore a proiettile e un dildo nero, è semplice e senza palle, le palle fanno schifo. "Nero?" Chiede divertito. Alzo le spalle.

"È il colore piu decente, non mi sento a mio agio con un coso viola o rosa shocking nella vagina, e il rosa pelle non è abbastanza realistico, mi inquieta" Fa un mezzo sorriso.

"Okay. Ho visto altre cose interessanti" Lancia uno sguardo al piccolo vibratore telecomandato. "Mi piacerebbe usarlo su di te, torturarti un po'" Lo dice sognante, come se immaginasse la cosa, non mi sentirei a mio agio se lo facesse, soprattutto perchè non mi fido di lui. Poi scuote la testa e torna a guardarmi freddo, mi tende il dildo. Lo afferro, guardandolo in attesa. "Togliti tutto, sali sul letto e usalo per me, puoi?"

Tentenno. "Sei sicuro di questa cosa?" Chiedo piano. Forse è la cazzata più colossale che faremo.

Sospira e alza gli occhi al cielo. "Non mi piaci e non mi piacerai mai, sei una ragazzina costantemente sovraeccitata e immatura, non ti sposerò e dopo questa volta non ti chiederò di rifarlo nè mi aspetto che lo rifacciamo, quindi puoi stare tranquilla, è solo sesso, solo per far tacere la voce nella mia testa che continua a ricordarmi di aver tenuto il tuo vibratore in mano e di averti vista nuda"

Incrocio le braccia al petto, il dildo ancora in mano. "Sei uno stronzo"

"Togliti tutto, sali sul letto, e dammi un bello spettacolo"

Vorrei incazzarmi, vorrei lanciargli contro il dildo e mandarlo a fare in culo, ma non ci riesco. Il mio clitoride pulsa al tono freddo e stronzo, la mia figa si stringe dolorosamente sul nulla e fitte di piacere mi fanno contorcere lo stomaco, sento perfino il seno pesante.

Mi mordo un labbro e lo fisso attentamente, non ne sono certa.

Lui sospira. "Okay" borbotta. Mi afferra un braccio e mi conduce verso il letto. Mi costringe a sedermi. "Devi esserne sicura al cento per cento, non ti spingerò a fare cose che non vuoi fare. Vuoi pensarci un po'?" Annuisco. SI! Sì, voglio pensarci, voglio capire cosa fare e cosi non riesco a pensare. "Va bene, Weasley, pensaci e fammi sapere. Puoi dirmi di no, puoi dirmi quello che preferisci, non devi sentirti obbligata al sì"

Annuisco. "Mi dispiace"

Per la prima volta in vita sua, Scorpius Malfoy mi sorride. Cioè, è piccolo, a malapena uno stiracchiamento di labbra, ma è sincero, non sarcastico, non infastidito, sincero, rassicurante.

"Penserò a te quando mi farò una sega, dopo" Spalanco la bocca ma lui è già oltre la mia porta.

*

Albus ci osserva curioso e stranito. "Ma voi ragazzi state bene?" Chiede con un punta di divertimento nella voce.

"Mhmh" mormoro succhiando il lecca lecca che ho tra le labbra.

"Scorpius? Stai bene?" Al lo fissa e Malfoy fissa me, o piu precisamente la caramella che faccio passare da un lato all'altro della bocca, con la lingua.

È domenica, e domenica Albus resta a casa con noi, dato che non lavora. Malfoy studia per la facoltà di medicina ed è in casa ogni giorno dalle due in poi, ed io studio per diventare insegnante di trasfigurazione da privatista quindi sto in questo appartamento tutti i giorni tutto il giorno.

Ieri gli ho detto che ci avrei pensato, e oggi... Bhe, ho un lecca lecca in bocca, quindi credo proprio di aver preso la mia decisione. Dopo una sessione di chiamate con Dominique e Lily, mi sono fatta convincere a provocarlo un po', e mi sto divertendo da matti. È ancora un po' imbarazzante, ma sono curiosa di scoprire quanto resisterà, con Al nei paraggi.

Il Malfoy contrae la mascella e annuisce. "Certo, bene" borbotta scontroso. "Vado a studiare in camera" afferra i suoi mattoni e appunti scritti in una calligrafia meravigliosa e si alza.

"Dai, non stiamo mai insieme, lascia stare per oggi" Albus è prevedibile. Sorrido mentre fingo di leggere il mio libro e succhio il lecca lecca fino a quando un rumoraccio di aspirazione non li fa voltare verso di me, e Malfoy sembra volermi uccidere.

"Scusate" ridacchio innocentemente. Non sono mai stata brava con queste cose della seduzione, quella roba la lascio a Lily e Dominique, ma, da quello che vedo, Malfoy sta proprio cercando di nascondere un'erezione con i suoi libri. Mi dò il cinque da sola. "Lascialo andare, Al, tanto ora mi alzo per preparare la cena. Stiamo insieme a tavola" Decido di dargli una mano, perchè deve calmarsi prima che Albus la noti.

Malfoy mi odia tanto, lo decreto ora, quando mi passa accanto per sedersi a tavola e mi sibila un bel: "Che cazzo stai facendo?" È rabbioso ma i suoi occhi scivolano ugualmente sui pantaloncini che ho indossato e sul mio culo in mostra.

Sorrido e lo ignoro, finendo di condire l'insalata. Lui va a sedersi, incazzato. Al gli chiede alcune cose e lui risponde con un tono scontroso che mi fa nascondere una risata nella spalla.

Mi sporgo per afferrare il pane, posto vicino a lui, e gli mostro la generosa scollatura mentre gli sfioro un braccio nudo. Scorpius tossisce mentre il pesce che stava mangiando gli va di traverso. Sorrido e torno dritta.

"Tu mi stai facendo incazzare di brutto" Me lo ringhia contro quando lo aiuto a sparecchiare la tavola, dato che è il suo turno per lavare i piatti.

"Eh?" Chiedo fingendomi confusa.

"Vai in camera mia, e porta il tuo amico. Aspetterai pazientemente che io finisca di pulire, e poi, cazzo Weasley, ti distruggo"

Riderei, se il suo tono incazzato non fosse così sexy. "Una volta" Ci tengo a dire. "Una sola volta e non sarà imbarazzante tra di noi" Annuisce con uno scatto e mi toglie dalle mani i piatti.

Guardo brevemente la sua schiena rigida mentre comincia a lavarli, poi obbedisco e vado in camera mia per prendere quello che mi serve.

*
Scorpius' pov

Non riesco a pensare ad altro che alla ragazza che oggi mi ha fatto incazzare ed eccitare come mai, con quei tentativi impacciati di provocazione è stata per me come un cazzo di fuoco, anche se ho conosciuto donne più sensuali di Rose, ora il mio corpo non riesce che a pensare a lei. È impostato su di lei da settimane.

Lavo i piatti più velocemente che posso, ogni sprazzo di pelle freme di aspettativa. Il mio cazzo è stato duro e semi duro tutta la giornata, con quel lecca lecca di merda mi sono dovuto fare una doccia congelata e il culo che usciva parzialmente da quei pantaloncini di stoffa mi ha fatto stare rigido e sull'attenti per tutta la cena, voglio strapparglieli di dosso e schiaffeggiare quelle guance come punizione, ma a lei non piace essere colpita, quindi tratterrò il mio sadismo.

Albus guarda la televisione, mezzo addormentato, in salotto. Gli auguro una buonanotte e auguro a me stesso che non disturbi quello che ho intenzione di fare a quella stronza.

Prima vado nel bagno che condivido con il mio migliore amico e mi lavo le mani. Poi cammino piano verso la mia stanza, in fondo al corridoio, e cerco di calmarmi.

Nulla mi prepara a quello che vedo quando apro la porta. Mi mantengo freddo, anche se la mia voglia è quella di far uscire il gemito che trattengo tra le labbra.

"Weasley" Ringhio fissando il dildo nero che entra ed esce da lei. Potrei venire adesso, qui, nei miei pantaloni come un tredicenne, per quanto la desidero adesso, per quanto è bella la sua figa allungata da quel cazzo, per quanto sono meravigliosi i suoni che produce.

Lei alza lo sguardo, mi fissa con gli occhi lucidi dal piacere. "Shh" Mormora. La sua schiena si innarca e il suo seno ondeggia al movimento, la guardo con attenzione. "Oh... chiudi la porta" Geme, la voce che esce da lei è talmente roca dall'eccitazione che mi infiamma i sensi, i pantaloni della tuta che indosso sembrano improvvisamente troppo stretti.

Chiudo la porta e giro la chiave, silenzio la stanza. Mi avvicino piano, la rossa ha messo la mia sedia della scrivania di fronte al letto. Mi accomodo e mi sfilo la maglietta, lei mi osserva con lussuria.

"Ti farò pentire di quello che hai fatto tutto il giorno" Le dico osservandola. Geme e spinge il giocattolo più profondamente al suo interno.

"Dimmi cosa fare" mormora.

Prendo un grosso respiro e mi sistemo l'erezione, nei pantaloni. "Allarga ancora di più le gambe" Le dico. Obbedisce. "Togli quella mano, fammi vedere"

Piagnucola e al suono il mio cazzo pulsa di eccitazione e dolore.

Obbedisce e toglie la mano dal didlo. Esce parzialmente da lei. "Trattienilo" Ordino serio.

Singhiozza un gemito e agita i fianchi mentre prova a trattenere il gioco dentro di sé. "Non ci riesco"

Scivola fuori dalla sua entrata e cade tra le sue gambe. Alzo le sopracciglia e mi metto in piedi. Raggiungo il letto, i suoi occhioni azzurri che mi fissano, e afferro il dildo per spingerlo di nuovo dentro di lei. Gemo osservando le sue labbra spalancate dal giocattolo enorme. "Trattienilo" Ripeto togliendo la mano dal gioco e allontanandomi dal letto, torno a sedere. Lei si agita ma riesce a trattenerlo per qualche minuto.

"Scorpius" Piagnucola il mio nome ed io inspiro bruscamente per trattenermi, voglio punirla per quello che ha fatto, ma non posso cedere subito.

"Alzati" ordino. "E tieni dentro il gioco" lei obbedisce, stringendo le gambe e trattenendo il didlo nero mentre cammina verso di me. "In ginocchio"

Geme al mio tono duro e scivola inginocchiata ai miei piedi. La guardo dall'alto per qualche secondo.

"Come ci si sente?" Chiedo freddo. "Ad essere una così brava ragazza?"

"Dio" Geme e fa scivolare una mano tra le sue gambe per spingere il gioco dentro di sè. Devo trattenermi per non toccarmi.

"Ti voglio vedere con un cazzo in bocca mentre trattieni quel dildo in quella bella figa ingorda"

Lei geme e alza una mano per aprirmi il nodo della tuta. "Ti prego"

La aiuto e abbasso l'elastico dei pantaloni e dei boxer abbastanza per far uscire la mia erezione, pulsa quando la donna la avvolge con una mano e devo trattenermi per non afferrarla e fare di lei quello che voglio, le darò il suo tempo, Rose non è come le altre persone che sono state nel mio letto, è la mia coinquilina e come una sorella per il mio migliore amico, in più, non credo abbia molta esperienza.

"Dimmi quante persone hai avuto, Rose" Dico. Trattengo un gemito quando stringe forte la mia base e alza lo sguardo su di me.

"È importante?" Chiede confusa. Alzo le sopracciglia. "Due, ma ci sono stata insieme per mesi, Kaleb per un anno" Smette di muovere la mano ed io la guardo con attenzione mentre si abbassa e lecca piano la punta e il liquido pre seminale che gocciola sul mio glande. Gemo e stringo le mani a pugni per controllare la mia voglia di abbassarle la testa e farla prendere di più. Fa un gemito e contrae le sopracciglia per lo sforzo. "Godric, non riesco più a tenerlo"

Sorrido, più un ghigno che un vero sorriso, e agito una mano in un incantesimo senza bacchetta. Lei geme e spalanca la bocca per ansimare quando la mia magia le spinge il dildo piu profondamente possibile e lo sigilla dentro di lei.

"Hai mai fatto qualcosa di simile?" Le chiedo. Non è per fare conversazione, è perchè devo sapere fino a quanto posso spingermi. Alza le sopracciglia e torna ad accarezzarmi l'erezione, gemo ma mi controllo, sono sempre stato bravo a controllarmi.

Scuote la testa mordendosi quelle labbra piene. "No" mormora arrossendo.

Inclino la testa leggermente e la studio con attenzione. "Nessuno dei tuoi ex ti ha scopata con un giocattolo e ha amato guardarti?" Chiedo con voce roca, ho terribilmente bisogno di vederla tentare di ingoiare il mio cazzo, pulsa ogni volta che me lo accarezza ed io devo sforzarmi per essere così freddo.

Geme. "Ti prego" Supplica. "Posso?" Guarda l'erezione che tiene in mano e poi me.

Non sorrido, anche se vorrei farlo, perchè mi chiede il permesso e adoro avere questa donna, Rose Weasley, la stronza che non sopporto da quando avevo dieci anni, sottomessa in questo modo.

Annuisco e lei sorride e si china su di me per prenderlo in bocca. Sobbalzo e chiudo gli occhi per assaporare la sensazione della sua bocca calda sulla mia punta. L'ho sognato per settimane, mi sono masturbato con questa immagine per giorni e ora che sta finalmente accadendo devo attingere ad ogni controllo che ho del mio corpo per non venirle in bocca al primo risucchio.

La sua lingua rotea sul mio glande prima di succhiare con forza. "Piano, tesoro, o non sarò in grado di darti quello che vuoi, dopo"

Lei geme e si abbassa per prendermi fino a quanto riesce. Le afferro i capelli e stringo, abbassandola ancora un po'. Soffoca ma si controlla rapidamente e scende ancora, cercando di compiacermi. La guardo con sorpresa quando la sua gola stretta mi circonda.

"Rose, non credo che..." Sono un po' incerto e le tiro i capelli per farla tornare su, non mi ascolta e mi prende fino in fondo. "Dio" gemo serrando gli occhi. Ingoia due volte prima di tornare su e a me manca così poco che quando mi succhia la punta vengo dentro la sua bocca. Lei ingoia quello che riesce, guardo il mio sperma colare sul suo mento mentre si stacca per riprendere respiro. "Un momento" mormoro portandomi una mano al viso. Inspiro ed espiro cercando il controllo che mi ha sottratto così rapidamente.

"Tutto bene?" Chiede confusa. Si pulisce il mento con una mia maglietta che trova a terra e si siede sui talloni, questo le provoca un gemito, perchè il suo dildo è ancora intrappolato in quella figa e non vedo l'ora di metterci bocca.

"Sto bene" Borbotto. "Non avevo idea che sapessi farlo, chi cazzo ti ha insegnato a non vomitare? Voglio stringergli la mano"

Lei ridacchia, è un suono meraviglioso e roco. "Kaleb amava i pompini ed io amavo darglieli, così... Mi sono impegnata ad azzerare il mio riflesso faringeo"

Attorciglio i suoi capelli sulle dita. "Sei stata bravissima" la lodo perchè so che lo ama, infatti agita i fianchi cercando pressione e mi guarda con desiderio. "Ora vai a sederti sul letto e lasciami ricambiare il favore. Tornerò duro tra quindici minuti" Dico abbassando lo sguardo sul mio cazzo, non si è totalmente afflosciato e dopo tutte le settimane a farmi seghe su seghe so che tornerà pronto in poco tempo, non lascerò Rose uscire da qui fino a quando non sarò affondato in lei.

"Questo è impressionante" Dice mettendosi in piedi. "Ma non mi importa. Verrò appena mi toccherai, credo di non aver mai provato così tanto piacere e dolore insieme in vita mia"

"Sul letto" Ignoro le sue parole e mi alzo per seguirla sul letto. Mi abbasso i pantaloni e li tolgo insieme alle mutande. "Sdraiati e spalanca quelle gambe per me" Obbedisce felicemente. "Le mani sulla testiera" Obbedisce anche a questo ordine. "Se le muovi da lì, ti sculaccerò"

Solo Salazar sa quanto ho voglia di farlo, di vedere quel culo rosso per le mie mani.

"Se mi picchi, ti castro" Dice in uno sbuffo.

Sospiro e con un incantesimo senza bacchetta le lego le mani alla testiera. "Ora, non costringermi a silenziarti" le dico inginocchiandomi in mezzo alle sue gambe.

Ringhia cercando di attutire il suono girando il viso e premendo la bocca sul lenzuolo quando tolgo l'incantesimo sul dildo e lo faccio uscire da lei.

"Come ti senti?" Chiedo.

"Vuota" Geme con le lacrime agli occhi. "Mi sento vuota"

Sorrido e lo spingo di nuovo dentro di lei. Scatta con i fianchi in avanti e geme più forte. Accarezzo con il pollice la sua entrata spalancata dal gioco e faccio scivolare la sua eccitazione bagnata fino al suo clitoride, lo massaggio delicatamente, poi con forza.

"Scorpius, ti prego" supplica strattonando le mani legate alla testiera. Sposto lo sguardo su di lei e alzo le sopracciglia. "Fammi venire"

Rido e lascio andare il suo clitoride gonfio. Lei piagnucola ma io mi chino su di lei e le bacio la pancia, poco sopra l'ombelico, e poi il suo monte di venere, una mano ancora avvolta attorno al dildo, che lo spinge dentro e fuori da lei.

"Sei così brava, ora fammi un favore, alza il culo e fammi vedere meglio quella figa" Ordino. Lei piagnucola ancora ma punta i piedi sul materasso e li usa per fare leva e alzare il culo. "Brava" la lodo, accarezzandole lo stomaco.

Poi scivolo con la bocca fino al suo clitoride. Lo prendo in bocca e succhio e lei ringhia forte e strattona le corte invisibili che le legano le mani. "Ti prego" Singhiozza. "Ti prego"

Abbasso la bocca e lecco la sua entrata, costeggiando il dildo. "Vieni su questo gioco Rose, stringilo dentro di te, mostrami quanto è ingorda la tua figa, mostrami quanto sei brava" poi infilo due dita dentro di lei, insieme al gioco, voglio sentirla venire, voglio che risucchi le mie dita come farà con il dildo. "Coraggio, tesoro, vieni per me" E attacco la bocca al suo clitoride mentre ficco il dildo dentro di lei, più profodamente possibile.

Lei trema mentre viene così forte da urlare sul lenzuolo. "Dio" Esala mentre il tremore passa.

Non le dò tempo per pensare. Sfilo il dildo da lei e mi spingo in lei per sostituirlo. Rose geme e sgrana lo sguardo mentre viene allungata un po' più del gioco. Le sue pareti mi stringono immediatamente, è strettissima ed è ovvio che non fa sesso da molto tempo. Mi muovo piano dentro di lei prima di decidere che voglio una nuova posizione.

Sciolgo il nodo invisibile alle sue mani e le afferro i fianchi per ribaltarci, esco da lei con questo movimento ma ora è sopra di me. "Cavalcami, tesoro"

Sorride e si siede meglio, prima di afferrarmi dalla base e scendere su di me fino a sedersi completamente. "Credevo che preferissi comandare" mormora tirando indietro la testa e gemendo mentre macina su di me, senza alzarsi.

"Oh, sono ancora io al comando, fidati. Voglio solo vederti agitare per prendere il mio cazzo come la brava ragazza che sei" stacco una mano dal suo fianco e la porto al suo seno. Non ci ho ancora giocato ma questo non vuol dire che io non lo abbia notato. È pieno e grande e le sue areole rosa sono rigide e dure, come a chiedermi attenzioni. "E volevo vedere queste tette ondeggiare mentre mi cavalchi"

Lei non dice nulla, ansima forte e si alza su di me per riabbassarsi rapidamente. Io mi metto seduto, strisciando fino ad appoggiarmi alla testiera e portando con me la donna ancora impalata sul mio cazzo.

Abbasso la testa per mettere in bocca un suo capezzolo. Lei geme e mi afferra i capelli, ansimo e ringhio sul suo seno, perchè amo quando le donne mi strattonano per i capelli. Rose lo capisce, fa una piccola risata e mi tira le ciocche con una controllata forza.

"Quanto ti manca?" Mi chiede ed io rido, anzando la testa per guardarla.

"Se me lo chiedi, vuol dire che a te manca poco" Dico con un tono derisorio. Rose sbuffa e mi cavalca con più forza. Salgo a baciarle il collo, lei alza la testa per darmi spazio. "Vieni su di me, Rose, stringimi dentro di te. Voglio sentire il tuo orgasmo prima che io ti dia il mio, e te lo darò, tesoro, verrò così profondamente dentro di te che mi sentirai anche quando non ci sarò più"

Lei abbassa la testa sul mio collo e mi stringe a se, ficcando le unghie nella mia carne e gemendo forte sulla mia spalla. Viene più forte di prima, trema e non riesce più a muoversi, acasciandosi su di me, quindi le afferro i fianchi e mi spingo dentro di lei fino a quando non vengo anche io.

Gemo il suo nome e le mordo una spalla per non ringhiare come un animale. Restiamo così per qualche minuto, ansimanti mentre tentiamo di riprendere respiro.

"Hey" sussurro accarezzandole la schiena. "Come va?"

"Non riesco a muovermi" mormora sul mio collo. "Devi portarmi nella mia stanza, perchè non credo di riuscire a camminare"

Sorrido. "Credo che tu stia esagerando" Scuote la testa e si struscia sul mio collo. "Oddio" mormoro trattenendo una risata. "Sei una che ama le coccole dopo il sesso"

"Tutti amano le coccole dopo il sesso" Non sembra offesa e mi stringe a se con forza. "Sei tu che sei uno psicopatico" Sbadiglia e si accoccola meglio contro di me. "Credo che tu abbia rotto la mia vagina"

Non ci riesco, scoppio a ridere. "Oddio, sei una pazza"

"Stai ridendo?" Chiede sorpresa, senza muoversi da me. "Credo di non averti mai sentito ridere da quando ti conosco"

"Non sono un robot, rido spesso, solo non con te"

"E perchè?" Sbadiglia ancora.

"Perchè cosa?"

"Perchè mi odi"

"Non ti odio, sei solo troppo allegra per me, non capisco mai perché sei sempre così solare"

"La vita è bella"

"La vita fa schifo" Ribatto. Lei non mi risponde. "Rose?" Chiedo. Non risponde ancora. "Non dirmi che ti sei addormentata" Sbuffo.

La sistemo delicatamente sul mio letto e appoggio la sua testa sul cuscino, la pulisco con un colpo di bacchetta e le rimbocco le coperte. Poi mi alzo e mi infilo i pantaloni, ho bisogno di una doccia.

*
Rose's pov

Credo di essermi rotta qualcosa, tipo la vagina.

Mugugno su un cuscino che odora di muschio e vaniglia e cerco di capire come sono messa, perchè sento la mia figa in fiamme e le ossa distrutte.

Mi rigiro sul letto e poso una mano sullo spazio vuoto al mio fianco. Non ne rimango troppo delusa, sapevo che non avrebbe dormito con me, Scorpius è anti affetto, probabilmente si amputerebbe una mano piuttosto che dare a qualcuno una carezza, figuriamoci a me.

Mi alzo e recupero i miei vestiti, li infilo poi cammino velocemente verso la mia stanza. Mi faccio una lunga e rilassante doccia calda per sciogliere la tensione, prima di andare in salotto.

"Buongiorno" Dice Albus allegro, seduto sulla tavola in cucina.

Lancio uno sguardo a Scorpius, lui non alza neanche la testa mentre legge e sottolinea delle cose sul suo libro di medicina. "Buongiorno" Mormoro sbadigliando.

"Tutto bene?" Chiede mio cugino mentre io apro il frigorifero e tiro fuori del succo di frutta.

"Sono solo un po' stanca" borbotto sfregandomi un occhio. Verso il succo in un bicchiere di vetro.

"Scorpius ha fatto i toast, con la marmellata come piacciono a te" Albus mi indica i toast sul tavolo.

Alzo la testa dal mio bicchiere e mi illumino. "Davvero?" Chiedo allegra. "Aw, grazie"

"Non li ho fatti per te, li ho fatti per tutti" Dice il biondo con freddezza, senza guardarmi, non mi ha ancora guardato.

Non perdo il sorriso ma alzo il dito medio e lo punto nella sua direzione. "Fottiti, Malfoy" Dico ma mi avvicino e mi siedo di fronte a lui e di fianco ad Al. "Sto morendo di fame" afferro un toast e lo addento. "Oggi vai all'uni?" Chiedo a Scorpius.

Il biondo alza le sopracciglia prima di incontrare i miei occhi, i suoi sono gelidi come il ghiaccio. "Perchè? Hai dei piani per un suicidio? Basta dirmelo, me ne vado immediatamente, o posso aiutarti"

Faccio un sorrisetto ironico. "Perchè suicidarmi, quando posso ucciderti?"

"Ragazzi..." Al sbuffa e mi circonda le spalle con un braccio. "Andiamo, basta"

"È lui che è psicopatico" Mi lamento finendo il toast, ne prendo un altro.

Al sospira e mi da un bacio su una tempia. "Devo andare a lavoro. Non uccidetevi, ci vediamo questa sera"

"Come ti senti?" Chiede il biondo quando Albus sparisce. È una domanda disinteressata, o almeno è quello che vuole mostrare, ma me l'ha chiesto, quindi un po' gli importa.

Faccio un sorrisetto. "Vuota" mormoro.

È dannatamente vero, mi sento come se mancasse qualcosa e la colpa è solo di quel gioco che ho tenuto dentro di me per minuti.

Lui accenna ad un sorriso. "Avevamo detto solo una volta" Dice puntandomi addosso quelle gemme grige.

"Lo so"

"Però ho così tanta voglia di riempirti, tesoro, fino a scoppiare"

Socchiudo la bocca e lo fisso, sotto il tavolo serro le gambe tra di loro, cazzo, non può davvero bastarmi una frase per bagnarmi. "Non dirmi queste cose" lo supplico.

Scorpius fa una smorfia e si alza in piedi. "Non possiamo, era una volta, cazzo, dovevamo toglierci lo sfizio" Raduna i suoi libri. "Studio in camera" e se ne va.

So che ha ragione, perciò mi impongo di spegnere la mia eccitazione e finisco di fare colazione.

Non passano neanche cinque minuti che il Malfoy torna in cucina come una furia. Mi costringe ad alzarmi e mi afferra i fianchi per mettermi seduta sul tavolo.

"Cosa...?" Non mi fa finire, attacca la bocca al mio collo, scivola sulla gola mentre mi alza la maglietta e me la sfila. Non indosso il reggiseno e lui fa un sorrisetto prima di abbassarsi per succhiare un capezzolo. "Dio" mormoro inarcandomi contro la sua bocca, i denti che mi torturano il bottoncino sensibile e la lingua che lenisce immediatamente il dolore.

Gemo e mi aggrappo ai suoi capelli. Mi tira su per abbassarmi i pantaloni della tuta che indosso.

"Dimmi di si" mormora contro il mio seno.

Non riesco a pensare. "Si"

Non impiega neanche un altro minuto. Scosta le mie mutande e si abbassa i pantaloni, poi spinge dentro di me.

"Cazzo" ringhia mordendomi una spalla. "Cazzo" ripete spingendo con una furia che mi elettrizza ed eccita in un modo imbarazzante.

Una sua mano scivola sul mio clitoride, lo massaggia piano, fino a farmi impazzire.

Risale con il viso per ritrovarsi ad un centimetro dalle mie labbra. "Posso baciarti?" Chiede fissandomi. "Voglio sentire se sei buona come sembri"

Annuisco, non sto capendo nulla ma sto per avere un orgasmo, quindi non importa.

Lui mi alza il mento con la mano libera, tirandosi fuori da me quasi del tutto. Quando mi bacia, spinge con forza ed io gemo sulle sue labbra.

Non è che un sfioramento di bocche, poi mi afferra da dietro il collo e mi spinge contro di se.

Gemo quando la sua lingua forza la mia bocca. Mi stringe il collo e non diminuisce la forza con cui mi sta scopando, ma la sua bocca... cazzo, è dolce, dolce e lenta, si prende il suo tempo e lui sa di marmellata alle fragole e caffe. Lo attiro a me circondandogli le spalle con le braccia e cerco di rendere il bacio più violento, questa lentezza mi sta facendo impazzire.

"Sta buona, leone" Ridacchia staccandosi.

"Scorpius!" Mi lamento tentando di riportarlo sulle mie labbra. Strattono le sue spalle e i suoi capelli, lui geme e appoggia la fronte su una mia spalla e spinge, forte, duro. "Non durerò" ammetto.

Mai, nessuno è mai stato capace di strapparmi un orgasmo così velocemente, di solito mi ci vogliono minuti solo per bagnarmi, figuriamoci venire.

"Sdraiati e alza le gambe" ordina allungandosi su di me per togliere i piatti da dietro le mie spalle.

Obbedisco, perchè amo questo tono stronzo quando mi parla. Mi tira verso il bordo del tavolo e spinge. "Godric" mormoro soffocando un urlo sul mio avambraccio.

Mi manca così poco, così poco. "Sono entrato nella mia stanza" dice affondando le dita sulle mie anche per tenermi ferma mentre mi scopa. "E mi sono seduto sulla scrivania" Allunga una mano per stringermi un seno ed io singhiozzo per il piacere che mi pervade. "Ma c'era l'odore del sesso che avevamo fatto, ovunque, non riuscivo a far altro che sentire il profumo della tua venuta. Ci ho messo tre secondi a diventare duro e due minuti a decidere che volevo scoparti ancora" ringhia, lo sento pulsare dentro di me, gli manca poco. "E ora ho bisogno che tu venga attorno a me, voglio sentirti venire e poi voglio tirarmi fuori e cospargere quelle tette del mio sperma, voglio vederlo colare su quei capezzoli"

Non mi basta altro, per tremare e venire, stringendo le dita sul tavolo. Lui mi segue a ruota e attua quello che mi aveva detto che avrebbe fatto. Si tira fuori e viene su di me, sul mio stomaco e sul mio seno. Gemo e mi premo le mani sul viso mentre sento il suo orgasmo macchiarmi il petto.

Tolgo le mani dalla faccia per guardarlo. "Hai fatto un bel casino" dico.

Lui si sistema i pantaloni e si avvicina a me. Raccoglie dello sperma sul dito e aggira il tavolo per arrivare al fianco del mio viso. Non sono sorpresa quando abbassa la mano sulla mia bocca. "Apri" ordina. Apro la bocca e lui ci fa scivolare dentro il pollice. "Succhia" Il suo sperma non è disgustoso come lo era quello dei miei ex, è buono ed io sono felice di obbedire. "Ora datti una ripulita, dobbiamo parlare" e mi da le spalle per sparire oltre la porta della cucina.

È seduto sul divano e legge una rivista di medicina, quando entro in salotto, cinque minuti più tardi. Sembra come se non mi avesse appena scopato sul tavolo dove mangiamo, come se tutto stesse andando come al solito.

Mi avvicino e mi siedo cauta sulla poltrona al fianco del divano. "Okay" mormoro unendo le mani in grembo.

Lui prende un bel respiro, chiude la rivista e si gira per guardarmi. "Mi dispiace" ammette aggrottando le sopracciglia.

Non capisco. "Di cosa?"

"Di averti presa di nuovo, avevamo detto una volta ed io ho infranto l'accordo" Si passa una mano sul viso e chiude un attimo gli occhi. "Credevo che se lo avessimo fatto una volta, se ti avessi scopato e mi fossi tolto questo sfizio..." Sospira profondamente. "Ma non è successo, ho ancora voglia di te"

Lo fisso e mi agito sulla poltrona mentre la mia vagina traditrice torna a bagnarsi allo sguardo serio e alle parole del biondo. "Okay. Quindi che si fa?" Chiedo.

Fa un respiro rumoroso prima di rilassare la schiena contro lo schienale. "Noi siamo sempre a casa insieme..." Dice piano. "Se a te va bene possiamo rifarlo, fino a quando non ci stufiamo"

Mi agito ancora, cercando di sopprimere la mia eccitazione, dato che è un pessimo momento per pensare con la vagina.

Scorpius alza le sopracciglia e abbassa lo sguardo sulle mie gambe. "Ti stai eccitando?" Chiede calmo. Rialza gli occhi per puntarli nei miei. "Ora?"

"Non è colpa mia" piagnucolo.

Quelle iridi grige diventano predatorie mentre mi fissa. "Ti ho scopata cinque minuti fa" aggiunge con freddezza.

Stronzo! "Ma davvero?" Gli chiedo alzandomi. "Non ne avevo idea"

Lui si sporge per afferrarmi una mano e tirarmi su di lui. Barcollo e mi ritrovo seduta sulle sue gambe, i suoi occhi sono scuri e minacciosi ed io mi bagno ancora di più, è umiliante.

"Mettiti a cavalcioni" Ordina afferrandomi la vita e tirandomi su. Obbedisco quasi senza pensarci e appoggio le mani sulle sue spalle. "Non ti facevo così ingorda, Weasley" mi dice ed io agito automaticamente i fianchi su di lui. "Se tu dicessi di si, ora, ti prenderei qui, ti farei impalare sul mio cazzo e ti guarderei mentre lo prendi" dice dolcemente, la sua voce una carezza tra le gambe. "Ma voglio che tu ti tolga prima di venire, voglio che ti inginocchi e mi succhi, voglio che ti tocchi mentre hai il mio cazzo in bocca e voglio vederti venire mentre mi ficco dentro la tua gola"

Oddio, oddio, oddio.

Mai, mai mi sarei aspettata che Scorpius Malfoy fosse un Dio del parlare sporco, mai. Credevo che fosse uno silenzioso, ma invece.... Oddio!

Lo guardo con desiderio. "Ti odio ancora" mormoro strusciandomi su di lui. Non sono l'unica ad essere eccitata e dovrebbe sorprendermi che sia capace di riprendersi così velocemente, ma, onestamente, non lo fa.

Abbasso la bocca sulla sua e respiro piano sulle sue labbra, si schiudono e i suoi occhi bruciano su di me. "Anche io" Mi afferra i fianchi e agita i suoi contro di me, trattengo un gemito.

"Sei insopportabile e fastidioso" Sussurro baciandogli l'angolo della bocca. "Ma si"

"Si?" Chiede.

Annuisco. "Si"

*
Scorpius' pov

"Voi ragazzi siete strani" Dice Albus guardandoci.

Alzo le sopracciglia e lancio un'occhiata a Rose. "In che senso?" Squittisce lei. Pessima bugiarda, pessima.

Al assottiglia lo sguardo verso di lei. "Lei è sempre strana, amico" dico sbuffando. "Perchè non uscite? Così studio senza Weasley attorno"

"Fottiti" Rose mi fulmina con lo sguardo. Io accenno ad un sorriso malizioso e lei arrossisce come una ragazzina, è adorabile. "Vaffanculo" ripete puntandomi un dito contro.

"Ragazzi..." Albus sbuffa. "È sabato, sto con voi e non mi va che litigate come una vecchia coppia sposata"

"Mi uccido prima di sposarlo"

"Ti serve una pistola? Della cicuta?"

Rose mi punta addosso gli occhioni azzurri ed io ho una voglia matta di piegarla sul divano e punirla per quello che sta dicendo. Il suo sguardo cambia quando capisce a cosa sto pensando. Abbassa gli occhi sul pavimento e allarga leggermente le gambe, indossa dei pantaloncini e da qui posso vedere bene le mutande nere che porta. Voglio strappargliele di dosso, ora.

"Okay" Borbotta Albus, sdraiato sul divano. Si mette seduto di colpo e Rose chiude le gambe, prima che il Potter la veda. "Andiamo. Vestitevi, vi porto a cenare a Billy's e poi in discoteca"

La rossa si illumina. "Davvero?" Chiede allargando le palpebre e dando tutta la sua attenzione al cugino. Ride e si alza in piedi, saltella come una bambina. La osservo qualche secondo, è bellissima, anche se sempre così esagerata.

"Non posso, devo studiare" Dico.

"Se non vieni tu, non andiamo da nessuna parte" Albus mi fissa. So che vuole che la smetta di studiare e mi rilassi. "Dai, amico, puoi scoparti qualcuno e smettere di essere così rigido"

Lancio un'occhiata a Rose, che mi fa un broncio adorabile, le sue labbra rosee che sporgono ed io avrei tanta voglia di vederle avvolte attorno al mio cazzo, che in questo preciso momento si sta risvegliando.

"Eddai, Malfoy, non fare lo stronzo" Dice la rossa. "Voglio divertirmi"

Alzo le sopracciglia, chiedendole con lo sguardo se non si è divertita abbastanza, nella settimana che è appena passata e in cui abbiamo fatto sesso un po' ovunque tra le nostre stanze, la cucina e il salotto. Credo che Al non voglia sapere cosa abbiamo fatto sul divano su cui è seduto.
Rose accentua il broncio e un emozione di lussuria le illumina gli occhi.

"Io sono rilassatissimo" Dico alzando gli occhi al cielo. "E devo studiare, ho un esame mercoledì"

Al si alza e sospira. "Io mi vado a vestire, e quando torno voglio che siate entrambi pronti" E mi lancia un'occhiata seria.

Sbuffo e scuoto la testa ma lui sparisce in corridoio e Rose mi punta contro un dito. "Alzati" Ordina fissandomi.

Alzo le sopracciglia. "Come?" Chiedo freddo.

Lei rabbrividisce e si morde un labbro. "Cosa vuoi?"

Okay, questo mi piace. Chiudo il libro che ho in grembo e le punto gli occhi addosso, le dò tutta la mia attenzione. "Per venire con voi?" Chiedo, giusto per sicurezza. Annuisce, gli occhi supplicanti. Trattengo un sorriso compiaciuto e mi rilasso contro lo schienale. "Hai presente quel giochino che ho visto nella tua scatola?" Lei sbianca e poi arrossisce. Annuisce ancora. "Voglio che lo indossi e che mi dai il telecomando, tutta la sera, fino a quando non ti darò il permesso di togliertelo"

Rose espira rumorosamente e lancia uno sguardo ai corridoi prima di venire verso di me. "Sei uno stronzo, Malfoy" dice chinandosi. Alzo una mano verso il suo seno bene in vista e infilo una mano nella scollatura. Il mio cazzo ha un fremito ma io tento di controllarmi per non diventare duro. Ansima a bocca aperta quando le stringo una tetta e si inarca contro la mia mano. "Non puoi usarlo quando mangiamo"

Alzo le sopracciglia, lo userò tutta la sera, cazzo, voglio vederla contorcere. "No"

"Se Al lo scoprisse..." Dice indecisa. Le storco un capezzolo e lo tiro, lei geme e mi colpisce il petto. "Smettila" io lo tiro con più forza e lei si tappa la bocca con una mano per attutire il suono del suo gemito.

"D'accordo, non lo userò mentre mangi" Tolgo la mano dal suo petto e le dò un buffetto sulle labbra. "Ora vai, e mettiti qualcosa di corto e scollato, voglio vedere quelle tette"

Sono pronto prima di tutti e due e leggo i miei appunti mentre li aspetto in salotto. Albus entra e si lascia cadere sul divano. "Come ti ha convinto?" Chiede divertito, guardando i miei pantaloni eleganti e il maglioncino sopra la camicia.

"Fa i piatti per una settimana" Mento.

"No" Albus sembra allarmato. "Quello non te lo metti, Rose"

Accenno un sorriso e alzo la testa per seguire lo sguardo del mio migliore amico. Mi mordo un labbro per non sorridere apertamente e osservo il mini vestito che indossa la ragazza.

"Fatti i cazzi tuoi, Al" Dice la rossa. Giro la testa per seguire il suo culo quando va verso l'attaccapanni all'ingresso e prende il suo cappotto lungo. I tacchi che indossa ticchettano sul parquet.

"È minuscolo! Non sapevo neanche che avessi una cosa simile nel tuo armadio" Si lamenta il Potter. "Ti guarderanno tutti ed io dovrò ringhiare come un animale per proteggerti"

Alzo gli occhi al cielo nello stesso momento di Rose. "Avrai freddo" dico alzandomi dal divano. "Ma sono sicuro che troverai qualche pazzo pronto a riscaldarti"

Albus fa un gemito. "Non dire così, amico" Piagnucola. "Nessuno metterà un dito su di lei"

Rose ridacchia ed io mi avvicino per prendere il mio cappotto. Alzo una mano tra di noi, coprendola con il mio corpo per non mostrarla ad Albus. La rossa geme leggermente ma ci appoggia sopra un piccolo telecomando.

"Ti sta bene" le sussurro abbassando lo sguardo sulla scollatura generosa. È verde smeraldo e le scivola morbidamente fino a poco sotto il culo, le sta veramente bene. "Non vedo l'ora di strappartelo di dosso"

Lei serra le gambe e mi fulmina con lo sguardo. Le faccio un sorrisetto prima di infilare il telecomando in tasca e girarmi verso Albus.

"Andiamo e smettila di lamentarti, Al" Dico al mio migliore amico, mentre borbotta qualcosa tra sè e sè.

Guardo Rose ingoiare un boccone di lasagna, tutta allegra, e aziono il primo livello. Sussulta e mette giù la forchetta.

Mi mordo un labbro mentre la guardo. "Avevi detto non mentre stiamo mangiando" Dice flebilmente.

Aumento il livello e sorrido, lanciando un'occhiata verso il bagno, dove Albus è andato. "Ho mentito" Ammetto.

Lei ispira con forza e mi fissa supplicante. "Ti prego"

"Non fa neanche rumore" Dico sorpreso. "Come mai ce l'hai?" Premo il bottoncino con la freccia che punta verso l'alto e aumento il livello di vibrazione. Lei sussulta forte e stringe le mani sul bordo del tavolo.

Aggrotta le sopracciglia e si concentra per non mostrare il piacere che sta provando. "L'ho... ah... usato da sola" Ammette sussurrando, la voce roca per l'eccitazione. "L'ho comprato un anno e mezzo fa... perchè è più facile da usare e... basta un telecomando per azionarlo" Singhiozza. "Ti prego" Supplica.

Metto in bocca una patatina e dò un occhio alla porta del bagno. Sospiro irritato quando Albus esce e abbasso la forza della vibrazione fino a uno.

"Sei... Dio... uno stronzo" mormora passandosi una mano tra i capelli. La vibrazione non è molto forte ma lei è così vicina ad un orgasmo che le tremano le mani.

"Non pensavo che bastasse così poco, Weasley" dico freddo.

"Basta... ti prego" si agita sulla sedia. "Ah... Se la smetti, te lo succhio in bagno" esce acuto e ansimante ed è molto invitante.

Scoppio a ridere e scuoto la testa. "Passo"

Albus si avvicina. "Ti odio" Ringhia la donna seduta di fronte a me.

"Eddai, non posso mancare neanche dieci minuti?" Chiede il Potter, sedendosi di fianco a lei. La guarda confuso. "Cos'hai?"

Rose singhiozza e trema leggermente. Rido mentre ringhia e viene, contraendo le sopracciglia e tappandosi la bocca con le mani. Si acascia su Albus e nasconde il viso nella sua spalla. "È uno stronzo" piagnucola. "Lo odio" Esagerata, come sempre.

"Che le hai fatto?" Al mi fulmina con lo sguardo e le circonda le spalle con un braccio.

Alzo le sopracciglia. "Niente" azzero il livello e metto il telecomando in tasca. "È solo esagerata"

"Che ti ha detto, tesoro?" Le chiede il mio migliore amico con un tono gentile. Alzo gli occhi al cielo.

Rose smette di tremare per l'orgasmo e torna dritta. Si asciuga gli occhi con le dita e mi guarda malissimo. "Devo andare in bagno"

"Se lo togli, scordati tutto" Le dico di fronte ad Albus, lui mi guarda confuso ma Rose alza il dito medio e se ne va.

Aziono il primo livello, quando torna dal bagno, e sono molto compiaciuto nel vederla sussultare e lanciarmi un'occhiata d'odio. Poi, per la sua sanità mentale, lo spengo e lo tengo così per il resto della cena.

*
Rose's Pov

Lo odio. Lo odio con tutto il cuore. E oggi non avrà niente da me, che si faccia una sega e mi lasci in pace.

Mi sporgo sul bancone per afferrare il drink che mi ha appena preparato il barista. Qualcuno posa il suo cazzo sul mio culo, io mi irrigidisco e giro il collo per guardare lo stronzo che morirà entro i prossimi due minuti.

"Malfoy" sbuffo, rilassandomi. Mi circonda la vita con un braccio. "Vattene prima che Albus ti noti"

"Voglio che balli con quel ragazzo" Dice accarezzandomi un fianco. Le sue dita scivolano giù fino al bordo del vestito e lo tirano per infilarsi sotto. Rabbrividisco e abbandono la testa contro la sua spalla.

Lo odio, ma è così bravo... Godric perdonami.

"Chi?" Chiedo confusa. Scorpius china la testa sul mio collo e me lo bacia. Stringo forte le dita sul mio drink.

"Alla tua destra, maglia azzurra. Ti guarda come se volesse darti un morso" E mi morde il collo. Gemo e mi struscio su di lui. "Concentrati, tesoro" dice divertito.

Gemo di fastidio e giro la testa per guardare alla mia destra. "Perchè dovrei ballare con lui?" Chiedo osservando l'uomo a pochi metri da noi.

È seduto su uno sgabello ma ha gli occhi scuri fermi su di me. Lo guardo con curiosità mentre Scorpius fa scivolare la mano sotto il vestito, sussulto quando stuzzica con le punte delle dita il mio clitoride. L'uomo mi fissa, fa cadere lo sguardo sulle mani del biondo e socchiude la bocca. "Voglio che tu abbia un orgasmo mentre sei tra le sue braccia"

Giro il collo velocemente verso di lui, sorpresa e confusa. "No" Scuoto la testa. "È umiliante"

"No?" Chiede serio. Scuoto la testa e lui sospira sul mio collo, rabbrividisco per il calore del suo respiro. "D'accordo"

"Davvero?"

"Non ti costringeró a fare nulla, anche se mi sarebbe piaciuto guardare"

"Giusto, voyeur" Mormoro. Lancio uno sguardo all'uomo dai capelli scuri seduto poco più lontano. "Se lo faccio, dopo torniamo a casa e mi fai le coccole?" Chiedo facendo un sorrisetto.

So che mi dirà di no, e non me lo aspetto proprio quando ci pensa. "Mh, devo abbracciarti e accarezzarti come un cane?" Chiede. Gli dò una gomitata. "Scusa, come una persona" si corregge.

"Mhmh" Annuisco e lo guardo con la coda dell'occhio.

Sospira profondamente. "D'accordo" mormora. Mi illumino.

"Davvero?" Chiedo eccitata.

"Ma prima mi farai venire dentro di te, perchè è tutta la sera che mi trattengo" sussurra nel mio orecchio. Annuisco e mi giro per dargli un bacio a stampo. "Ora vai, starò qui a guardarti"

"Dove è Al?" Chiedo seria. Perchè Albus sarebbe capace di dare un pugno a chiunque mi tocchi, Scorpius Malfoy incluso.

"Gli ho rimediato una scopata" Dice divertito l'uomo alle mie spalle.

"Davvero?" Sono sorpresa.

"C'era questo ragazzino che fissava da quando è entrato, è bastato indicargli Albus per farlo annuire"

"Ragazzino quanto?" Chiedo preoccupata. "Dimmi che non gli hai rimediato un minorenne"

Scorpius sospira e so che sta alzando gli occhi al cielo. "Diciotto anni, ho controllato la sua carta d'identità"

"Gli hai chiesto la carta di identità?" Chiedo divertita.

Mi sculaccia leggermente e si stacca. Il suo calore mi manca immediatamente. "Vai, dammi un bello spettacolo" E mi spinge, sedendosi su uno sgabello poco vicino a me.

Stringo la mano sul mio drink e lo bevo in pochi sorsi. L'alcol mi brucia lo stomaco quando va giù ma mi dà un po' di coraggio.

Prendo un bel respiro e appoggio il bicchiere vuoto prima di dirigermi con tutta la sicurezza che possiedo verso l'uomo con la maglietta azzurra. Lui alza le sopracciglia e inclina la testa mentre mi appoggio al bancone, pochi centrimetri da lui.

"Ciao" Mormoro dolcemente.

Io non sono brava in questi giochetti di seduzione, infatti voglio morire, tipo subito.

"Ciao" Mi osserva con attenzione, poi sposta lo sguardo dietro di me, verso dove so che è seduto Scorpius. "Il tuo ragazzo ci fissa" Allunga una mano e mi afferra una ciocca di capelli.

Mi indispettisco. "Non è il mio ragazzo" Mi lamento. "Perchè pensi che lo sia?" Certo che non è il mio ragazzo, che schifo!

"Perchè eravate appiccicati fino a due minuti fa?" Chiede divertito l'uomo. Sorride sorpreso quando azzero la distanza tra di noi.

"Non è il mio ragazzo" Ripeto. "Lo odio" Lo informo.

Alza un sopracciglio. "Certo" dice poco convinto. "Sono Levi" Mi tira la ciocca che ha tra le dita.

"Rose" Alzo una mano nel poco spazio che c'è tra di noi.

Lui fa una risata profonda, poi me l'afferra e la porta alla bocca. "Gli piace guardare?" Chiede baciandomela.

"Chi?"

"Il tuo non ragazzo" Fa un cenno dietro di me ed io giro il viso per guardare Scorpius. I suoi occhi sono incollati a noi.

Sospiro e mi faccio coraggio, sono una grifondoro, dopotutto. "Vuoi ingelosirlo un po'?" Chiedo dolcemente.

Levi sorride e si passa la lingua sui denti. "Ti seguo" Gli stringo la mano che non gli ho lasciato e lo porto con me sulla pista argentata della discoteca di lusso in cui siamo. Lancio uno sguardo a Scorpius per essere sicura che riesca a vederci e accenno un sorriso.

Brava ragazza mi sillaba prima di azionare il vibratore che ho dentro di me da ore.

Sussulto e mi aggrappo alle braccia dell'uomo che ho di fronte. Lui aggrotta le sopracciglia ma io gli sorrido e cerco di sopportare la vibrazione per stare dritta e cominciare a ballare.

Scorpius mantiene il livello basso per minuti, in cui Levi si struscia su di me ed io cerco di non morire di imbarazzo. Gioco con i suoi capelli e agito i fianchi.

"Oh" Gemo forte e stringo le gambe tra di loro mentre Scorpius aumenta la potenza. "Cazzo" mormoro in preda al piacere e al terrore.

Levi mi tiene in piedi e mi guarda confuso. "Stai bene?" Chiede.

"Si... io... ah... sto bene" Ansimo aggrappandomi alle sue braccia. Cerco con lo sguardo Scorpius ma non è più seduto dove era prima. "Io..." Mugugno. La potenza aumenta ed io ucciderò il Malfoy appena posso.

"Ehm... non credo tu stia bene" Mormora Levi guardandomi attentamente. "Sembra come se..." Gira il viso cercando Scorpius.

Delle braccia mi circondano la vita e mi attirano verso un petto ampio e muscoloso. "Grazie, amico, ora me ne occupo io" Mi rilasso contro Scorpius e chiudo gli occhi mentre tremo, poco prima di avere il mio orgasmo.

È potente e mi cedono le gambe ma Scorpius mi tiene su mentre io stringo le dita sulle mani di Levi. "Dio" piagnucolo. "Ti odio, Malfoy, così tanto. Non capisco perchè continuo a darti retta"

"Perchè adori quello che ti faccio, piccola ingorda" Mi sussurra all'orecchio. "Ora lascia andare il nostro amico, prima di strappargli le dita"

Lascio Levi e ritrovo la forza per riuscire a stare in piedi senza l'aiuto del Malfoy. Lui, comunque, non mi lascia andare e appoggia il mento su una mia spalla, fissando il moro.

"Ha avuto un...." Levi ci guarda allucinato, ma sembra più sorpreso che arrabbiato. "Oddio"

"Andiamo fuori dalla pista" Scorpius mi afferra una mano e mi tira con se verso i divanetti che costeggiano i muri. Levi ci segue. "Mi spiace, amico, ma non mi piace condividere"

Scorpius si siede sul divanetto che abbiamo pagato prima e mi costringe a sedere sulle sue gambe. Appoggio la testa su una sua spalla e chiudo gli occhi, sono stanca. "Non è vero" mormoro. "Ti piace guardare"

Il Malfoy sospira e mi stringe un braccio attorno alla vita. "Si, ma non condividerò te" Dice dandomi una carezza sulla coscia. Apro gli occhi e lo guardo sorpresa, lui ricambia lo sguardo con freddezza. "Albus mi ucciderebbe"

"Albus non decide cosa posso o non posso fare"

"Vorresti essere condivisa?" Scorpius lo dice con divertimento.

"Non ora, credo che sto per addormentarmi" Mormoro accoccolandomi contro il suo petto e chiudendo gli occhi. "Mi dispiace dirti che non avrai quello che ti ho promesso"

Il biondo ride e mi accarezza la schiena mentre io affondo la testa nel suo collo e sbadiglio. "Non ci credo che crolli dopo due orgasmi"

"Hai promesso casa e coccole" gli dico.

"E tu hai promesso che ti avrei scopata, nessuno dei due avrà quello che voleva"

"Stronzo"

"Bambina"

"Ehm, scusate?" Apro gli occhi e alzo la testa per guardare Levi.

"Ti ho detto che non condivido la mia ragazza, perchè non sparisci?"

"Non sono la tua ragazza!" Mi lamento colpendolo al petto con una mano.

Scorpius abbassa lo sguardo su di me. "La mia scopamica?" Chiede.

"Non siamo amici"

Alza gli occhi al cielo. "Dormi, Rose" Mi ordina, poi mi ignora e punta gli occhi su Levi. "Non condivido la mia ragazza" Ripete. Faccio per lamentarmi ma lui mi tappa la bocca con una mano. "Quindi puoi andartene" Levi ci fulmina con lo sguardo, poi se ne va. "Rose!" Scorpius mi guarda male e toglie la sua mano dalla mia bocca, quando gliela lecco.

"Sei uno stronzo! Mi hai promesso le coccole e non le avrò solo perchè sono stanca e non posso farti infilare il caz-" Improvvisamente mi ritrovo la sua bocca sulla mia, che me la tappa, DI NUOVO! Mi stacco e lo fulmuno con gli occhi. "Ma come ti permetti di zittirmi con un bac-?" Di nuovo.

Non mi permette di staccarmi ed io ci impiego due secondi a decidere che voglio assaporarlo. Gli getto le braccia attorno al collo e ricambio, strusciandomi su di lui.

"Continuo ad essere stanca" Gli dico appena ci stacchiamo. "Mi dispiace, farei sesso con te, però non sarei in massima forma e non mi va di-"

"Non importa" Gioca con i miei capelli e mi guarda con sincerità ma mi interrompe di nuovo.

"Smettila di interrompermi!" Mi lamento.

"Scusa"

"Davvero non importa?" Chiedo indecisa. Non mi piace che io abbia avuto due orgasmi e lui nessuno.

"Farò una doccia fredda appena arriviamo, poi ti faccio le coccole, se sei sveglia"

"Aww" Mormoro prima di abbracciarlo. "Sai essere così carino"

"Non esagerare, ora" Borbotta infastidito. Mi stringe la vita e si mette in piedi. Mi lascia quando mi raddrizzo. "Scrivo un messaggio ad Albus" Dice prendendomi la giacca dallo schienale della sedia. Me la passa mentre tira fuori dalla tasca dei pantaloni il telefono.

*
Scorpius' pov

Dorme quando esco dal bagno e dalla doccia fredda che mi sono fatto. La guardo mentre infilo i boxer e i pantaloni, poi una felpa comoda.

Lancio uno sguardo ai libri che mi aspettano sulla scrivania ma la rossa mugola e si agita sul letto ed io sospiro. Mi infilo nel letto con lei e non mi sorprendo quando mi circonda la vita con un braccio e i fianchi con una gamba. La tiro a me, poggiando una mano sulla sua coscia e le permetto di accoccolarsi sul mio petto.

Sembra una bambina, lo è, ma al momento non mi importa, anzi, lo trovo carino.

Non so perchè non le ho permesso di venire realmente tra le braccia di quell'uomo, so solo che era terrorizzata e lui confuso e a me non andava bene, semplicemente non mi piaceva che fosse così impaurita e sono dovuto intervenire.

La mattina dopo, Rose mi sveglia con una mano nei miei pantaloni. Gemo e spalanco gli occhi quando la trovo inginocchiata al mio fianco. "Cosa fai?" Chiedo sorpreso.

"Rimedio a ieri" Dice chinandosi su di me e leccando la punta. Scatto con i fianchi e chiudo gli occhi per controllarmi, sono così frustrato che probabilmente sarà facile venire.

"Puoi rimediare cavalcandomi" Mormoro serrando le palpebre mentre prende in bocca il glande e succhia con forza. "Voglio venire dentro di te"

Lei si abbassa fino a quando non colpisco la parte posteriore della sua gola, e poi scende ancora di più.

Gemo e ansimo e mi ritrovo ad afferrarle i capelli e farla scendere fino a toccare con il naso la mia base. Soffoca ma è brava a gestirmi e ingoia un paio di volte. La sua gola attorno al mio cazzo mi fa grugnire e gemere e spero che Albus non sia sveglio, perchè questa volta non c'è nessun incantesimo silenziatore nella mia stanza.

Si tira su e si asciuga la saliva sul mento con il mio lenzuolo. "Dentro di me? Sicuro? Sarei felice di ingoiare" chiede, attendendo istruzioni.

Mi sporgo e le afferro una coscia, poi la tiro fino a quando non la porta dal mio fianco apposto. "Cavalcami, Rose, voglio il mio sperma in quella figa"

Lei geme e si struscia su di me, è ancora coperta dai pantaloncini che ha indossato ieri sera ed io li faccio sparire con un incantesimo veloce, così come per le sue mutande.

Faccio scivolare una mano verso le sue labbra e infilo due dita dentro di lei per controllare se è abbastanza bagnata. Non voglio farle del male. "Strusciati un po', devi bagnarti di più, tesoro" le dico serio.

Lei si sfila la maglietta e obbedisce, strusciandosi sul mio cazzo. Gemo e ondeggio con lei, le sue labbra bagnate e calde che spargono i suoi umori sulla mia asta. Poi mi afferra e si abbassa su di me.

"Cosa avete fatto ieri notte?" Chiede Al fissandoci.

"Perchè?"

"Sembrate in coma da sesso" Assottiglia lo sguardo e Rose arrossisce. "Ti avevo detto di proteggerla!" Ora i suoi occhi verdi fissano me.

"L'ho protetta" Alzo gli occhi al cielo. "Non l'ho mai persa di vista e comunque non è una bambina, sa badare a se stessa"

"Esatto!" Rose punta la sua forchetta contro Albus. "Smettila di fare lo stronzo, anche tu hai scopato!"

"Vuol dire che tu hai scopato?" Al sbianca.

Oddio, che bambino. Fossi in Rose, mi incazzerei di più per questa sua protettività tossica, ma lei lo ignora semplicemente e torna a mangiare le sue uova.

"Smettila con queste stronzate, amico" Gli dico bevendo il mio tè e tornando a guardare il libro posato sul tavolo. "È fastidioso ed è una donna adulta, può fare sesso con chi vuole"

Al mette il broncio e mi guarda male. "Bhe, ci sono tanti coglioni in giro"

"E chissene frega?" Chiedo senza alzare lo sguardo dal libro di anatomia. "Non deve sposarseli per scoparseli" Rose mi guarda, sento i suoi occhi azzurri addosso, ma io la ignoro e mi metto in piedi. "Vado a studiare in salotto" recupero il mio libro e il mio tè e me ne vado.

"Tutto apposto?" Rose si accoccola sulla sua poltrona con una coperta e mi guarda gentilmente. "Non devi prendertela" lancia uno sguardo alla porta della cucina. "Sai come è fatto"

Riporto gli occhi sui miei appunti e sfoglio delle pagine. "Non mi importa" Dico freddo. "Non stiamo insieme. Ma tu dovresti incazzarti di più"

Lei sospira. "Ho cinque cugini e un fratello, si impara a ignorarli" È gentile, come a rabbonirmi. "Non arrabbiarti per questo"

Sospiro e mi rilasso. "Okay" mormoro e le lancio uno sguardo. Sorride apertamente ed io scuoto la testa, mentre accenno un sorriso. "Ora vai, devo studiare"

"Credo che starò qui e farò un pisolino" Mormora sbadigliando.

Rido. Non ci credo ancora che è una che si addormentata dopo il sesso.

"Vieni a sdraiarti sul divano" le dico alzandomi per sedermi sul tappeto e lasciarle lo spazio.

Lei sorride allegra e accetta l'invito, sdraiandosi dietro di me. Allunga una mano e mi accarezza i capelli. "A volte sei proprio carino"

Sbuffo. "Dormi e stai zitta, Weasley" Borbotto. Lei ride ed io non riesco a trattenere un sorriso.

Una bambina, è una bambina.

Albus la copre meglio con la coperta quando la trova addormentata e mi chiede cosa voglio per pranzo. Lascio perdere l'irritazione per quello che ha detto prima e gli rispondo.

"Hey" Giro il collo per guardare Rose, nel mio letto. "Stai studiando?" Chiede con uno sbadiglio.

È un mese, un lungo e rilassante mese che facciamo questa cosa, e nessuno dei due si è ancora stufato. Ho voglia di lei e del suo corpo ogni singolo giorno e sono felice di poterlo avere.

"Si, ho un esame tra due giorni" Mormoro sopprimendo uno sbadiglio.

Si mette seduta sul letto e mi fissa. "Sono le tre di notte, Scorpius. Vieni a dormire" Dice dolcemente.

"Ho quasi finito" dico serio.

"Amo che ti impegni in questo modo, ma non devi neanche ucciderti di studio. Vieni qui" Mi supplica. "Ti prego"

Sospiro e mi sfrego il viso. Sono stanco ma ieri non sono riuscito a finire di ripassare i capitoli che mi ero prefissato e dopo che Rose si è addormentata, due ore fa, mi sono messo a studiare.

"Ti prego" mi supplica ancora. "Vieni a dormire. Hai tutto domani per ripetere e prometto di non distrarti" sbadiglia rumorosamente e si copre il viso con le mani.

"Dormi Rose, finisco e arrivo" le dico gentile.

"Non dormo fino a quando non vieni qui" dice determinata. Giro la testa per guardarla e alzo un sopracciglio. "Davvero!" Risponde alla mia domanda implicita. "Sono così stanca" si lamenta con un tono infantile. "E tu non vuoi lasciarmi dormire"

Sorrido e scuoto la testa. "Pensi che mi importi se sei stanca? Magari starò qui a studiare fino a quando mi va e ti lascerò sveglia"

"Non ti importa?" Chiede piano. Sembra un po' ferita ed io alzo gli occhi al cielo.

"Bambina" Mormoro chiudendo il libro e spegnendo la luce della piccola lampada che ho sulla scrivania.

"Stronzo" Dice allegra. Mi sorride stanca quando mi alzo e le vado incontro, la vedo solo grazie alla luce della luna che entra dalle persiane.

Si sposta per darmi più spazio mentre mi infilo sotto le coperte. "Contenta?" Chiedo.

Lei mi circonda il busto con un braccio e mi tira a se fino a quando non appoggio la testa sulla sua spalla. Mi dà un bacio tra i capelli. "Ora dormi" ordina.

Scuoto la testa ma le afferro una coscia e infilo una gamba tra le sue. Le accarezzo la pelle nuda del culo e chiudo gli occhi.

"Prepotente" Mormoro.

Lei ride. "Non sono io la prepotente"

*

Albus sa. Mi guarda attentamente da cinque minuti mentre fingo di non accorgermene.

"Allora?" Chiede.

Alzo la testa e lo guardo. "Cosa?"

"Mi spieghi come mai Rose dorme nella tua stanza da una settimana?"

Non sono sorpreso, affatto. Infatti mantengo il viso una maschera di ghiaccio e prego che la rossa non appaia in cucina per i prossimi dieci minuti. "Il mio letto è piu comodo?" Dico.

Il mio letto è veramente più comodo e Rose l'ha deciso dopo aver fatto sesso nel suo. Quindi, ora la sua stanza viene usata solo per recuperare i suoi vestiti.

"Quindi lo ammetti!" Al inspira profondamente.

"In realtà non dorme da me da una settimana" dico. Albus sembra confuso e un po' sollevato. "Dorme da me da due mesi"

Due mesi e mezzo, per la precisione, ma non lo dico al Potter.

"Oddio" Piagnucola. "Perchè non me l'hai detto? Credevo vi odiaste!"

"Non te l'ho detto perchè sei melodrammatico e non accetti il fatto che Rose può fare sesso con chi le pare" affermo. "E ci odiamo ancora. Non stiamo insieme"

"Dorme da te ogni notte da mesi e non state insieme?" Chiede sorpreso. Alzo le spalle. "Tu non condividi il letto con nessuno, non volevi condividerlo neanche con me quando siamo andati in quell'Hotel a Liverpool, hai fatto cambiare la stanza!"

Alzo le spalle, di nuovo. "È Rose, non potevo cacciarla dal letto" In più, mi piace dormire con lei, è come una cozza, ma mi piace.

"Ti piace" Sembra sbalordito.

"Ovvio che mi piace, se ci faccio sesso, ma non in quel senso"

Albus assottiglia lo sguardo. "Davvero?" Chiede. Annuisco. "Okay, va bene"

"Tutto qui?" Chiedo sorpreso. "Credevo avresti fatto una scenata da re dei drammi e accusato di tradimento"

"Ti piace e mi fido di te" Dice tranquillo. "Non mi piace immaginare cosa fate insieme, ma sei il mio migliore amico, so che non la feriresti perchè hai un cuore tenero, sotto quel ghiaccio"

"Non ho un cuore tenero!" Borbotto infastidito.

"Mhmh" mormora Al con un sorriso. "Ma non ferirla, Scorpius, non farle del male. Sai come è fatta, è dolce e gentile e finge di essere forte, se la ferisci perchè non sei in grado di ammettere che ti piace, la distruggerai"

Sospiro e mi sfrego un occhio. "Lei sa che tipo di relazione abbiamo"

Rose entra allegra. "Buongiorno" Trilla. "Di che parlavate?" Chiede aprendo il frigorifero e tirando fuori il suo succo.

"Di Scorpius che ha un cuore tenero" Albus mi batte sul tempo ed io lo fulmino con lo sguardo.

"Ah, perchè? Ne ha uno?" Chiede divertita. Mi sorride quando incontra il mio sguardo e viene a sedersi al mio fianco. Scuoto la testa e la guardo male, lei amplia il sorriso. "Credevo che non ne avessi, Malfoy"

"Lo sa" dico senza guardarla.

Lei si blocca e mi fissa, lo sento sulla pelle. "Chi sa cosa?" Chiede un po' allarmata.

"Albus sa che scopiamo"

"Eddai! Non dire quella parola" Si lamenta il Potter, tappandosi le orecchie con le mani.

"Cosa?" Strilla.

Giro il viso verso di lei. "Ora non esagerate" borbotto. "Sta calma Weasley" Le do un buffetto su una guancia. "O svieni"

"Come fa a saperlo?" Chiede confusa, dandomi la sua attenzione.

"Se ogni tanto dormissi nella tua stanza, non lo saprebbe" le dico.

"Oddio, e ora cosa facciamo?"

"Io sono qui, eh"

"Rilassati, non cambia niente" Accenno un sorriso le accarezzo la guancia con il dorso di un dito. La sua pelle è morbida e adoro come arrossisce. "Non gli importa"

Rose scatta con la testa verso Albus. "Non ti importa?" Chiede.

"Certo che mi importa!" Al finge di singhiozzare e si preme le mani sul viso. "Fai sesso con il mio migliore amico, e non me l'hai detto!"

"Perchè tu sei un idiota protettivo!" Rose gli punta contro un dito. "E non sai ammettere che anche io ho una vagina e provo piacere!"

Albus piagnucola e si mette in piedi. "Perchè dici queste cose?" Le chiede disperato. Alzo gli occhi al cielo. "Che brutta immagine che ho in testa, ora" si mette in piedi. "Vado a casa dei miei, non riuscirò a guardarti per le prossime settimane"

Esagerato. "Come vuoi" Borbotta Rose. Prende un biscotto dal piatto e lo ignora.

"Non fate sesso qui dentro!"

"Troppo tardi" Canticchia la rossa. Io rido.

"Davvero?" Albus ci guarda allucinato. "Dove mangiamo?"

Alzo le spalle e Rose sbuffa.

*
Rose's pov

Mi giro sul letto e apro gli occhi piano. Guardo Scorpius mentre si infila sotto le mie coperte. "Hey" mormoro confusa. "Che ore sono?"

"Le cinque del mattino" Sussurra, sembra stanco e provato.

"Hai appena finito lo stage?" Chiedo sforzandomi di tenere gli occhi aperti, anche se nel buio della stanza non lo vedo bene.

Sono settimane che fa lo stage all'ospedale e non siamo riusciti a stare molto insieme. Lui fa spesso il turno di notte e dorme la mattina, e quando non dorme, studia come un pazzo.

"Si. Dormi tesoro" sussurra gentilmente.

"Mi sei mancato" borbotto nel sonno.

Lui appoggia la testa sul cuscino e mi tira a se. "Anche tu"

"Perchè sei qui?" Non si è mai infilato nel mio letto, anche se dormiamo separati poco, le volte che lo facciamo lui non viene mai da me.

"Sono stanco" Mormora sui miei capelli. Mi accarezza un braccio e sospira. "Volevo solo averti vicina" so che c'è altro e aspetto pazientemente che parli. "Stavo assistendo ad un'operazione" sussurra. Sospiro e gli accarezzo il petto, infilo le mani sotto la sua felpa per toccargli la pelle. "E non siamo riusciti a salvarla"

"Mi dispiace, tesoro" mormoro dispiaciuta.

Affonda il naso sulla mia guancia e inspira il mio odore. "Aveva pochi anni più di noi, l'ha colpita una macchina in corsa"

Lo stringo forte. "Non è colpa tua"

"Lo so" sussurra. "Non abbiamo potuto fare nulla e credevo di essere pronto alla morte, voglio essere un dottore, dovevo essere pronto" Mi fa male il cuore che non posso fare niente per rassicurarlo. "Pensavo a te" sussurra con terrore nella voce. "Vedevo te, lì, ed io che non riuscivo..." non piange, lui tiene troppo al suo controllo per farlo, ma mi stringe con forza.

"Sarai un ottimo dottore, Scorpius" gli dico sinceramente. "Lo sarai, ma hai ancora tempo per riuscire a convivere con la morte" alzo una mano per accarezzargli il viso. "So che lo sai"

"Lo so"

"Domani mi addormenterò nel tuo letto, cosi sarò li quando tornerai a casa"

Mi bacia una tempia. "Grazie"

*
Scorpius' pov

Alzo le sopracciglia e mi mantengo freddo. "Davvero?" Chiedo.

Lei si mordicchia un labbro e alza le spalle. "Gli ho detto che ci avrei pensato" Mormora senza guardarmi.

"E sei venuta a chiedermi cosa, precisamente?"

Rose stringe i denti e mi guarda male, l'indecisione scacciata. "Sei uno stronzo!" Sibila irritata. Continuo a guardarla. "Mi ha chiesto di uscire! Sono venuta da te perchè facciamo sesso da più di tre mesi e non sapevo cosa rispondergli"

Inspiro profondamente per calmare il bruciore che sento allo stomaco, non sono un idiota, so che è gelosia, ma non posso provarla per lei.

"Puoi fare quello che vuoi, Rose" Dico sospirando. "Non devi chiedere a me"

Lei contrae la mascella. "Quindi non ti dispiacerebbe se ci uscissi?" Chiede alzando le sopracciglia. "Non ti importerebbe neanche un po'?"

Mi sfrego la fronte con una mano e distolgo lo sguardo. "Fai quello che vuoi" ripeto.

"Ma io voglio che mi dici cosa ne pensi! Perchè devi essere così.... stronzo?" Si irrita e mi guarda male, ma ha le guance arrossate e una ciocca che le pende davanti al viso quindi non riesco a prenderla sul serio, è così bella che faccio un passo verso di lei.

"Fino a quando torni a casa e ti pieghi per me, mi va bene" Non è vero, non è assolutamente vero ma ingoio il boccone amaro e la guardo con freddezza.

Lei sospira e scuote la testa. Allunga le braccia e mi circonda il collo. "Quindi non gli dico che ho un ragazzo?" Chiede dolcemente.

"Hai un ragazzo?" Chiedo divertito. "Da quando?"

"Da mai" mormora sfiorandomi la bocca con la sua. "Ci uscirò, allora, e poi gli farò tutto quello che ho fatto a te" sussurra seducente. Mi accarezza la schiena e le braccia. Ed io stringo i denti per la frase. "Mi inginocchierò ai suoi piedi e ingoierò il suo orgasmo, lo lascerò scoparmi contro un tavolo, o nel suo letto, e leccare la mia venuta dalla mia figa"

La attiro a me con un braccio e la stringo forte. "Puoi fare quello che vuoi" dico ma mi sembra più un ringhio. Cerco di controllarmi.

Mi bacia una guancia e si sporge per raggiungere il mio orecchio. "Poi tornerò da te con il suo sperma addosso" inspiro bruscamente e la tengo stretta, così tanto che lei fa un piccolo gemito e si struscia su di me. "Quando ti bacerò, avrò il suo sapore"

"Smettila" Borbotto in un sibilo.

Mi ignora. "E magari deciderò che non riesco a gestire due uomini e ti lascerò, perchè tu non sei il mio ragazzo ed io posso fare quello che voglio"

Le afferro una coscia e la tiro su per avvolgermi i fianchi. "Mi stai provocando?" Chiedo.

"Dimmi che non posso uscirci perchè sono già impegnata con te, dimmi che il sesso senza sentimenti se n'è andato a farsi fottere mesi fa" Mormora stringendomi a se. "Dimmelo, Scorpius, dimmi che non mi odi più"

"Non ti odio più" Da mesi.

"Neanche io" Mi guarda negli occhi con attenzione. "Tu mi piaci" Dice.

Lo sapevo. È ovvio che lo sapevo, da quando se n'è accorta lei, due mesi fa, ma sentirmelo dire mi fa sospirare e chiudere gli occhi. Appoggio la fronte sulla sua e mantengo le palpebre chiuse. Devo respirare e pensare e so di non riuscirci se la guardo.

"Cioè, sei uno stronzo e molte volte vorrei piantarti una forchetta in fronte"

Rido e scuoto la testa. "Sei strana"

Mi ignora. "Ma mi cedi il posto sul divano quando vedi che sto per addormentarmi, mi fai le coccole anche se sei anti affetto..."

"Non sono anti affetto" Mi lamento interrompendola.

Continua ad ignorarmi ed io continuo a tenere gli occhi chiusi. "Mi prepari i toast con la marmellata quando mi distruggi fisicamente e sai che ne ho bisogno"

"Li preparo per tutti. Sei arrogante" No, li faccio sempre e solo per lei.

"E ti importa, ti importo con tutti questi gesti che tu fai e pensi che io non noti, quindi credevo che ti piacessi pure io, credevo che potessimo continuare a scopare, ma anche uscire per un appuntamento e tenerci per mano e queste cose che a te fanno venire l'orticaria a solo nominarle"

Scuoto la testa e mi stacco da lei per guardarla. "Vuoi uscire per un appuntamento e tenerci per mano?" Chiedo. Annuisce, i suoi occhi brillano di aspettativa. "D'accordo, usciremo per un appuntamento e ti terrò la mano"

Si illumina. "Lo prenderò per un: mi piaci anche tu" annuisce.

"Mi piaci anche tu" dico piano. Lei strilla e mi salta addosso, rido e la afferro. "Non esagerare, però" ma la abbraccio e le do un bacio su una spalla.

*

Rose alza la testa per guardarmi, appoggiata al mio petto. I suoi occhi brillano e mi sorride, non ricambio il sorriso ma le do un bacio sulla testa.

"Sei uno stronzo" mi sussurra senza cattiveria.

Rido e le dò un pizzicotto sul fianco, lei geme di fastidio e mi mette il broncio. "E tu una bambina"

Uhm...

Ehm...

👀😬😳

No, ammetto totalmente che ho AMATO scrivere di questi due.
Non lo so, li ho adorati, ho adorato Rose e ho adorato Scorpius (Ho A M A T O Scorpius, fammi quello che vuoi! In più, gli ho dato alcune mie caratteristiche: come l'incapacità di esprimere affetto senza sentirsi a disagio)

E quindi... 😁

Bhe, spero vi sia piaciuto perchè è inutilmente lungo e inutilmente pieno di smut.

Baci
H

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