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#37. Volere

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37. Volere

Sono delusa.

Okay, sono una stronza e immaginavo di venir rifiutata, ma non in questo modo. Mi sento delusa e offesa, quasi, lo sarei se mi importasse veramente.

"Non sarò il tuo cagnolino, Weasley" Il ragazzo davanti a me è serio e freddo, mi guarda quasi con disgusto.

"È un no?" Chiedo divertita.

"È un scordatelo" afferma irritato. "Ora torna dalle tue amiche, mi dimenticherò che tu me l'abbia solo chiesto"

Faccio un broncio, e di solito funziona, bhe, su mio padre funziona sempre, ma non su questo corvo, infatti mi fulmina con lo sguardo e torna a prestare attenzione al libro che ha in grembo.

Sbuffo e mi abbasso, appoggiando le mani sulle ginocchia, per farmi guardare. "Ma io ti voglio" dico lamentosa. Voglio averlo, voglio che sia mio.

"Ed io no, vattene" dice senza guardarmi. Accentuo il mio broncio ma me ne vado. "Ragazzina viziata" lo sento borbottare mentre cammino via.

Sorrido.
Lo voglio e sarà mio.

*

Rose mi parla ma i miei occhi sono incollati sul corvonero seduto su un muretto del cortile, poco più in là. I capelli biondi sono scompigliati, disordinati come al solito, come se non gli importasse abbastanza come appare, però non si rende conto di quanto figo è diventato. Non fa sport, non che io sappia, ma corre, lo vedo ogni mattina mentre delinea il bosco e il lago in una corsa seguita da addominali o flessioni, dalla mia stanza sulla torre grifondoro lo vedo sempre, e infatti si nota, si nota nelle spalle larghe e nel busto ampio, nell'accenno di tartaruga e nei muscoli delle braccia e delle gambe che si gonfiano, cazzo, lo voglio così tanto.

Mi ignora, lo so che mi ha vista, mi vede sempre, ma mi ignora, gli occhi fermi sul libro che legge, l'espressione atona.

"Sei patetica" Rose segue il mio sguardo ed entrambe lo fissiamo. "Ti ha detto di no"

"Non ha detto no, ha detto scordatelo, non voglio scordarmelo, voglio averlo" Dico con un tono lamentoso.

"Non è un oggetto, non puoi volerlo" Rose mi rimprovera ma non smette di guardarlo, come me, anche lei nota quanto è cambiato in quest'ultimo anno.

Bevo dalla mia borraccia prima di rispondere e in quel preciso momento Lorcan alza gli occhi su di me, su di noi. Fissa Rose qualche secondo, gli occhi confusi, poi guarda me, ora si raffredda. "Certo che posso, posso e lo avrò" Annuisco leggermente e mi passo un dito sul labbro inferiore, lo trascino per eliminare una goccia d'acqua. Lorcan abbassa subito lo sguardo, quando sorrido maliziosa al vedere quelle iridi azzurre seguire il mio dito sulla mia bocca. Mi alzo, continuando a guardarlo. "Ci vediamo dopo" affermo. Lascio lì la mia borsa e do un bacio veloce sulla guancia della rossa.

"Dominique..." Rose sbuffa il mio nome ma io sono già abbastanza lontana.

Lo so, lo so che mi nota, le sue spalle si irrigidiscono e i suoi occhi si fermano, mentre leggono una frase. "Hey, tesoro" mi siedo sul muretto, rivolta verso di lui, una gamba piegata sotto di me e l'altra che dondola leggermente in aria. Sono consapevole che la posizione che ho assunto mi apra le gambe e mostri più del dovuto, ma non mi premuro di coprirmi, anzi. Mi sistemo meglio e allungo una mano per rubargli il libro.

Lui si allunga verso di me per riafferrarlo ma io mi appoggio sulla colonna di marmo del muretto, alle mie spalle, e mi allontano, cosi se vuole riprenderselo deve mezzo sdraiarsi su di me.

"Weasley" sibila il mio cognome neanche fosse un'offesa, non mi offendo, però, anche se so che chiama tutti i miei parenti per nome tranne la sottoscritta, vuol dire che mi riserva un trattamento speciale, che gli piaccio più di quanto voglia ammettere. "Ridammelo"

"Prenditelo" dico con un sorriso. Lo tengo attaccato al corpo, se vuole averlo deve toccarmi e sporgersi su di me, lo sa questo. "Ti voglio" ripeto quello che gli ho detto due settimane fa, quando mi ha rifiutato.

Il suo pomo d'Adamo si alza e si abbassa mentre deglutisce, le sue mani si stringono sulle sue cosce e mi fulmina con lo sguardo. Uh, queste parole fanno effetto.

"Ed io no" sibila. "Ridammi il mio libro Dominique, sono stufo di te"

Metto su un broncio, anche se le sue parole continuano a non offendermi. "Sei crudele" dico strascicando le parole, in un lamento. Poi sorrido, con malizia. "Adoro quando sono crudeli, dimmi qualcosa di più cattivo"

Lui si blocca, mi fissa con zero emozioni però i suoi occhi sfarfallano e stringe i pugni, mentre deglutisce ancora. "Sei seria?" Chiede, invece di darmi quello che voglio. Annuisco dolcemente, la mia espressione innocente. "Tu non mi piaci" afferma, riprendendo il controllo.

"Non è vero" alzo le spalle. Lo so che non è vero.

Lorcan alza le sopracciglia, ma rilassa le spalle e sono contenta di questo. "Dammi il mio libro e vattene" Ordina irritato.

"Dimmelo ancora, che non ti piaccio" dico dolcemente. "Dimmi che mi odi, dimmelo, dimmelo così potrò leggere la bugia in quegli occhi meravigliosi"

"Non mi piaci" ripete con forza, si sporge verso di me e mi fissa con freddezza. "Non ti odio, ma non ti sopporto e voglio che tu mi lasci in pace"

Faccio una smorfia. "Mi hai tanto offeso" dico ironica. "Queste tue bugie mi hanno spezzato il cuore" appoggio il libro dietro di me e mi siedo dritta. Lorcan è così vicino che posso vedere del bianco negli occhi azzurri, è stupendo. "Esci con me" non è una domanda, anche se cerca risposta. Lui mi guarda a lungo.

"No"

Un vento gelido mi sposta i capelli e mi fa rabbrividire, mi avvicino ancora al biondo per proteggermi dall'aria e lui non dice nulla. "Perché?" Chiedo con un broncio. Mi passo le mani sulle braccia e sulle gambe per riscaldarmi, non ho indossato le calze, oggi, e avrei dovuto. Ho anche lasciato la bacchetta nella borsa da Rose.

"Perché sei viziata, arrogante..." Mentre parla si sfila il maglione che ha sopra la camicia. "Fastidiosa, e pensi che io sia qualcosa che puoi avere, come un paio di scarpe in una vetrina" Dice composto.

Non lo ascolto particolarmente, i miei occhi cadono sulla sua pancia che si scopre, quando tira il maglione da sopra la testa. Cazzo, è così messo bene che voglio leccare quegli addominali, voglio vederlo perdere la ragione.

"Molti difetti, ammacchi il mio ego Lorc" dico ridendo.

"Niente ammaccherebbe il tuo ego" Afferma, si sistema la camicia e mi allunga il maglioncino con lo stemma corvonero. Lo guardo confusa. "Non capisco perché sei vestita in questo modo" E i suoi occhi mi guardano, lui mi guarda bene, si abbassano sulla mia camicia, i primi bottoni aperti sulla generosa scollatura e sul mio bellissimo corpetto in pizzo color crema, poi scivolano velocemente sulla gonna corta e sulle mie gambe senza calze. "Siamo a marzo"

"Ieri faceva caldo, e dentro fa caldo" dico alzando le spalle. Afferro però il suo maglione e lo indosso, lui mi guarda attentamente quando lo faccio scivolare sulle spalle e sul petto, mi copre la scollatura ma fa lo stesso. "Grazie mr. non ti sopporto" dico sistemandomelo sui fianchi. È così largo e lungo che ci entrerei due volte, anche se non sono esattamente magra.

"Sono una brava persona, a differenza tua" dice, poi mi mostra il suo libro. Mi giro per controllare che sia ancora alle mie spalle ma... me l'ha rubato mentre mi vestivo. "Grazie per avermi fatto perdere tempo. Puoi tenerti il maglione" e fa per alzarsi. Sono più veloce di lui e salto giù dal muretto, mi infilo tra le sue gambe aperte e premo le mani sulle sue cosce, per non farlo alzare. "Weasley" sospira irritato.

"Esci con me" Mormoro pregante. "Ti voglio"

"E io voglio che mi lasci andare, ma a quanto pare sei peggio di una cozza" Afferma irritato.

Questo mi ferisce un poco, accentuo il mio broncio e lo lascio. "Okay" borbotto. "Ciao" Lui non dice nulla mentre me ne vado, anche se i suoi occhi mi seguono fino a quando non rientro a scuola.

*

"Ti ho offesa" Lorcan mi guarda con stanchezza, anche se ha, come sempre, quel cipiglio serio.

Sono passate tre settimane da quando gli ho rivolto la parola, mi ha dato della cozza e mi ha ferito, ma l'ho ignorato come voleva. "Sto bene" dico tranquilla. "Hai bisogno di qualcosa?"

Lui sospira. "Cercavo Lys" Infila le mani nelle tasche dei pantaloni e mi osserva, i suoi occhi cadono sulla mia gonna e sul reggiseno sportivo rosa che porto.

"Bhe, non è nella mia stanza" affermo. Abbasso lo sguardo sul libro di trasfigurazione che tengo in grembo e lo ignoro, mi aspetto che se ne vada.

"Non sei una cozza" dice senza muoversi. Non lo guardo. "Mi dispiace di avertelo detto" Resto in silenzio. "Non volevo offenderti"

"Non è vero" dico dolcemente. Voleva offendermi, voleva farlo, lo so che voleva.

"Okay, non è vero" fa una piccola risata ed io alzo gli occhi per incontrare i suoi. "Volevo offenderti, ma ti ho già offesa un sacco di volte, non credevo te la saresti presa" Non parlo. "Poi hai detto che ti piace quando sono crudele" mi fa un sorriso e... oddio, è malizia quella?

Mi ritrovo a sorridere. Mi mordo l'interno del labbro inferiore e sorrido. "Essere chiamata cozza non mi eccita" affermo chiudendo il libro. "Preferisco altro" e infondo nelle mie parole tutta l'allusività che posso.

Lorcan prende un piccolo respiro, mi guarda, fermo vicino all'ingresso, con la migliore faccia atona che possiede, però i suoi pugni si stringono e il suo corpo si irrigidisce. "Weasley..." sibila piano, il tono cosi basso da renderlo quasi un ringhio.

Questo è così eccitante. Voglio che ripeta il mio cognome in quel modo ancora.

Scendo dal letto e mi avvicino a lui. Non indietreggia, quindi non mi fermo. Allungo una mano e gioco con la cravatta, indossa solo la camicia, niente maglione, e si tende sulle spalle larghe in una maniera così bella da farmi rabbrividire.

Tiro leggermente la sua cravatta e mi avvicino ancora, ora i miei piedi nudi toccano la punta delle sue scarpe. "Ti voglio così tanto" mormoro guardandolo dal basso, è molto più alto di me anche se io sono un metro e settantacinque, lui dovrebbe essere uno e novanta, e devo alzare il mento per guardarlo negli occhi. Deglutisce mentre attorciglio la cravatta sul mio polso. "Puoi dirmi che odi quando ti dico che ti voglio ma io lo so che non è così" sussurro alzandomi sulla punta dei piedi. "Voglio vedere se mi scoperesti come una bestia come immagino, perché sono sempre i più tranquilli, no?"

Lorcan chiude gli occhi e un brivido passa per il suo corpo, lo noto perché non gli stacco di dosso lo sguardo. "Non dovresti fare queste proposte a chi capita" sussurra, la voce roca. Ma non apre le palpebre, cerca di calmarsi.

"Ma io le faccio solo a te" affermo. Metto le mani sulle sue spalle e mi appoggio a lui, sento bene la sua eccitazione sulla base della mia pancia e questo mi fa bollire. Lui rabbrividisce ma non mi fa cadere, prende il mio peso come fosse nulla e, contro ogni aspettativa, toglie una mano dalla tasca e mi circonda la vita per tenermi, sento le sue dita aperte sulla base della mia schiena nuda e mi spezza il respiro. "Mi piaci e ti voglio, ti voglio da quando siamo andati al mare insieme la scorsa estate, e ti voglio ancora di più quando fingi che non ricambi il mio sentimento" lui non parla. Gli accarezzo le spalle e le braccia con gentilezza. "Voglio che mi prendi Lorcan, voglio vederti godere e chiamarmi nei peggiori dei modi, ti voglio dentro di me"

La sua mano sulla base della mia schiena ha un fremito. Lui stringe i denti ma apre gli occhi, quell'azzurro meraviglioso è colmo di eccitazione. Mi tira a se. "Non sai cosa stai dicendo" mormora. "Non puoi... non farmi questo" Sorrido ancora di più alla sua espressione sconfitta, come se avesse appena perso una battaglia interiore.

Mi sporgo ancora di più su di lui, le mie mani si appoggiano alle sue spalle, gli accarezzo il collo e glielo stringo leggermente. "Ti voglio" sussurro sulle sue labbra.

La sua mascella si stringe ma si abbassa su di me, la sua bocca sfiora la mia. Ispiro il suo odore, cannella e qualcosa che sembra l'odore di libri nuovi, è dolce e conosco centinaia di uomini che farebbero una smorfia se odorassero in questo modo, ma Lorcan... Lorcan mi guarderebbe male e mi direbbe che non vede un problema.

"Dominique!" Sento uno strillo. Lorcan mi spinge via ed io faccio diversi passi indietro mentre la porta si apre e Rose compare, ha il fiatone e i capelli scompigliati per la corsa. "Tu non sai cosa è... oh" si ferma mentre fa un passo dentro la nostra stanza. "Ciao Lorc, tutto apposto?" Aggrotta le sopracciglia, confusa. Io la fulmino con lo sguardo.

"Si, cercavo Lys" Lorcan si riprende in fretta. Si raddrizza e si gira per guardare la mia migliore amica, che morirà nei prossimi cinque minuti. "Credevo fosse con Lily qui ma a quanto pare no. Vi lascio, ciao ragazze" Non mi guarda mentre supera Rose e se ne va.

Metto su un broncio e lancio a Rose la prima cosa che mi capita in mano, cioè la felpa di Hogwarts piegata sul mio letto. Lei la afferra. "Hey!" Si lamenta. "Cosa ho fatto?"

"Uffa" mi lamento sedendomi sul materasso. "Sei una stronza e ti odio cosi tanto" mormoro guardandola male.

"Ma che cosa ho fatto?"

*

Mi evita neanche avessi la peste. Sono un po' infastidita da questo, è stupido e sa che io non mi arrenderò.

Siamo ormai a metà maggio, sono passate settimane, e lui non mi rivolge neanche uno sguardo, e scompare appena entro nella sua stessa stanza, a parte quando abbiamo lezione insieme, lì lui si mette sempre nei posti davanti, posti in cui sa io non mi siederei neanche pagata.

"È così fastidioso" mormoro sedendomi all'incontrario sul divano. La mia testa penzola all'ingiù e fisso il fuoco.

"E allora parlargli" Rose si allunga, al mio fianco, e mi sistema la gonna in modo che io non mostri al mondo le brasiliane in pizzo che indosso.

"Ma io non voglio parlargli, voglio scoparmelo" affermo sbuffando. "Perché è così?" Rose mi guarda attenta. "Perché se chiedessi a qualunque uomo di fare sesso con me direbbe sicuramente un si, e lui... lui mi dice di no" faccio un gemito.

"Perché lui è migliore degli altri, e tu lo sai bene, per questo hai questa strana cotta per lui" Rose mi psicanalizza, di solito me ne frego ma ora mi infastidisce. Mi metto seduta velocemente, incrocio le gambe e la fulmino con lo sguardo.

"Non ho una cotta per lui. È solo figo e mi rifiuta ed io adoro un po' di resistenza" Affermo alzando un dito.

Rose sorride divertita, i suoi occhi poi si soffermano su qualcosa all'ingresso della sala comune. "Indovina chi è appena entrato" dice trattenendosi dal ridere. Mi giro con il busto per guardare. "Che coincidenza. Hey Lorc" La rossa alza una mano e saluta il biondo.

Lorcan mi fissa brevemente, poi sorride a Rose e si avvicina. Mi ignora totalmente e guarda la rossa. "Lys mi farà uscire fuori di testa. Ha dimenticato il tema di trasfigurazione nella vostra stanza, da Lily, e mi ha semi obbligato ad andare a riprenderlo"

"Hanno litigato ancora?" Chiede Rose alzando gli occhi al cielo.

"A quanto pare" Sospira e si gratta il mento. I miei occhi saettano sui muscoli delle braccia che si contraggono. Divino Godric, ho caldo. "Posso... ?"

"Certo" Rose risponde velocemente. "Vai pure, sai quale è la sua scrivania" Gli sorride e lui le da un buffetto sulla spalla prima di andarsene verso le scale.

"Stronzo" borbotto mettendo su un broncio. "Mi ha ignorato"

Rose si rilassa sullo schienale e mi guarda. "Dom..."

"Eh?" Chiedo confusa. "Cosa succede?"

Rose scuote la testa e ride, come a darmi dell'idiota. Non capisco. "Lui è lì, nella nostra stanza. Da solo..." La fisso.

"Ah.... AH" Salto in piedi. "Giusto"

"Dormirò da Scorpius e chiederò a Lily e ad Alice di non entrare per la prossima notte" Mi dice. Rose, Rose, il mio angelo.

"Ti amo" urlo mentre salgo le scale. La sento ridere.

Mi fermo di fronte alla mia porta. Mi sistemo la gonna in vita e faccio sparire le calze, con la bacchetta, apro i bottoni della camicia fino a quando non si intravedono i miei seni, oggi non ho messo il reggiseno, e mi ravvivo i capelli.

Poi apro la porta con un sorriso sulle labbra. Lorcan, con in mano dei fogli, si paralizza e si gira per guardarmi. "Merda" sibila. Rido per come abbia imprecato, tra l'esasperato e il terrorizzato.

"Odio quando mi ignorano" dico avanzando. Chiudo la porta a chiave, dietro di me, e mi ci appoggio.

"Sei molesta" Dice serio.

"Stavi per baciarmi, l'ultima volta" Ignoro le sue parole e avanzo di un passo. "Voglio che tu lo faccia, voglio riprendere da dove ci siamo lasciati"

"Ed io voglio che tu mi lasci andare e la smetta di comportarti in questo modo" Afferma deciso. "Sono stanco di te e delle tue occhiate. Non mi piaci, non mi piacciono le superficiali viziate come te, voglio una persona che mi voglia per la mia testa, non per quanto sono bello"

"Non sono superficiale" dico con un broncio. Che esagerazione, santo cielo, dovrebbe rilassarsi. "Ti voglio, voglio te, tutto te. Se avessi voluto solo un bel corpo sarei andata da Zabini, o da Nott, o Baston, loro non mi avrebbero certo detto di no" e questo è così vero che rimango sorpresa dalle mie parole.

Lui alza le sopracciglia. "Vuoi tutto di me?" Chiede con calma. Annuisco. "Allora uscirò con te" Sorrido mentre lui mi guarda tranquillo. "Uscirò con te tutte le volte che vuoi"

"Davvero?" Chiedo sorpresa. Cazzo, è stato così facile.

"Ma non faremo sesso" Perdo il sorriso mentre lui lo acquisisce. "Prendere o lasciare"

Lo guardo con un broncio e incrocio le braccia al petto. "Non è giusto cosi, però" dico strascicando le parole, faccio un gemito di lamento. "Per quanto tempo?"

"Fino a quando lo decido io" afferma.

"Ti farò impazzire, lo sai questo vero? Magari camminerò di fronte a te nuda o cose simili" lo informo. Lui ride leggermente, la sua risata mi fa rabbrividire per quanto è bella.

"Resisterò"

"Allora d'accordo" Allungo una mano ma lui non me la stringe.

"Ora lasciami andare" dice guardando brevemente il mio braccio in aria. I suoi occhi luccicano di divertimento quando incontrano i miei.

"Domani, alle undici. Andiamo a Hogsmeade insieme" Affermo ritirando la mano. La porto dietro di me per aprire la porta chiusa a chiave.

"D'accordo" Gli apro la porta e lui avanza verso di me.

Gli blocco la strada afferrandogli un braccio, lui mi guarda mentre mi sporgo verso il suo orecchio. "In questo preciso momento, Lorcan, sono fradicia" gli sussurro maliziosa. "Lo sono sempre quando sei nei paraggi, e mi toccherò pensando a te, questa sera, verrò con il tuo nome sulle labbra" E lo lascio facendo un mezzo passo indietro, per permettergli di andarsene.

Mi delude quando lo fa. Mi lancia un'occhiata veloce, gli occhi fermi e freddi, e se ne va, rigido e composto. Metto il broncio e chiudo la porta.

*

"Lorcan, mi stai uccidendo giuro" Mi lamento appoggiando la testa sulle sue gambe e tirando le mie sul bracciolo del divano. Alcuni corvi mi fulminano con lo sguardo quando lo faccio, li ignoro.

"Cosa?" Chiede confuso. Continua a non toccarmi ed io fremo di eccitazione.

È un mese che usciamo insieme. Trentatré giorni per la precisione. Trentatré giorni in cui non mi ha mai toccato, non mi ha mai baciato e non mi ha dato il sesso che mi merito. Sto impazzendo, averlo intorno e non potere avere il suo tocco mi sta uccidendo.

"Voglio che mi tocchi" Sussurro. "Voglio che metti quelle cazzo di mani su di me e la smetta di fare il rigido stronzo"

"Che dolce, grazie" Ride, sono sempre più brava a farlo ridere.

I nostri primi appuntamenti sono stati freddi, io ci provavo ma lui mi pregiudicava, però dopo averlo fatto aprire cominciando a parlare di quanto voglia bene a suo fratello siamo migliorati. Ora ride e parla e la cosa mi riempie di felicità.

"Toccami Lorcan, toccarmi non ti farà rompere la tua cintura di castità" sbuffo e sistemo meglio la testa sul suo grembo.

"Non porto una cintura di castità" dice tranquillo. "E il fatto che non voglio farlo con te non significa che io sia un casto" Ecco con i discorsi da corvo. Cinico come pochi.

"Tu vuoi fare sesso con me" affermo allungando una mano per appoggiarla sul suo collo, lui ha un fremito. "Ed io sono disponibile a farmi fottere alla grande da te, non capisco cosa ti fermi, abbiamo appurato che non ti voglio solo per quello"

"Quando lo avremmo appurato scusa?" Chiede. Sento il battito del suo cuore sotto le dita, percorro con la punta dei polpastrelli il suo pomo d'Adamo e lo accompagno quando deglutisce.

"Quando sono qui, con te, in mezzo a decine di persone con un palo nel culo, quando potrei essere in cortile ad assaporare il sole" dico tranquilla. Alcuni corvi mi fulminano con lo sguardo, ancora, ma li ignoro come la prima volta.

"D'accordo" borbotta. Mi afferra la mano sul suo collo e mi fissa. "Mettiti seduta" ordina. Sorrido e obbedisco, ma invece di sedermi normalmente, mi metto a cavalcioni su una sua gamba. Lui sospira ma mi afferra la vita. "Molesta" mormora.

"E ora? Vuoi scoparmi di fronte ai tuoi amici? È questo? Ti piace essere guardato?" Chiedo divertita, ironica. Appoggio le mani sulle sue spalle e mi siedo sulla sua gamba.

"Taci per un attimo" sbuffa fissandomi. Sospira e si sporge verso di me. "Non è che me ne vergogno" sussurra guardandomi negli occhi, così vicino a me che sento il suo respiro sulla bocca. "Non ho mai fatto sesso" mormora velocemente.

Lo fisso mentre elaboro quello che mi sta dicendo. "Ma sei stato con quella tassorosso mesi" mormoro. Lui arriccia il naso e si irrigidisce. "Lorcan, sei serio?" Rido leggermente. I suoi occhi incontrano i miei e le sue mani si stringono sui miei fianchi. "Hai diciotto anni, mica quaranta, ognuno ha il suo momento" Dico dolcemente. Gli accarezzo la base del collo e lui si rilassa.

"Stavo per mandarti a fare in culo" mormora irritato, ma è una finta perché ha un piccolo sorriso sulle labbra che mi fa tremare il cuore.

Rido e mi premo su di lui, costringendolo ad appoggiarsi allo schienale. Continuo a sfregare i pollici sul suo collo, a rassicurarlo. "Non ci credo che pensavi fosse un problema" rido. E premo ancora di più i miei seni contro il suo petto.

"Non lo pensavo" Alza le spalle e mi cinge il corpo con le braccia, una mano sulla mia schiena e l'altra mi stringe possessivamente i fianchi e si appoggia poi in parte sulla mia pancia.

"Quindi vuoi togliertela la cintura di castità o no?" Chiedo allegra. Mi tocca e mi ha confidato questa cosa, sono in fibrillazione. Alzo le mani sui suoi capelli e li tiro leggermente, sono morbidi come mi aspettavo.

I suoi occhi sfarfallano e appoggia la testa sullo schienale alto del divano, sospira guardandomi. "D'accordo" borbotta.

Spalanco la bocca, sorpresa, credevo mi avrebbe fulminato con lo sguardo o sbuffato dicendo quanto sono molesta, invece... "D'accordo?" Chiedo in uno squittio alto.

"Shh" Lorcan mi tappa la bocca con una mano. Guarda i corvi e fa un sorriso di scuse. "Andiamo" mi afferra per mano e aspetta che scenda dalla sua gamba per alzarsi. Lo faccio, disorientata ed eccitata, ma lo faccio. Lui si mette in piedi e mi trascina con se verso la sua stanza.

Lo seguo, perché non riesco a pensare o a dire o fare altro. Mi apre la porta e mi fa entrare, stringo le nostre dita intrecciate e lo fisso quando la chiude dietro di se.

"Hai perso la lingua?" Chiede fissandomi.

Io torno in me. Sorrido e una risata mi esce dalle labbra. "Credevo... wow, okay. Ci sto"

Lui sorride e mi tira a se per le nostre mani unite. Mi appoggio al suo petto e ispiro il suo odore. "D'accordo" mormora.

Non sa cosa fare. Sorrido dolcemente e mi sporgo per sfiorargli la bocca con la mia, il suo respiro si spezza e diventa poco più veloce. "Non pensare, pensi troppo, non farlo, verrà da sé" gli sussurro sulle labbra. Poi lo bacio.

Premo le mie labbra sulle sue con determinazione, una mia mano tra i suoi capelli per tirarlo a me. Lui sospira sulla mia bocca e socchiude la sua, mi bacia, Godric, bacia bene, la sua lingua è decisa e affatto goffa o fastidiosa, e ogni volta che sfiora la mia un brivido di eccitazione corre direttamente verso il mio clitoride. Gemo nella sua bocca e sfilo la mia mano dalla sua, gliela afferro e me la premo sul petto, ora è il suo turno di gemere, mi morde con forza un labbro e fa uscire il mezzo respiro sulla mia bocca. Mi stringe un seno senza esitazione, è calmo, tranquillo mentre mi apre la camicia e scosta il tessuto per avere quella mano sulla mia pelle. Sussulta quando non incontra il reggiseno, si stacca da me e mi guarda, gli occhi eccitati.

"Merlino" sussurra fissandomi. Sorrido e lui mi stringe un seno, gemo leggermente al freddo degli anelli che indossa, mi fanno rabbrividire e volerne di più.

"Torcilo, mettilo in bocca" mormoro guardandolo, sto morendo, voglio che faccia qualcosa.

Lorcan mi ignora, abbassa lo sguardo sulle mie tette e finisce di aprire tutti i bottoncini, però, alla fine, non mi sfila la camicia. Alza l'altra mano e mi fa trattenere il fiato quando la appoggia sul seno libero. "Senza reggiseno Dom?" Chiede dolcemente, il tono roco. Mi inarco contro le sue mani ma lui non fa nulla per approfondire il tocco. "Sempre così indecente" sussurra ed io chiudo gli occhi mentre l'insulto e il tono da stronzo che ha usato mi fanno digrignare i denti.

"Lorc" mormoro pregante. Apro le palpebre per guardarlo, ho bisogno di guardarlo.

Lui mi fissa a lungo, poi toglie le mani dal mio seno. Mi lamento a bassa voce mentre fa un passo indietro. "Ci sono alcune cose che vorrei farti Dominique"

"Oddio" ansimo.

"Sarò vergine ma non sono casto" mormora alzando una mano per aprirsi la camicia. Si sfila la cravatta e la butta via, i miei occhi non lasciano le sue dita.

"Immagino che i porno aiutino" dico divertita, ironica. Lui mi guarda con un mezzo sorriso.

"I porno e un paio di ragazze, anche un ragazzo" Afferma.

Spalanco la bocca. Lui ride e si sfila la camicia. "Cosa?"

"Non ti ho mentito, non ho mai..." Si imbarazza un po' ed è così adorabile che mi viene da dargli un bacio. "Ma con Tiara... lei non era pronta per il vero sesso e abbiamo solo fatto quello orale"

"E il ragazzo?" Chiedo eccitata. Oddio adoro questa nuova scoperta.

"Lys mi ha trascinato con se in un pub l'estate scorsa e c'era questo ragazzo... era carino" Alza le spalle. I miei occhi scivolano sul suo petto, Godric, ha messo su tanti muscoli, è meraviglioso.

"E hai dato o ricevuto?" Chiedo facendo un passo in avanti. Lui deglutisce.

"Ricevuto" mormora piano.

Sorrido e faccio i passi che ci separano. Appoggio le mani sul suo petto, il suo cuore batte all'impazzata e mi fa morire. "Ricevuto..." ripeto dolcemente. Mi chino e gli do un bacio al centro del petto, lui ansima leggermente. "Intendi dire così?" E scivolo in ginocchio ai suoi piedi.

Lui fa un respiro strozzato. "Dom" mormora il mio nome come fosse una preghiera, non riesco a pensare ad altro che a lui.

"Dimmi quello che preferisci ed io lo farò" gli dico gentilmente. Alzo la testa per guardarlo, le mie mani strette sulle sue anche.

I suoi occhi sono lucidi di desiderio e il suo viso è arrossato di eccitazione. È bellissimo. "Voglio che tu ti alzi" dice piano. Lo guardo, lui mi tende le mani e mi aiuta a mettermi in piedi. "Non..." arrossisce. "Non resisterei, voglio venire dentro di te"

Oddio. Apro leggermente la bocca per far uscire un respiro ansante e lo guardo con tutta la malizia che posso avere. "E allora sbrighiamoci" dico togliendomi la camicia. "Vuoi fare qualcosa di specifico? Perché io potrei venire se solo mi toccassi quindi vedi tu cosa preferisci far- Mh" mi tappa la bocca attirandomi a se e baciandomi.

"Parli troppo Weasley" sussurra sulle mie labbra prima di approfondire il bacio. La mia protesta mi muore in gola quando mi afferra il culo e mi tira su.

Mi stacco e lo guardo scuotendo la testa, però circondo la sua vita con le gambe per non cadere. "Peso troppo per questo" gli dico divertita.

"Chi ti ha detto questa cazzata?" Mi chiede, un lampo di rabbia passa per le sue iridi azzurre e mi fa rabbrividire.

"Sono seria, non puoi..." Lui mi bacia, interrompendomi ancora. Assaporo la sua bocca, sa di caramello, sicuramente per la barretta che stava mangiando prima.

Si stacca e mi guarda. "Non mi pesi" mi sussurra baciandomi una guancia. "Ora stai zitta che rovini tutto" Obbedisco e mi stringo a lui, mi bacia il mento, poi il collo, lo alzo mentre lui cammina verso il letto.

Ansimo quando lecca e morde la mia gola, una puntura di dolore sulle vene più sensibili. Mi fa stringere il suo collo e affondare le mani tra i suoi capelli per tenerlo lì il più a lungo possibile.

"Cazzo" sussurro con un gemito quando mi appoggia sul materasso, inginocchiandosi ai miei piedi. Mi toglie le scarpe e le calze velocemente, la magia mi accarezza le gambe. Le sue mani corrono sulle mie cosce, ansimo quando me le apre piano e mi da un bacio su un ginocchio.

"Ti assaggerò un'altra volta" mormora alzando lo sguardo lentamente. I suoi occhi chiari bruciano sulla mia pelle.

"Dillo di nuovo" gli chiedo.

Lui aggrotta le sopracciglia ma mi accontenta, la voce roca e bassa. "Ti assaggerò un'altra volta"

Scuoto la testa e ansimo. "Credo che appena finiremo qui andrò a tatuarmi questa frase" dico convinta.

Lorcan alza gli occhi al cielo e ride. "Sei incredibile" si alza.

"Grazie amore" sorrido e appoggio le mani dietro di me, ferme sul materasso per poterlo guardare. "Ora hai intenzione di fare qualcosa o continuerai a fissarmi, perché posso toccarmi da sola se ti piace guardare, ma preferire altro, dentro di me" abbasso lo sguardo sull'erezione che spinge sui pantaloni che non ha ancora tolto, mannaggia a lui. "Tu si che sei incredibile, Lorc, incredibilmente lento"

Il biondo sospira e si slaccia i pantaloni. "Incredibile" mormora a bassa voce. Scelgo di ignorarlo. Lo fisso mentre li fa scivolare lungo le gambe e ne esce. I miei occhi si soffermano sui suoi boxer, precisamente su ciò che coprono.

"Mi piace" affermo rialzando lo sguardo.

"Non l'hai neanche visto Dominique" sbuffa esasperato e mi guarda con divertimento, non copre però l'eccitazione che vedo in quei bellissimi occhi.

"Lorc, sul serio, mi piace qualunque cosa correlata a te, puoi averlo anche piccolo, anche se... da quello che vedo hai un bel equipaggiamento"

"Merlino" Si sfrega il dorso della mano sul mento e sospira, però le sue guance si arrossano in una maniera deliziosa. "Equipaggiamento? Sei seria?" Chiede ridendo.

"Sto o non sto smorzando la tua ansia da prima volta?" Chiedo alzando le sopracciglia.

Lui si ferma, mi fissa sorpreso. "È per questo che straparli? Per la mia ansia?" Chiede shockato.

"Io straparlo sempre" gli rivelo, sussurrando come fosse un segreto. "Ora togliti le mutande e fammi vedere il tuo equipaggiamento"

Lorcan sorride leggermente, poi sospira sempre più esasperato e mi accontenta. Si toglie i boxer. "Incredibile" borbotta.

Guardo il suo cazzo a lungo, lui tossisce per farmi riportare l'attenzione sul suo viso ed io devo sbattere le palpebre velocemente per riprendermi, mi sforzo per alzare gli occhi su di lui.

"Potrei amarti" decreto.

Sospira. "Superficiale viziata"

Heyyyy.

Nulla, godetevi questa os. La adoro, perchè Dom... AAAA. Poi Lorcan... AIUTO.

Non ho inserito eccessiva smut perchè trovo che non abbia senso con questa coppia, avrei rovinato la os aggiungendoci inutile smut (di solito adoro aggiungere inutile smut - Vedete capitoli precedenti - ma qui l'ho trovata di troppo). Comunque scoperebbero dolcemente, perchè è la prima volta di Lorcan, ed io non sono brava a descrivere smut romantica. Chiedetemi di darvi una threesome ma non due che fanno l'amore, grazie.

Il bollino rosso all'inizio è perchè è contenuto per adulti, non ho descritto la scena di sesso ma le parole e le azioni non sono da bollino arancione. Giusto perchè lo sappiate.

Comunque è abbastanza spicy, dai. 👀

Nulla. Mi piace parecchio e si, Dom è superficiale, ma lei che straparla per metterlo a suo agio è... AWWWWWWWWWWW il mio cuore si scioglie.

Spero vi piaccia.

Baci
Rose

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