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#33. Bottom

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33. Bottom

Molly II Weasley è tre cose. Io, Celia Zabini, l'ho appurato circa a metà del quinto anno.
La prima: Costantemente fredda come il ghiaccio.
La seconda: Gentile e attenta.
La terza: Sexy come l'inferno (Odio i miei pensieri ogni singola volta che i miei occhi incontrano i suoi).

È per la terza cosa che ora sto ingurgitando margarita come fossero shottini. Forse dovrei ingoiare acqua santa, non alcol, per ogni pensiero che mi passa per la testa in questo momento, mentre ondeggio i fianchi, fingendo di non sentire i suoi occhi sulla mia schiena.

Non so neanche perchè quella donna sia venuta con noi oggi, con la sua incapacità a divertirsi una festa in un pub è penso la cosa che odia di più, però è li, seduta sul divanetto, le gambe leggermente allargate e il vestito corto che le risale lungo le cosce, i suoi occhi puntati su di noi. Scivolano su di me ogni tanto ed io sto attenta a tirare su la gonna mentre ballo, ogni volta che mi guarda.

Mio fratello, Dorian, sta ballando poco più in là con Roxanne e dalle urla che sento i due migliori amici stanno decisamente urtando la gelosia di Fred Weasley. Non mi importa, continuo a muovere i fianchi. Allaccio le braccia attorno al collo di Louis Weasley e ondeggio a ritmo della musica. Il biondo mi sorride gentilmente e mi segue. È carino e se non fossi impegnata a bruciare sotto lo sguardo di sua cugina probabilmente ci farei un pensiero, ma non riesco a fare a meno di volere quella donna di fronte a me, mentre scioglie il suo ghiaccio e mi permette di strusciarmi contro quel corpo pieno e quelle tette magnifiche, che mi lascia sentire il calore di quella pelle bianca.

Ho caldo.

"Faccio una pausa" mormoro al biondo. Lui sorride e mi lascia, trova subito qualcun altro con cui ballare.

Mi avvicino ai divanetti ondeggiando i fianchi. Punto gli occhi su Molly e cammino lentamente.

"Divertita?" Chiede la rossa quando sono a un metro circa da lei. La voce non così alta, ma riesco a sentirla lo stesso.

Annuisco leggermente mentre i miei occhi cadono velocemente sulle sue cosce scoperte. La guardo negli occhi prima che possa rendersene conto "Non vieni a ballare?" Le chiedo facendo altri passi.

Forse sono i margarita, forse mi hanno dato coraggio, ma percorro i centimetri che ci separano e mi infilo tra le sue gambe aperte, mi siedo senza esitazione su una sua coscia e allaccio un braccio attorno alle sue spalle.

La rossa si irrigidisce e mi fissa, ma i suoi occhi nascondono benissimo la sorpresa (Prima cosa: Fredda come il ghiaccio). Mi osserva attentamente e mi circonda la schiena con un braccio, per non farmi cadere (Seconda cosa: Gentile e attenta). Le sue mani sono subito a contatto con la mia pelle sudata, scoperta dal top cortissimo che indosso.

"Non mi va di ballare Zabini" mormora piano, le sue dita mi toccano leggere ma sento il loro calore sulla pelle come se mi stessero bruciando "Sei comoda?" Mi chiede tranquilla.

Sollevo gli angoli della bocca in un sorrisetto, uno di quelli che so la infastidiranno, anche se non me lo mostrerà. "Molto. Da qui ho anche una bella vista" E abbasso lo sguardo sul suo seno, sulle curve gentili della sua pelle candida e odio (ODIO) il mio corpo che mi prega di mettere la bocca sul suo collo, sulle spalle, sentire il suo sapore sotto le labbra. Salazar salvami.

"Ne sono contenta" Lei non si scompone, anche se le ho appena fatto capire che le ho guardato le tette. Alzo gli occhi per incontrare i suoi, ambrati come il miele, i colori accesi del pub li fanno sembrare più scuri, più predatori. Mi fissa, i suoi occhi osservano il mio viso con fredda attenzione "In questa posizione sento bene quanto ti piaccia" muove leggermente la gamba per sfregarla contro il mio culo. Stringo i denti per non ansimare.

Sono bagnata. Sono bagnata e non me ne sono neanche resa conto. Mi è veramente bastato sedermi su di lei per eccitarmi? Salazar! Ho bisogno di una doccia fredda congelata e di una finestra da cui buttarmi per scappare dall'imbarazzo che mi coglierà ogni volta che la guarderó da ora in avanti.

Comunque faccio un sorriso divertito "Mh" mormoro tranquilla. Punto il gomito sulla sua spalla e gioco con i lunghi capelli sciolti. "Vuoi fare qualcosa a riguardo, dolcezza?"

E ora posso farmi investire senza rimorsi.

La mano stretta attorno alla mia vita ha un fremito. Le sue dita premono sulla mia pelle con più forza ed io faccio un sorriso ancora più compiaciuto.

Alza le sopracciglia e muove ancora la gamba, leggermente, sfrega contro la mia entrata, non troppo, dato che comunque la posizione non è delle migliori, ma sento la sua pelle nuda contro il tessuto leggero della mia gonna e mi basta per accorciarmi il respiro. "Forse dovresti bere acqua, non alcol. Saresti più lucida e non ti ecciteresti per nulla" dice tranquilla. Allenta la presa sul mio fianco.

"Non mi eccito per nulla" Metto un broncio e la guardo oltraggiata "E non sono ubriaca"

"E per cosa ti ecciti? Per Louis?" Chiede alzando un sopracciglio rossastro. È calma e gelida ed io non so perchè lo trovo sexy.

Molly Weasley fammi ciò che vuoi e lasciami sfinita e distrutta da qualche parte, non mi importa dove!

Sorrido divertita mentre stringo alcune ciocche rosse tra le dita e mi chino verso il suo orecchio "Per te, dolcezza. Mi basta una tua occhiata per immaginare il tuo tocco, per sognare questo bel corpo sopra il mio, che mi fa pregare per un orgasmo"

Molly non sussulta, non sgrana lo sguardo e non mi rimprovera per le mie parole. "Vuoi pregarmi per un orgasmo?" Chiede semplicemente. Gli occhi privi di emozione, così come il tono di voce.

Non mi aspettavo questo, quindi incontro i suoi occhi e faccio un sorrisetto mentre mi premo più vicina a lei, i piedi saldi a terra si rilassano dando tutto il mio peso al suo corpo. Appoggio la spalla contro il suo braccio e abbasso gli occhi su di lei, alta qualche centimetro in più in questa posizione "Voglio pregarti per tutti gli orgasmi che vuoi" la informo.

Mi guarda attenta, accarezza leggermente la mia schiena e un mio fianco, con gentilezza "Sei ubriaca Zabini, dovresti bere un po' di acqua" mi dice tranquilla. Sbuffo.

"Perchè? Se non fossi ubriaca mi concederesti qualcosa?" Chiedo divertita.

Ero ironica, giuro, per il gusto di tentarla, ma questo? Non lo immaginavo.

"Se non fossi ubriaca ti avrei già portato via, a pregare per quell'orgasmo" dice, gelida. Le sue dita si serrano di più sul mio costato.

Non lo so, non lo so proprio perchè sto trovando questa frase atona sexy e perchè mi abbia appena eccitato ancora di più. Muovo i fianchi leggermente sulla sua gamba, sia per sedurla sia per sfregare contro qualcosa, perchè sento il mio clitoride gonfio che prega per una pressione di qualsiasi tipo.

"Non farmi questo" mormoro sbuffando, sono pregante "Fammi qualche incantesimo così posso pregarti, ti prego"

Molly accenna un sorriso e mi tira a se, la sua mano si intrufola sotto il top a reggiseno che indosso e mi accarezza la base di un seno "Credo, invece, che me ne sto andando" Alzo le sopracciglia "Senza di te" Metto il broncio "Dovevi pensarci prima di metterti a bere tre margarita di seguito"

E questo mi eccita. Ho dei problemi se il fatto che sia stata attenta a quello che ho fatto mi faccia bagnare? Suppongo di si.

E si alza facendomi quasi cadere a terra, mi tiene stretta a se prima che io colpisca il suolo. "Mol..." Mormoro pregante. Il mio broncio si accentua mentre guardo i suoi occhi addolcendo i miei.

"Alla prossima, Zabini" e si smaterializza facendomi un leggero sorriso.

Il mio broncio si amplia mentre mi lascio cadere sul divanetto vuoto, dove prima era seduta lei.

*

"Ce l'hai fatta bro?" Mi chiede Dorian la mattina dopo "Ti ho vista seduta su di lei"

"Prima cosa: Smettila di chiamarmi bro, stronzo" Il moro mi ignora mentre versa del succo in due bicchieri, me ne passa uno. "Secondo: Non sono affari tuoi"

"Se sei qui, questa mattina, significa che non ti sei fatta portare a letto" Dorian fa un sorrisetto mentre passa accanto a me per per prendere la torta sul ripiano. Sbuffo mentre lui mi da un bacio sulla testa.

"Perché devo essere io quella che si fa portare a letto?" Chiedo arricciando le labbra, offesa.

"Perchè sei una bottom bro, e lei è chiaramente top. Darei oro per farmi portare a letto da lei" dice sedendosi di fronte a me. Mi taglia una fetta di torta e me la porge, la prendo e mordo un grosso pezzo.

"Dillo a Roxanne, così ti castra" Dico a bocca piena. Lui alza le spalle.

Non sono una bottom! Piu o meno. Cioè... Come ha fatto quel coglione di mio fratello a capirlo?

"Dovresti fare qualcosa a riguardo" Mi dice tranquillo.

"Riguardo a cosa?" Chiedo confusa.

"A lei. È... dal quinto anno che ci pensi?" Chiede, sbuffo ma annuisco. I suoi occhi scuri si accendono di divertimento. "Che ne so, vai a casa sua nuda"

Lo guardo qualche secondo, poi scoppio a ridere "Si, così Percy Weasley ha un infarto e sua moglie creerà una bambola voodoo a mia immagine per uccidermi lentamente" Quella donna ne sarebbe capace, è pazza.

"Smaterializzati nella sua stanza, non nuda, però... Cazzo Cel, sei una serpe e ci stai dietro da cinque anni, Salazar ti toglierebbe il titolo della casa se potesse" Dorian sbuffa e alza gli occhi al cielo. "Idea un piano, non chiedere a tuo fratello come scoparti qualcuno"

"Farmi scopare da qualcuno" mormoro, correggendolo. Lui alza il dito medio ma io sono pensierosa. "Poi non è qualcuno, è Molly Weasley, cuore di ghiaccio Molly Weasley. E se ieri è stata solo gentile e non mi vuole realmente?"

Dorian sbuffa con forza "La famiglia Weasley è riunita oggi, Roxy mi ha invitato, puoi venire" afferma.

Lo guardo qualche secondo "E se non mi vogliono?" Chiedo incerta.

"Non so come tu abbia fatto a finire in serpeverde, giuro" Dorian alza gli occhi al cielo "Vai, metti un bel vestito corto e premurati di mostrarle quanto sei bella. Non mostrarlo troppo che potrei voler schiantare James"

"James..." mormoro. Mi metto in piedi e sorrido a mio fratello "Grazie bro, mi hai fatto venire un'idea"

*

Dorian mi fulmina con lo sguardo da circa dieci minuti ma non mi importa. Ho attuato il mio piano tentare di far ingelosire Molly Weasley per farmi finalmente scopare usando James Potter e nulla mi fermerà, a parte la suddetta Molly.

Giuro, non sto usando James, gliel'ho chiesto e lui ha fatto il suo solito sorriso malandrino e mi ha circondando la vita con un braccio. Ora siamo seduti su un divano della casa al 12 di Grimmauld Place, in senso che io sono seduta sul moro mentre chiaccheriamo. Dopo pranzo i ragazzi Weasley hanno deciso che la tana era troppo piccola e piena di genitori per divertirsi e si sono materializzati nell'ex casa Black.

"Giuro, mi ha quasi menomato" James mi sorride mentre mi accarezza la schiena con calma. Ho il culo tra le sue gambe aperte mentre le mie sono oltre una sua coscia, sul resto del divanetto. Gioco con le dita della sua mano messa nel mio grembo e ascolto distrattamente quello che mi sta dicendo. "Tuo fratello mi ammazzerà prima o poi" mi dice chiandosi su un mio orecchio. Mi appoggio al suo petto e rido.

"Può darsi, ma chiederebbe a Roxanne di infilarti nel bicchiere qualche veleno, non lo farebbe direttamente" dico alzando leggermente la testa per guardarlo, la mia fronte arriva alle sue labbra in questa posizione, nonostante lui sia più alto di me di vari centimetri. Ride e mi stringe a se.

"Molly finge di fare finta di nulla ma ci guarda ogni volta che pensa che non lo noto" mormora lasciandomi un bacio poco sotto l'orecchio, alzo il collo per fargli avere più spazio. Lui mi guarda attento "Sicura?" Annuisco. Il moro abbassa la testa per darmi un bacio leggero sulla mandibola, poi sul collo. Mi fa rabbrividire e spingere verso di lui. Gli circondo le spalle con un braccio e affondo una mano tra i suoi capelli, lo tiro più vicino mentre la sua mano libera gioca con il bordo della gonna che indosso.

I miei occhi incontrano quelli ambrati di Molly circa due minuti dopo, si appoggia al camino qualche metro più in la e mi fissa, seria.

"James" sussurro. Lui si stacca da me immediatamente e, se non fossi troppo impegnata a guardare la rossa, probabilmente avrei amato il suo tocco. Mi guarda attentamente, sorride quando nota Molly ma non stacca gli occhi da me "Grazie" gli dico chiandomi a dargli un bacio sulla guancia "Se non va con lei ti chiamo" Lui ride e mi accarezza ancora la schiena, prima di lasciarmi. Mi alzo in piedi e mi liscio la gonna, mi abbasso su di lui per arrivare ad un soffio dalle sue labbra.

"Mi tenti Cel, ora ho bisogno di risolvere un problema" e abbassa lo sguardo, seguo i suoi occhi e sorrido.

Allungo una mano per tirarlo a me e baciarlo, le mie dita ferme sul suo mento. Le sue labbra sanno di fragole e cioccolato, lui apre velocemente la bocca e inclina la testa per approfondire il bacio. Mi stringe i capelli tra le dita per avvicinarmi a lui. Lo lascio fare, perchè:
Punto primo: James mi piace e se non avessi quella piccola ossessione per Molly probabilmente gli darei più di un bacio.
Punto secondo: Molly è sparita oltre le scale circa tre secondi fa.

Mi stacco piano e sorrido "Grazie!" Gli do un ultimo bacio, a stampo, e mi raddrizzo.

"A dopo. Fammi sapere come va" I suoi occhi corrono verso le scale, sorrido. "La mia stanza è libera ed è abbastanza lontana dal caos, lo sa anche lei e sarà sicuramente lì. Stateci, ma pulite alla fine, potrebbe essere imbarazzante"

"Sapere che due ragazze si sono rotolate nel tuo letto Potter?" Abbasso la voce per renderla più sensuale e lui deglutisce.

"Grazie Zabini, ora non riuscirò più a guardare quella stanza senza pensarci" borbotta dandomi un pacca su una coscia. "Vai prima che cambi idea"

Sorrido e me ne vado. Evito di pensare a lui solo perchè, quando arrivo alla porta, questa è leggermente aperta e vedo una testa rossa seduta sul letto con un libro in mano.

Prendo coraggio ed entro. Chiudo la porta dietro di me. Molly alza la testa di scatto, ma non c'è nessuna emozione in quegli occhi scuri. Appoggio la schiena alla porta e la guardo. Porta dei pantaloni neri strettissimi che mostrano le sue gambe, il top (sempre nero) che indossa non le scopre la pelle della pancia ma è abbastanza scollato da mostrare una parte dei suoi seni. Deglutisco.

"Hey" Dico, più arrogante e spavalda di quello che sono realmente.

"Zabini, divertita?" Chiede guardandomi. I suoi occhi scivolano dal mio viso alla scollatura vertiginosa del vestito nero che indosso, poi si ferma sulle mie gambe scoperte dalla gonna corta.

Sorrido e alzo le spalle "Abbastanza" affermo.

"Allora cosa ci fai qui?" Mette via il libro e si raddrizza sul materasso.

La stanza di James è più pulita di quello che immaginavo. Ha un letto da una piazza e mezzo a prendere la maggior parte dello spazio, uno scrittoio nero sotto la finestra e un divanetto di fronte al fuoco.

"Ripensavo a ieri" dico tranquilla. "E a quello che mi hai detto. Ci ho pensato tutta la giornata. Mi hai lasciato insoddisfatta"

Il mio cuore impazzisce mentre lei scivola verso il bordo del letto e si alza. "Eri ubriaca, forse mi hai scambiato per James" dice gelida. Sorrido e scuoto la testa.

"Non l'ho fatto. Sapevo bene chi fossi quando mi sono strusciata su di te e ti ho pregato di fare qualcosa a riguardo" dico avanzando di un passo.

"Allora forse oggi hai scambiato James per me, se no non mi spiego quello che è successo di sotto" è tranquilla, seria. Incrocia le braccia al petto mentre mi guarda.

Sorrido compiaciuta "James mi ha dato una mano a farmi guardare da te" affermo divertita "Nel frattempo mi ha anche un po' eccitato, vuoi fare qualcosa a riguardo?"

"Vuoi pregarmi?" Ribatte tranquilla. Il tono gelido mi riscalda ed io non dovrei sentirmi così.

Salazar aiutami, salva la mia anima quando moriró e non fare lo stronzo se mi inginocchierò di fronte ad un grifondoro (Non che io non l'abbia mai fatto eh)

"Tu chiedi ed io farò qualsiasi cosa" affermo, il mio tono ammaliato da lei e da quegli occhi ambrati.

Ho seri problemi e dovrei ripigliarmi.
Sono veramente una bottom! Salazar si vergognerebbe davvero.

"E James?" Chiede tranquilla.

Prendimi Molly Weasley ed io non ricorderò neanche chi è James!

"È un amico, un sexy amico, ma non di più"

"Togliti il vestito" ordina gelida.

"Cosa?" Chiedo sorpresa, quasi faccio un passo indietro per lo shock. Un bel calore nel basso ventre mi fa rabbrividire e bagnare ancora di più.

Alza le sopracciglia, senza nessuna emozione in viso "Devo ripetere ogni ordine o ce la fai a eseguirli? Avevi detto che avresti fatto qualsiasi cosa ti avessi chiesto, o no?"

"No, ho capito" mormoro mentre allungo le mani verso le spalline e le faccio scivolare lungo le mie braccia. Il vestito cade ai miei piedi velocemente.

I suoi occhi addosso mi fanno accorciare il respiro. Guarda il mio reggiseno nero e poi le mutande dello stesso colore, quelle iridi scure si soffermano su ogni striscia di pelle scoperta con così tanta attenzione da farmi sfregare le cosce tra di loro. Lo nota. "Sali sul letto"

Alzo una mano, senza muovermi "Io chiuderei la porta, se posso dare un consiglio"

A Molly scappa un sorriso, ma lo ghiaccia immediatamente. "No. Sono sicura che chiunque aprirà la porta amerà vederti nel modo in cui ti ridurrò"

La fisso, senza sapere cosa fare. Il mio cuore ha appena perso decine di battiti. Il mio seno diventa più pesante mentre i miei capezzoli si rizzano, quasi facendomi male.

"Come mi ridurrai?" Il mio tono è così flebile e acuto che mi vergognerei, se non fossi così eccitata.

Alza un angolo delle labbra e inclina leggermente la testa. "Sul letto, in ginocchio, e dammi le spalle" Non mi risponde ma non glielo faccio notare.

Deglutisco e mi avvicino al letto. Ci salgo velocemente e mi sistemo come mi ha chiesto di fare.

"Perchè io?" Chiede. Non la vedo e la cosa mi infastidisce, fisso la testiera del letto e i poster poco sopra (James Potter ha un'ossessione per il quidditch, lo sapevo ovvio, ma non a questi livelli)

"Non lo so. Posso provare a chiedere al mio cuore e alla mia vagina perchè mi sento attratta da te, ma non assicuro nessuna risposta" dico ironica. Lei non ride, non sento nessun suono per qualche secondo e la cosa mi eccita e mi urta insieme.

"Sei bisessuale?" Chiede, interrompe il silenzio piano.

"Non mi piace etichettarmi" borbotto "È un'interrogatorio? Se avessi voluto così tante domande avrei annunciato a Dorian qualcosa con James di mezzo"

Dorian odia quando faccio qualsiasi cosa con il Potter da quando lui gli ha dato un pugno per aver spezzato il cuore alla sorella (In sua difesa Dorian ha sempre detto che non provava nulla per lei, non si sono mai neanche baciati e la piccola Potter si è innamorata di lui. Io sto dalla parte di quel coglione del mio gemello, personalmente).

"Dovresti tenere la bocca chiusa Zabini, non mi piace chi parla troppo" afferma. Sento la sua presenza alle mie spalle, ma non è salita sul letto, quindi dovrebbe essere a circa un metro da me.

Ridacchio "A me piace parlare, adeguati Weasley"

"Perchè io?" Chiede ancora.

"La tua aria ombrosa è sexy, mi piace" rispondo tranquilla "Vuoi fare qualcosa o preferisci che la mia eccitazione si raffreddi mentre mi interroghi?"

"Ho un'aria ombrosa?" Chiede. Si fa più vicina, sento una pressione sul materasso alle mie spalle, forse ci ha messo sopra un ginocchio, perchè non ci ha messo tutto il peso, lo avrei capito.

"Oh, si, costantemente. È sexy" affermo. "Almeno per me, immagino come sei a letto ogni volta che mi tocco"

"Parli troppo" ripete.

Non mi accorgo che si è allungata verso di me fino a quando non sento una sua mano premere in mezzo alle mie gambe. Gemo con forza per la pressione che ha messo sulle mie labbra gonfie e allargo le cosce per lei.

"Il mio interrogatorio non ti ha raffreddata. Sei fradicia" afferma togliendo la mano. Mi lamento a bocca chiusa. "Non avevo dubbi" E si toglie del letto, mi lascia in mezzo al materasso da sola. "E come mi immagini? Mentre ti tocchi? Usiamo bene quella parlantina"

Sorrido divertita e alzo le spalle, ormai parlo al poster di Ester Willian, un cercatore di qualche squadra, non mi importa. "Esattamente così. Ti immagino che dai ordini gelidi e ti aspetti che io faccia tutto. Ti immagino che mi ordini di allargare le gambe e mettermi a quattro zampe, mi tratteresti di merda perchè... non lo so, ti immagino così, nella mia immaginazione tutto è lecito" Non capisco cosa sta facendo, sento dei passi leggeri per la stanza. "Sei sempre così seria e rigida, immagino che non lo perdi neanche a letto, che diventi severa. Una volta sono stata con uno... oddio era incapace povero, ho fatto tutto io, non mi piace fare tutto io, voglio qualcuno di inflessibile, ho immaginato te mentre lo cavalcavo cercando di soddisfare me stessa. Sono venuta velocemente quella volta, immaginando le tue mani o, che so, un bel gioco, la tua bacchetta..." parlo tranquillamente. "Devo continuare? Ho un sacco di storie se ti va" sono ironica, faccio una risata ma lei non risponde.

"Vuoi che ti scopi con la mia bacchetta?" È... incredula?

Giro il busto per guardarla, è appoggiata al divanetto con le braccia incrociate e un bel rosso sulle guance. Se è possibile così è ancora più bella.

"Una volta una lo ha fatto, ma è stato insoddisfacente" mormoro arricciando le labbra mentre ci penso "Penso che con te potrebbe essere migliore"

"Perchè?" Chiede.
Sbuffo. Troppe domande, pochi fatti.

"Perchè ti sogno da quando avevo quindici anni e potrei venire anche per un tuo sguardo" dico di getto. I suoi occhi si scuriscono e le sue guance si arrossano di più "Perchè non ti togli quei vestiti e vieni a dimostrarlo?"

Non parla, mi fissa attenta e fa qualche passo in avanti, staccandosi dal divano. Si slaccia il bottone del pantalone e se lo abbassa piano. I miei occhi corrono per le sue gambe, si fermano in mezzo ad esse. L'unica cosa che voglio ora è seppellire la faccia lì e assaggiarla, sperando che il suo sapore rimanga sulla mia lingua per sempre.

Riesco ad alzare lo sguardo solo quando si leva la maglietta e mi mostra che non porta un reggiseno. Le mie gambe mi fanno male così mi sposto leggermente e mi siedo sul materasso, le gambe large.

"Salazar" mormoro fissandole le tette. "Voglio che vieni qua e mi lasci mettere la bocca su di te" borbotto senza alzare lo sguardo su di lei.

"A quattro zampe" ordina "Subito" Alzo gli occhi per guardarla nei suoi. È seria e la cosa mi piace.

"Sissignora" mormoro divertita. Le do la schiena e appoggio le mani di fronte a me, mi metto come mi ha ordinato. "Di solito mi piace che mi si parli, però tu puoi fare quello che vuoi dolcezza"

Sento il suo peso affondare nel materasso, alle mie spalle. Giro il collo per guardarla mentre si sistema dietro di me. Quasi gemo quando aggancia un paio di dita sulle mutande e me le tira giù.

"Allarga le gambe" Eseguo l'ordine senza esitazione e inarco la schiena per lei.

"Ora dovresti tipo toccarmi dolcezza, mi piacerebbe"

"Taci" ordina gelida. Faccio un piccolo broncio ma chiudo la bocca. "Ora parlo io" mugolo e annuisco leggermente. TI PREGO PARLAMI! "Ho notato i tuoi sguardi tre anni fa" afferma appoggiando una mano su una guancia del culo. Chiudo gli occhi e ondeggio i fianchi lentamente, per chiederle più pressione. "Ho fatto finta di nulla" La sua mano mi tira un gluteo, l'altra scivola verso le mie labbra gonfie, mi colpisce leggermente il clitoride e mi fa gemere con forza, il fascio di nervi super sensibile "Ma ora mi ti si offri. Vieni qui e stai a ogni cosa che ti chiedo, ti metti a quattro zampe e mi mostri quanto io ti ecciti senza problemi" Non penso di aver mai sentito così tante parole uscire dalla sua bocca, gemo ancora e agito i fianchi, sperando che lei mi tocchi ancora. Mi stringe il culo e passa due dita lungo la mia entrata, da quella fino al clitoride, poi ancora e ancora, con forza e quasi la pressione che usa mi fa male, mi piace da morire comunque. "Allarghi le gambe per me e mi chiedi di farti quello che voglio" mi colpisce di nuovo il clitoride, mi inarco contro di lei e agito il culo.

"Ti prego" mormoro chiudendo gli occhi. Mi manca così poco, se solo mi toccasse più velocemente.

"Cosa? Cosa vuoi?" Chiede tranquilla. Le sue carezze continuano, pigre ma forti.

"Fammi venire, metti quelle dita dentro di me. Ti prego, ti prego" mormoro. Non riesco più a trovare la forza nelle braccia quindi mi abbasso sul materasso, le ginocchia ancora piantate sulle lenzuola e il culo in aria. Appoggio la fronte sulle avambraccia e agito i fianchi, chiedendo di più. "Ti prego" borbotto.

Le sue mani si fermano e si allontanano dalla mia pelle, mi lamento a bocca chiusa e agito ancora il culo. "Vuoi venire?" Chiede tranquilla, non mi tocca più.

"Si" annuisco "Ti prego"

Non risponde, sento qualcosa di gelido e sottile sulla mia entrata. Alzo la testa solo per guardarla, per vedere la sua mano stretta attorno alla sua bacchetta (Potrei morire ora).

Salazar, salvami, aiutami.

"Vieni quando te lo dico io" ordina "Ti è chiaro?" Annuisco e appena lo faccio infila il legno fino al possibile. Gemo e mi agito leggermente. È sottilissimo, quasi una penna babbana, ma la sua lunghezza è magnifica. "Dimmelo, se ti faccio male, mi fermo subito" Annuisco ancora e lei borbotta un incantesimo.

"Oh" Il mio corpo trema mentre qualsiasi incantesimo abbia fatto rende la bacchetta grossa quanto un cazzo medio. Le mie pareti si allargano così bene mentre qualsiasi cosa sia dentro di me mi fa gemere e ansimare.

"Sono sorpresa" mormora mentre muove la bacchetta con forza, mi fa male ma lo adoro. "Sono sorpresa che tu l'abbia preso tutto senza lamentarti. Sono combattuta tra il lodarti e il dirti che sei un'ingorda" mugolo e muovo i fianchi per incontrare le spinte dell'oggetto, mi manca così poco per venire, le mie gambe tremano mentre l'orgasmo si avvicina, mi brucia lo stomaco e mi fa pulsare il mio sesso.

"Molly" mormoro "Ti prego"

"Non ancora" afferma. Borbotta un altro incantesimo e il gioco si allarga ancora, forse si allunga pure. Urlo questa volta, tra il dolore dell'allungamento e il piacere di essere riempita così bene "Non avevo mai avuto fantasie su una bacchetta nella figa Zabini, però penso che quest'immagine rimarrà nella mia testa per l'eternità. Forse dovrei allargarlo di più, ti piacerebbe?" Non rispondo, singhiozzo qualche gemito mentre trattengo l'orgasmo. Lei ferma la bacchetta quando sento che la mia venuta è vicinissima. Non so come l'abbia capito.

"Ti prego" mormoro agitandomi. "Fammi venire"

"Non ancora" ripete "Parla, come ti senti?" Non muove ancora la bacchetta ma la tiene affondata dentro di me.

"Così bene" mormoro, quasi singhiozzo mentre spinge qualsiasi cosa sia dentro di me, come se lo avesse allungato ancora. Gemo e agito i fianchi "Ti prego, di più"

"Di più?" Chiede divertita. Annuisco con gli occhi chiusi. "Come desideri" e la bacchetta si allarga ancora, la spinge con forza dentro di me ed io urlo "Urla Zabini, fai sentire alla mia famiglia quanto sei ingorda, quanto grande vuoi che sia il cazzo dentro di te"

"Salazar. Ti prego, posso?" Singhiozzo e le gambe quasi mi cedono, Molly mi circonda le anche con un braccio per aiutarmi.

"Conta fino a dieci, piano. Al dieci puoi venire" Ordina. Borbotta qualche altro incantesimo e la bacchetta si allunga dentro di me, ora fa male, ma è troppo bello, ne voglio ancora.

"Uno" mormoro, gemo con forza mentre con un incantesimo la bacchetta spinge dentro di me con forza. Molly allunga una mano tra le mie gambe e mi accarezza il clitoride "Ti prego" singhiozzo.

"Arriva a cinque tesoro" il tono più gentile. Annuisco piano e continuo a contare.

A ogni numero la bacchetta aumenta di grandezza, non so come faccia ma io ormai ho le lacrime agli occhi mentre ogni allungamento, ogni spinta, mi fa urlare di piacere.

"Cinque" mormoro alla fine. La rossa mi colpisce il clitoride con un piccolo schiaffo. Mi fa urlare e venire. Le gambe mi tremano mentre ricevo il mio orgasmo ma lei non mi lascia, il gioco continua a martellare dentro di me con forza e le sue dita giocano con il mio clitoride gonfio e sensibile. "Molly" singhiozzo il suo nome mentre tremo.

"Un altro, riesci ad averne un altro? Per me?" Chiede decisa. La bacchetta aumenta la forza delle spinte "Ce la fai dolcezza, dammi un altro orgasmo, urla il mio nome" la sua mano mi pizzica il fascio di nervi sensibile e mi fa urlare il suo nome, mentre vengo di nuovo, due volte in neanche tre minuti.

Le mie gambe cedono e lei mi aiuta a scivolare sul letto. Toglie la bacchetta, che torna normale, e la lascia sul lenzuolo.
Il mio seno è pesante ma mi metto a pancia in giù mentre aspetto che il mio orgasmo passi del tutto. Tremo leggermente. Affondo il viso sul cuscino di James.

"Tutto bene?" Chiede la rossa. Scivola al mio fianco. Alzo il capo per guardarla.

"Cosa erano? Venti centimetri?" Chiedo con un tono lamentoso.

"Credo poco di più" mormora arricciando le labbra, come a dirmi che non le importa. "Li hai presi tutti benissimo, ogni singolo centimetro. Sono sorpresa, credevo mi avresti fermato"

"Ho amato ogni singolo centimetro" ripeto le sue parole e la guardo stanca.

"L'ho notato" dice tranquilla, mi accarezza i capelli "Ti avranno sentito tutti"

Sgrano gli occhi ma non ho la forza di mettermi a sedere, spingo il viso sul cuscino e gemo infastidita "Dorian mi ucciderà" mormoro.

Lei ride e gioca con i miei capelli scuri, li arrotola sulle dita e aspetta che mi tranquillizzi. "Vuoi che ti smaterializzi a casa?" Chiede.

"Voglio te" dico girandomi sulla schiena.

"Sei stanca e dolorante, facciamo un'altra volta" è serissima ma non ho intenzione di venire due volte e lasciarla insoddisfatta.

"No, sto bene" Sono più seria di lei. "Vieni qui"

"Celia..." Mi guarda gelida e scuote la testa. "Ti ho appena aperto in due e non riuscirai a stare seduta per un po', neanche riusciresti ad alzarti. No"

"Siediti sulla mia faccia" Le sue pupille si allargano "È un ordine" la informo. Lei alza le sopracciglia, fredda "Ti prego?" Chiedo con un tono più pregante. Lei accenna ad un sorriso.

"Sei sicura?" Chiede mentre si sfila le mutande. Alzo gli occhi al cielo e allaccio le mani sulle sue cosce quando si mette a cavalcioni sul mio viso.

"Voglio vedere in quanto tempo questo controllo che hai si sgretola, se metto la mia bocca su di te. Voglio vedere se riuscirai a pregarmi per un orgasmo come io ho pregato te" dico mentre la costringo ad abbassarsi il mio viso. È cosi bagnata e la sua umidità scivola lungo le sue gambe, lecco la sua eccitazione dall'interno di una sua coscia e la sento gemere.

"Non ti pregherò mai" Dice gelida. Sorrido e allungo il collo per leccare con la punta della lingua le sue labbra gonfie. Geme e agita i fianchi senza rendersene conto.

Non mi ha pregato, sfortunatamente. Però il suo sapore è rimasto sulla mia lingua per ore e mi ha costretto a darmi piacere diverse volte nel corso di quella giornata. Sono rimasta dolorante e piacevolmente allargata per giorni, anche perchè non ho dato tempo al mio corpo di sistemarsi.

"Credo che dovrei fare un discorso a Molly" Afferma Dorian la settimana dopo. "Quante volte vi siete viste per scopare in cinque giorni? Otto?"

"Nove" mormoro tranquilla. Bevo il mio succo guardando mio fratello.

È vero. Mi sono presentata a casa sua il giorno dopo la prima volta e lo abbiamo fatto nella sua stanza, poi mi sono smaterializzata via. Quattro ore dopo è venuta lei a Casa Zabini. Continuiamo così da cinque giorni, ci salutiamo poi ci presentiamo a casa dell'altra pregando (Solo io prego, però) di avere un altro round.

"Ma è possibile?" Chiede esasperato "E non so se la cosa mi piaccia. Sei la mia sorellina!"

"Sono più grande di te di sette minuti" Gli ricordo.

"È irrilevante. Sono più grande e grosso di te e quindi sei la mia sorellina" afferma alzando le spalle. Il campanello suona ed io faccio un sorriso, lo nascondo dietro il bicchiere pieno di succo. "Ecco, un'altra volta" sbuffa Dorian alzandosi dal tavolo. "Vado io" Ed esce dalla sala da pranzo, verso la porta all'angolo.

"Hey" Questa non è la voce di Molly. Mi alzo in piedi per raggiungere mio fratello. James mi guarda immediatamente. Ha i capelli bagnati e una tuta nera "Ma vi pare normale?" Chiede entrando in casa.

"Cosa succede?" Aggrotto le sopracciglia.

"Non entro nella mia stanza a Grimmauld Place da una settimana, perchè non avevo intenzione di sentire il vostro odore di sesso" dice guardandomi. Dorian alza le sopracciglia alle spalle del Potter. "E ci entro oggi, per prendere delle cose" Cerco di capire cosa sia successo mentre il moro mi mette le mani addosso, le stringe sulle mie braccia "Sono un uomo Celia, non un robot. Perchè non avete sistemato?"

Alzo le sopracciglia più di Dorian e lo fisso mentre capisco "Ops" mormoro con un sorriso.

Abbiamo lasciato tutto così, senza preoccuparci di cambiare le lenzuola. Intuisco che il Potter abbia immaginato bene ogni cosa quando ha visto il suo letto.

"Non guarderò Molly mai piu nello stesso modo. Mai!" Sibila sbuffando mentre mi stringe i bicipiti tra le dita. "Ti odio"

Faccio un sorriso malizioso e guardo i suoi capelli, il suo corpo emana odore di lavanda "Hai fatto una doccia prima di venire?" Chiedo divertita. Posso scoppiare a ridere? Credo che lo farò.

"Ne ho fatte due, ti rendi conto?" Chiede lasciandomi andare. Si muove per entrare nella sala da pranzo "E penso che dovreste ringraziare che ho silenziato il piano di sopra appena hai cacciato il primo urlo. Dovevo dirtelo la scorsa settimana ma mi sono dimenticato. Ma cosa avete fatto in quella stanza per farti urlare così?"

"Hai urlato?" Dorian arrossisce e mi guarda con gli occhi sgranati "No, non lo voglio sapere. Vado da Roxy" e si smaterializza via.

"Vuoi saperlo davvero?" Chiedo divertita appoggiandomi al tavolo. Lui afferra il bicchiere che stavo bevendo prima e prende qualche sorso.

"No, credo di no, perchè non ho tempo per un'altra doccia gelida" dice arricciando le labbra. Il suo naso si storce e le lentiggini che ha sulla punta si muovono, sorrido divertita.

"Lei è magnifica, comunque" affermo tranquilla "Mi ha scopato con la bacchetta"

"Cel!" James tossisce mentre il succo gli va di traverso. Quando riesce a riprendersi fissa il mio sorrisetto vittorioso e mi fulmina con lo sguardo "Sei insopportabile, me ne vado"

"Goditi la tua stanza" gli dico mentre mi da le spalle e va verso la porta per smaterializzarsi (Solo la mia famiglia può farlo in casa).

Alza il dito medio e chiude la porta dietro di se. Sorrido divertita e torno alla mia colazione. Molly suona al campanello circa un'ora dopo.

Ehm... ultimamente le uniche cose che mi compaiono in testa per scrivere sono smut, so... godetevele!

Voi che mi conoscete da anni che leggete queste robe: 🤨😳
I

o che non riesco più a scrivere os senza smut: 👀👀😬

Ditemelo se volete qualcosa di piu soft, mi impegnerò a scrivere altro che smut se a qualcuno non piacciono!
(Ci provo, non assicuro nulla)

Nulla. Molly sono alla tua mercè se vuoi🧎🏽‍♀️🧎🏽‍♀️🧎🏽‍♀️🧎🏽‍♀️ (Anche alla tua James)

Baci
Rose

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