-8-
-Siamo arrivati?-
-Quasi.-
Il deserto in confronto alla città era un... deserto. (?)
Eravamo gli unici squilibrati, che nel bel mezzo della notte viaggiavamo per strade insabbiate.
Però era tutto così calmo, il cielo era pieno di stelle, ma la piú bella era seduta accanto a me.
Un mese fa non avrei mai pensato queste cose.
In effetti le stelle, l'amore, la calma, il romanticismo, erano cose che nessuno avrebbe mai attribuito a Trevor Philips, il ragazzo della quale piú di mezza scuola teme, non osa dirgli di no.
Eppure io non mi sono mai sentita così spaventata da lui.
-Patty?-
-Mh?-
-Eccoci.-
Scese dalla macchina, aveva parcheggiato vicino una vecchia roulotte.
Era questo il suo posto speciale?
Scesi anche io, faceva veramente caldo.
-È questo il tuo posto speciale?-
-Questa è casa mia, tutto il deserto è un posto speciale per me, ma quello più speciale si trova laggiù.-
Indicò l'Alamo Sea, l'enorme lago che sfociava a Paleto forest.
Un altro posto stupendo.
Mi prese per mano, ci incamminammo verso la costa, e porcaputtanaevachecaldo con sto felpone.
Arrivammo davanti ad un vecchio molo, da dove, per l'assenza di lampioni della luce, si vedevano ancora meglio le stelle.
-Il mio posto speciale, con una persona speciale.-
Ci sdraiammo su quel legno vecchio e consumato, era tutto così magico.
Dopo svariati minuti, accoccolati sotto miliardi di corpi celesti luminosi, Trev iniziò a parlare.
-Pat?-
-Si?-
-Perché prima stavi piangendo?-
-Bhe.... è giusto che tu lo sappia.. per una decisione di Martin.-
-Quel bastardo. Prima o poi lo prendo a pugni.-
-Sai... tempo fa, dei tipi... i the Lost... o meglio, Johnny Klebitz, e Joseph Wine, hanno... insomma... provato ad abusare di me.-
-CHE COSA CAZZO?! PORCA PUTTANA ADESSO VADO ALLA LORO STRADINA DEL CAZZO, BRUCIO QUELLE LORO MOTO DI MERDA-CIRCO, CI PISCIO SOPRA E POI GLIELE BRUCIO DI NUOVO! E A QUEI CAZZO DI DEPRESSI PELATI IN GIACCHETTE DI PELLE GLI STACCO IL CRANIO E LI USO COME GABINETTO!! PORCO D-
-Trevor! Calmati! Non è questo il punto!-
-Uh, scusami...continua..-
-Bhe.. ecco, Martin, nonostante sapesse tutto, li ha aiutati a venire nel college, per farli diventare suoi scagnozzi.-
-Ma che cazzo... senti piccola.-
Mi prese per le spalle, spalancò gli occhi, che tenero.
-Appena arrivano quei bastardi... non mi staccherò mai da te, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo, io sarò lì per proteggerti.-
-...Trevor... sei... nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere.-
-Te lo posso ripetere per tutta la vita.-
E piano, i nostri visi si avvicinano, fino ad unirsi.
-Andiamo a dormire?-
-Certo... Dio che caldo, non dovevo mettere il felpone.-
-Bhe... se vuoi puoi anche toglierlo...-
Mi guardò con quel suo sorrisetto perverso, Dio quanto lo adiamavo.
Sorrisi e lo spinsi, facendolo cadere in acqua.
Stavo ridendo come una babbea, avrei potuto svegliare qualcuno.
-Lo trovi divertente eh?
Mentre ero praticamente piegata in due dal ridere, lui salì in fretta sul molo, mi buttò giù nell'acqua, e poi, con uno splendido tuffo si buttò anche lui.
Divertita nuotavo via da lui, ma lui aveva le gambe e le braccia lunghissime rispetto alle mie, e mi raggiunse subito.
Andai sott'acqua, venne anche lui, e scoprì che anche sott'acqua ci si poteva baciare.
🔥
CI HO MESSO DUE ORE PER SCRIVERE QUESTO CAPITOLOOOOOOO
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