Stavo per alzarmi dagli scalini, stava venendo qui.
Cosa voleva?
-Patricia.-
-Hey Trevor.-
-Hai detto a qualcuno ciò che hai visto prima?-
-No.-
-Meglio. Perché se lo dici a qualcuno, passerai guai seri.-
Solo ora notavo che erano tutti usciti dalla palestra.
-Ragazzi.... Pulite un po questo caos.. Ehi tu! Lascia quella scopa!- e scappò via.
Perché le bidelle devono sempre rompere?
È così andò, ci mettemmo a prendere coni, cinesini, cerchi, e altre cianfrusaglie da palestra.
Non parlammo durante tutto il lavoro, ad un certo punto Trevor dovette sciacquare degli asciugamani.
Prese il tubo della fontana situata davanti alle due poste degli spogliatoi, aprì l'acqua,ma il getto era talmente forte che il tubo gli scivolò di mano e l'acqua ci bagnò entrambi.
Al primo contatto con l'acqua fredda emisi un piccolo grido, lui mi guardò divertito e mi puntò addosso il getto.
Così cominciammo a ridere e schizzarci a vicenda.
Ma come ogni cosa bella, durò poco, infatti arrivò il professore di informatica, che ci sgridò.
-Ma cosa avete combinato?! Avete bagnato tutto! Adesso vi beccate una bella punizione!-

                                                               🔥

-in punizione?!-
-già.. Con Philips.-
-Oh, cazzo!-
-cosa?-
-ti hanno messo in punizione con quello psicopatico?!-
Le mie amiche non la pensavano come me su Trevor a quanto pare.
-a quanto pare sì Amanda.-
Suonò la campanella.
-mi conviene andare.-

In fin dei conti non vedevo l'ora di andare in "punizione".
Rimarrò per ben tre pomeriggi da sola con Trevor.
Non so però se esserne felice od avere paura.

Entrai nell'aula di punizione, il professore era seduto alla cattedra, mentre ai banchi erano seduti Trevor, Franklin Clinton, Michael Townley, e un ragazzo che non conoscevo.
-Siediti pure, Rojo.-
Volevo sedermi vicino a T, ma accanto era già posizionato il tizio che non conosco, quindi mi sedetti vicino a lui.
-Allora ragazzi, adesso dovrete copiare questa frase su un foglio per 100 volte.-
Indicò una scritta sulla lavagna nera,
                                                 «non devo fare niente a pezzi.»
Ma che cazz?

-oh avanti prof, non abbiamo piú 10 anni.-
-vuole andare a pulire i bagni, signor Townley?-

Dopo uno sbuffo sonoro del «signor Townley», iniziammo tutti a scrivere la stupida frase su degli stupidi fogli per 100 stupidissime volte.

Alla 37esima volta, il tizio vicino a me mi passò un bigliettino, indicando Trevor.

Sai cosa fa rima con "non devo fare niente a pezzi"?

No.

Il ragazzo comincio a diventare il nostro uccello viaggiatore.

-Dammi quel foglietto!-
Il prof beccò in fragrante il tizio, che aveva in mano il foglietto che stava per passarmi.

-non devo fare niente a pezzi fa rima con il prof succhiacazzi-

Franklin e Michael, seduti dietro di noi, scoppiarono a ridere.
-adesso basta! Jackson, Townley, Clinton, a pulire i bagni!-
Si diressero tutti verso la porta, dietro l'angolo c'erano i bagni.
Il prof uscendo disse: -e voi due, vedete di non fare casini, che sono giusto qui vicino.-