LAMS: Just a Visit
Era una tranquilla sera di primavera inoltrata, anche se il clima lasciava credere che fosse l'inizio dell'autunno, ma la pioggia che aveva bagnato le strade qualche ora prima era normale in anticipo del caldo estivo, in compenso quel breve temporale aveva reso il cielo sgombro da ogni nuvola e adesso si potevano vedere chiaramente le stelle che brillavano forti in tutto quello spazio scuro.
Nonostante ciò, un po' di fresco era scontato e anche se era inizio Maggio era meglio portarsi una felpa.
John era abbastanza immerso nei suoi pensieri, aveva appena finito di scrivere sul suo diario una o due cose riguardo delle sue idee di libertà che avrebbe applicato se mai fosse diventato un politico alla fine degli studi, credeva davvero tanto che l'umanità non doveva distinguersi in padroni e schiavi e, soprattutto, nessuno doveva essere discriminato o addirittura peggio se aveva un colore di pelle più scuro, se faceva parte di un'altra etnia, religione, se gli piacesse qualcuno del suo stesso sesso o meno.
Sospirò, consapevole che fra solo cinque mesi avrebbe dovuto stravolgere la sua vita.
Si alzò dalla sedia della sua scrivania e si apprestò a dare una sistemata al suo letto un po' in disordine visto che era il luogo dove passava più tempo sdraiato a disegnare e scrivere grandi cose, non aveva problemi di postura... Semplicemente non si sentiva molto comodo a stare chinato su un tavolo e sulla superficie morbida del materasso gli sembrava di stare sulle nuvole, quindi lì l'ispirazione arrivava un sacco prima.
Era anche un ottimo artista, magari fuori dal suo lavoro poteva farne un hobby.
Fu in quel momento, mentre si stava aggiustando il cuscino, che sentì degli strani rumori provenire dall'esterno, come se qualcuno si arrampicasse.
Quella di Laurens era la classica casa mono-famigliare Americana, nella parte più tranquilla della città, caratterizzata dall'ingresso con al fianco il garage e un secondo piano con le camere da letto, in più John aveva quel vantaggio di poter uscire dalla finestra e sedersi sul tetto sporgente, come i ragazzi nei film; per fortuna lo faceva solo di notte e non se ne era ancora accorto nessuno, lo aiutava a pensare e rilassarsi quando era triste o cose del genere, lo ispirava anche... ma se qualcuno lo fosse venuto a sapere i guai in famiglia potevano moltiplicarsi.
Con cautela si sporse dalla finestra, un po' impaurito poiché non sapeva cosa effettivamente sembrava raggiungere camera sua, ma fu allora che si trovò Alexander che si arrampicava dal tubo di scarico delle acque piovane.
Il ragazzo dalle lentiggini sussultò, allungando subito un braccio per porgerlo all'amico e afferrargli la mano, affrettandosi a tirarlo su.
«Sei un pazzo!» Lo aveva rimproverato con tono forte ma senza alzare la voce, non potendoselo permettere.
«Modestamente, conosci qualcun altro che farebbe queste cose?» Si vantò il moro dai capelli lisci e sciolti, quella sera.
«Lafayette e Mulligan.» Affermò deciso e impassibile Laurens «Fate un bel trio di scalmanati.»
«Va bene, va bene, conosci qualcun altro che farebbe queste cose per te?»
«No, e su questo ti devo ringraziare.» Gli accennò un sorriso triste «Ma cavoli, smettila di farmi prendere gli infarti! Quante sono, quattro volte già che entri in casa mia così?! Cosa siamo, Romeo e Giulietta?»
«Se tuo padre non vuole che io ti venga a trovare mi rimane solo quest'opzione e, no, a te non ci rinuncio. Anche se vengo buttato fuori a calci in culo, cosa che eviterò perché poi nei guai ci staresti più tu che io.» Spiegò Hamilton, vedendo l'amico piuttosto triste.
«Tutto okay stasera, John? Sabato?» Sapeva che litigava quasi ogni giorno con la sua famiglia e Alex era l'unico ad esserne a conoscenza e stargli vicino, si preoccupava perennemente tanto da chiedergli ogni giorno come stava emotivamente.
«Meh... Solito.» Mormorò facendo spallucce.
«Questa cosa ti sta distruggendo.» Alex senza esitazione lo abbracciò, tenendolo stretto per fargli capire che non era solo e lui ci sarebbe sempre stato; Hamilton era un tipo tosto che però si mostrava iperprotettivo e sensibile solo nei confronti di Laurens, quel ragazzo gli aveva scaldato il cuore e gli aveva dato una nuova ragione di vita.
Era così debole in quella casa sebbene avesse uno spirito forte e a dir poco guerriero, ma con due fratelli più piccoli da proteggere -visto che le sorelle erano con lo zio- dalla severità del padre che veniva sfogata tutta sul ragazzo dagli occhi verdi non era facile reggere, tra insulti e schiaffi che spesso riceveva...
Eppure, John non mollava:
sempre forte, senza una lacrima, sguardo di sfida, a resistere i colpi fisici ed emotivi; si chiudeva in camera sua e lì stava tranquillo, anche se i pensieri non lo lasciavano con facilità.
Non era certo facile vivere per lui, senza madre, mentre difendeva i diritti di tutti con un capo famiglia razzista e omofobo, che dava poca libertà persino al figlio quasi diciottenne.
Andava contro tutto ciò in cui credeva, ecco perché avrebbe subito lasciato quella dannata casa appena diventato maggiorenne.
E meno male che non aveva detto di essere omosessuale...
«Cinque mesi, John, solo cinque mesi...» Lo rassicurò, tenendolo stretto tra le sue braccia mentre lo sentiva singhiozzare.
Piangeva solo con lui.
«Grazie a Dio tua madre accetta il fatto che siamo innamorati... Non la ringrazierò mai abbastanza per essere favorevole a farmi vivere con voi per altri tre o quattro mesi dopo Ottobre, finché anche tu non avrai diciotto anni.»
«Non vedo l'ora.» Sorrise teneramente il ragazzo con gli occhi scuri, mettendo una mano sulla guancia del giovane con i capelli riccissimi, il quale puntualmente sorrise allo stesso modo per ringraziarlo mentre si coccolava contro il suo palmo.
«Libertà... Sono disposto ad aspettarti.» Mormorò tra sé e sé Laurens.
«...E sarà qualcosa che non potranno mai più portarti via una volta maggiorenne, non importa cosa ti dicono.» Continuò Alex.
Rimasero un po' insieme, forse un quarto d'ora, bisbigliando per non permettere al padre di sentire che il figlio era in compagnia, dopodiché Alexander uscì abilmente dalla finestra.
«Buonanotte, ci vediamo domani a scuola.» Bisbigliò con un dolce sorriso il giovane dai capelli lisci e lunghi fino alle spalle, rimanendo aggrappato saldamente alla finestra mentre si sporgeva leggermente all'interno dell'edificio per dare un bacio a stampo sulla guancia ricoperta di lentiggini, cosa che non stupì per niente John visto che erano entrambi al corrente dei sentimenti l'uno dell'altro.
«Grazie Alex, ci vediamo.» Sorrise timidamente Laurens, osservando poi l'amico scendere abilmente, come un gatto, in pochi secondi e poi incamminarsi verso casa sua non prima di aver salutato con la mano, gesto ovviamente ricambiato dall'interessato.
Spazio Autrice:
Voi non avete idea di come mi è venuta quest'idea.
Iniziamo dal fatto che l'ho scritta i primi di Settembre 2018 visto che da fine Agosto mi è tornata la fissa ossessione per il Musical e ogni cosa mi sa di Hamilton, ma il mio cervello si attiva con l'ispirazione e diventa geniale solo quando devo andare a scuola, rip.
Bene, volete sapere cosa mi ha ispirato?
Abito al primo piano e una sera che aveva già fatto buio stavo facendo il mio letto, quando da fuori sento un rumore come se qualcuno stesse armeggiando per fare chissà cosa.
Non che mi sia spaventata, anzi, potete ben vedere che mi sono venute idee romantiche per la mia OTP HAHAHAHAHAH
Ceh, rendetevi conto di come io invento le storie.
Modern AU sicuro, diciamo che probabilmente il rapporto tra Laurens e il padre non sarà storicamente accurato, ma ho immaginato una cosa del genere per il fatto che lui in una lettera diceva che il figlio non era interessato alle ragazze solo perché troppo impegnato nello studio (amico mio, let him be gay) e poi durante la Rivoluzione aveva detto che il suo piano di reclutare tremila uomini neri per poi dar loro la libertà non avrebbe funzionato, quindi immaginate voi se andavano d'accordo o meno.
Quindi boh, Alexander a offrirgli una via di fuga dalla sua vita ci stava.
Also, notate che Hamilton è quattro mesi più piccolo come nella realtà °^°
Ah, e ha la madre, povero orfano.
Vi risparmio le cose inutili, spero gradite le mie storie ;3
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