Prompt: ansia e cielo stellato.

Inspira.

L'aria ruvida della notte entra nei polmoni e graffia.
Boccheggio quasi, tenendo stretta a me quella terribile sensazione. Provo a immaginare l'ossigeno spingere giù, verso i miei polmoni, farsi strada tra quell'intrico di carne e paure.
E ansie e sangue.
Inspiro e respiro anche la notte, buia, senza luna, la notte soffocante del giorno prima dell'esame.

Espiro.

Ormai senza forze, mi sembra di sputare fuori quel silenzio accecante e assordante fatto di pianti e di obblighi. E allora anche la notte mi sembra meno scura. Il cielo é stellato. Punteggiato da minuscole luci irrisorie, stanno lì. Immobili allo sguardo.
Pulsano come vita.
Mi scrutano.
Mi sento nuda.
Mi stanno giudicando? Mi guardano e ridono.
Ridono di me.
Ne sono sicura.

E allora di nuovo inspiro, giacché, mi manca l'aria.
E di nuovo, sfrega contro la mia pelle e mi graffia e dio. Vorrei essere morta per non dover respirare più. Fa meno male non sentire più il battito costante e concitato del cuore, nelle orecchie, vero? O é più doloroso non riuscire a respirare, continuando ad ascoltare quel battito di tamburo, che ti illude e ti sussurra "Sei ancora viva"?

Espiro, al limite.
Espiro e l'aria defluisce da me, insieme alla mia voglia di continuare.
Continuare.
Tutti sono lì e continuano a fissarmi.
Continuano a interrogarmi, a pretendere, a costringermi.
Ma io continuo a barcollare, ad annegare, a respirare.

Continuo a guardare il cielo.

Si è schiarito.
Le ferite del cielo iniziano a scomparire, nascoste dalla luce terapeutica del sole.
La luce di un nuovo giorno.
Un'alba viola.

E io ritorno a vivere, continuando a prepararmi inutilmente per un esame che durerà fino alla fine dei miei giorni.

Qualcuno ha già deciso per me.
Respirerò, oggi.

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Ringraziamenti speciali (?)

Grazie a Spaghetti e bagarozzo22 per i prompt!
E grazie anche a checca9988 (aka Pesca) che leggerebbe le mie scemenze anche all'una di notte. <3