29. Rapimento
Axel's POV
Sentii delle urla mentre la sala veniva avvolta dall'oscurità più totale. Non si riusciva a vedere nulla, non vedevo manco le mie stesse mani.
Alzai subito i pugni, nel caso qualcuno fosse entrato con cattive intenzioni, ma non riuscivo a capire dove fosse Caleb che era di fianco a me fino a due minuti prima, figuriamoci qualcuno di appena entrato.
Insomma, urlavano tutti, tutti eccetto me a quanto pare.
C'era troppo rumore per capire cosa stesse succedendo.
Axel= Caleb! Sei ancora lì?
Un grugnito confermò i miei sospetti. Caleb, come me, aveva scelto di non muoversi.
Axel= Che nessuno si muova!
Claude= Non sarò certo un genio, ma se nessuno si muove chi riaccende le luci?
Non aveva tutti i torti.
Se le luci non erano andate via momentaneamente ma erano state spente allora qualcuno doveva riaccenderle.
Ma piuttosto la domanda era un'altra: chi le aveva spente?
E perché?
Axel= Chi era il più vicino agli interruttori quando sono andate via?
Jude= Era Mark.
Andiamo bene...
Axel= Mark, sai riavviare un circuito elettrico?
Seguì un silenzio imbarazzante.
Mark= Ehm...sì?
Sospirai.
Axel= Ti prego, ditemi che ci può andare Nell-
Non riuscii a finire la frase. Le luci si riaccesero all'improvviso e vari cambiamenti ci saltarono all'occhio.
Scott, nella confusione, aveva tirato giù mezza tovaglia, portandosi dietro vari piatti e cibi vari che ora giacevano ai suoi piedi e su gran parte dei vestiti di un Archer non molto felice e sorridente.
Bryce era indietreggiato, finendo addosso a Claude che non l'aveva ancora lasciato andare. Jude si guardava attorno, accertandosi che tutti stessero bene.
Axel= Tutto a posto?
Kevin= Si, ma che diavol-
Jordan= ODDIO DOV'È AITOR?!
Sgranammo tutti gli occhi, io serrai anche la mascella. Che stava succedendo?
???= Tranquilli, sta benone.
Ci girammo tutti di scatto, io per primo. Quella voce, quella voce che mi suonava dannatamente familiare, poteva venire solo dall'angolo della sala, l'angolo....
L'angolo con gli interruttori elettrici.
Non appena posai lo sguardo sulla donna che ci fronteggiava per poco non ebbi un infarto.
Axel= TU!
Sembrava quasi che la donna sorridesse attraverso la maschera da gatto mentre ci additava, indicando qualcosa dietro di sé.
???= É un piacere rivedervi tutti insieme ma, prima che facciate qualcosa di avventato, vi consiglio di guardare cos'ho alle spalle.
Avrei tanto voluto correre da lei, toglierle quella dannata maschera dalla faccia ed obbligarla a dirmi tutto quello che sapeva su Evelyn e su dove si trovasse.
Ma non potevo.
Perché quella ragazza, alle spalle, aveva un enorme Spirito Guerriero a forma di drago che teneva intrappolati tra le zampe, proprio Aitor e Victor.
Jordan= AITOR!!!
Xavier= Figlio mio!
Gabi= Amore!!!
Axel= Victor!
Mark= VICTOR!
Arion= Oddio Victor!
Ryoma= Victor!!!
Jordan, Xavier e Gabi si strinsero assieme, con l'orrore e la paura dipinti sul volto. Claude invece fece subito un passo avanti.
Claude= Lasciali andare subito!
Kevin= Esatto! Siamo tutti ex calciatori qui, non ci mettiamo niente a farti del male principessina!
Mi voltai verso Caleb. Ero sicuro che anche lui avrebbe partecipato alla litigata, che avrebbe agito come Kevin e Claude. In fondo era una testa calda anche lui, no?
Ed invece niente.
Era insolitamente...calmo.
Fissava la ragazza mascherata senza un'ombra di odio.
Aggrottai la fronte.
Possibile che lui sapesse qualcosa che io non sapevo?
Intanto ragazza mascherata era scoppiata a ridere, con una risata sghignazzante che mirava solamente a ricordarci il fatto che non potevamo fare nulla.
???= Volete davvero che i vostri preziosi amichetti si facciano male?
Aveva ragione, accidenti.
E non avevo dubbi che quella ragazza non avrebbe esitato a fare loro del male se fosse stata costretta.
Piuttosto, cercai di concentrarmi. Il drago dietro di lei era uno Spirito Guerriero, il che voleva dire che era una calciatrice o che, perlomeno, aveva un amore ed una passione sufficiente ad evocarne uno.
Era un grosso drago bianco, con enormi artigli argentei e le fauci spalancate. Un filo di azzurro correva per il suo corpo, prima dei pettorali viola e delle mastodontiche ali bianche.
Sembrava davvero forte, uno Spirito Guerriero come ce n'erano pochi.
Non ci conveniva farla arrabbiare.
Ed indovinate un po' cosa fecero Claude e Kevin?
LA FECERO ARRABBIARE.
In preda all'istinto di salvare Victor ed Aitor il prima possibile, prima ancora che Jude potesse completare la sua - sensata e classica- domanda, afferrarono dei palloni da calcio che Mark aveva portato per festeggiare la vittoria e li calciarono contro la ragazza, credendo che sarebbero bastati quelli per metterla K.O.
Ma si sbagliavano.
Di grosso anche.
Perché la ragazza neanche si mosse. ll fatto che non aveva paura era evidente. Stava ferma, a braccia conserte, per poi saltare in aria all'ultimo momento.
Sgranai gli occhi quando vidi il salto che spiccava. Quei riflessi, quella forza, quella velocità.....
Avevamo davanti una giocatrice di livello altissimo.
E, come se avesse paura che non l'avessimo già capito, quello che fece dopo lo confermò.
Dopo aver spiccato il salto, la ragazza mascherata roteò in aria e calciò i palloni che le erano appena arrivati davanti. Come se fosse niente, li restuì al mittente con precisione e forza, senza neanche affaticarsi.
Sentii il sibilo dei palloni che viaggiavano alla velocità della luce, schiantandosi sul muro dietro di me e Caleb. Quando mi girai notai che una piccola coltre di fumo si era innalzata dai palloni.
È fortissima...
Axel= Chi sei? Cosa vuoi?
Mi girai di scatto, lanciando un'occhiata confusa a quella donna. Aitor e Victor erano ancora intrappolati nella bolla, ma non sembravano troppo spaventati.
Osservavano la ragazza con quasi un'aria di reverenza.
La conoscono?
O sono stati ipnotizzati?
Magari quella bolla distorce la realtà...
???= Visto che non mi sembrate molto propensi a parlare, forse dovrei lasciarvi un po' di tempo per pensare...
Jordan= NO!!! TI PREGO, PRENDI ME MA RIDAMMI MIO FIGLIO!!!
Io mi preparai a scattare in avanti. Non potevo permetterle di portare via i due ragazzi ed anche l'unica possibilità che avevo di guadagnare informazioni su Evelyn.
La ragazza mascherata sembrò meditare per un secondo. Avrei giurato che stesse fissando Jordan, ma chi poteva davvero sapere cosa succedeva dietro quella maschera?
E poi, così com'era arrivata, svanì, se ne andò.
Le luci si rispensero, facendoci piombare nel buio per diversi secondi e poi, quando tornarono, Victor, Aitor, la ragazza ed il drago non c'erano più.
Spariti nel nulla.
Come se non fossero mai stati qui.
Jordan cadde in ginocchio, singhiozzando. Lo stesso fecero i ragazzi della Raimon, sconvolti.
Ma niente fece male come l'urlo di Gabi. Un urlo carico di dolore, un urlo che si sentiva solo quando un cuore si spezzava.
Gabi= NOOOOOO!!!
Anche io avevo urlato come lui in passato.
Quando mi avevano portato via Evelyn.
E quando credevo che fosse morta.
Mi avvicinai a Gabi, circondandogli le spalle con un braccio. Capivo esattamente come si sentiva.
Axel= Andrà tutto bene.
Mi alzai, girandomi verso Mark.
Axel= Dobbiamo trovarla. Ci riprenderemo Aitor e Victor.
E riprenderemo anche Evelyn, ovunque lei sia. Fosse l'ultima cosa che faccio.
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Ed eccoci col capitolo 29, scritto da me e inazumania!
Mi ha spezzato il cuore scrivere di Jordan, non mi sarei mai aspettata di sentirmi così...
A sabato col capitolo 30!
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