Presente
Ricordo ancora la paura che ho provato in quel momento, la disperazione, l'angoscia...sono tutti i sentimenti che cerco di reprimere ora.
Passato
-Finalmente ti sei ripresa- il Dottore sorrideva mentre armeggiava con le leve del T.A.R.D.I.S. Jake mi stringeva a se e io non potevo fare a meno di sorridere -Si Dottore sono perfettamente in forma e i miei cuori battono a ritmo regolare- -Bene allora si parte?- Chiese il Dottore, aveva accettato il fatto che l'avessi salvato perché in questo modo potevo stare con Jake e perché non mi ero uccisa nel farlo -Si, ma dove?- Chiese Jake stringendomi ancora più forte a se -Nel 2030- rispose il Dottore tirando una leva e il T.A.R.D.I.S. fece il suo inconfondibile suono -E per quale ragione?- Chiesi -Oh, niente, solo un giro nel futuro, però dobbiamo stare ben attenti a non incontrare i futuri Jake e Katie e perciò si va in Italia...Geronimo- -In Italia dove?- Chiese Jake -Roma- rispose il Dottore, il T.A.R.D.I.S. si fermò con una piccola scossa -Possiamo uscire- proclamò il Dottore.
Uscimmo dal T.A.R.D.I.S. e vedemmo la Roma del 2030.
Macchine volavano sulle nostre teste, le strade erano vuote, c'erano poche persone che correvano da una parte a l'altra e una vasta distesa d'erba si trovava al centro della città qui vi crescevano alberi e animali, alcuni tavoli da picnic erano sparpagliati in quella zona.
-Credo che sia ora di pranzo- disse Jake -ho un certo languorino- comprammo qualcosa da mettere sotto i denti da un negozio dei dintorni e ci sedemmo a un tavolino.
-Allora- esordii -Perché siamo venuti qui?- -Per festeggiare te e Jake, siete tornati insieme no?- rispose il Dottore -Si come no- dissi io ironica -Per festeggiare me e Jake ci avresti portato su un altro pianeta, invece...ci hai portato qui, perché?- Il Dottore aprì la bocca per rispondete ma un urlo squarciò l'aria -I cyber-men- .
Rumore di metallo.
Urla.
Paura.
Uomini di latta alti due metri si piazzarono d'avanti a noi.
Uno di loro urlò con voce metallica -Dottore- E con una spinta mandò lontano il Signore del Tempo, un altro diede un pugno allo stomaco di Jake che si era messo d'avanti a me per proteggermi, Jake si piegò in due dal dolore, il sangue che gli usciva dalla bocca -Ti amo- disse, prima di cadere a terra, sporco di sangue, pallido, morto.
Io non potevo fare niente e aspettavo il mio momento.
Un altro ancora mi prese dicendo -Signora del Tempo, nata umana, incapace di rigenerarsi. Compatibile, compatibile- iniziai ad agitarmi ma quando vidi il Dottore, lontano che cercava di rialzarsi, Jake morto per proteggermi mi arresi al mio destino.
Presente
I cyber-men mi hanno portato in questa stanza in attesa di farmi diventare una di loro, il loro capo credo. Che sa perché non l'hanno già fatto...forse devono ri adattare le macchine o che so io, ma il mio destino è segnato, diventerò anch'io una cyber-man.
Sento un rumore, l'ora è giunta.
L'unica cosa che mi consola è questo pezzo di carta fradicio, l'unico segno della mia vita.
Addio mondo, addio vita è stato bello finché è durato.
Il mio unico rimpianto è quello di aver portato Jake con me, se non fosse partito sarebbe stato ancora vivo e invece...ora non potrò nemmeno raggiungerlo. I cyber-men non muoiono se non gli uccidi.
Addio.